Affari o politica?
Non so perché ma non ho avuto una bella sensazione sull'incontro improntato sulla spettacolarizzazione tra trump e putin, le mie aspettative erano e rimangono esigue.
L’incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin del 15 agosto ad Anchorage, in Alaska, ha avuto un’impronta fortemente spettacolare, con una copertura mediatica quasi totalizzante da parte di Rai, Mediaset e Sky. Eppure, dietro le luci e le dichiarazioni altisonanti, le aspettative concrete restano basse, come giustamente osserviamo quanti abbiamo a cuore la pace e una visione etica dello stare su questo pianeta.
Se analizziamo i fatti concreti, l’essenza di tutta la
vicenda viene a galla mentre i morti ammazzati dalle bombe, dalla fame e dall’indifferenza
di quanti guardano ai propri interessi, scendono a fondo nei campi di sterminio
palestinesi e ucraini alimentati da Putin e Netanyahu.
L’Alaska è stata scelta non solo per motivi logistici
(vicinanza alla Russia, assenza di vincoli della Corte Penale Internazionale),
ma anche per il suo valore storico e strategico. E l’assenza dell’Ucraina è
sintomatica!
Zelensky non era presente, e questo ha sollevato critiche
internazionali. Parlare di pace senza l’Ucraina al tavolo è stato percepito da
molti come una mossa più scenografica che diplomatica.
Le dichiarazioni teatrali di Donald ormai non fanno presa!
Trump ha parlato di una “pace immediata” e ha dato il 75% di probabilità di
successo al vertice, mentre Putin ha elogiato la “sincerità” del tycoon. Ma
nessuna concessione concreta è stata annunciata e presa.
Come già detto non c’è stato nessun cessate il fuoco! E, com’è
ovvio, l’Ucraina ha ribadito che non si può parlare di pace senza un cessate il
fuoco, e Trump stesso ha ammesso che è improbabile nell’immediato. Quindi di
che si parla?
Si parla di affari, di “terre rare” alla Russia e garanzie
di sicurezza a Kiev fuori dalla NATO, ma senza dettagli né impegni vincolanti. Mosca
punta a consolidare il controllo sull’Ucraina orientale, mentre Washington
cerca di riaprire i canali economici e diplomatici.
Questo vertice sembra più un esercizio di immagine che un
passo concreto verso la pace. Purtroppo!
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