sabato 13 ottobre 2018

LA FAME DEGLI ALTRI

È un caso che da nord a sud soffi il vento della paura? E che qualcuno la cavalchi, faccia la voce grossa e imponga atteggiamenti irriguardosi verso il prossimo?

Secondo quanto riportano i mass-media pare che da Lodi a Riace valga il concetto manicheo della “legalità” ad ogni costo. Vale a dire: “l'osservanza incondizionata delle leggi scritte dalla classe politica alla guida del governo temporaneo” dell'Italia. Che, guarda caso, cozza contro il pensiero liberale degli italiani.
Eppure, come ha ricordato il Presidente Mattarella, affinché nessuno possa sentirsi “padrone assoluto” dei destini comuni, i padri costituenti valutarono e misero nero su bianco tutta una serie di discipline e figure istituzionali a salvaguardia della Repubblica democratica in cui viviamo: l'Italia.

Nonostante ciò un pensiero si insinua nelle teste insicure e si nutre delle paure inconsce di quanti fanno fatica a tirare la giornata.
La rabbia dei poveri e dei nuovi poveri cittadini italiani si manifesta e diviene azione coercitiva violenta verso il diverso che viene da oltre confini e rasenta la xenofobia.

A Lodi i bambini extracomunitari non possono più accedere alla mensa scolastica e ad altri servizi se non dopo la presentazione di documenti forniti dagli Stati di provenienza dei loro genitori che attestino lo stato di povertà e nullatenenza.
(???)

Mentre per il caso Riace, con una circolare il Viminale ha disposto il trasferimento dei migranti accolti nei centri del Comune calabrese preso ad esempio e studio sull'accoglienza da mezzo mondo, ha chiesto all'amministrazione comunale la rendicontazione di tutte le spese sostenute, sollecitando "ad inviare la relativa documentazione secondo le modalità previste dal manuale di rendicontazione Sprar".
Secondo quanto si apprende, già dalla scorsa estate il Viminale aveva bloccato alcuni pagamenti per anomalie nella documentazione presentata dall'amministrazione di Riace. Nel 2018, il Comune calabrese non ha ricevuto fondi e il 30 luglio scorso il sindaco Mimmo Lucano - agli arresti domiciliari proprio per l'inchiesta che riguarda la gestione del “modello Riace” era stato avvisato della revoca dei finanziamenti ufficializzata all'inizio di questa settimana. "Chi sbaglia, paga. Non si possono tollerare irregolarità nell'uso di fondi pubblici, nemmeno se c'è la scusa di spenderli per gli immigrati", dice in proposito il ministro dell'Interno Matteo Salvini.
… e i fondi pubblici intascati dalla lega? 49Milioni di rimborsi elettorali spesi arbitrariamente ma non per scopi umanitari? Non che questo episodio giustifichi qualcuno o qualcosa ma quando i soldi sono spesi per scopi umanitari e manca qualche pezza giustificativa è tutta un'altra storia.
La vita umana vale ben più dei diamanti...
È senz'altro per questo motivo che il Viminale dispone il trasferimento dei migranti gestiti dal comune di Riace e chiede la rendicontazione di tutte le spese sostenute. Una decisione, contenuta in una circolare del 9 ottobre e che arriva a pochi giorni dall’udienza del tribunale del Riesame prevista per il 16 ottobre che dovrà decidere su Mimmo Lucano, sospeso dal 2 ottobre, da quando è ai domiciliari con l'accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e abuso d’ufficio.


martedì 9 ottobre 2018

Ladri di poetiche

Bello! Questo è proprio bello! E quello? Fammi vedere quello! Mettilo sul cavalletto... Il mestiere si ruba! Disse dopo avere osservato attentamente i miei lavori.

Mi sorprese quella sua affermazione. “Noi non eseguiamo un lavoro meccanico. Noi facciamo cultura. Poesia visiva! Non siamo fabbri o muratori...”. Replicai.
Credevo ancora nella bellezza e mettevo al corrente della mia ricerca chi credevo degno di tale confronto. Ma dovetti ricredermi!


I ladri di idee possono rubare la superficie non l'anima!

Forma e colori possono essere sottomessi dai “copioni” a merce propria. Persino l'idea, l'origine del senso interiore altrui che ha indotto a muovere verso la ricerca poetica il vero innovatore, cioè l'autore originario, può essere contrabbandata per propria se corroborati da scaltri teorici che fanno della parola mestiere e profitto.
Per i profani tutto ciò diventa segno di “rinnovamento”. E i “furbi” conoscono le strategie per farlo... prima.
Così va il mondo.

giovedì 4 ottobre 2018

Accoglienza, tutela delle minoranze

Quando qualcuno salvò vite umane messe al bando dalle leggi inique fasciste quel qualcuno lo fece per amore e disapprovazione della pazzia che escogitò un formulario della razza. Una supremazia assurda, diremmo oggi che mise fuorilegge ebrei e zingari. Eppure, nonostante il pericolo, alcuni italiani non si fecero intimorire dalle leggi naziste e aiutarono gli ebrei. Li nascosero a rischio della loro stessa vita.
Niente di tutto questo, per fortuna, anzi grazie alle leggi che permisero la ricostruzione democratica degli Stati, accade. Ma la vicenda del sindaco calabrese lascia molto da pensare.

Ho letto degli “abusi” del sindaco di Riace pubblicate sul “Corriere della sera” e mentre leggevo la mia testa e il mio cuore approvavano appieno il suo operato anche se si è macchiato del reato di “disobbedienza” per essere andato contro una legge scritta da poco ma non contro la Carta Costituzionale della nostra Repubblica. Ho approvato e approvo il suo coraggio dettato da una immensa bellezza d'animo.
Domenico Lucano ha accolto e salvato vite.
Non ha rigettato in mare i sogni dei fuggiaschi. Ha accolto mondi differenti e ha concesso loro di integrarsi. Ha ridato vita e anima ad un paese spopolato. Calabresi dalla pelle scura dalla bontà certa continuano a rendere vive le strade del borgo greco-bizantino in cui vissero anche spagnoli e arabi.

Leggi a parte, questo uomo ha, nei fatti, evitato che una donna immigrata clandestinamente dall'Africa fosse rispedita là dove regna il terrore facendola sposare con un uomo anziano di Riace. Mimmo Lucano non ha rubato o distratto fondi destinati al sociale per arricchirsi.
Mimmo Lucano ha fatto sì che gli immigrati trovassero casa!
Questo in estrema sintesi emerge dai documenti esaminati dagli inquirenti.

mercoledì 3 ottobre 2018

In bocca al lupo Mimmo

In bocca al lupo. Crepi! È la risposta dell'ignorante.

Proprio così. Chi ignora l'origine delle cose e dei motti popolari si lascia andare alle sensazioni di paura derivanti dalle esigue conoscenze che ha.

La paura è all'origine degli errori grossolani di noi tutti! Ma se si presta un po' d'attenzione si comprende il vero significato dell'augurio.


In bocca al lupo non significa: “sì guardingo, fai attenzione al nemico”.
In bocca al lupo è un'espressione che ti augura di raggiungere i traguardi e di essere trasportato con affetto oltre i pericoli e prefigura il superamento degli ostacoli anche con l'aiuto della sorte e delle persone di buona volontà.

Così pare abbia fatto Mimmo Lucano prodigandosi per integrare i migranti.

Proprio come fa la lupa quando afferra amorevolmente i suoi cuccioli e li trasporta nella tana al riparo dai pericoli. Anche lui ha accolto e sollevato dalla paura e dalle pene quanti hanno bussato alla porta del paese di Riace, di cui Lucano è sindaco.
Seguendo le regole non scritte che impongono il diritto alla sopravvivenza Mimmo Lucano ha usato i soldi per sviluppare solidarietà e accoglienza.
Non ha distratto fondi comunitari e quant'altro per arricchirsi o arricchire amici.
Mimmo Lucano ha accompagnato e tutelato il diritto alla vita dei migranti. Ha dato loro dignità. Li ha protetti.


Quindi, abituiamoci a rispondere:VIVA IL LUPO!

La solidarietà di Mimmo Lucano è fuorilegge?

Da modello da imitare che l'ha messo tra gli uomini più importanti del mondo e che ha ispirato il regista Wenders a fuorilegge. Questo è oggi il sindaco di Riace Mimmo Lucano per i mass media generalisti.

Condannato per avere disobbedito alla legge sull'immigrazione e l'accoglienza, da poche ore, Mimmo Lucano è stato messo agli arresti dai giudici di Locri e fatto decadere dalla carica di primo cittadino.

La legge è uguale per tutti! E chi sbaglia paga...

L'errore dell'ex sindaco di Riace è quello di essere stato attentissimo ai bisogni di quanti fuggivano dalle guerre e dai sistemi ostili dell'Africa, guerre, povertà e fame causate dall'avidità umana.

Uomini, donne e bambini in fuga con il terrore negli occhi e che, riusciti a approdare sulle coste joniche prossime a quello che è diventato un modello da studiare e applicare Riace, finalmente trovano umanità e pace.

Il dramma di un uomo che si è speso per il bene sta divenendo fenomeno da baraccone nei talk televisivi.

Con voce stridula, l'ospite, un noto scrittore e direttore di giornale che interpreta la sua parte, di Bianca Berlinguer, interrompe e sovrasta le opinioni altrui e, rafforzato dai cartelli scritti a pennarello sventolati in primo piano, vanifica, rendendola incomprensibile, l'analisi di chi difende l'operato del sindaco.
La realtà è che:
Mimmo Lucano ha disobbedito a una legge per troppa solidarietà. I giudici hanno applicato la legge!

Alex Zanotelli risponde alla domanda di Bianca Berlinguer e sintetizza così l'esito della legge e quanto sta accadendo oggi in Italia:
“in Africa si dice: una legge è buona se fa crescere, aiuta la gente ed è vicina ai bisogni primari...”

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