racconto breve di mario iannino
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"scorcio di Palermiti, Catanzaro" |
Casa mia era situata sulla sommità di una collinetta nella parte storica del paese. Dal balcone, abbracciavo con lo sguardo l'azzurro del cielo e il verde della campagna all'unisono.
Esistono, (esistiamo) in quanto demoni, alcune entità mutevoli che, all'occasione, dissimulano comprensione, bontà e il contrario di esse.
Indossiamo maschere. Riusciamo a dissimulare con estrema volubilità gli stati d'animo. Attori e attrici diplomati all'accademia d'arte drammatica universale che calca i teatri della vita, esponiamo le mercanzie.
L'America è una grande nazione. E moltissimi sono gli uomini e le donne che l'hanno resa tale.
Creativi del calibro di Walt Disney, che ha allietato con la sua matita generazioni intere. E poi, Matt Groening, con i simpson, ha oltrepassato la membrana temporale e raccontato anzitempo le gesta di un fantomatico presidente sopra le righe.
E poi c'è la realtà contemporanea che si fa cronaca di tutti i giorni. E lascia esterrefatti per ciò che accade.
La realtà ha superato la fantasia dei creativi. Purtroppo, non possiamo piggiare un bottone e spegnere le dissavventure di Bart e famiglia.
Spostare di un’ora le lancette dell’orologio in avanti mitiga il senso d’inadeguatezza dell’essere insonne.
Alcuni episodi rimangono scolpiti nella memoria e sono difficili da rimuovere. Sembra che stiano perennemente in agguato. Pronti a riemergere appena gli si dà l’occasione.
“U capillaru passa”. Ripeteva assillante, l’uomo, piccolino e tarchiato, per le vie del paese.
Con la sua voce stridula avvertiva di essere arrivato. Camminava lento, con la sua cassetta appesa al collo con una bretella e retta lateralmente dalle sue mani tozze.
di mario iannino
L’anziana donna sta sull’uscio. Qualcuno le aveva anticipato la mia visita.
Giovedì 20 marzo 2025, ore 3’30. Primo caffè ristretto dopo qualche ora di dormiveglia. Dormo poco! Senza nessuna motivazione. Dormo poco e va bene così. Ho più tempo per meditare. Ripensare alla mia vita passata e all’attuale. A quando scrivevo con la penna e la matita e alla mia prima macchina da scrivere.
Il passato non è, per me, fonte di nostalgia o rifugio. Non lo rievoco melanconicamente. È un esercizio mnemonico utile.
Riandare indietro nel
tempo aiuta a vivere meglio le contraddizioni, e affrontare il presente, pacatamente, forte degli errori commessi.
E io ho preso coscienza d'altro.
È sbocciato. Lungo il viale d’accesso dove un tempo ormai lontano correvamo indomiti, e mai stanchi, nonostante la ripida salita che anticipava il cortile pianeggiante dell’oratorio.
La vita stessa è una condizione arcaica d’attesa.
Nove mesi per nascere e qualche momento di passione per gli amanti riproduttori che, nella maggior parte dei casi, senz’altro non hanno fatto l’amore con l’intenzione di procreare , Attratti dalla passione l’adrenalina martella fino ad infuocare le macchine umane scalpitanti. La pelle si mescola sensibile alle carezze. Gocce di sudore coprono i corpi dal profumo inebriante. Parole sussurrate, rantoli soffocati, vestiti scostati d'impeto, rimossi da mani imploranti che si insinuano ovunque...
LA GIORNATA DELLA DONNA SENZA FESTA PER FESTEGGIARE
E penso a te, Donna,
che non hai potuto festeggiare.
Donna abbandonata.
Al dolore e al rimpianto.
Alla fatica e alla lotta.
Ho una bella chioma! Disse convinto nel guardare la propria figura riflessa nello stagno. Si decisamente sono bello! Alto. Possente. Niente e nessuno può ostacolarmi. Sono la quintessenza della natura. Disse scuotendo la folta e tenace chioma.
Passata è la notte, non gli incubi.
La notte... oblio della ragione pura popolata di orrori figliati da bulli bellicosi. Arroganti coi deboli.
La notte dei tempi bui trascorre tra scorribande di flussi e riflessi storici, sociali, personali, di popoli, razze, etnie e individualità fuori dal tempo.
È una moda! Mi dico. È una moda? Passerà. Forse. Speriamo presto. Speriamo di tornare a vedere le stelle che riflettono sulla bellezza la luce dorata del pensiero puro.
È una moda? No! Una condizione imposta dai bulli cresciuti nell’ego smisurato e educati all’idea del superuomo che tutto può, anche decidere sulla vita e la morte degli ignari.
mario iannino
Raccolto su sé stesso dalla fatica degli anni, il vecchio, con movenze lente, estrae dal taschino la cipolla attaccata alla inseparabile catenella fissata all’occhiello del panciotto. La tiene tra le mani ossute. La sfiora con le dita anchilosate dal tempo e con la mente vola. Socchiude gli occhi. Le palpebra lasciano scoperta una piccolissima fessura come a voler illuminare la strada dei ricordi. Fluttua. Non sente più il peso dell’età.
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"natura. ©iannino, 2022" |
Camminava sommessa. Avvolta nel vancale, uno scialle di canapone bruno, la donna, con una ruga profonda simile ad un cretto che stentava a rimarginarsi e ben visibile sul volto affranto, stringeva a sé il bambino che la seguiva controvoglia. Il suo volto segnato dal sole e dal vento, gli stessi elementi che d’estate bruciano la terra e la rendono arida, era lo specchio della sua anima. Il suo volto, ricoperto da un intarsio dalle line frastagliate e profonde, appena appianato sugli zigomi lucenti la rendevano bella nonostante la pelle secca attaccata alle ossa ch’era un dato comune del piccolo centro rurale.
La scogliera di Cassiodoro è situata tra i comuni di Stalettì e Montauro, nel golfo di Squillace. L’affaccio sul mare è spettacolare! ...