Vertice tra statisti o cosa
Molti analisti e osservatori internazionali hanno definito
l’incontro tra Trump e Putin più come uno ”show mediatico” che un vero passo
diplomatico. Vediamo perché questa percezione è diffusa:
Perché alcuni lo vedono come uno "spot" inutile?
Assenza di contenuti concreti! Nessun documento firmato,
nessun piano di pace dettagliato, nessuna roadmap. Solo dichiarazioni vaghe su
“progressi” e “buona volontà”.
Il tutto in una scenografia da campagna elettorale! Trump ha
usato toni trionfalistici, con tappeto rosso, limousine, applausi. Sembrava più
un comizio che un vertice diplomatico.
Putin come “ospite d’onore”: Il leader russo è stato
trattato con grande riguardo, nonostante la guerra in Ucraina e le tensioni con
l’Occidente. Questo ha sollevato critiche soprattutto in Europa.
Nessun coinvolgimento diretto dell’Ucraina, è come dare
marito per procura ad una donna e in questo caso la donna bellissima che non ha
bisogno di wedding planer accomodanti: Zelensky non era presente, né è stato
annunciato un incontro con lui. Parlare di pace senza coinvolgere una delle
parti in guerra è visto da molti come una mossa di facciata.
Strategia e spettacolo?
Trump potrebbe voler apparire come pacificatore In vista
delle elezioni, mostrarsi come l’unico leader capace di “parlare con tutti”. Putin
cerca legittimazione internazionale dopo l’isolamento diplomatico, un incontro
con Trump lo riporta sulla scena globale con tutti gli “onori”..
Ma è davvero inutile
il teatrino montato da Trump?
Dipende da come lo si interpreta: Se lo scopo è riaprire un
canale di dialogo, allora potrebbe avere un valore simbolico. Se invece ci si
aspettavano risultati immediati come uno stop ai bombardamenti sull’Ucraina
invasa, allora sì: sembra più una vetrina che una svolta.
L’incontro tra Trump e Putin potrebbe avere un impatto
significativo sulle elezioni americane, ma non necessariamente in modo positivo
per Trump.
I potenziali effetti sull’elettorato potrebbero essere
negativi e minare l’immagine da “pacificatore” che Trump si è data. Trump ha
cercato di presentarsi come l’unico leader capace di fermare la guerra in
Ucraina, promettendo di risolverla in 24 ore, poi in 100 giorni. Per non
dimenticare l’atro scenario drammatico in Palestina dove muoiono per fame e stenti
i sopravvissuti alla furia omicida di Netanyahu.
Secondo un sondaggio
Pew, il 59% degli americani non ha fiducia nella sua capacità di gestire la
crisi ucraina.
Il 33% pensa che
favorisca troppo la Russia, mentre solo il 28% crede che stia mantenendo un
equilibrio.
L’assenza del presidente ucraino ha sollevato forti critiche,
soprattutto da parte degli alleati europei.
Questo potrebbe danneggiare l’immagine di Trump come leader
globale responsabile.
in sintesi, l’incontro è un gioco ad alto rischio: se Trump
riuscirà a ottenere anche solo un impegno verbale da Putin, potrebbe guadagnare
punti. Ma se l’incontro verrà percepito come uno show senza sostanza, potrebbe
rafforzare le critiche sulla sua imprevedibilità e sulla sua vicinanza al
Cremlino.
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