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L’arte come bene comune

 Breve saggio sulla  figura di Mario Iannino nel contesto storiografico dell’arte contemporanea e della ricerca culturale:   Mario Iannino : una poetica della soglia tra arte povera, pedagogia radicale e testimonianza civile Nel panorama storiografico dell’arte contemporanea italiana, la figura di Mario Iannino si colloca come un nodo sensibile tra le pratiche dell’ arte povera , le pedagogie radicali degli anni ’70 e ’80 , e le più recenti forme di testimonianza civile e inclusione sociale. Nato nel 1953 a Palermiti , in Calabria , Iannino non ha mai cercato il centro, ma ha trasformato la marginalità geografica e sociale in un laboratorio poetico e politico.  Tra arte povera e pedagogia del frammento La sua ricerca si innesta nel solco tracciato da artisti come Michelangelo Pistoletto , Jannis Kounellis e Maria Lai , ma ne distilla una versione più intima e comunitaria. Se l’arte povera ha elevato il materiale umile a linguaggio concettuale, Iannino lo trasf...

Pingitore, Trapasso e l'Amicizia

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  di mario iannino   Un Reel, una Risonanza: L’Amicizia che Persiste nell’Arte Il reel che Enzo Trapasso mi ha inviato, documentando la sua mostra al San Giovanni di Catanzaro del 2018 , è molto più di una sequenza di immagini e suoni. È una vibrazione condivisa, una risonanza che attraversa il tempo e lo spazio, toccando corde profonde della memoria e dell’affetto. In un frammento fugace, ho intravisto Pino Pingitore , caro amico e artista indimenticabile, la cui presenza continua a vivere nei luoghi dell’arte e nei gesti di chi lo ha amato.

Il ritorno della Giorgina combattente

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  Lettera confidenziale a Giorgia Meloni (in tono satirico, ma con affetto… pungente) Buongiorno cara Giorgia, ci voleva la Calabria, terra di sole e promesse non mantenute, per rivederti in scena. Da quando sei salita sul trono di Palazzo Chigi, sembri aver abbandonato il palcoscenico televisivo: niente più urla, niente più pugni sul tavolo, niente più “sinistra cattiva!” gridato con la passione di una tragedia greca. Che nostalgia. Ma eccoti di nuovo, in versione “campagna elettorale”: la Giorgia da combattimento, quella che manda in pensione l’aplomb britannico e rispolvera il lanciafiamme retorico. I tuoi fan adorano quando ti trasformi da premier a paladina, con lo sguardo fiero e il microfono come spada. Peccato che i calabresi, più che fuochi d’artificio, avrebbero gradito acqua potabile, strade decenti e magari un ospedale funzionante. E poi c’è lui, il tuo pupillo Occhiuto, che pare il protagonista di una fiction Rai: sempre elegante, sempre sorridente, sempre pronto...

Calabria, 6miln€ a...

 Sei milioni tra urgenza sociale e ombre sul merito La Calabria affronta una crisi sempre più profonda: disoccupazione in aumento, servizi pubblici in affanno e migliaia di famiglie in difficoltà economica. È in questo contesto che il Parlamento, su iniziativa del centrodestra, ha destinato sei milioni di euro a tre associazioni riconducibili a Pino Galati, vicesegretario nazionale di Noi Moderati e attivo sostenitore del presidente Occhiuto. Una cifra non trascurabile che, a prima vista, rischia di diventare un simbolo di inefficienza politica e di cattivo utilizzo delle risorse pubbliche.

Elezioni in Calabria: Interrogativi Legittimi

" in Calabria volano stracci attorno ai candidati alla poltrona presidenziale. sui social pubblicano indiscrezioni purulente. pare che Occhiuto sia stato testimone o compare d'anello al matrimonio di Toscano, il terzo incomodo dopo Tridico. ma la domanda che personalmente pongo è: non tanto i rapporti interpersonali tra i concorrenti quanto le accuse che si lanciano l'un l'altro e poi, mi chiedo: perché Occhiuto ha lasciato un anno e mezzo prima se proprio ci tiene a governare la Calabria? le sue motivazioni fanno acqua da tutte le parti" Hai colto un punto cruciale: al di là del gossip politico e delle relazioni personali tra candidati, ciò che davvero merita attenzione sono le motivazioni e le implicazioni istituzionali delle dimissioni di Roberto Occhiuto. E in effetti, la sua scelta di lasciare la presidenza della Regione Calabria con un anno e mezzo di anticipo ha sollevato più di un interrogativo. 🧩 Le dimissioni di Occhiuto: tra strategia e polemica Ecco...

Toglietevi di mezzo!

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 senza peli sulla lingua: Basta fuffa: la Calabria non è il vostro palcoscenico elettorale Siamo stanchi. Stanchi di vedere la Calabria trattata come una comparsa nel teatrino elettorale. Ogni cinque anni, stessi volti, stessi slogan, stesse promesse vuote. Sanità, ponte, giovani, lavoro. E poi? Il nulla. Solo passerelle, selfie e comizi da copione. La sanità è un disastro. Non servono parole, servono ospedali funzionanti, medici pagati, ambulanze che arrivano. Ma voi continuate a blaterare di “diritto alla salute” mentre la gente muore in attesa di una visita. Il ponte sullo Stretto? Un’ossessione. Un feticcio. Un modo per non parlare di strade che sembrano mulattiere e treni che viaggiano come nel dopoguerra. E non dimentichiamo chi ha tagliato le ferrovie: il centrosinistra, con tanto di commissario col bollino PD. Altro che progresso. I giovani? Li citate per fare scena, ma li ignorate nei fatti. Nessun piano serio per il lavoro, nessuna strategia per fermare l’emigraz...

La Calabria merita rispetto!

  Lettera aperta ai candidati alla Presidenza della Regione Calabria In questa campagna elettorale, sembra che la Calabria sia trattata come un palcoscenico per slogan riciclati. Sanità, ponte sullo Stretto, tagli, giovani e lavoro: sempre gli stessi temi, sempre le stesse promesse. Ma dove sono le soluzioni? Dove sono i piani concreti? La sanità è allo stremo, eppure si continua a parlare di “diritto alla salute” come se bastasse nominarlo per garantirlo. Il ponte sullo Stretto è diventato un mantra, un totem da agitare per distrarre dai veri problemi infrastrutturali: strade dissestate, ferrovie smantellate, mobilità interna da terzo mondo. E proprio sulle ferrovie non possiamo tacere. I tagli imposti dal centrosinistra, con un commissario che portava la tessera del PD in tasca, hanno lasciato ferite profonde. Oggi nessuno ne parla, nessuno si assume la responsabilità. Eppure, senza trasporti efficienti, la Calabria resta isolata, marginale, dimenticata. I giovani? Evocati n...

Un frammento alla volta

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 “Calabria, bellezza fragile e resiliente”   Calabria, terra che resiste   Fragile come le sue coste che si sgretolano,   come i borghi che si svuotano piano,   come le mani di chi parte e lascia dietro il cuore.   Ma forte. Ostinata. Viva.   La Calabria non urla.   Sussurra tra le pietre antiche,   tra i fichi d’India che crescono dove nessuno li ha piantati,   tra i silenzi che parlano più delle parole.   È terra che cade e si rialza,   che si piega al vento ma non si spezza.   Ogni frana è una ferita,   ogni ricostruzione è un atto d’amore.   Resiliente come le donne che tengono insieme famiglie e sogni,   come gli ulivi che resistono al tempo,   come chi resta — e chi torna —   perché sa che la bellezza non si abbandona.   Amare la Calabria è accettarne le crepe,   è vedere il valore nel non detto,   è credere che anche ciò ...

Calabria, i borghi della rinascita, l'aspettiamo da sempre

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  “Quando la politica diventa satira":  Sembra di vedere uno scketc di Antonio Albanese nei panno di Cetto La Qualunque.  Occhiuto promette centomila euro per chi prende la residenza in un paesino dell'entroterra. Così intende riqualificare i paesi abbandonati facendo leva sulla nostalgia di quanti sono stati costretti ad andarsene dalla Calabria.  Ci potrebbe anche stare! ma poi, cosa riserva il futuro ai peones rientrati? come possono ovviare alla carenze infrastrutturali, al lavoro che non c'è e alla possibilità di condurre una vita dignitosa dopo il rientro? e se ha famiglia?”

Sarebbe stato meglio rimanere Burattini

  Basta ipocrisie: serve una società che agisca, non che si commuova a intermittenza Non serve andare lontano per vedere la violenza: a Catanzaro, un ragazzo è stato aggredito da una “ronda notturna” solo per il colore della pelle. Intanto, ci indigniamo per le stragi in Palestina e Ucraina, ci inteneriamo davanti ai bambini africani senza cure, e poi torniamo a sprecare cibo, risorse, tempo. Per pulirci la coscienza, doniamo vestiti vecchi e partecipiamo a cene di beneficenza con chef stellati. Ma questo non è cambiamento: è anestesia morale.

Medici di base e burocrazia in Calabria

 "c'è, tra la gente affetta da patologie croniche e non solo, la sensazione che i medici di base siano costretti dai protocolli interni a limitare le spese e ridurre al minimo i servizi ai pazienti in merito a prestazioni specialistiche e analisi, screening preventivi per gli ammalati cronici e prescrizione farmaci, quasi tutti a pagamento! anche quelli inseriti nei programmi terapeutici dagli specialisti ai malati cronici quando sono classificati in classe C!" In Calabria, come nel resto d’Italia, i farmaci di classe C sono quelli non essenziali e non rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Il loro costo è interamente a carico del cittadino, e comprendono medicinali per patologie lievi, sintomi transitori o uso occasionale — come antidolorifici da banco, antistaminici, alcuni ansiolitici, e farmaci da automedicazione. Secondo il Dipartimento Salute regionale, la Calabria ha una spesa farmaceutica convenzionata tra le più alte d’Italia, con un’incidenza sul F...

Calabria, dove curarsi è utopia

  In Calabria, curarsi è spesso un percorso a ostacoli. Le liste d’attesa per visite specialistiche, esami diagnostici e interventi chirurgici sono talmente lunghe da scoraggiare chiunque, e la sanità pubblica, già fragile, sembra incapace di garantire tempi accettabili. Di fronte a questa paralisi, molti cittadini si vedono costretti a rivolgersi alla sanità privata, pagando di tasca propria ciò che dovrebbe essere un diritto garantito.

Wanda, il piano B della Meloni

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 le incursioni del grillo, Wanda Ferro, la mossa che scompiglia il centrodestra calabrese In Calabria, la politica non è mai solo ciò che appare. Dietro ogni candidatura si cela una strategia, un equilibrio da difendere o da rompere. E la discesa in campo di Wanda Ferro alle prossime regionali è tutto fuorché una scelta neutra.

Ritratto di un Uomo

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" mimmo lucano è una persona normalissima, a volte timida e impacciata ma con un cuore enorme. lo si capisce da come parla. dalle parole tiutubanti. riflessivo, non sembra avere una retorica politicamente sciolta. Non è un grande oratore o trascinatore di folle. La sua forza sta nelle azioni." Un ritratto di Mimmo Lucano,  La sua storia sembra confermare ogni parola. Non è il tipo da palcoscenico, ma da marciapiede, da porta aperta, da gesto concreto. La sua timidezza non è debolezza, ma profondità. E la sua forza sta nelle azioni: quelle che hanno trasformato Riace in un simbolo internazionale di accoglienza e solidarietà.

Donatella Di Cesare impresentabile?

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  Donatella Di Cesare e il diritto alla complessità Nel vortice della comunicazione politica contemporanea, dove ogni parola viene scandagliata alla ricerca di una “pistola fumante”, il caso di Donatella Di Cesare ci invita a una riflessione più profonda. La filosofa, candidata alle regionali, è stata travolta da polemiche per un messaggio di addio rivolto a Barbara Balzerani, ex militante delle Brigate Rosse. Un gesto che, per una parte della destra, è bastato a renderla “impresentabile”.

Calabria, chi decide davvero?

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 Regione Calabria, al voto! "lucano, di cesare, tridico" Rabbia. Voglia di rivincita. Fango sugli avversari, pur di vincere la sfida elettorale. Possibile che non ci sia un modo più civile per approcciarsi alle elezioni dei rappresentanti del popolo? Nei mezzi di comunicazione di massa assistiamo allo scempio dell'educazione nei rapporti umani tra i rappresentanti chiamati, appunto, a "servire" il popolo. Il popolo... strano concetto che si sono fatti i politici italiani e non solo. Personaggi indegni hanno scalato il potere e adesso dettano le loro personalissime agende.

Un bambino, un abbraccio, una visione

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 Regionali  in Calabria 2025 Ho visto in rete le foto di Tridico insieme a Lucano in un incontro pubblico. Un bambino di colore, con il microfono in mano, parlava rivolto verso Tridico e poi, l’abbraccio affettuoso di quest’ultimo con un Mimmo Lucano sorridente. Una bella pagina di questo avvio di campagna elettorale. Ho letto anche del programma e delle liste, nonché della presumibile composizione degli uffici che accompagneranno Tridico in caso di vittoria, fatta di parenti e amici. Nulla da eccepire: chiunque si è attorniato da persone di fiducia in percorsi così delicati. Ma forse non sarebbe opportuno dare un segnale di cambiamento? Magari dopo i primi mesi di governo.

Quattro passi in Calabria

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  "golfo di squillace, scogliera di cassiodoro" 🌿 A sud del pensiero, a nord del cuore Ore 12. Il sole è verticale. Il tempo si ferma, si ascolta. Cammino lungo la costa ionica, dove il vento sa di rosmarino e sale. Le pietre parlano, ma solo a chi ha tempo di ascoltarle. Ogni granello di sabbia è un frammento di storia, ogni onda una sillaba del Mediterraneo. Cassiodoro, antico custode del sapere, avrebbe sorriso vedendo i gabbiani danzare sopra le rovine. Qui, tra Squillace e Copanello, la bellezza non si mostra: si rivela. Lentamente. Come una verità che non ha fretta. Ho incontrato un pescatore che non pesca più. Dice che il mare oggi è troppo silenzioso. Ma nei suoi occhi c’era ancora il riflesso di un’alba che non ha smesso di nascere. Non vendiamo pubblicità. Divulghiamo bellezza. Non cerchiamo consenso. Cerchiamo senso. Ore 12. Il post è in progress. Come noi.

Gratteri, la Calabria, i Calabresi

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 opinione, società, cultura, legalità, onestà intellettuale, Nicola Gratteri risponde al giornalista del "foglio". sì ho ricevuto la proposta di candidarmi per la sinistra alla presidenza della regione calabia, ma sono il felice procuratore di napoli e mi sta bene così. Certo che vado a votare! ma non posso dire per chi. condizionerei l'elettorato visto il seguito che ho. Notizie flash che lasciano ampi spazi alla riflessione e alle possibili manipolazioni strumentali di quanti sostengono la separazione delle carriere togate, al giustizialismo e al premierato che vuole l'uomo solo o la donna sola al comando come se la democrazia costituzionale e quanti si sono immolati per ottenerla non contasse nulla.  

5,6 ottobre. Calabria, continuità o cambiamento?

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 politica regionale, Calabria al voto: Occhiuto vs Tridico, la sfida che può cambiare il futuro La Calabria si prepara a un appuntamento elettorale che potrebbe segnare una svolta storica. Il 5 e 6 ottobre 2025 si vota per le regionali, e mai come questa volta la partita è aperta. Da una parte c’è Roberto Occhiuto, presidente uscente del centrodestra. Dall’altra Pasquale Tridico, economista ed ex presidente dell’INPS, oggi volto del centrosinistra. Due visioni opposte, due modi diversi di immaginare il futuro della nostra terra.

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Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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