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Verso un nuovo fallimento della Cultura, quella vera, che fa crescere le menti e cambia il mondo, grazie ai proclami demagogici pilotati dalle lobby (ma forse proprio per questo motivo a nessuno, specie alla classe politica dirigente, non interessa per niente far evolvere le coscienze attraverso piani seri, mirati al cittadino, che possano essere definiti a pieno titolo “culturali”). “Creare una nuova cultura della cultura” questo lo scioglilingua del Coordinatore della Commissione Cultura delle Regioni, Mario Caligiuri, a Roma durante l’illustrazione dei progetti sulle nuove tecnologie applicate alla cultura. Il primo dei progetti illustrati, “Tour dei 1000” promosso da Telecom, riguarda l'individuazione di Mille innovatori culturali presenti in tutta l'Italia, segnalati dagli assessorati Regionali alla Cultura. "Liberliber" e "Cineama", sono alcuni dei nuovi modi fare e fruire cultura. Il primo riguarda le biblioteche virtuali che possono contribuir...
È la Rivoluzione che la Calabria Aspetta! Superato il concetto che vuole l'artista e il risultato del pensiero creativo un mero oggetto di culto o peggio di arricchimento per pochi possessori di ricchezze che, quindi, possono permettersi grosse risorse economiche da investire in opere d’arte, tentiamo un percorso possibile per fare assurgere l'arte e la cultura in genere a fenomeno di crescita collettiva vera, per la Calabria e quanti la amano.
cultura, società, arte, A proposito del Leoncavallo e dell'importanza dei centri sociali che operano a favore delle realtà degradate ai margini delle metropoli grandi e piccole, ricordo le "incursioni" di Dario Fo e di sua moglie Franca Rame e degli altri artisti che hanno fatto del Leoncavallo un punto di cultura d'eccellenza per la città di Milano e un vanto per l'Italia.
A, … mi rivolgo a tutti. In un primo momento ho pensato di indirizzare il messaggio al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, e perché no, al Papa. Ma poi ho ritenuto opportuno parlare direttamente con tutti quelli che hanno a cuore il Dono della Vita e la libertà educati al civismo. Uso il termine civismo per evitare strumentalizzazioni, anche se sarebbe più indicata la parola “Politica”. Ma ormai si è arrivati a schierarsi uno contro l’atro. E farsi guerra. Violentare diritti che moltissimi avevano dato per scontati in una civiltà cresciuta nell a “ragione” del buonsenso maturato dopo le nefandezze delle guerre armate mondiali e dei miseri conflitti non meno dannosi dei localismi ottusi. La nostra è una “democrazia”. È vero! Una decrazia debole, azzoppata da una legge che conferisce i “pieni poteri” a chi riesce ad arrivare al governo attraverso elezioni. E chi vince, anche con un risicato 25% delle persone votanti, comanda! Impone la propria visione dello stare in ...
di Franco Cimino Nell’America violenta, nella terra inaridita dei suoi frutti migliori — quelli del progresso e della libertà — nella nazione che fin dalla sua nascita ha superato il concetto tradizionale di “nazione” come ambito istituzionale e territoriale chiuso, e che ha fatto dell’unione tra Stati diversi e autonomi, e di popoli diversi al loro interno, una realtà plurale aperta agli altri popoli che si nutrono di valori universali, in quest’America è morta la gioventù.
Lettera ai politici e a quanti dimenticano Calabria, regionali 2025. Ho letto un bell'articolo dell'ex presidente alla regione Calabria, Agazio Loiero, uomo politico di lungo corso, nonché uomo di cultura che ha smontato elegantemente lo slogan di Occhiuto. Roberto Occhiuto si vanta di avere fatto più lui in 4 anni alla guida della macchina regionale che tutti i predecessori, nessuno escluso, da quando è stato istituito l’ente “Regione Calabria”. Ecco, manca umiltà e cultura nei personaggi che campano di politica e si aggrappano ad essa coniando slogan, forse, non per servire ma ...
m.i. prodotto c, tm, 2011 Per tutte le forme d'arte, ferma la teoria del giusto compenso da elargire agli artisti per i lavori d'intelletto prodotti, quando si parla di cultura i diritti d'autore dovrebbero essere eliminati perchè in antitesi con la missione creativa di chi fa arte. In effetti i cavilli giuridici tessuti per ottenere compensi o agevolazioni ulteriori sono d'oltraggio alla cultura stessa specie se a esigerli sono le fondazioni. D'altro canto è ancora più disdicevole se il tavolo della cultura è assediato da famelici faccendieri che vestono o hanno vestito panni politici o clericali. E mentre al nord Italia la terra trema, devastata dal terremoto e dall'ennesima emergenza, i capannoni cadono e provocano morti, al centro e al sud si riscopre la culturadell'omaggio a uomini e associazioni culturali che hanno fatto parte della storia dell'Italia. In Calabria, è ritornato il “premio Sila”, storico premio letterario crea...
Durante il regno di Luigi XIV, il Re Sole, la corte di Versailles non era solo il centro del potere politico, ma anche il fulcro della vita culturale e mondana. Essere un cortigiano o una cortigiana significava far parte di un'élite raffinata, dove l'eleganza, la retorica, la danza, la musica e la conoscenza delle arti erano strumenti di influenza e prestigio. Il termine stesso deriva da “corte”, e quindi implica prossimità al sovrano, nonché partecipazione attiva alla vita intellettuale e sociale del regno. L'Origine nobile del termine: “Cortigiano” in epoca rinascimentale, come nel celebre Il Cortegiano di Baldassarre Castiglione, rappresentava l’ideale dell’uomo colto, diplomatico, abile nell’arte della conversazione e della persuasione. La “cortigiana” in Italia, specie nel Cinquecento, poteva essere una donna di grande cultura, come Veronica Franco a Venezia, che scriveva poesie e partecipava ai salotti letterari. In Giappone, le geisha erano (e sono) artiste...
Servizio Pubblico. Puntata scoppiettante quella di ieri sera. Tra gli ospiti il signor “so tutto io e sono il più bravo e acculturato d'Italia”, Vittorio Sgarbi , che tra un epiteto e tante svolazzanti capre ignoranti ha fatto mostra della sua cultura parlando delle nuove conoscenze acquisite dislocate tra il centro e il nord Italia con qualche puntatina in Sicilia . E della Calabria , nella quale, tra i tanti impegni è anche presidente del comitato scientifico per i festeggiamenti del pittore MattiaPreti , come mai nemmeno un accenno? Sgarbi è imprevedibile. Forse ha programmato qualche intervento più in là, nel corso della puntata di Santoro . Invece no. Non parla della Calabria neanche quando cita i luoghi deturpati dalle pale eoliche, delle rotatorie o dai ponti. Eppure, in Calabria, abbiamo a che fare con uno dei ponti più assurdi della storia. Come altro definirlo se non assurdo quanto ruota attorno al progetto ponte, considerando l'enorme dispendio di denaro ...
uno scorcio del CAM di Casoria, NA “Mille opere d'arte bruceranno nei prossimi giorni per richiamare l'attenzione del ministro della cultura Ornaghi”. Questo l'annuncio provocatorio del direttore del Cam, il museo d'arte Contemporanea di Casoria, Antonio Manfredi. ''Smetterò quando verranno qui Ornaghi, il presidente della commissione cultura UE Doris Pack e il governatore della Campania Caldoro. Non chiedo soldi, solo attenzione''. “L’azione avrà inizio martedì 17 aprile 2012 alle ore 18.00 con la distruzione dell’opera pittorica di un’artista francese collegata via Skype con il museo al momento dell’azione, seguiranno le opere di Ast avamposto sociale oltre che culturale, e fino a quando un’azione concreta non verrà messa in atto per salvaguardare questa realtà, attraverso l’individuazione da parte della Regione Campania di uno spazio consono alla collezione internazionale del CAM e di fondi adeguati alla sua gestione, noi continueremo ...
Nell'estate del covid, la fantasia muove flotte (ignoranti) su derive popolari. È una girandola di sagre. Eventi. Incontri. Pièces teatrali. Spettacoli folkloristici e piazze semipiene sponsorizzate da comuni, assessorati vari e imprenditori. Dirigenti politici e aziendali che vorrebbero vedere i propri paesi e i locali dell'accoglienza, quindi hotel, bar e ristoranti pieni di avventori. Strategie di marketing, frutto di sforzi mirati, appunto, per attrarre persone in quanto fruitori e consumatori portatori di economia di un sistema sociale basato sul consumo. Le strategie adottate dai promotori per attrarre consumatori sono, a volte stravaganti; le più svariate e fantasiose risultano essere quelle che creano movimenti di massa importanti. Non conta la qualità intellettuale delle persone che si recano a visitare un sito o che partecipano ad un evento culturale consciamente: l'importante è l'affluenza in massa alla chiamata: portare fisicità e soldi. Fare ...
WARHOL, ROTELLA, SCHIFANO E ALTRI "a Warhol" Ho chiesto all’AI se Warhol fosse stato davvero un innovatore, ecco la risposta: Assolutamente sì, Andy Warhol fu un innovatore radicale che ha rivoluzionato il concetto stesso di arte nel XX secolo perché ha ridefinito l’arte. L’ha tolta dal piedistallo colto e l’ha proposta come prodotto di massa.
LE PAROLE CATTIVE DI ORBÁN E LE NUOVE STRATEGIE IMPERIALISTE «L’Europa, sullo scenario mondiale, non conta nulla. In questi giorni incontrerò Trump e gli chiederò di togliere le sanzioni alla Russia e di costruire un nuovo rapporto con Putin». Sono parole testuali pronunciate ieri da Viktor Orbán, capo indiscusso dell’Ungheria, nel corso della sua visita ufficiale in Italia, tra l’incontro con Papa Francesco e quello con la nostra presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con la quale è noto intrattenere un rapporto di amicizia e condividere molte vedute politiche. Sono parole sbagliate, scorrette, e – nel contesto di una visita ufficiale – anche molto gravi. Ancora di più perché pronunciate in Italia, non l’Italia degli attuali governanti e della sua momentanea collocazione a destra nello scacchiere europeo e mondiale, ma l’Italia che è stata tra le fondatrici dell’Unione Europea. L’Italia che, come ricorda spesso il Presidente della Repubblica, ha contribuito ai principi fondant...
"riflessione sull’arte come “gioco inutile ma necessario”: L’arte come gioco necessario: tra creatività e resistenza Abstract In un’epoca dominata dalla razionalità economica e dalla logica dell’efficienza, l’arte viene spesso relegata a un ruolo marginale, considerata un’attività superflua, un “gioco” privo di utilità concreta. Questo articolo intende ribaltare tale prospettiva, sostenendo che proprio nella sua apparente inutilità risiede la funzione più profonda e necessaria dell’arte: quella di preservare l’umano, contrastare la distruzione e offrire visioni alternative alla realtà imposta dal potere. Attraverso un’analisi critica e interdisciplinare, si esplora il valore dell’arte come forma di resistenza simbolica e come spazio di libertà creativa. L’arte e il sospetto dell’inutilità Nel dibattito contemporaneo sul ruolo della cultura, l’arte è spesso oggetto di un paradosso: celebrata come espressione sublime dello spirito umano, ma al contempo svalutat...
Primarie? No grazie! meglio passione e cultura per una rivoluzione che risvegli le coscienze. La voglia di cambiamento si vede solo nelle facce sofferenti dei pensionati, dei cassintegrati e dei nuovi poveri che pur lavorando non riescono a tenere a posto le spese di casa. I partiti hanno deluso. I sindacati hanno deluso. Il Vaticano ha deluso! Gli altri organismi che assediano lo Stato non li nomino perché è inutile. Chiamo in causa questi tre soggetti perché, secondo quanto hanno sempre cianciato, la loro vocazione li avrebbe dovuti spronare per far migliorare la condizione sociale degli ultimi, i poveri, i deboli senza bandiere. Invece l'evidenza è sotto gli occhi di tutti e mostra povertà materiali e spirituali che mai avremmo pensato di toccare. E chi altri avrebbe dovuto vigilare per evitare la caduta catastrofica se non i guardiani dei deboli? Non è successo! Pare che anche i guardiani si siano visti e curati gli affari propri. E la puntata di Report di ieri...
Bello! Sintesi perfetta! Armonia ed equilibrio allo stato puro... le parole mi escono spontanee davanti al lavoro appeso alla parete. L'odore acre dello smalto nero punzecchia il naso. “Scusa ma devo finire sennò sgocciola!” dice Enzo. E mentre lui continua a spennellare parliamo delle sensazioni intime che le poetiche della visione ci trasmettono e della gratificazione finale provata davanti all'opera finita. Vincenzo Trapasso è un artista catanzarese. Uomo sensibile e provato dalla vita, trova, da vero artista, energia dalla e con la pittura in quanto momento catartico dell'esistente. I suoi lavori, soggettivizzati dal suo personalissimo percorso artistico, sono la testimonianza di una volontà ferrea che lo induce ad osare e andare oltre il dato visibile della figurazione. Detto ciò, non intendo tessere le lodi qui, oggi, semmai scriverò in un secondo momento su questo blog del percorso artistico di Enzo e della nostra amicizia nata agli inizi degl...
Lettera a Matteo Renzi. Carissimo Matteo , hai detto “ se qualcosa non va scrivetemi ”. L'hai detto ai ragazzi della scuola di Treviso ma credo che l'invito sia rivolto a chiunque data la tua carica istituzionale. Perciò ti prendo alla lettera e ti scrivo quello che secondo il mio modesto parere dovrebbe essere modificato nei meccanismi farraginosi della filiera culturale italiana. Forte dell'esperienza maturata nel mondo del lavoro, nel campo dell'arte e della cultura, tra incarichi e collaborazioni con enti pubblici e privati; nel mondo del no profit, nell'università della Calabria nel ruolo di docente e nella quotidiana costante ricerca tematica sulle gestualità creative dei popoli, logica vorrebbe che una risorsa così strutturata venisse spesa con congruità. Ma non è così. e non è neanche questo l'argomento che intendo trattare. Nonostante gli effetti prodotti dal venticello sussurrato e poi urlato dalle malelingue, che agiscono nell'omb...
prossimamente: Sgarbi e l’happening delle donne che amano Silvio. Nell’Italia democratica, in virtù della pluralità e della enorme pazienza degli italiani impegnati seriamente nei campi del lavoro, della cultura e dell’arte, che rifuggono platee facili o scorciatoie artificiose come la mercificazione del corpo, magari reso ancora più bello e attraente dal silicone e dal bisturi del chirurgo plastico, c’è spazio per tutti, anche per le provocazioni studiate e urlate strategicamente nei talk show, nei tg o nelle trasmissioni spazzatura, ottimi trampolini di lancio per le olgiatine (belle ragazze in difficoltà che per uscirne si sacrificavano a fronte di cospicui guadagni con uomini facoltosi) prima della carriera politica, secondo quanto emerso dall’indignazione corale degli italiani, per acquisire visibilità alcuni personaggi hanno fatto e continuano a fare tutto ciò che ritengono favorevole alla loro ascesa. E non solo. Ormai da qualche decennio, i telespettatori che pagano il ...
Nella scala dei bisogni e dei valori ai primi posti, per la stragrande maggioranza, c'è la valorizzazione estetica del corpo, il benessere fisico, il godimento e, negli ultimi gradini, un po' di cultura e bellezza interiore quando la cultura stessa non è trattata come un fattore snob che eleva dalla massa. Il cibo, quale mero strumento di sostentamento, lascia il passo allo stuzzichino. È di moda l'apericena: un aperitivo composto da tanti piccoli spiluccamenti che sostituisce la cena. Oppure il frullatone con gelato e poi di corsa a stordirsi in discoteca come atto conclusivo sublime del piacere edonistico. L'estetica del corpo è in crescente considerazione e le strutture termali, le spa, godono della massima attenzione di un alto numero di persone in continua crescita.
Mi è stato detto che sono stato sintetico, quasi criptico nel post sulla grande bellezza . Ecco allora qualche considerazione più articolata ma sempre sintetica perché, come si suol dire, chi ha sensibilità e cultura non ha bisogno di stimoli ulteriori, eppoi, per gli altri, inutile perdere tempo, è risaputo: non c'è peggior sordo di chi non vuole sentire! I trailer della “Grande Bellezza” mandati sui media hanno fatto vedere un mezzo esercito di personaggi mondani impegnati a stordirsi sullo sfondo di una città ch'è scrigno di storia e cultura dei popoli. Il popolo del web. I giornalisti professionisti, i critici e gli opinionisti free, voglio dare loro un alibi, si sono lasciati deviare dal decadentismo mondano filmato nei diversi quadri del film e, appunto, mandato sui media a mo' di spot, e lì sono rimasti incollati mentalmente. Sorrentino è stato geniale! Ha condensato flora e fauna romana. Vitelloni contemporanei. Borghesia annoiata. Intellettuali ...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.