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Le necessità. La Necessità

   "riflessione sull’arte come “gioco inutile ma necessario”: L’arte come gioco necessario: tra creatività e resistenza Abstract In un’epoca dominata dalla razionalità economica e dalla logica dell’efficienza, l’arte viene spesso relegata a un ruolo marginale, considerata un’attività superflua, un “gioco” privo di utilità concreta. Questo articolo intende ribaltare tale prospettiva, sostenendo che proprio nella sua apparente inutilità risiede la funzione più profonda e necessaria dell’arte: quella di preservare l’umano, contrastare la distruzione e offrire visioni alternative alla realtà imposta dal potere. Attraverso un’analisi critica e interdisciplinare, si esplora il valore dell’arte come forma di resistenza simbolica e come spazio di libertà creativa.  L’arte e il sospetto dell’inutilità Nel dibattito contemporaneo sul ruolo della cultura, l’arte è spesso oggetto di un paradosso: celebrata come espressione sublime dello spirito umano, ma al contempo svalutat...

Empatia e rottura

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  Dal brut al polimaterico "part. J'accuse." L’arte come etica del margine: due visioni a confronto. Ci sono incontri che non si cercano, ma che accadono come rivelazioni. Il mio cammino nell’arte ha incrociato due figure che, pur distanti per tempo e geografia, parlano la stessa lingua dell’anima: Jan Dubuffet e Mario Iannino. Il primo mi ha raggiunto per caso, come una voce che risuona nel silenzio e apre varchi inattesi; il secondo è emerso come eco familiare, un compagno di pensiero che da tempo camminava accanto a me, invisibile ma presente.  Entrambi hanno fatto dell’arte un gesto di ascolto, un atto di resistenza, una forma di cura. In loro ho riconosciuto una tensione comune: quella di restituire dignità alle voci marginali, di cercare il senso nelle pieghe del non detto, di creare non per apparire, ma per comprendere. Il mio incontro con loro ha segnato l’inizio di un percorso che, pur non programmato, sembra scritto da una necessità profonda: quella di dare ...

Merito

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  "digitArt, ©mario iannino" Quando si parla di “merito” in arte, il rischio è di appiattire realtà molto diverse sotto un’unica etichetta.   Cosa intendiamo per “Merito e arte”. Nel contesto temporale è un hobby che può generare opere belle e sincere, ma non necessariamente frutto di un percorso di ricerca strutturato.   Mentre la ricerca artistica implica dedizione costante, studio, sperimentazione e un filo conduttore che lega il lavoro nel tempo.  

Arte vs Decorazione: Qual è la vera differenza e perché conta?

  Qual è la differenza tra arte e decorazione? Spesso ci troviamo a contemplare un’opera e chiederci: è arte o decorazione? La distinzione può sembrare sottile, ma racchiude un mondo di significati, intenti e contesti culturali. Ho chiesto a un’intelligenza artificiale di aiutarmi a chiarire questa differenza, e la risposta è stata sorprendentemente ricca e stimolante.

Un po' di storia dell'arte

  riflessioni Cammino tra le strade di una città che sembra aver dimenticato il peso della memoria. I muri, un tempo custodi di voci e colori, oggi sono lisci, levigati, pronti a ospitare pubblicità effimere e messaggi di consumo. Eppure, sotto quella superficie, pulsa ancora la forza dell’immagine narrante: la pittura che racconta, che denuncia, che resiste.  

un creativo alla volta: Mario Iannino

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 Ritratto critico. Approfondimento su Mario Iannino , pensato come ritratto critico per esplorare la poetica, la tecnica e il pensiero: Mario Iannino: il segno come pensiero, il gesto come visione Nel panorama dell’arte contemporanea italiana, Mario Iannino si distingue per una ricerca che è insieme visiva, teorica e spirituale. Nato a Catanzaro nel 1953, Iannino ha costruito un percorso artistico che sfugge alle classificazioni rigide: il suo lavoro si muove tra grafia creativa , poesia visiva , semiotica del gesto e filosofia del segno . Il segno come linguaggio originario Per Iannino, il segno non è decorazione né ornamento. È traccia di pensiero , gesto primordiale , scrittura dell’anima . Nei suoi bozzetti, nelle sue opere grafiche e nei suoi testi, il segno diventa un codice che precede la parola, un ponte tra il visibile e l’invisibile. “Quello che ci dà sensazioni o ci comunica qualcosa va sublimato.” — Mario Iannino Questa frase, che accompagna la sua mostra Li...

Manifesto dell'Arte Libera

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 Cultura  “sono fermamente convinto che l'arte, in quanto prodotto della creatività umana, non debba essere "accumulo " di ricchezze effimere quali il benessere materiale di pochi ma deve mirare alla crescita intellettuale della collettività intera mondale”

Arte e Bellezza contro la barbarie dei folli

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Cultura, Arte, Linguaggi di Bellezza. Arte & Società. L'arte. il pensiero creativo tout court, come può intervenire per migliorare la deriva violenta che distrugge paesi, deturpa paesaggi, interi territori, e fa assurgere la violenza a stile di pensiero contemporaneo? Penso ai bambini che soffrono le crudeltà indcibili della fame procurata dai demoni della guerra. Penso a come si potrebbe alleviare, se non ovviare del tutto la mseria mentale attraverso la cultura della Bellezza.

L’arte come bene comune

 Breve saggio sulla  figura di Mario Iannino nel contesto storiografico dell’arte contemporanea e della ricerca culturale:   Mario Iannino : una poetica della soglia tra arte povera, pedagogia radicale e testimonianza civile Nel panorama storiografico dell’arte contemporanea italiana, la figura di Mario Iannino si colloca come un nodo sensibile tra le pratiche dell’ arte povera , le pedagogie radicali degli anni ’70 e ’80 , e le più recenti forme di testimonianza civile e inclusione sociale. Nato nel 1953 a Palermiti , in Calabria , Iannino non ha mai cercato il centro, ma ha trasformato la marginalità geografica e sociale in un laboratorio poetico e politico.  Tra arte povera e pedagogia del frammento La sua ricerca si innesta nel solco tracciato da artisti come Michelangelo Pistoletto , Jannis Kounellis e Maria Lai , ma ne distilla una versione più intima e comunitaria. Se l’arte povera ha elevato il materiale umile a linguaggio concettuale, Iannino lo trasf...

Tra arte, mercato, e visibilità condizionata

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  Arte e mercato: un legame ambivalente L’arte, per quanto si proclami libera e indipendente, è spesso intrappolata in logiche di visibilità, branding e capitalizzazione. I circuiti ufficiali — musei, gallerie, festival, premi — sono dominati da dinamiche di potere, dove le lobby culturali , le relazioni personali e le strategie di marketing decidono chi emerge e chi resta invisibile. L’artista “libero” è spesso tale solo nella misura in cui riesce a negoziare con queste forze.

Il corpo negato; Braghe sul sublime

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  Arte e censura: il corpo, il sacro e l’ipocrisia Introduzione La storia dell’arte è anche storia della censura. Da Michelangelo a Egon Schiele, gli artisti hanno spesso sfidato i confini imposti dalla morale, dalla religione e dal potere politico. Il corpo umano, in particolare, è stato il campo di battaglia su cui si è combattuta la tensione tra libertà espressiva e controllo ideologico. Questo saggio esplora il caso emblematico del Giudizio Universale di Michelangelo, il ruolo del Concilio di Trento, l’intervento del “Braghettone”, e altri episodi significativi di censura artistica, per riflettere sull’ipocrisia e il bigottismo che hanno spesso soffocato il sublime. Il Giudizio Universale e la censura ecclesiastica Dipinto tra il 1536 e il 1541 sulla parete dell’altare della Cappella Sistina, il Giudizio Universale di Michelangelo è un capolavoro che celebra la potenza del corpo umano come veicolo di spiritualità. Tuttavia, la nudità dei personaggi suscitò scandalo. Bia...

La censura al tempo d internet

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non c'è doppio fondo nella valigia dell'arte

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Non c’è doppio fondo nella valigia dell’arte.* Eppure, i “conoscitori” dell’arte, come li appellano gl’inglesi, tentano di dare diverse interpretazioni. Chiunque si occupi di storia degli stili sa quanto sia utile pensare secondo classi morfologiche. Non c’è nulla di male!, è importante, però, non confondere il modello con la cosa; poiché spesso accade, che, nella volontà di stabilire un’esperienza artistica chiara e ordinata, si ripulisce l’opera d’arte fino a trasformarla in oggetto estetico . Tanto per chiarire: Le Corbusier intendeva la casa come una “ machine a vivre ”; allo stesso modo, i critici d’arte vedono il “quadro”, la “cosa” artistica come una “ machine à sentir ”, catalogata e catalogabile in correnti per avvalorare tesi e fattori economici. Le “ grandi pulizie dell’arte ”, operate dagli artisti, consumato il primo momento di enfasi riformista, tornano a galleggiare nel putridume della banalità concettuale dei media. E' confortante sentirsi dire che no...

Creatività e controllo

  Dialettiche della libertà nell’arte contemporanea Libertà d’azione e linguaggi visivi: una riflessione critica Domande e risposte attorno al fare artistico degli operatori culturali: artisti, curatori, operatori del mercato dell'arte. Intro, riflessione iniziale che dà lo spunto per una serie di domande e risposte: Cos'è la politica se non prendersi cura del prossimo? persino respirare in un certo modo lo è! respirare senza dare fastidio a chi ti sta vicino e persino stare attenti a non emettere rumori molesti. avere rispetto per gli altri! insomma è fare politica. ed in questo modo di essere e rapportarsi è incluso pienamente il lavoro sociale , non mi riferisco al volontariato, quello è scontato. penso alle attività alte, come fare cultura, quindi: creare, ragionare attorno ai problemi sociali e farne arte. i linguaggi artistici tutti sono strumenti di emancipazione . Analisi, non risposta esaustiva, senza la presunzione di risolvere il quesito   Hai espresso una visio...

Partiamo dalla pop art

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 WARHOL, ROTELLA, SCHIFANO E ALTRI "a Warhol" Ho chiesto all’AI se Warhol fosse stato davvero un innovatore, ecco la risposta: Assolutamente sì, Andy Warhol fu un innovatore radicale che ha rivoluzionato il concetto stesso di arte nel XX secolo perché ha ridefinito l’arte. L’ha tolta dal piedistallo colto e l’ha proposta come prodotto di massa.  

L'Arte e le Scienze sono libere?

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Lettera a Matteo Renzi.  Carissimo Matteo , hai detto “ se qualcosa non va scrivetemi ”. L'hai detto ai ragazzi della scuola di Treviso ma credo che l'invito sia rivolto a chiunque data la tua carica istituzionale. Perciò ti prendo alla lettera e ti scrivo quello che secondo il mio modesto parere dovrebbe essere modificato nei meccanismi farraginosi della filiera culturale italiana. Forte dell'esperienza maturata nel mondo del lavoro, nel campo dell'arte e della cultura,  tra incarichi e collaborazioni con enti pubblici e privati; nel mondo del no profit, nell'università della Calabria nel ruolo di docente e nella quotidiana costante ricerca tematica sulle gestualità creative dei popoli, logica vorrebbe che una risorsa così strutturata venisse spesa con congruità. Ma non è così. e non è neanche questo l'argomento che intendo trattare. Nonostante gli effetti prodotti dal venticello sussurrato e poi urlato dalle malelingue, che agiscono nell'omb...

Vincenzo Trapasso, un artista al giorno

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"dalla serie: "cementi", di Vincenzo Trapasso. -Coll.ne Iannino-"   Vincenzo Trapasso è una figura significativa nel panorama artistico calabrese e nazionale. Pittore catanzarese, ha condiviso con me non solo l’amicizia ma anche il cammino creativo, fatto di viaggi, esposizioni e dialoghi visivi. La sua ricerca, come la mia, si è nutrita di memoria, materia e tensione etica. Breve ritratto di Vincenzo Trapasso Ha esposto in luoghi prestigiosi come la Galleria “Mattia Preti” di Catanzaro, Villa Pozzolini a Firenze, e alla XI Quadriennale Nazionale d'Arte a Roma. La sua arte è profondamente legata alla storia umana e collettiva, con opere che trasformano drammi e personaggi in realtà tridimensionali, come sottolineato in una presentazione video del 2019. Ha partecipato a numerose collettive curate da critici come Enrico Crispolti, e ha insegnato presso l’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. Vincenzo, compagno di viaggio... Ricordo: tre pittori catan...

Materia mutante. Artisti a confronto

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"Il seguente testo è stato generato con l’ausilio di un’intelligenza artificiale (IA) che ha risposto a domande specifiche in relazione al tema trattato, alle notizie accertate ed estrapolate da siti web attendibili ". "dematerializzazione dell'opera. ©m.iannino2025" Mario Iannino e l’affascinante ricerca sulla “poetica della visione”: La Poetica della Visione; Visione e Linguaggio.

Graziella Lonardi Buontempo, l'ultima mecenate

Graziella Lonardi Buontempo, è morta il 20 dicembre 2010 all’età di 81 anni. Collezionista e appassionata d’arte , fonda a Roma nel 1970 gli Incontri Internazionali d'Arte , nella sede di Palazzo Taverna, associazione che ha avuto un ruolo importante nella diffusione dell'arte contemporanea. E' morta a Napoli , sua città natale, all'età di 81 anni. Di lei si ricorda l’entusiasmo pionieristico che la fece assurgere a mecenate ed eccellente promotrice di mostre d’arte contemporanea internazionale. Organizzatrice appassionata di eventi culturali, si avvalse della consulenza dei grandi nomi della cultura italiana, grazie anche al sodalizio con Achille Bonito Oliva , suo grande amico. Nei primi anni '70 alcune mostre totalmente innovative come ' Vitalità del negativo dell'Arte italiana a Palazzo delle Esposizioni o 'Contemporanea', realizzata da un'idea di Bonito Oliva tra il 1973 e il '74, inaugurò il parcheggio di Villa Borghese e rac...

Arte, Filosofia, Scienza, Bellezza, Libertà

 in questo post intrecciamo poesia e saggio, scienza e bellezza, per raccontare l’essere umano nella sua interezza: materia, psiche, identità, arte. Un inno alla fluidità, alla libertà e alla profondità dell’esperienza umana. Materia, Psiche e Libertà: oltre il binario dell’essere In sintesi: Siamo fatti di polvere di stelle e di cellule che si replicano. Di cromosomi che si incrociano nel silenzio primordiale dell’embrione. Siamo XX, XY, e talvolta qualcosa che sfugge a queste lettere. Ma siamo anche sogni, memorie, desideri che non si lasciano imprigionare in nessuna formula. La biologia ci ha dato un corpo. La cultura ci ha dato un nome. La psiche ci ha dato un viaggio. La dualità: maschio e femmina come archetipi, non confini Per secoli, il mondo ha diviso l’essere in due poli: maschio e femmina. Una semplificazione utile, forse, ma mai definitiva. Il cromosoma Y attiva la danza degli ormoni, modella genitali, plasma muscoli. Il cromosoma X custodisce la vita, la...

Benvenuti!

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Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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