racconto breve di mario iannino
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"scorcio di Palermiti, Catanzaro" |
Casa mia era situata sulla sommità di una collinetta nella parte storica del paese. Dal balcone, abbracciavo con lo sguardo l'azzurro del cielo e il verde della campagna all'unisono.
di mario iannino
L’anziana donna sta sull’uscio. Qualcuno le aveva anticipato la mia visita.
Per I calabresi l’ospitalità è un sentimento atavico imprescindibile, un valore che accompagna la crescita collettiva e cementa, nell’accezione ampia del termine, la sacralità dei rapporti interpersonali di antica data tra amici e consanguinei. Eleva i rapporti umani consolidati e apre a nuove conoscenze con naturalezza.
La coroncina benedetta da papa Francesco donata dall’arcivescovo
metropolita di Catanzaro/Squillace Claudio
Maniago è stato, forse, il regalo più bello per i suoi 100 anni.
Nonna Maria,
donna umile e devota si è fatta piccola nel giorno del suo centesimo compleanno
davanti all’imponente figura del presule, venuto ad omaggiarla insieme al
vicario, don Salvino Cognetti.
L’affetto, il
calore sottolineato dall’assidua presenza dei figli e delle relative famiglie, nonché
i nipoti con le giovani e relative famiglie, quindi pronipoti e amici di sempre che hanno
voluto festeggiarla nella splendida location del country club “le querce” alle
porte di Catanzaro è tanto! Una dimostrazione d’affetto che va oltre i consueti
riti festaioli.
di mario iannino
C'era una volta. Così iniziano le favole. Oggi, però, voglio parlare di uno spaccato di vita reale, non romanzata, forse un po', quel tanto che basta per riandare con la mente indietro nel tempo. Un'era non giurassica e neppure molto lontana, quando i valori, prima che sacramenti impartiti dagli officianti e dalle leggi, erano questioni morali cresciuti e alimentati con il latte materno. E le azioni, gravidi d'empatia forgiavano le menti di sentimenti sentiti quotidianamente. Esempi Granitici. Tenacemente vividi. Sentinelle che sapevano come squarciare le ragnatele intessute dal tarlo dubbioso e passare oltre. Camminare insieme, mano nella mano per alimentare la fiaccola e dissipare le ombre scaturite dalle inconsistenti gelosie patologiche che minano l'unione tra due persone e indiriźare i propri passi verso l'altare coerente dell'eterno: finché morte non separi, e anche oltre, rendendo l'unione un evento unico e indissolubile.
Ecco, la storia che segue è testimonianza di una unione singolare ma non unica per le generazioni di quei tempi.
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"Nodi indissolubili. t.m. m.iannino" |
Una storia d’amore desueta per i tempi che viviamo. Appunto! Una favola
d’altri tempi, potremmo dire. Un’esperienza intima non sbandierata e messa a
nudo sui social senza ritegno, enfatizzata per magnificare rapporti di qualche
mese e, bene che vada, di qualche anno.
Propriu a l'iniziu da scinduta de'bbarrakki, praticamenta, a lu barrakkuna, * duva mò fhiciaru a scinduteddha ppè i machini, na vota nc'eranu tri o quattru scaluni e ddàh si mintìa unu kku nu katu e nu panaru ku ficundiani e dintra.
Avia i jiriti cu i caddhi tosti e i spini on nci facianu 'mbresca. Cu na manu ngguantava i fichiniani e nte l'atra avia u curteddhu. I tagghiava de' punti. Fhacia na spaccazza e na parta all'atra e u sphilava sanu sanu. 'Nci u porgìa a li perzuni: te mbuccatillu, è ducia!, provalu comu chissi on d'hai provatu mai. Tè mangia ca si on ti piacia u paghi u stesso. Mangiativi u gelatu ... decialiri, sulu decialiri ...
Gelatiii, arrivaru i gialati decialiri una, veniti, mangiativi u gialatu… mangiati ca cu kissi 'on buddhati
Tematiche sviluppate nel tempo con la dovuta attenzione e in sintonia con le linee guida del welfare. Stili di pensiero socializzanti alimentati dalla passione politica intesa come azione di servizio gratuito per i cittadini affetti da bisogni primari.
Malati terminali. Accanimento terapeutico, cure palliative e
fine vita.
La Toscana è la prima regione italiana in cui è possibile
decidere cosa fare degli ultimi giorni della propria vita in caso di malattie
che non lasciano scampo.
Mi sono chiesto da sempre: meglio soffrire, ostaggio di una
condizione svilente e dolorosa, vittima di una situazione irreversibile che
porta ammalati e congiunti alla disperazione oppure farla finita appena inizia
il declino?
Emotivamente, ancorati saldamente alla vita terrena, tutti vorremo essere toccati dalla miracolosità del Divino. I siti del miracolo sono sempre affollati da persone questuanti. Chiedono preghiere per loro stessi o per i familiari e amici colpiti dalle malattie. Gente che mestamente pregano a voce alta e altri, più sommessamente, sussurrano parole di fede.
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"Courtesy M. Iannino, cult" |
Secondo la leggenda, son detti così per via di una merla, appunto, che si prese gioco di gennaio, e pensando che il freddo intenso fosse ormai finito iniziò a lanciare una serie d’improperi a mo’ di filastrocca nei confronti del cattivo tempo, convinta di averla fatto franca. Ma gennaio andò da febbraio e si fece prestare dei giorni. E in questi giorni presi in prestito liberò il freddo e il gelo in maniera impressionante che uccisero la merla. Perciò i giorni più freddi dell’inverno sono detti della merla ma anche de’ mali vestuti cioè i pezzenti che a causa del freddo eccessivo rischiano di non superare la brutta stagione.
L’acqua solidificata è lancia d’argento lasciata dagli gnomi
dopo avere fatto la guardia nella notte, artefatto della natura benigna; cono di
cristallo appeso alla gronda.
L’arcobaleno rassicura i bambini che, confortati dall’amore familiare
in attesa osservano i colori sparsi sui muri: viola, indaco, blu, giallo
arancione ... le energie positive nei bambini in attesa dell’alchimia casareccia,
trattengono a malapena il tempo . La leccornia, il dolce tipico, lentamente
prende forma nel tempo rarefatto della memoria.
Raccolto su sé stesso dalla fatica degli anni, il vecchio, con movenze lente, estrae dal taschino la cipolla attaccata alla inseparabile catenella fissata all’occhiello del panciotto. La tiene tra le mani ossute. La sfiora con le dita anchilosate dal tempo e con la mente vola. Socchiude gli occhi. Le palpebra lasciano scoperta una piccolissima fessura come a voler illuminare la strada dei ricordi. Fluttua. Non sente più il peso dell’età.
Locuzioni popolari che indicano gli estremi
del pensiero e delle azioni possibili in situazioni eccezionali quali
l’appariscenza volgare di chi vuole ricoprire posti non adatti al proprio spessore
culturale oppure, perché afflitto dalla sorte avversa, si lascia andare alle
pratiche più bieche pur di risalire la china.
Don Mimmo , prete di strada, umile, concreto! Ho sentito parlare di lui appena si è interessato agli emarginati nel centro di solidarietà che ha sede nella periferia di Catanzaro. Erano gli anni ottanta e quel giovane prete faceva rumore, scuoteva le coscienze. Faceva paura! La sua determinazione nel voler riportare all’ovile le pecorelle smarrite. Che erano tante ! Invisibili agli occhi dei benpensanti "mporteddhati", chiusi, serrati volutamente dai pregiudizi. Era ed è rimasto un uomo concerto che mette in pratica, nella vita di tutti I giorni, la parola di Gesù.
"71 Fiumarella" è il nuovo brano scritto e
Mare. Monti. Città?
Tra le varie opzioni c'è chi sceglie la meno traumatica: il balcone di casa.
Eppure, stando alle notizie ufficiali, quelle che dovrebbero testare il polso al mercato delle ferie di agosto, pare che i luoghi turistici siano affollati.
Le periferie soffrono conflitti d’inferiorità. È questa una
costante comune presente in ogni dove. Nel nord come nel sud le periferie sono
lasciate ai margini salvo rare eccezioni.
I problemi presenti negli agglomerati abitativi delle zone
abbandonate perché dimenticate dalle gestioni comunali li conosciamo per esperienza
diretta, per le narrazioni ascoltate da chi li ha vissute prima e, in certi
casi, perché lette sulla stampa locale. Che
fare per emanciparsi dalla sottocultura intessuta con garbo dai ceti che
vivacchiano nel limbo clientelare assunto
a filosofia di vita dal pressappochismo strutturale diventato scheletro immarcescibile
delle società malate?
La risposta è scontata: studiare! Lavorare! Essere indipendenti.
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"energia pulita?" |
Laddove l’uomo ha cementificato e reso vivibile in maniera arbitraria luoghi incontaminati piegandoli al proprio uso e consumo sono accaduti i disastri peggiori.
Gli eventi naturali hanno pianificato, resettato diremmo in gergo, e riportato allo stato originale i siti violentati dall'egoismo predatorio che caratterizza gli stilemi delle società consumistiche.
La scogliera di Cassiodoro è situata tra i comuni di Stalettì e Montauro, nel golfo di Squillace. L’affaccio sul mare è spettacolare! ...