domenica 31 marzo 2013

che ci riservano i dieci saggi di Napolitano?

In molti ci siamo chiesti chi sono i dieci saggi che formano i due gruppi di lavoro voluti dal Presidente Giorgio Napolitano dopo l'impasse di Bersani quale Presidente designato per formare il Governo. E come al solito siamo andati dietro l'onda emotiva creata ad arte dai mass media e dai vari personaggi che affollano la politica dentro e fuori le istituzioni, distogliendo l'attenzione dal problema reale che assilla ognuno di noi e che può essere riassunto nella cultura della legalità portatrice di istruzione, ricerca, lavoro e stabilità sociale.

Punti, questi appena accennati, stravolti e poi dimenticati dagli stessi che occupano gli spazi della democrazia repubblicana. Per estrema sintesi basta ricordare la legge elettorale, il porcellum, da tutti odiato e da tutti lasciato a legiferare sul porcilaio attuale.

Ma torniamo ai fatti in questione:

I due gruppi di lavoro voluti dal Presidente della Repubblica, che si riuniranno nel corso della prossima settimana per stabilire contatti con i presidenti di tutti i gruppi parlamentari in modo da raccogliere proposte programmatiche in materia istituzionale e in materia economico-sociale ed europea, sono composti da:
Valerio Onida, Mario Mauro, Gaetano Quagliariello e Luciano Violante;
il secondo gruppo è formato da:
Enrico Giovannini, presidente dell'Istat, Giovanni Pitruzzella, presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato; Salvatore Rossi, membro del Direttorio della Banca d'Italia, Giancarlo Giorgietti e Filippo Bubbico, presidenti delle Commissioni speciali operanti alla Camera e al Senato, nonché dal ministro Enzo Moavero Milanesi.

Quindi, nella prossima settimana i dottori della politica economica e sociale dovranno trovare la medicina più appropriata e imporla agli italiani. Noi, sperando che non optino per la via più facile e si risolvano a prescrivere enormi clisteri per i cittadini come avvenuto fin ora, rimaniamo in trepidante attesa.

sabato 30 marzo 2013

la vera foglia di fico è il M5S

Fico, il portavoce del M5S alla Camera, scrive che dal 27 marzo la camera e quindi noi cittadini dobbiamo affrontare un carico in più di 400mila euro per il nuovo gruppo della Meloni e di La Russafratelli d'italia”. E fin qui niente di sconcertante. La cosa che fa rabbrividire consiste nel numero dei parlamentari, 9 in tutto, molto al di sotto, quindi, dei 20 che sono necessari per formare un gruppo.

Come si è addivenuti a questa decisione? Semplice! Hanno votato tutti i presenti, pd e pdl compresi, tranne il m5s. Ma questo non sarebbe stato sufficiente se non ci fosse stato il parere favorevole espresso col voto dell'ufficio di presidenza.

400.mila euro, specie di questi tempi non sono noccioline!

Allora mi scappa da chiedere al M5S e al suo capitano Grillo: perché state ancora lì?
Perché non avete dato dei nomi e consentito a Bersani di fare un governo conforme alle vostre richieste di cambiamento?

No, cari amici. Così non và! Voi del movimento ricordate tanto le grancasse di risonanza che portavano a sfilare nei cortei i lavoratori scoglionati dai vecchi sistemi di potere. Anche voi, come loro, li portate in piazza a scaricare le tensioni senza però esigere il cambiamento culturale che ci si aspettava.

D'altronde, che aspettarsi da uno che ha fatto i soldi sparando puttanate, che, anche se vere, rimangono tali, vista la conclusione. 

Rigor Mortis, come lo chiama il Grillo urlante, il Professor Monti, rimane a dettare le sue convinzioni che guardano da tutt'altra parte rispetto alle esigenze dei cittadini e specialmente dei giovani che, ancora una volta, grazie alle inventive urlate nelle piazze e sul suo blog, rimangono legati al palo dell'ignoranza; catturati dall'elegante eloquenza del paladino dei poveri: Beppe Grillo!
aore12
l'immagine che gira in rete su Casaleggio.

E che dire del suo socio Casaleggio?, che stando a quanto circola in rete, pare sia stato,  candidandosi in una lista civica che appoggiava il sindaco del suo paese in quota pdl, fiancheggiatore di forza italia nelle elezioni del 2004.

ps: ma si sono resi conto Beppe e Gianroberto che grazie alla loro lungimiranza politica siamo stati "commissariati" (nel senso che stiamo appesi ad un filo fino a quando non si troverà una comoda quadratura del cerchio) dai " due gruppi di lavoro"  voluti da re Giorgio?
Gruppi di lavoro che, a leggere i nomi la dicono tutta
(neanche fossimo alle prese con una riforma istituzionale impellente, C'è solo da formare un governo serio. e non inventare formule magiche per giustificare l'assedio dei nominati).

venerdì 29 marzo 2013

Calabria, abbazia Santa Maria di Corazzo, Carlopoli

Tra Carlopoli e Soveria Mannelli.
la mia Calabria: tra i resti dell'abbazia di Corazzo


Nella campagna di Carlopoli, piccolo centro calabrese a due passi da Soveria Mannelli, in località Castagna, nel bel mezzo di prati coltivati a grano, sonnecchiano, dimenticate tra le macchie mediterranee, sobri ruderi della prima architettura romanica.

Sono i resti dell'antica abbazia di Santa Maria del Corazzo.

Un luogo aperto a chiunque e privo di tutele, che stuzzica la curiosità storica e fa riflettere sul tempo dell'uomo, sulla laboriosità e sulla spiritualità che ancora aleggia nell'aria. Basta socchiudere gli occhi dopo aver osservato i resti per vedere nella propria mente il maestoso edificio ormai ridotto a rudere.
Sono proprio i ruderi che permettono di immaginare la maestosità dell’abbazia e la sua centralità sociale nel medio evo tra i boschi silani.

I resti delle camere dei monaci, i magazzini, i locali per la foresteria, la cappella per i visitatori, la farmacia, il refettorio, i magazzini, insomma, tutto quanto serviva alla comunità religiosa dei benedettini, nonché l'intervento sul fiume Corace, deviato per irrigare i campi e per le necessità idriche del convento.

La cronaca monastica testimonia la presenza dell'illustre monaco fra' Giocchino da Fiore, e la stesura delle sue opere più belle e significative ad opera di esperti amanuensi del pensiero gioachimita.

mercoledì 27 marzo 2013

Franco Battiato: la cruda verità

IL VERME E LO SPREAD.

Nell'ascoltare le motivazioni dei rappresentanti di sé stessi, politici e ospiti dei talk show, inerenti le congetture economiche attuali, viene in mente la barzelletta del verme solitario che non voleva lasciare il suo posticino nel corpo ammalato. Dopo aver consigliato tutte le cure conosciute, il dottore, suggerisce al paziente di accompagnare tutte le mattine un biscotto al miele al solito caffè. Dopo qualche tempo, il paziente, spossato dall'insano ospite, torna più stremato che mai dal dottore lamentando di non avere risolto nulla.
Tranquillo! Esclama il dottore. Da domani mattina elimina il biscotto e quando lui tira fuori la testa per chiederti come mai non lo mangi più, tu, zack, un colpo in testa e lo fulmini.

In effetti un'assonanza c'è tra noi, la finanza, i consumi, le abitudini e le strategie dei mercati.

Ieri sera, durante la trasmissione di FlorisBallarò”, gli ospiti recitavano le litanie con convinzione. Il rappresentante del governo tecnico, Martone, accusava quarant'anni di cattiva gestione. La destra parlava di esuberi nella pubblica amministrazione da tagliare e la sinistra di un debito pubblico da sanare e di impegni presi con l'Europa da rispettare. Ma se si continua a tagliare lavoro senza dare sussistenza alle persone, che è la prima preoccupazione della Politica, mi sa tanto che “il verme solitario” uscirà dal corpo dello Stato e non si limiterà a chiedere spiegazioni.

Michel Martone, ha anche detto in faccia a Lupi (pdl) e Zanda (pd) che, sì, è vero che sono stati fiancheggiatori del governo tecnico ma che hanno ostacolato, chi in un modo e chi nell'altro a seconda degli interessi dei partiti, alcune riforme che il governo dei prof avrebbero voluto realizzare.

Dialettiche a parte, assistiamo alla solita immutabile lite che precede tutte le elezioni. La destra che accusa la sinistra e viceversa. E le altre formazioni minori non sono tenute in considerazione dai media preoccupati ad inseguire il fenomeno Grillo.

Nel frattempo giungono voci indignate a seguito delle esternazioni del noto cantautore siciliano Franco Battiato, ora assessore alla cultura della sua regione d'origine, con le quali ha fotografato la fauna che fin ora ha popolato la politica.
aore12
franco battiato


"La gente che ha lavorato tutta la vita e' rimasta in qualche modo genuina, invece in Parlamento ci sono delle troie che farebbero di tutto. E' inaccettabile.
Si dovrebbe aprire un casino e farlo pubblico", ha detto Franco Battiato durante il suo intervento in una conferenza stampa al Parlamento Europeo dedicata al turismo in Sicilia. "Questa Italia fa schifo. Sono servi dei servi dei servi".

Bon ton a parte che impone di esprimere con parole meno colorite e volgari certi stati di fatto, cambia qualcosa nella sostanza tra chi vende il proprio voto o appoggia incondizionatamente progetti ignobili ideati per fini personali che favoriscono pochi a discapito di molti e chi il corpo?

Il nostro limete? ci soffermiamo sulla superficie delle parole ma non penetriamo la sostanza!

domenica 24 marzo 2013

Grillo e i signorno in parlamento

aore12
i signornò del movimento 5 stelle
E no!,caro Beppe. Non puoi continuare a gettare merda sulle scelte degli altri mantenendoti a debita distanza. Criticare gli altri è sempre un gioco facile. Un gioco che porta le tifoserie allo scontro sicuro specialmente se si cavalca il malcontento sociale e in questo momento di scontenti col maldipancia ce ne sono in tutti i settori.

Stai, caro Beppe, iniziando a scadere nel calderone dei cialtroni (nel senso buono del termine) che parlano parlano e non collaborano affinché migliorino i problemi denunciati.

Il movimento cinque stelle ha raggiunto un ottimo risultato elettorale. Lì, delusi e scontenti della politica hanno trovato casa. E anch'io penso che ci voleva uno scossone. Ma ora basta! Lo scossone c'è stato e continua ad essere presente nei meccanismi istituzionali, però datevi una regolata altrimenti iniziate a scivolare lungo la china della vecchia politica extraparlamentare che no porta a niente salvo allo sfascio.

Per tornare alle continue esplosioni tue e di quanti sono all'interno delle camere, ricordate che siete, appunto espressione di gente esasperata e che comunque siete stati chiamati a confrontarvi con gli altri, in questo caso Bersani, quindi, proponete costruttivamente e smettetela di rompere i coglioni.

Cosa mi fa scrivere queste cose? Presto detto, anzi riportato dal tuo blog, caro Grillo:

Laura Boldrini e Piero Grasso sono celebrati dai giornaloni e dai partiti come le effigi del cambiamento, il segno del rinnovamento, l'espressione della società civile (dando così implicitamente per scontato la società civile non sia mai stata rappresentata). In realtà sono la più moderna manifestazione della partitocrazia. Foglie di fico: brave persone accuratamente selezionate per coprire personaggi che sanno benissimo di essere impresentabili, ma che in questo modo continuano a sopravvivere.”

e, per finire, basta con la farsa della democrazia liquida, come in tutte le cose e a maggior ragione quando si tratta dei destini di un Paese intero che convive nella realtà, ormai globalizzata, la guida non può essere affidata a gente inesperta.

Va bene, ci sono stati errori ma sono dell'avviso che si deve lavorare insieme per risolverli e non per disfare quel poco di buono che c'è!

sabato 23 marzo 2013

Travaglio, il grillo s parlante, con chi la prossima?

Travail, travaille (fr.): lavoro, fabbrica (it.).

Anche “travaglio”, in italiano, è una parola correlata al lavoro, oltre che al parto.
Parlando di lavoro, come in tutte le attività in cui si impegna una certa forza e consuma una certa energia, ottenuto il risultato prefissato non lo si vanifica.

Normale no? Come può un pescatore, che ha passato la vita a gettare esche in mare aperto, lasciarsi sfuggire la preda grossa?, quella che potrebbe trasformare definitivamente la sua vita; la preda che lo eleverebbe, nel suo campo, a guru?

Non esiste proprio! E la letteratura ce lo insegna. Chi non ricorda il romanzo di Herman Malville “la balena bianca, moby dick” e i principali personaggi?
Achab, che pur di vincere non esita un attimo a saltare sulla schiena di Moby Dick.
Achab, il marinaio, l'eterno nemico della balena bianca, a tu per tu con lei non ci pensa neanche un attimo; impugna l'arpione e salta! Anche se consapevole che sarebbe stata l'ultima sua azione.

E anche se Marco Travaglio non è Achab e Pietro Grasso non è Moby Dick!, il duello annunciato dai due in tv sembra profilarsi epico.

Il neo presidente del Senato Grasso non vuole perdere tempo: è una questione d'immagine! E come dargli torto. Una persona che ricopre una così importante carica non può permettere ombre o aloni attorno alla sua persona. Quindi, accetta l'invito di Formigli per smacchiare al più presto le “dicerie”, o meglio, fugare i sospetti che il giornalista ha, abilmente, profuso nell'etere durante la trasmissione di Santoro.

Ma qui si tratta di “lavoro” e anche un bel po' di “pubblicità” palese (se si pensa alle possibili pubblicità correlate alla bagarre innescato su “servizio pubblico”). Quindi, la banda Santoro e Travaglio, dopo tanta fatica, cerca di riportare le pecore all'ovile. Come?

Marco Travaglio lo scrive su facebook:

Pare che finalmente potrò confrontarmi con Piero Grasso. Sono anni che aspetto, da quando raccontai le sue gesta palermitane nel libro "Intoccabili" scritto con Saverio Lodato. Gesta che ieri sera da Santoro ho potuto soltanto accennare per assaggi.
Appena lo saprò, vi comunicherò data e ora del "duello". Che naturalmente non potrà essere in un altro talk diverso da Servizio Pubblico (tipo Piazza Pulita che si è subito proposta). Sarebbe come se un giornale scrivesse una cosa e la rettifica uscisse da un'altra parte.
L'ideale sarebbe un format con un vero faccia a faccia, come ha chiesto Grasso, senza inutili disturbi né pollai. Oppure un duello allargato a qualche testimone dei fatti. Alla Procura di Palermo c'è la fila dei pm che non vedono l'ora di raccontare le imprese del loro ex capo... mt  

venerdì 22 marzo 2013

Grasso non ci sta e sfida Travaglio carte alla mano in tv

Grillo capra, Bersani capra, Maroni capra ignorante, tutti ignoranti privi di laurea fanno i ministri o governano le regioni. Mentre lui, Vittorio Sgarbi, laureato critico d'arte, occupato a visitar musei, si trova da solo immerso nelle bellezze, a differenza dagli altri italiani che sono capre ignoranti in attesa di Grillo fuori dal Quirinale.
Il critico d'arte ne ha pure per Civati ma è subito bloccato dal conduttore della trasmissione “servizio pubblico” Michele Santoro. 


Il punto più alto, la trasmissione lo vive dopo le parole di Marco Travaglio:

aore12
Santoro mentre "riprende" Sgarbi
“È chiaro a tutti che Grasso non è Schifani e Schifani non è Grasso. Il problema è che Grasso non è quello che molti grillini credono.
Prima di essere magistrato, è un italiano, è molto furbo, è un uomo di mondo, ha saputo gestirsi molto bene, non ha mai pagato le conseguenze di un'indagine. Si è sempre tenuto a debita distanza dalle indagini sulla mafia e la politica, si è addirittura liberato quando era procuratore di Palermo di tutti i magistrati che facevano indagini su mafia e politica, si è reso protagonista di alcuni gesti poco nobili, come rifiutarsi di firmare l'atto di appello contro l'assoluzione in primo grado di Andreotti, lasciando soli i sostituti procuratori che avevano presentato questo appello”.
Marco Travaglio ha fatto anche alcuni esempi:
 “Grasso ha fatto dichiarazioni in cui prendeva le distanze da Caselli, ha ottenuto applausi dal centrodestra. Ancora l'altro giorno Berlusconi ha detto che Grasso è tutt'altro che un brutto candidato alla presidenza del Senato, ha ottenuto addirittura dal centrodestra tre leggi per fare fuori Caselli e far passare Grasso alla procura nazionale antimafia. Leggi anticostituzionali che però Grasso ha utilizzato per diventare procuratore nazionale antimafia, mentre il governo faceva fuori il suo unico rivale. Quindi io mi sono semplicemente ribellato a questa baggianata oleografica, a questa rappresentazione teatrale dei buoni contro i cattivi”.
Inoltre, dice Travaglio, ho dimenticato di dire che “Grasso ha proposto Berlusconi per la medaglia antimafia” poco prima di essere eletto”.

Apriti cielo!
Immediata la telefonata del neo presidente del senato Pietro Grasso.

“Voglio al più presto un confronto televisivo carte alla mano con Travaglio - ha detto l'ex procuratore nazionale antimafia - perché è brutto sentirsi accusare senza poter rispondere".

Santoro ha colto l'occasione per invitare Grasso a “Servizio pubblico”, ma Grasso ha replicato:
“Non posso aspettare una settimana per replicare, soprattutto per quanto riguarda la mia nomina a Procuratore Antimafia: inviterò io Travaglio in un luogo televisivo prima che passino sette giorni, certe cose vanno fatte subito. Il contraddittorio è una regola di civiltà: Travaglio si abitui al confronto”.

Nel primo pomeriggio via twitter Corrado Formigli conduttore di “Piazza Pulita” ed ex collaboratore di Michele Santoro annuncia: “il presidente del Senato @Grasso_P accetta il nostro invito lunedì a #Piazzapulita La7 per un confronto aperto e leale con @marcotravaglio».  

Sgarbi, la cultura urlata in tv


Servizio Pubblico.

Puntata scoppiettante quella di ieri sera. Tra gli ospiti il signor “so tutto io e sono il più bravo e acculturato d'Italia”, Vittorio Sgarbi, che tra un epiteto e tante svolazzanti capre ignoranti ha fatto mostra della sua cultura parlando delle nuove conoscenze acquisite dislocate tra il centro e il nord Italia con qualche puntatina in Sicilia. E della Calabria, nella quale, tra i tanti impegni è anche presidente del comitato scientifico per i festeggiamenti del pittore MattiaPreti, come mai nemmeno un accenno?
Sgarbi è imprevedibile. Forse ha programmato qualche intervento più in là, nel corso della puntata di Santoro. Invece no. Non parla della Calabria neanche quando cita i luoghi deturpati dalle pale eoliche, delle rotatorie o dai ponti. Eppure, in Calabria, abbiamo a che fare con uno dei ponti più assurdi della storia. Come altro definirlo se non assurdo quanto ruota attorno al progetto ponte, considerando l'enorme dispendio di denaro pubblico sperperato:
Il ponte sullo stretto che avrebbe dovuto unificare la Calabria con la Sicilia tra Reggio Calabria e Messina.

No, per Sgarbi la Calabria non esiste! Se ne faccia una ragione il prof. Mario Caligiuri, assessore regionale alla cultura.

La cultura è importante! E questo nessuno lo mette in dubbio. Anzi, da calabrese rivendico il ruolo che la Calabria deve occupare nel sistema Italia. Un ruolo importante, di primo piano vista la storia. Ma la cultura è sensibilità cognitiva, per intenderci, è considerazione dell'atto creativo in ogni sua accezione.
Fare espressivo da contestualizzare, non nel momento storico testimone tra committente e artigiano-artista, né tanto meno dalla riuscita formale dell'atto espressivo scaturito da una commissione ma, nell'attimo temporale in cui il lavoro è citato. Ovviamente, i Maestri che hanno fatto la storia dell'arte e che troviamo nei musei rimangono pietre miliari, testimoni del loro tempo tramandato ma manipolato (come dice qualcuno: la storia la scrive chi vince).
E i titoli, le lauree, beh, quelle mettiamole da parte, perché, citando Sgarbi e chiedendo scusa a un animale che fa di necessità virtù, di capre, titolate, il mondo è pieno.

giovedì 21 marzo 2013

Governo, senso dello Stato e Socialità per ristabilire fiducia tra i cittadini

aore12
ingresso Camera dei Deputati
Davvero è così vincente urlare per ottenere qualcosa in 
politica? E quanto diseduca l'ostracismo personale ostentato nelle piazze dai capipopolo?

Personalmente ritengo positivo smettere di andare dietro alle urla liberatorie e soffermarci pacatamente su quanto sta succedendo in queste ore, da noi, in Italia. Solo così si riacquista il senso dello Stato e della socialità scolpita a chiare lettere nella Carta Costituzionale Repubblicana.

Stamane abbiamo visto un Grillo tranquillo, sobriamente vestito come da copione istituzionale, andare dal Presidente Napolitano e all'uscita posare insieme ai capigruppo del M5S di camera e senato davanti al Quirinale.
Come di consueto ha snobbato la stampa italiana e ha scritto le sue intenzioni in merito al piano di governo che ha presentato al Presidente.

Il Movimento 5 Stelle è primo per numero di voti per questo chiediamo ufficialmente un incarico di governo". Se la proposta non verrà accolta il M5S chiede la presidenza delle commissioni di garanzia: Copasir e Vigilanza Rai”.
Questa in sintesi la richiesta di Beppe Grillo.

Berlusconi invece propone un governo dal sapore conosciuto: PD e PDL con Lega al seguito (e nel frattempo, ancora con Monti che porta avanti la sua agenda incurante delle sofferenze causate dalle “scelte tecniche”).

E per dare forza alla sua idea Berlusconi chiama a raccolta il popolo pdiellino. Obbliga a tutti gli iscritti una gita politica per il prossimo 23 marzo con raduno in
piazza del Popolo a Roma.

Fonti di palazzo Grazioli elencano cifre importanti:
tremila pullman e quattro treni speciali con 150 mila persone per riempire piazza del Popolo.
La mobilitazione sarà trasmessa in diretta streaming e Twitter.

Bersani, zitto zitto continua per la sua strada. Convinto che servano proposte serie per concretizzare svolte sane che diano fiducia ai cittadini e alle imprese.

E Monti? Monti continua, anche lui per la sua strada. Tratta a Bruxelles con gli Stati Membri dell'Unione Europea. Ma ora, sanata l'immagine e la credibilità del made in Italy, è urgentissimo interrompere la macelleria sociale causata dai debiti indotti dalla finanza creativa.

(καιρός)

mercoledì 20 marzo 2013

quando l'arte accompagna i sogni per mano

Da tempo mi ero ripromesso di appendere, piuttosto che tenere conservati e occultati alla vista, alcune tele degli anni giovanili.
Stamane l'ho fatto.

pino pingitore, acrilico 50x40, 1973
Quanta tenerezza nel ripercorrere gli anni della passione. Erano anni in cui si pensava di poter rivoluzionare la società denunciandone i mali e proponendo i correttivi attraverso la forza della creazione artistica.

L'arte avrebbe dovuto, nel nostro immaginario, fungere da elemento catartico.
Romanticherie, direbbe qualcuno. E in parte lo sono. Ma proprio quando sembra che tutto sia finito e che non c'è posto e spazio per i sognatori, ecco che, proprio in quel preciso momento, accade l'imprevisto! Il mondo grida a gran voce di avere bisogno di sogni.


mario iannino, olio 40x50, 1979
Ed è datata 1973 la tela dipinta con colori acrilici da Pino Pingitore, del quale ho già scritto in occasione dei suoi ultimi lavori esposti a Catanzaro e Lamezia.

È una tela che misura 50 centimetri per 40 con chiari riferimenti allo stile della optical art e che risente della figurazione evocativa cara alla beat generation attenta alle esigenze dell'essere umano e all'ambiente paesistico.

Di diverso approccio tematico e stilistico il mio lavoro, del 1979, recuperato per l'occasione. Una tela dalle dimensioni 40x50 cm dipinta con colori a olio. Nella quale prendono corpo metafore mai superate e che anzi si ripropongono urgentemente fino a diventare ostacoli, a volte, insormontabili per alcuni.

Temi che, tra la fine degli anni settanta e buona parte degli anni ottanta, elaborai prendendo in prestito la figura del clown, personaggio circense poetico per antonomasia che pur se oberato da problemi personali scende in pista e fa ridere la platea.

martedì 19 marzo 2013

Lavoro, lo strano concetto del sindacalista globale

Bonanni, leader cisl
Ho letto 'na roba sul sole 24ore che solo uno che non ha sofferto i risvolti tragici del cambiamento unilaterale in materia di lavoro e sovvertimento delle regole poteva scrivere.

Elogi a parte nei riguardi di Marco Biagi, ucciso dalle BR per le sue teorie sulle riforme del sistema contrattuale, della precarietà e flessibilità ormai note a chiunque vista la schiera di contratti a tempo determinato, false partite iva e calcio in culo finale ai dipendenti privati di tutele giuridiche. Il rappresentante dei lavoratori, Raffaele Bonanni, ha dimenticato, appunto, il falso referendum della Fiat e tutto il lavoro che gli imprenditori hanno espatriato nei territori franchi dove la mano d'opera e il lavoro d'impresa costa meno che in Italia.

Certamente non posso essere io a dover indicare le strategie per uscire dalla crisi e togliere dallo stato di frustrazione che buona parte di persone, lavoratori dipendenti e non, sono costrette a vivere. Forse, sarebbe sufficiente ricordare cosa si diceva un tempo: il lavoro deve servire all'uomo per vivere e non vivere per il lavoro.

Quindi, cosa chiedono un padre o una madre e in particolare i giovani ai dirigenti nazionali che stanno gestendo nel nome del Popolo Italiano le problematiche appena accennate?

Chiedono il rispetto delle regole scritte a chiare lettere nei primi dieci articoli della Costituzione della Repubblica Italiana Fondata sul Lavoro!

Nient'altro! e basta con i sindacalisti atipici che non sudano e lavorano affianco dei lavoratori, qualli sì davvero Atipici perché resi nè carne nè pesce dalle visioni di certa politica.

lunedì 18 marzo 2013

ordine e disciplina per impeccabili performance s

Roma, piazza del Quirinale
celebrazione del 150° anniversario unità d'Italia
Ieri, 17 marzo, si è svolta davanti al Quirinale un suggestivo solenne cambio della guardia in occasione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia.
Corazzieri e carabinieri a cavallo si sono esibiti in uno show veramente entusiasmante.

Cavalli e cavalieri sembravano scolpiti nel marmo, tanto erano precisi nei lenti e misurati movimenti.
Il tamburino, elegante, roteava le braccia per aria prima di lasciarli cadere con decisa grazia sulla pelle tesa dei tamburi agganciati ai lati della sella.

Uno affianco all'altro, i carabinieri a cavallo hanno suonato l'inno d'Italia.
I comandanti degli squadroni hanno scambiato imperiosi ordini e salutato le tre cariche dello Stato ferme davanti al portone principale del Quirinale:
Il Presidente Giorgio Napolitano e i neo eletti presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso.

Una manciata di minuti a disposizione dei militari per officiare una parata resa perfetta da chissà quante ore di esercizi, sudore, cura e biada per i cavalli.

Per certe azioni la disciplina è un obbligo categorico! Se si vuole dare e ottenere il massimo.

alta finanza euro e destini degli uomini

potere d'acquisto delle valute e influenza sulle mentalità
Dalle "chiacchiere davanti a un bicchiere di vino" la società è passata all'affanno frenetico delle borse e dei mercati economici.
Piazza Affari apre in rosso. La Borsa di Tokyo chiude la seduta in ribasso
L’isola del Mediterraneo in bilico
Slitta il voto sul prelievo forzoso.
Le borse europee aprono in forte calo sulla scia dei timori per il salvataggio di Cipro che prevede di tassare i conti bancari. Una mossa che se approvata il mercato teme possa diventare un precedente.
L’indice Ftse 100 a Londra cede l’1,48% 6.394,56 punti, il Cac 40 di Parigi lascia sul terreno il 2,1% a 3.761,22 punti, il Dax 30 di Francoforte arretra dell’1,7% a 7.904,90 punti. L’Ftse Mib fa registrare un -2,73% a 15.619 punti mentre l’Ibex di Madrid perde il 2,75% a 8.381,8 punti. La Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta in netto ribasso. L’indice Nikkei dei 225 titoli guida ha perso alla chiusura 340,32 punti, pari al 2,71%, scendendo a quota 12.220,63 punti.

MA SE LA FINANZA, intesa in termini di cifre e numeri, GENERA POVERTÀ  TOGLIE LA VITA E PROVOCA MORTI PERCHÉ 'LASCIARLE UN SIMILE POTERE'? MODIFICHIAMOLA!

domenica 17 marzo 2013

Boldrini e Grasso, che Italia sarà?

Vediamo di semplificare:

aore12
Sono stati eletti i presidenti del senato e della camera.
Laura Boldrini alla Camera e Pietro Grasso al senato. Del secondo presidente sappiamo molte cose ma della Boldrini ben poco. Nella sua biografia c'è scritto che ha lavorato in rai e poi è stata cooptata nelle faccende umanitarie dell'onu e della fao, dove si è occupata prevalentemente di produzioni radio e video. È stata portavoce italiana e a preso parte al programma alimentare mondiale fino a diventare portavoce dell'alto commissario per i rifugiati. (grazie a chi o cosa?)

in questo turno elettorale, dicono che militi nelle fila di sel, appoggiata fortemente da Niki Vendola ma i fatti dicono sia sponsorizzata dal mondo cattolico.

Nel complesso, visti i giochi messi in campo dalle menti politiche per accaparrarsi i punti cardine delle alte cariche istituzionali, c'è da accogliere con favore la scelta di quei grillini che hanno evitato la disfatta dei democratici al senato.

sabato 16 marzo 2013

Piero Grasso è Presidente del senato

piero grasso
L'inventore del porcellum ha tentato d'insinuare il dubbio e far passare la logica della maggioranza relativa e dare peso alle schede bianche. Un'altra delle sue magnifiche idee!

Immediatamente motivata e bocciata dal presidente anziano Colombo, con la lettura di un precedente avvenuto per le elezioni del 1994, sempre per il ballottaggio di presidenza al senato.

Che dire! Ogni valutazione è superflua, basta solo ricordare che questi sono i signori che ci hanno governato. Ma se Calderoli ci ha tenuto a puntualizzare questo aspetto si potrebbe dare un'altra lettura alla strategia di pdl e e lega. E cioè che quelli della destra abbiano tentato di optare per la scheda bianca così da inficiare la votazione in atto allo scopo di prendere tempo. Altro che al servizio del popolo, questi continuano come prima e peggio di prima!

Purtroppo per loro, nonostante l'escamotage di calderoli, GRASSO E' ELETTO PRESIDENTE DEL SENATO! Anche grazie, si presuppone, ad alcuni voti del m5s.

Berlusconi contestato sotto Palazzo Madama

Berlusconi arriva in Senato per appoggiare Schifani. Al suo arrivo una valanga di gente gli vomita addosso fischi e urla offensive. Le persone fuori il palazzo gridano “buffone buffone”. E lui, di rimando: Vergognatevi!

Silvio Berlusconi indossa occhiali scuri, è tirato in viso. La scorta fa cordone attorno alla sua persona e lo accompagna all'interno del palazzo da un'entrata secondaria.

senato, ballottaggio tra Grasso e Schifani

(diretta dal senato) -post in progress-

A questo punto, tatticismi a parte, dobbiamo sperare che il M5S appoggi Piero Grasso alla presidenza del senato. Nulla di personale, per carità, ma Renato Schifani, abbiamo avuto modo di conoscerlo.
Scelta civica ha dichiarato di votare scheda bianca per protestare contro i giochi di guerriglia che stanno facendo gli uomini e le donne schierate nei due fronti parlamentari destra e sinistra.

Sono le 17.10 e al senato è in corso il ballottaggio tra l'ex magistrato Piero Grasso, appoggiato dal pd, e Renato Schifani, espressione del pdl.

Con la decisione di scelta civica, il partito di Monti, di votare scheda bianca, c'è da correre ai ripari e i grillini. Se vogliono davvero concorrere a salvare le istituzioni democratiche, dovrebbero interrogarsi seriamente per evitare azioni golpiste dai soliti noti.

Ma ecco la buona notizia; vince Grasso per anzianità! (è uno scherzo).

è invece una notizia seria la decisione dei grilini che alla fine decidono per il M5S la libertà di voto,    auffhh forse si cambia rotta in maniera razionale


Nilde Jotti, Irene Pivetti e ora Laura Boldrini


Nata a Macerata il 28 aprile 1961, si laurea in Giurisprudenza a Roma nel 1985 e, dopo una breve esperienza in Rai, comincia nel 1989 la sua carriera all'Onu, lavorando per quattro anni alla Fao. Dal 1993 al 1998 si occupa del Programma alimentare mondiale (Wfp) come portavoce per l'Italia. Dal 1998 al 2012 è portavoce dell'Alto commissariato per i rifugiati per il quale coordina anche le attività di informazione in Sud-Europa. Si occupa in particolare dei flussi di migranti e rifugiati nel Mediterraneo. Svolge numerose missioni in luoghi di crisi, tra cui ex Jugoslavia, Afghanistan, Pakistan, Iraq, Iran, Sudan, Caucaso, Angola e Ruanda.

LauraBoldrini è eletta a Montecitorio nelle file di Sel.

Presidenza Camera al PD, scontro Pd PdL al Senato

laura boldrini, neo presidente della
camera dei deputati

Alla camera Laura Boldrini, al Senato in forse Grasso contrastato dal PdL che rivuole Schifani


Angelino ma che dici! Quando governavate voi chi avete eletto a presidenza di camera e sanato?

Gianfranco Fini e Schfano entrambi del vostro schieramento. Allora? Perché adesso sei scandalizzato? Forse c'è dell'altro?

Dal canto suo Bersani dice, per bocca di Franceschini, che il PD traduce nei fatti quanto chiesto dal popolo e cioè che la candidatura (confermata) della Bolfìdrini alla poltrona della camera e Grasso che avverrà più tardi in senato sono in sintonia con le scelte dei cittadini. Anche questa è un'affermazione condita abbondantemente con olio di ricino.

Il pdl non ci stà e schiera Schifani nella corsa per la presidenza al senato.

Giochi. Ancora giochi! E le stelle stanno a guardare.

Laura Boldrini è stata eletta con 327 voti.

Questo il risultato della votazione: Presenti 618; Maggioranza richiesta: 310; Boldrini: 327; Fico:108; Schede bianche: 155; schede nulle: 10; Voti dispersi: 18.

"Sono molto molto soddisfatto, abbiamo eletto una candidato di grandissimo profilo culturale e moralmente indiscutibile e di cambiamento e l'abbiamo offerta all'elezione di tutti". Così Pier Luigi Bersani commenta l'elezione di Laura Boldrini alla presidenza di Montecitorio.

Tutti i deputati, tranne quelli del Pdl che sono rimasti seduti, in piedi hanno accolto l'ingresso nell'Aula di Montecitorio di Laura Boldrini, appena eletta presidente della Camera con una pioggia d'applausi.

Siamo Vivi con Vasco Rock Show

Si son fatti attendere ma ne è valsa la pena! Gran bella serata quella di ieri sera all'Enjoy di Catanzaro lido.
E poi che altro aspettarsi dai ragazzi della cover Band che ricalcano alla perfezione le sensazioni del grande Vasco Rossi che poi sono quelli che sentiamo tutti noi?

Cogli l'attimo. Stasera siamo vivii i domani chi lo sa...

venerdì 15 marzo 2013

Italia, Governo, quel 25% che assedia le camere

aore12
la qualunque 
Il 75% degli italiani non ha votato e si trova a dover sottostare, suo malgrado, al porcellum mentale dei barbari che assediano le istituzioni. In Camera e Senato, in queste ore, si scontrano i partiti che rappresentano un misero 25% circa degli elettori e che vedono in Berlusconi, Bersani, Monti, Maroni, Grillo e altri associati i leader.

PD e PDL votano scheda bianca alla camera e al senato.

Niente da fare. Le istituzioni sono ancora sotto scacco. E noi cittadini, ancora una volta, ostaggi delle esigenze dei vertici PD, PDl Lega etc etc. solo i grillini votano compatti il loro rappresentante alla camera e al senato. Ma ovviamente un presidente che rappresenta i cittadini e non si piega ai giochi politici contestati da Grillo e dal M5S non piace ai volponi della vecchia scuola.

Le prime due votazioni sono scivolate con un nulla di fatto e la terza sta per seguire i criteri imposti dai partiti in modo tale che si arrivi a domani ed eleggere col 50+1% (chi prende più voti pilotati?) un presidente gradito alla vecchia nomenclatura che assedia le camere.

I “rappresentanti del popolo” non sembrano impensieriti dal danno che provocano. A loro importa ottenere il massimo del controllo dei punti chiave delle commissioni di governo.

Insomma sembra di assistere ad una partita di scacchi. E la posta non è l'interesse della Nazione ma uno scudo per il leader del pdl, un alibi da spendere alle prossime elezioni per il pd e qualche briciola di demagogia per il centro di Casini. La lega sta lì. In attesa come gli avvoltoi e aspettano.

Questo è quanto traspare dalle notizie che fuoriescono dalle due camere. E nel frattempo Monti continua a governare.

buonanotte Bersani, inizia una nuova era

basta con i tatticismi.
non servono lacrime e parole di vecchi tromboni.
urge pensare come chi ha fame! Fame di cose materiali ma principalmente di 

CULTURA E LEGALITÀ.
Buonanotte Bersani... questo sì ch'è un vero “Comunista”:

Povero come i poveri, spoglio ed essenziale, coerente con quanto prefigge il “verbo che predica”.
Eppoi, spartano, frugale, ostile agli sprechi, portato a pagarsi da solo il conto dell'albergo, girare su un pulmino, affrancarsi dalla scorta, parlare al cellulare con gli amici prima che con i grandi della Terra, restare in piedi piuttosto che sedersi sul suo trono, rifiutare i simboli, gli oggetti, gli abiti sfarzosi.
Chi è?
Ecco a voi papa Francesco, il nuovo Papa, il nuovo Vaticano, il nuovo stile sociale! Ll'evangelista degli ultimi, dei poveri, delle periferie.
Estemporaneo, minimalista, informale, comunicativo, sorprendente.

Iperattivo, controcorrente, picconatore delle consolidate abitudini, dei riti, dei cerimoniali.

Riformatore a iniziare dai piccoli gesti, coerente nelle piccole scelte e nei dettagli.

In sole ventiquattr'ore Jorge Mario Bergoglio è quasi leggenda.

E voi, vecchi testoni dell'antipolitica falsamente populista state ancora lì a lambiccarvi il cervello su come difendervi dal popolo che non avete tutelato e che per questo è incazzato nero e pretende che anche voi, e non solo la massa che voi avete reso amorfa e insofferente col vostro politichese, contribuiate al risanamento economico del Paese nei termini che conoscete benissimo.

Prendete, voi politici tutti, spunto e vendete i beni materiali. Liberate da lacci e laccioli sedi, cooperative, fondazioni, banche, giornali e, perché no, donate parte del vostro onorevole ricco salario a chi ne ha bisogno

giovedì 14 marzo 2013

nonno Libero è un fan di Berlusconi?

lino banfi, nonno libero

“voterò Berlusconi anche se ammazzasse 122 persone”.


Possibile che nonno Libero, il nonno d'Italia abbia detto così?

Sì! lo ha detto al telefono rispondendo ai simpatici conduttori di una trasmissione satirica di Radio 2, un giorno da pecora, e questo la dice lunga. Perchè, sempre nel corso della telefonata, che ho ascoltato in rete, Lino Banfi non fa mistero delle sue simpatie per Renzi, Napolitano e persino del Papa Emerito Ratzinger.

Che dire, a me è sembrata una gag da cabaret piena di doppi sensi, come si faceva nell'avanspettacolo del quale Banfi è maestro.
E poi, nel mondo dello spettacolo, l'importante è parlarne...

mercoledì 13 marzo 2013

Jorge Mario Bergoglio è Papa Francesco

Roma, piazza S. Pietro,
Papa Francesco I saluta i fedeli per la prima volta
FUMATA BIANCA, lo Spirito Santo si è manifestato.

Jorge Mario Bergoglio è il nuovo Papa e assume il nome di Francesco I.

Papa Francesco I viene dall'Argentina. Conosce da vicino la sofferenza del popolo latino americano e anche i problemi che attanagliano le classi povere di tutto il mondo. Forse per questo non ha un crocefisso d'oro come lo hanno avuto i papi e i vescovi in precedenza.
Le notizie ci riferiscono che in Argentina viaggiava con i mezzi pubblici e non aveva l'auto blu. Anche in Vaticano si è presentato a piedi.

Il neo Papa sembra possedere i presupposti giusti per riportare la Chiesa sulle orme predicate dal Vangelo del Signore Gesù Cristo.

E l'aver chiesto ai fedeli stipati in Piazza San Pietro di pregare per lui prima che impartisse la Benedizione depone a suo favore; è stato un segnale positivo ed ha predisposto gli animi alla speranza.

Ecco quanto prendono i trombati della politica

courtesy archivio M. Iannino

Tra gli stipendi d'oro della casta i cittadini e il lavoro reale c'è l'abisso

Parliamo di lavoro e di soldi?


Tra noi comuni mortali e quelli della casta che dicono di tutelare i nostri diritti e che ci terrorizzano dicendo che senza di loro non ci sarebbe democrazia, la differenza sociale e economica c'è ed è grossa!

Secondo Franco Bechis, che ha voluto fare le pulci ai politici trombati e ha pubblicato i calcoli, queste sono le cifre:
Beppe Pisanu 175mila euro, Mario Tassone 158mila euro, Flippo Berselli 278mila euro, Livia Turco 241mila euro, Massimo D’Alema 64mila euro, Francesco Rutelli 111mila euro, Roberto Castelli 195mila euro, Stefano Stefani 176mila euro, Pierluigi Castagnetti 111mila euro, Valter Veltroni 44mila euro, Claudio Scajola 158mila euro, Enzo Carra 111mila euro, Sergio D’Antoni 111mila euro, Furio Colombo 64mila euro, Ricky Franco Levi 64mila euro, Savino Pezzotto 44mila euro.

Pisanu, Veltroni e D’Alema hanno incassato precedentemente una tranche a causa delle pause del mandato parlamentare.
E comunque è bene ricordare che, le liquidazioni degli “onorevoli”, a differenza di quelle dei comuni cittadini, sono esentasse.

Non che non li meritino, ma se tanto mi dà tanto preferirei essere un trombato d'oro anch'io anche se con minor “democrazia” ma con la loro pensione. 
A questo punto immagino di vedere le facce schifate dei tanti "compagni".

Che c'è sono populista? Qualunquista?
Credo che con un “assegno di reinserimento” simile, chiunque di noi farebbe la parte del reprobo e starebbe bene senza dover essere costretto a fare il qualunquista. A urlare. Scendere in piazza per difendere il diritto alla sopravvivenza e non per ingraziarsi qualcuno che ha reso il sistema sociale un inferno.
E invece no!
Non mi stancherò mai di ringraziare le riforme di Monti volute dall'Europa e dalle banche controfirmate dalla Fornero ma lasciate in eredità dal Governo Berlusconi e appoggiate convintamente da Bersani e il PD.
Ed è sempre grazie a loro se lo stato sociale è stato distrutto dai barbari della finanza creativa. ed è sempre grazie a questo stato di cose se pur avendo versato tutti i contributi molte persone non hanno il diritto di ricevere l'assegno della pensione inps in quanto giovani sessantenni ma senza lavoro.

Conclave: seconda fumata nera

lo Spirito Santo chissà dov'è. Ancora fumata nera. (che non siano serviti a niente le dimissioni di Ratzinger?)

ROMA, PAZZA SAN PIETRO


Milano, sit-in d'amore sulle scale del tribunale

la passione ammorba i cervelli
Ma su dai. Non c'è niente di strano. È la passione, l'amore incondizionato che fa fare certe cose alle persone.
Chi è innamorato queste cose le sa e perciò giustifica tutte le cazzate a chi è arso dal fuoco della passione.
Per amore c'è chi va a cento all'ora per incontrare la bimba sua. Chi scala vette. Chi corre nella notte a fari spenti e chi, sempre per amore, vuole far credere che una minorenne sia la figlia di un faraone che casualmente è passata da casa e si è esibita nel ballo dei sette veli e che abbia fatto innamorare di un amore platonico l'illustre ospite.

Ma c'è anche chi è innamorato della vita sua e quella degli altri. Ama tanto il popolo che arma un partito del fuoco sacro dell'amore cieco.

Dai su. Senza tirarla troppo per le lunghe. Quel manipolo di uomini e donne non ha contestato l'operato della magistratura. Ha inscenato un sit-in a favore dell'amore filiale nei confronti di un padre ideale che tutti vorremmo ma che per forza di cose appartiene solo a loro.
Ma dai hanno fatto come le femen che si denudano per suscitare attenzione. Con una piccola differenza. Le femen non sono espressione del quasi 24% degli elettori italiani.

e poco importa se per ironia della sorte il tutto avviene sotto l'effige di due magistrati martiri, assassinati dalla mafia dei poteri forti

gli amici dell'uomo, cavalli e altri animali domestici


Green economy. Km a costo zero.

Siamo in clima di ristrettezze economiche e chi può e ne ha facoltà mentali adeguate ricorre a sistemi alternativi. C'è chi per muoversi adopera i mezzi pubblici e chi trasforma l'impianto dell'automobile per camminare a gas.
E c'è chi ha la fortuna di possedere un orto dove coltivare verdure e... lasciare pascolare uno, due cavalli e un ciuchino. … già, ma poi, quando arriva in città dove li parcheggia?

Però, il bello di abitare in periferia sta proprio nel fatto che puoi sognare. Puoi immaginare di tornare alle origini. Allevare animali e coltivare la terra, anche se adesso, con gli orti urbani, la cosa è fattibile anche in città, ma solo a uso colture. … e per i concimi, si può usare lo stallatico o fa puzza?
Beh un pochino di puzza la fa ma è tutta salute!

Queste domande mi sono nate stamane nel vedere per il terzo giorno consecutivo due cavalli e un asino grigio pascolare vicino casa. Non sono animali di razza selezionata, altrimenti si potrebbe supporre di trovarsi difronte a esemplari in pensione che hanno finito il servizio in uno degli ippodromi chiusi da poco.

E mentre mi lambicco il cervello loro pascolano tranquillamente. Non si fanno scrupoli né ci pensano su due volte. Se gli scappa gli scappa! E mentre uno mangia l'altro caga. Gigantesche palle nere rotolano dal buco sotto la coda e si schiacciano nel terreno bagnato dalle recenti piogge.
Però, non sarebbe male ritornare alle origini.

martedì 12 marzo 2013

Opere di Angelo Di Lieto in mostra nella TeodorArtGallery, Catanzaro Lido

l'artista Angelo Di Lieto in galleria

Struttura allo Specchio e concezione estetica. nell'arte di Angelo Di Lieto. 
dal 9 marzo new gallery TeodorArte, Catanzaro Lido.

L'evento artistico, sia esso quadro, opera plastica, performance, assemblaggio figurativo retrospettivo o contemporaneo, nel suo insieme atto a rappresentare il tutto, per Angelo Di Lieto, in mostra nella galleria d'arte moderna e contemporanea “TeodorArteGallery” in Catanzaro Lido, non è un'azione circoscritta imputabile a un determinato momento storico ma il risultato appena raggiunto e dal quale ripartire per rivisitare la storia dell'arte in ogni suo aspetto.
In estrema sintesi, l'operazione, scaturita dal fare critico dell'artista, è un pretesto per analizzare il tempo e dialogare attraverso i saperi acquisiti con la cultura dei popoli di arte, artigianalità e di ermeneutica.
Angelo Di Lieto è artista, scrittore, storico e critico d'arte.

Presente e passato sono tangibili nelle opere di Angelo Di Lieto. Il lavorìo, la ricerca continua del passato attraverso materiale cartaceo e non, porta la sua e la nostra mente a passeggiare nella storia tra botteghe e mestieri, condensa in un unicum contemporaneo, accompagna per mano e narra con voce suadente delle glorie e delle sconfitte dell'uomo.

Assemblaggi. Icone sacre, Madonne, Madonne con Bambino fanno proseliti, oggi come secoli addietro. Personaggi sacri e profani raffigurati con eloquenza, alcuni nel chiaro ruolo di strumento evangelizzante, studiate e contestualizzate appositamente per luoghi sacri; tavole che hanno reso grande la storia e enfatizzato la spiritualità a discapito della materia affiancate da tavole totemiche tra qualche reperto greco bizantino vivacizzano le pareti della galleria.

L'impatto visivo è forte. Dinamico! Le tavole appese sulle rosse pareti comunicano forti, nuovi significati linguistici imposti dal gioco creativo condotto da Angelo Di Lieto.

lunedì 11 marzo 2013

Milano, onorevoli PDL contro i Giudici

Opera dgt: "vergogna"
Può un importante partito che è, comunque, espressione di una porzione di popolo e che ha governato l'Italia negli ultimi vent'anni dispiegare le sue truppe per proteggere il leader carismatico nei termini che vediamo oggi e conosciamo da sempre?

A sentire i notiziari, in Europa, che non è una forma geografica astratta, se pensiamo ai mali che certa politica ha prodotto ci sarebbe da mandarli tutti a zappare sotto la pioggia.

Invece piuttosto che farsi in quattro per risolvere i problemi della povertà che assedia le nazioni e butta nella disperazione più nera le famiglie, la squadriglia berlusconiana che fa? Si preoccupa di salvare dalle grinfie del lupo cattivo il nonno, che comunque, data la venerabile età non andrebbe neanche in carcere se tutto gli remasse contro.

La giustizia è una cosa seria e và rispettata anche quando sbaglia! È doloroso ma si deve accettare il verdetto dei giudici. Fare ricorso. E a lui non mancano i mezzi per difendersi.

Il problema impellente che tocca da vicino e ossessiona i cittadini è un altro!

Non è una questione di egoismo personale. Ma quando di colpo non si ha più la possibilità di campare con le proprie forze e non si vede una via d'uscita anzi, si sente parlare i leader di rigore senza prestare attenzione all'occupazione e al reddito dei cittadini, beh, il problema “Ruby” non è cosa politica. Si è già speso troppo tempo e inchiostro per le vicende private di Silvio.

soldi ai partiti ecco come li spende il PD

Quanto ci costa il PD?

Incominciamo col dire che tutti i partiti non disdegnano i finanziamenti e il PD è tra questi.

Detto ciò, chiariamo:
Non è intenzione giustificare o criminalizzare aspetti che porterebbero il discorso lontano dalle esigenze attuali. E prima di continuare è necessario ricordare le origini, la storia di un certo partito vicino alle esigenze dei lavoratori: il Partito Comunista Italiano, ora Partito Democratico (la stessa cosa vale per il vecchio Partito Socialista Italiano, data la comune radice ideologica).
Un tempo i vecchi dicevano di tesserarsi al “partito” perché tutelava i diritti degli operai e dei contadini.
In alcune sezioni si faceva a gara e i deputati lasciavano il 50%, la metà del loro compenso di Onorevoli Parlamentari e Senatori al partito.
Non si accettavano lasciti dagli industriali e dai padroni che schiavizzavano i dipendenti men che mai dagli schiavisti che guadagnavano sfruttando la salute di chi sudava sangue.
Ergo: impensabile vedere assegni da aziende come ILVA e FIAT attuali.

Ma perché Bersani e tutto il PD non vuole cedere sul finanziamento pubblico ai partiti?

Semplice: il Pd senza questi soldi rischia di fallire!
E ci sono almeno 200 tra giovani e meno giovani da tutelare. Anche Livia Turco è stata "riassunta" dal Pd che, però, dopo le polemiche per il suo compenso ha rinunciato allo stipendio. Ma gli altri no.

Tra questi due parlamentari in aspettativa dalla vecchia Margherita e sette dai Ds.

naturalmente i soldi per pagare gli stipendi sono quelli dei rimborsi elettorali.
E il pd, per queste ultime elezioni dovrebbe ricevere 45 milioni di euro. Impossibile rinunciarvi!

Il Pd senza questi soldi rischia il fallimento!
Pagare 200 dipendenti non è facile.
I democratici, secondo quanto scrivono sul sito, riescono a sopravvivere grazie ai soldi dei rimborsi.

sbirciando qua e là

sbirciando qua e là
notizie e curiosità
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
AMBIENTE CULTURA TERRITORIO EVENTI e elogio della BELLEZZA ...appunti di viaggio... at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress
non vendiamo pubblicità. Divulghiamo BELLEZZA ...appunti di viaggio...at 12 o'clock post in progress

Post suggerito

Le seduzioni dell'arte

Mario Iannino, 2007, a scuola di seduzione C'è un universo abitato da più categorie di persone che lascia spazi a gestualità inusu...

a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress ... analisi e opinioni a confronto
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto

Sulle tracce di Cassiodoro

Sulle tracce di Cassiodoro
Flussi e riflussi storici

SPAZIO ALLA CREATIVITA'

SPAZIO ALLA CREATIVITA'
La creatività è femmina

un pizzico di ... Sapore

Un pizzico di ---- cultura --- folklore --- storia --- a spasso tra i paesi della Calabria e non solo. ---Incontri a ore 12 Notizie & ...Eventi ...at 12 o'clock... Opinioni ... works in progress, analisi e opinioni a confronto
Itinerari gastronomici e cucina mediterranea

Cucina Calabrese

Cucina Calabrese
... di necessità virtù
a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto

post in progress

a ore 12 ...accade davanti ai nostri occhi e ne parliamo...at 12 o'clock post in progress
e-mail: arteesocieta@gmail.com
...OPINIONI A CONFRONTO ...

...OPINIONI A CONFRONTO ...

POST IN PROGRESS

Dai monti al mare in 15' tra natura e archeologia

A spasso tra i luoghi più belli e suggestivi della Calabria

Da un capo all'altro

Da un capo all'altro
Tra storia, miti e leggende

UN PONTE

UN PONTE
SULLA IR/REALTA'

Per raggiungere le tue mete consulta la mappa

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA

ALLA SCOPERTA DELLA CALABRIA
PERCORSI SUGGERITI

Translate