giovedì 30 maggio 2019

Ci salveremo?

C'era una volta

Come tutte le favole anche questa inizia così:
C'era una volta la classe operaia. Donne e uomini deboli culturalmente che si fidavano dei leader di quello che allora doveva essere il partito dei lavoratori. Organismi nati per fare emancipare le classi meno abbienti. Contadini. Operai. Lavoratori in genere.

Cittadini che per ragioni diverse erano sfruttati dai latifondisti, dagli industriali e dai ceti che detenevano il potere economico e sociale non ancora del tutto scomparso nonostante le lotte per la democrazia e le parità.

C'era dignità e passione nelle lotte per l'emancipazione sociale. Dirigenti e operai si confrontavano spesso. Ci si dava del “tu”!
C'era rispetto! Nonostante tutto. E i partiti di sinistra non guardavano allo spread o alla parità di bilancio. Nella scala dei valori c'era anzitutto la salvaguardia dei deboli.
Il confronto con la classe dominante era serrato ma franco. Difficilmente si facevano “sconti”.

Pci. Psi. Dc. E gli altri partiti sorti nel primo dopoguerra e nel corso delle lotte studentesche del '68 poi scomparsi a seguito degli oltranzismi delle lotte cruente, guardavano ai deboli e alla loro tutela in tutte le forme.

Lo stato sociale, il welfare come è definito adesso, era tenuto in considerazione e tutelato dai padri della costituente tant'è che diversi articoli della Carta Costituzionale lo rammentano.

C'era una volta... appunto.
Oggi si guarda al proprio ombelico. Mentre la paura del diverso ci assale, ci imprigiona in un abbraccio letale dando spazio ai nuovi despoti. Qualcosa senza dubbio si è rotto!
I vecchi partiti sono morti negli scandali della prima repubblica. I magistrati e gli inquirenti hanno messo a nudo grandi e piccole pecche di personaggi insospettabili.
Dallo scandalo delle “lenzuola d'oro” venuta fuori nel 1988, madre delle tangentopoli che mostrava il metodo di finanziamento illecito ai partiti, metodo che ancora tarda a morire, prese l'avvio una ipotetica Repubblica riveduta e corretta dall'azione del pool “mani pulite”. Inutile dilungarci.
E se Ferruccio de Bortoli nel suo ultimo libro dice fiducioso “Ci salveremo” perché, ha, appunto, fiducia negli italiani, non per essere bastian-contrari o catastrofisti ad ogni costo ma perché si constatano ogni giorno fatti di malaffare nelle istituzioni, pare che i lupi perdono il pelo ma non il vizio.

Peccati di cui anche i cosiddetti partiti di sinistra che hanno ereditato personaggi e la storia gloriosa del passato non sembrano esserne esenti.

Ci salveremo?

venerdì 24 maggio 2019

Costruiamo l'Europa Unita

Povera Europa Unita. È diventata il capro espiatorio. Qualsiasi problema è imputato a Bruxelles. Non ci sono i fondi. Non si può fare questo o quello. Non è possibile. Ce lo vieta l'Europa. E così via. Ormai è diventato il ritornello rituale dei politici nostrani. Per capirci, quei politici italiani e non che vogliono mantenere fermi i confini e le regole nazionali degli Stati membri che dimenticano o tacciono volutamente il ruolo che avrebbe l'Europa veramente unita nel contesto degli equilibri mondiali in politica estera ed economica.


Piccoli egoismi o qualcosa di più grande e articolato? Cosa condiziona il volere una politica unitaria? Una politica dalla visione ampia e includente dei valori solidali oltre che economici e mercantili nella cosiddetta società globale?

I giochi di forza. Le imposizioni a muso duro di quanti si dicono contrari all'unione hanno il sapore delle piccole rivalse infantili. E se questo è quanto riescono a offrire dialetticamente i cosiddetti “sovranisti” e “nazionalisti” allora è meglio se stessero zitti e lasciassero lavorare quanti credono nel più bel sogno che si è riusciti ad avviare dal dopoguerra ad oggi.
Ovviamente di errori ce ne sono stati e altri ne seguiranno. Mettiamolo pure in conto! Ma l'importante è credere che ogni azione sia fatta nella direzione del bene comune prescindendo dai confini geografici, dal colore della pelle e dalle differenti culture. Siamo umani!

martedì 21 maggio 2019

il gioco delle parti

Scacchi. Carte. Monopoli e altri giochi di società utilizzati per svago ma anche per guadagnare qualche soldo sono alla portata di chiunque.


Altro, invece, è il gioco delle parti messo in campo dai potentati economici che si servono di lobbisti e gente impegnata nelle diverse attività umane al fine di trarre i più alti benefici dal commercio e dallo sfruttamento delle risorse che fanno aumentare i conti in banca.

L'industria delle armi è un classico consolidato. Mentre, Ricerca e sviluppo delle nuove tecnologie per trarre profitto dalle energie alternative è la novità del momento come pure l'E-commerce che sembra essere terra di confine.

Nel gioco delle parti, si sa, ognuno cerca di tirare l'acqua al proprio mulino escogitando escamotage che a volte rasentano i limiti della legalità. E se la legalità, secondo le leggi fatte dall'uomo, può essere aggirata o messa in un angolo dalla scaltra maestria di taluni, l'Etica no! Il fattore morale non può essere sottaciuto e mortificato dall'uomo che ha una coscienza e rivolge i propri pensieri a soggetti pensanti quanto lui.

Il mutuo soccorso è un imperativo che nasce spontaneo specialmente nei luoghi della sofferenza estrema. Tendere una mano, lanciare una fune e un salvagente tra i fluttui agitati dei mari è doveroso. Nei momenti estremi no c'è legge che tenga o religione che possano erigere muri conflittuali tra le persone in affanno.

È un crimine giocare sulla vita e sulla morte dei propri simili. “voi che vivete sicuri nelle vostre tiepide case... considerate se questo è un uomo che muore per un sì o per un no...”

domenica 19 maggio 2019

chi ha paura del migrante?

Quando il bisogno primario è impellente il resto è irrilevante.
Dove per bisogno primario s'intende la necessità di sopravvivere, la sopravvivenza impone atti estremi che esulano dalle farneticanti teorie sovraniste e spocchiosi nazionalismi urlati nelle piazze e cavalcati per scopi elettorali.

L'unione degli stati europei è, citando le parole del presidente Mattarella, il più bel sogno che abbiamo potuto realizzare negli ultimi anni. È vero, si deve fare meglio questa unione. Si deve valorizzare e attuare il concetto di solidarietà per una società più equa. Una società composta da persone e non metta al primo posto nella scala dei valori i mercati e l'economia in generale.

Una unione d'intenti che, oltre ad abbattere i confini geografici, abbatta con determinazione le disparità sociali tra i popoli e sappia accogliere quanti necessitano di una mano tesa per riuscire a sopravvivere e tirarsi fuori dall'inferno delle guerre e dagli interessi dei grandi signori che affamano i territori occupati dalla loro ingombrante presenza.



Africa. Calabria. Italia. Venezuela. In una parola: World. Dappertutto c'è qualcosa da aggiustare. Vediamo il bicchiere mezzo pieno e collaboriamo insieme a chi soffre. Non diamo ascolto ai rumori elettorali. Lasciamoci trasportare dall'empatia, ragioniamo col sentimento che spinge alla fraternità e accogliamo chi è nelle condizioni peggiori delle nostre.
Enfatizzare sul bicchiere mezzo vuoto non porta a niente se non al terrore di vedere mostri anche laddove non ci sono.
Ascoltiamo e facciamo nostre le parole di Papa Francesco. Lanciamo salvagenti ai migranti e abbracciamoli. Anche noi siamo stati migranti.
Togliamo il cappio dal collo dei bisognosi, siamo tutti esseri umani con le medesime sacrosante necessità.

sabato 18 maggio 2019

In Calabria si dice così

Aforismi.

Dall'antica saggezza popolare contadina si può attingere a piene mani per semplificare e chiarire gli aspetti della quotidianità. Aspetti che con superficialità diamo per scontati.

"i guai da pignata i canuscia a cucchijara chi i manija"

La routine portata a giudicare le persone dall'aspetto esteriore. Cosa che i nostri vecchi non facevano.
E alcuni insegnamenti tramandati dagli anziani rimangono impressi per sempre in chi ha avuto la fortuna di apprenderli e ne hanno tratto tesoro.

Non giudicare oltre che essere un insegnamento della dottrina cristiana è anche una prerogativa di vita delle persone sagge.
Non giudicare se non vuoi essere giudicato! Si dice in gergo.
A dire il vero, auspico, invece, e per questo ammiro chi non si lascia andare a facili giudizi, l'astensione ampia e il silenzio totale fino a quando non si ha la certezza che quanto esce dalla bocca abbia un minimo di fondamenta.

Aprire la bocca e darle fiato per emettere suoni più o meno gradevoli è diventato un esercizio comune nella vita reale e ancora di più nelle piattaforme web. Sui social media è diventato virale. Bullizzare o semplicemente millantare verità assolute è un gioco che può finire male.
Perciò facciamo tesoro dell'antica ma attualissima saggezza dei nostri vecchi e pensiamo che dietro le apparenze esteriori si cela spesso una verità difforme dai nostri pettegolezzi perché solo chi vive le proprie vicissitudini le conosce a fondo e può dire il vero che sta nel proprio animo.
In Calabria si dice: “i guai da pignata i canuscia a cucchiara chi i manija”, tradotto: “le cose che tormentano l'individuo sono esclusive e le può esplicitare solo il soggetto interessato”.

martedì 14 maggio 2019

dal commercio al 'e-commerce

LA SPESA “INTELLIGENTE” nei negozi robotizzati di amazon con tecnologia google.


Addio alle “signorine” dei negozi. Sta prendendo piede l'e-commerce completamente automatizzato. Non solo on line. Anche in negozi fisici c'è la possibilità di entrare e scegliere la merce da portare a casa. Basta un'applicazione sul telefonino e il gioco è fatto.

Addio alla battuta con il salumiere o la cassiera, donna che, nonostante sia sposata o avanti con gli anni, nella quotidiana abitudine degli affezionati clienti dei supermercati rimane sempre e comunque la “signorina”.

Si stanno sperimentando nuove forme di vendita. Punti fisici in cui chi entra è “pedinato” costantemente. La sua faccia è scansionata dagli scanner delle videocamere e, di conseguenza, anche i suoi movimenti.
Il grande impertinente occhio robotico scruta i movimenti. Seleziona la merce presa e la conteggia. Sulla soglia, escludendo i ripensamenti relativi alla merce scartata e riposta sugli scaffali l'app. fa la somma degli articoli presi ed emette scontrino dell'importo pagato.

Addio alla privacy! Alle relazioni umane. Siamo merce x fare affari velocemente.
Gli algoritmi studiano movimenti e acquisti degli avventori. Ma questo avviene normalmente per chiunque acquista e naviga sul web.
Che faranno a questo punto i “vù cumprà?”.


Ricordo un viaggio in medio oriente. Lì i mercanti amano trattare con i turisti e gli avventori. Enfatizzano le qualità della loro mercanzia. Alzano i prezzi in modo inusitato ma poi li abbattono tra mille imprecazioni per sembrare di essere capitolati difronte ad un avversario valido e astuto.

domenica 12 maggio 2019

al Presidente Sergio Mattarella

Sembra che la storia si ripeta. C'è stato un altro trascinatore di popolo che portò l'Italia alla seconda guerra mondiale. Invase l'Etiopia. Promulgò le leggi razziali. Inneggiò all'italianità e mise in ginocchio le classi deboli che lo seguirono ammaliati dalla sua oratoria e dal piglio deciso.

Diceva di proteggere i deboli e le famiglie. Convinceva a fare figli per la patria. Induceva la gente a denunciare i “nemici della patria”. Insomma fece tesoro delle paure dei deboli che non conoscevano pace ed erano soggiogati dalla povertà, costretti al duro lavoro dei campi e delle miniere senza speranza per un futuro migliore.

Seppe, non c'è dubbio alcuno, fare leva sulle esigenze primarie dei singoli e, peggio, sui nuclei familiari che si passavano, quando andava bene, i vestiti dal più grande all'ultimo nato. La giacca del padre si trasformava in cappottini per i piccoli. Il “vancale” delle donne anziane poteva essere riciclato in mantelle per i piccoli.
L'educazione sull'economia domestica era una materia che si insegnava nelle scuole alle femmine.

Oggi, nella repubblica democratica italiana abbiamo un ministro degli interni che sparge bile nei comizi delle piazze e risponde alle contestazioni con insulti verbali a chi dissente.
Prima gli italiani! Dice. Disconoscendo la parità suggerita dalla Carta Costituzionale redatta dai Padri Costituenti nell'immediato dopoguerra.


Può un ministro della Repubblica comportarsi in questo modo?
Può essere di parte?
Eppure fino a poco tempo addietro apostrofava quanti nati al sud “terroni”. Voleva la secessione, costruire un muro per dividere l'Italia in due. Gridava “Roma ladrona” e nel frattempo scomparivano 49milioni di fondi pubblici quale finanziamento alla lega nord dalle casse del suo partito originario.

No! un Ministro della Repubblica deve essere ineccepibile es la piazza lo contesta deve chiedersi perché, non andare allo scontro per nessun motivo al mondo men che meno per fini elettoralistici.

Un personaggio così, che comunque, ha fatto giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica quale servitore dell'Italia, nella sua nuova veste di Ministro deve essere sopra le parti e osservare i dettami della Costituzione più bella del mondo.

Sanità, pubblico o privato?

Con il servizio sanitario nazionale non si può. Se vuole la visita col prof deve prenotarne una in privato.
Chiarisce la segretaria al telefono.
D'accordo!
Quando i malanni attanagliano l'esistenza chiunque è propenso a impegnarsi la casa o i beni che possiede pur di trovare sollievo alle sofferenze.

E se questa è la strada che porta al benessere fisico la scelta non può essere che una sola: quella che si pensa possa risolvere il problema e affidarsi a chi, con efficacia e professionalità indiscusse sostenute dall'opinione pubblica oltre che scientifica, ha dedicato studi e ricerche nel campo specifico.

Ed è proprio qui che casca l'asino! La realtà è sempre portatrice di verità ineccepibili. E le attese, a volte, sono disattese dalla supponenza.
Capita che l'accoglienza del paziente sia demandata all'assistente che pone domande di prammatica dopo essere passati dalla segreteria e avere pagato l'esosa parcella. E fin qui niente di anormale. La delusione arriva lentamente mentre si aspetta in sala d'attesa il prof impegnato non si sa dove.

Dopo un'ora e mezza d'attesa e imbarazzanti scuse dei collaboratori finalmente arriva il divo.
Le aspettative crollano. Niente di quanto pensato avviene. Non spulcia nemmeno la documentazione che potrebbe suggerire alla sua mente altamente formata una qualche terapia diversa da quelle praticate.
No non è come nei film. Il pragmatismo economico impone soluzioni drastiche e sbrigative: necessita l'intervento chirurgico. Ci pensi! E quando decide mandi una mail di conferma, la metteremo in lista.

giovedì 9 maggio 2019

Catanzaro Milano A.R.

In volo con Alitalia.


Ho volato e percorso l'Italia da sud a nord e viceversa in un solo giorno. Arrivi e partenze in perfetto orario.
A parte l'alzataccia del mattino e le distanze da coprire in macchina da e per l'aeroporto di Lamezia Terme per il resto tutto è filato liscio come l'olio.

L'atterraggio a Linate è stato soffice. Un plauso al comandante che ha fatto planare il velivolo come una piuma sulla pista.
Nessuna turbolenza in volo.
Le nuvole sotto di noi infondevano sicurezza; simili ad un soffice enorme batuffolo bianco dalle velature celesti dividevano lo spazio aereo.
Spenti i contatti multimediali lassù si è fuori dalle teorie partigiane e dalle beghe strumentali delle diverse fazioni nazionali e transnazionali.

Nuove distanze ci avvicineranno, cantava Degregori.
Spenti i canali mediatici e dimenticando per un po' il telefono in modalità “volo” ci si può perdere nell'infinito e fantasticare o, molto meglio, stare spenti. Lasciare che lo sguardo vaghi sopra e sotto la cortina impalpabile dell'aria fino a quando la voce del pilota comunica qualcosa in merito alla rotta e all'atterraggio.  
Il ritorno alla realtà è brusco: riporta allo stato cosciente e alla necessità che ha imposto di prendere un volo da e per Milano.

Dall'Africa all'Europa

Molti nodi sono al pettine e nessuno sembra possa essere sciolto.

Dall'Africa giungono notizie allarmanti. I profughi che tentano di scappare dalle guerre e dalla fame sono trattenuti in campi di detenzione simili ai lager della seconda guerra mondiale.

Già. La seconda guerra mondiale! Quell'evento drammaticissimo che fece pensare ad una Europa Unita. Le menti illuminate che lavorarono alla costituzione dell'unione degli stati europei pensarono ad una sorta di alleanza che potesse tenere lontani gli oltranzismi nazionalisti e le guerre che ne derivano dagli scontri ideologici ed economici dei governi offuscati dalla miope convinzione che debba innanzitutto essere preservato il benessere nazionale a scapito della solidarietà tra i popoli.

Infatti, per la ricostruzione nel dopoguerra di opere e cervelli, i Padri fondatori della Costituente che scrissero, appunto, la nostra costituzione, ch'è fondamenta di democrazia e rispetto per tutti, contempla e promulga una serie di articoli in merito alla solidarietà e all'accoglienza ad iniziare dalla tutela delle minoranze linguistiche presenti sul territorio.

"un sogno chiamato Europa" ©


Ed è grazie alla potenzialità dei principi espressi che si è tenuta, anche con difficoltà, la barra dritta e abbiamo goduto anni di pace.
I problemi non sono mancati in questi 74 anni. Anche la costituzione dell'unione è stata sofferta. È vero!, qualche rappresentante di governo degli stati membri ha saputo “raccogliere” meglio e gestire i fondi dell'UE. Qualcun altro ostenta disprezzo e noncuranza nei confronti delle classi meno abbienti.
Ma possono queste pastoie inibire le nostre coscienze e indurci a chiudere porti e democrazia?
No! contro la democrazie e l'accoglienza solidale che ispirò le menti illuminate e spendersi per il federalismo degli stati europei? Tra cui, Altiero Spinelli? Dobbiamo impegnare la parte migliore di noi stessi. Dobbiamo pensare a quanti soffrono per le ingiustizie sociali; per le guerre imposte dai despoti; per la miseria culturale che governa le menti dei capipololo e delle pecore al seguito.

Sì! ora più che mai è necessaria l'Unione tra i popoli. Quindi è necessario l'impegno costante perché l'Europa Unita funzioni davvero non solo per quanto concerne i mercati ma, principalmente, per una solidarietà fattiva.
Per fare questo non servono gli oltranzisti, i nazionalisti o i super eroi in generale. Basta semplicemente un minimo di comprensione e di laica lucidità.

Solo così si possono sconfiggere i dissidi e le guerre fratricida. E contribuire alla nascita di una Europa solidale che possa porgere una mano disinteressatamente agli stati membri e non solo. Che sia anche d'aiuto concreto all'Africa e al resto del mondo.
In due parole: etica e globalità, non per necessità ma per scelta ponderata.

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