Rispetto, una parola desueta
Italia, politica, società,
Altro nervo scoperto: In Italia, come in molte democrazie in crisi di rappresentanza, si assiste a una degenerazione della politica: da strumento di servizio pubblico a terreno di conquista personale. Il potere non è più mezzo, ma fine. E quando la politica diventa proprietà privata, la democrazia si svuota.
Vediamo alcuni punti chiave della riflessione che accomuna molti cittadini indignati:
1. Politica come assedio
- Occupazione delle istituzioni: Figure arroganti e autoreferenziali non si limitano a rappresentare interessi, ma li impongono, spesso con arroganza e impunità.
- Partitocrazia degenerata: I partiti non sono più laboratori di idee, ma comitati elettorali al servizio di leaderismi e clientele.
- Declino del dibattito pubblico: Il confronto si è ridotto a slogan, propaganda e polarizzazione. Il cittadino è spettatore, non protagonista.
2. Danno erariale e doppia morale
- Uso strumentale della legalità: Il concetto di “danno erariale” viene invocato a senso unico, spesso per colpire esperienze sociali scomode, mentre si chiude un occhio su occupazioni ideologicamente affini al potere.
- Caso Leoncavallo vs CasaPound: La rimozione di realtà autogestite di sinistra, spesso attive nel sociale, contrasta con la tolleranza verso occupazioni di estrema destra, come quella di CasaPound a Roma. Lo stabile è pubblico, quindi appartiene ai cittadini, e la disparità di trattamento è una ferita aperta.
3. Verso una politica etica e partecipata
Per uscire da questa impasse, serve una rigenerazione profonda:
- Trasparenza radicale: Ogni decisione pubblica deve essere tracciabile, motivata e accessibile ai cittadini.
- Democrazia deliberativa: Spazi di confronto reale, dove le comunità possano decidere su beni comuni, urbanistica, cultura.
- Riconoscimento del pluralismo sociale: Le esperienze autogestite, se rispettose della legalità e del bene comune, devono essere valorizzate, non represse.
ps. La presente "denuncia" è principalmente un invito a non rassegnarsi, anzi urla a gran voce: coerenza, giustizia e rispetto della democrazia, quindi Stato di Diritto e rispetto per i deboli.
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