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Visualizzazione dei post con l'etichetta calabria da scoprire

Racconti calabresi: l'estate a Tropea

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Tropea, isola della mia infanzia. Siamo agli inizi degli sessanta.  L'antico convento suscitò in me sensazioni fiabesche. Sembrava di essere in un castello edificato da qualche principe o dai pirati in un'isola nel bel mezzo dell'oceano.  La calura estiva si sentiva e l'acqua del pozzo non riusciva a chetarla. E le camere, ampie, coi letti a baldacchino; le tende appese tra un letto e l'altro per creare un po' di privacy, bianche, forse, all'origine ma rese grigie dal tempo, svolazzavano sollecitate dalla brezza che entrava dalle alte bifore.  Le bifore si trasformavano, a seconda dei momenti, in torri o avamposti d'avvistamento. E da lì prendevano forma i velieri dei pirati. era una gara a chi inventava la favola più bella e originale. La fantasia ci faceva vedere i velieri stagliarsi all'orizzonte. Dapprima minuscoli. Poi enormi e minacciosi con le bocche di fuoco dei cannoni armati per l'assalto. La madonna dell'isola non era un'icon...

Una favola d'altri tempi?

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Carte e inchiostro ne ho a volontà. Quindi, avanti! Oggi m'è presa così. Mi va di disegnare. Abbozzare qualcosa di familiare. Qualcosa che fa parte del vissuto storico di quanti, come me, hanno fatto il salto epocale e dalla campagna o dal paesino rurale sono andati a vivere in città. Dedico questi minuti di gioco creativo alla rivisitazione romanzata del tempo che fu corredando la scrittura con alcuni bozzetti degli animali domestici del quotidiano familiare che ancora è possibile vedere nelle campagne ai margini degli agglomerati urbani in Calabria. Ricordo, anche se molto piccolo, la cantina -katojo in calabrese-, dalle molteplici funzioni, che, all'occorrenza, fungeva da legnaia e ripostiglio per alcune provviste stagionali ma era anche rifugio invernale dei fedeli compagni di lavoro nei campi: il mulo, l'asino, qualche capretta che riforniva di latte caldo la famiglia; le galline ovaiole. E c'era anche chi si era industriato nell'allevamento olicicolo, ...

Fari della Calabria, magia di un luogo

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La complessa e affascinante origine orografica fa della Calabria un posto magico: monti, valli, colline e prati ubertosi baciati dal sole si prestano a innumerevoli letture di storie vere o presunte. La fantasia percorre e sorvola gli ostacoli con serena lentezza aiutata dalla bellezza dei luoghi.   La sua conformazione è da sempre la peculiare bellezza di questa lingua di terra che diede origine a storie di miti e leggende. Favole che sconfinano spesso con la realtà e fanno grande il nome “Calabria”. Briganti, uomini d’onore, contadini, latifondisti, sfruttatori e sfruttati, artisti, letterati, gente comune, intellettuali, filosofi, patrioti, cerchiobottisti … gente che puoi trovare ovunque ma che qui, marchiati a fuoco da nomee ataviche e folcloristiche incutono terrore o, bene che vada, sono osservati con sospetto dai forestieri, cioè, da chi non conosce davvero l’anima dei calabresi. D'altronde la cronaca ama diffondere notizie dal sapore aspro che toccano lo stomaco, infa...

Piccolo mondo antico

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L'invito. (...) Su dai fatti vedere. M'invita con voce gioviale Pino. Lo so fa caldo ma qui in montagna si sta bene e poi con la trasversale delle serre si arriva in pochissimo tempo. Venti minuti al massimo. Ti aspetto e sei mio ospite. Ceniamo insieme questa sera. D'accordo. A stasera. È seduto nel patio insieme ad un altro signore il mio ospite. Parlano mentre sorseggiano qualcosa nei bicchieri di vetro. Mi dirigo verso di loro e noto che mi guarda con occhi interrogativi. È trascorso molto tempo. Circa vent'anni se non di più. È chiaro; non mi riconosce nell'immediatezza. Qualche attimo di titubanza e mi viene incontro: Oh, carissimo. Scusa. Esclama Pino salutandomi con trasporto. Siediti. Prendi qualcosa? È stato difficile trovarmi? Questo è un mio carissimo, vecchio amico. Stasera è mio ospite! Cena con me. Mi raccomando. - dice rivolgendosi al gestore del B&B. Un antipastino come al solito, casareccio. Olive, melanzane, zucchin...

Un milanese del sud che ha fatto strada

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È soddisfatto di sé l'uomo: 80 anni; magro, fisico ancora atletico parla delle sue giornate presenti e passate e non nasconde un pizzico di orgoglio nella voce squillante ma non, alta, da infastidire gli astanti. Ho visto la pubblicità sul corsera e mi è piaciuta subito. Però prima di comprare e investire i venti milioni della liquidazione che mi ero preso appena da pochi giorni ho chiesto in giro. Ho chiamato parenti e amici che mi hanno rassicurato. Poi, un giorno, siccome facevo la consulenza con una azienda che aveva dei lavori qui al sud, visitai il cantiere: fango, fango ovunque! E come fanno a consegnarmela per giugno? Vuoi vedere che è la solita storia? E mentre pensavo questo e mi rabbuiavo vedo in lontananza un ometto basso. Mi avvicino e gli chiedo; “sapete se … “ non finisco la frase che il piccoletto mi fa: “Uhè Fra' e tu che ci fai qua?”. Era un mio vecchio compagno di scuola che lavorava al cantiere. Ho comprato sulla carta a Milano e mi hanno ass...

Ricezione, le cose buone della Calabria

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Calabria: uno sguardo verso il mare jonio  dalla presila catanzarese Peccato non potere godere del panorama e degli odori della terra di questo lembo di Calabria che si affaccia sul mare jonio . Piove e il vento è forte. Il maltempo ci impone un'entrata veloce nel casale Dentro, nella struttura agrituristica, il caminetto è acceso. Nel piccolo salone due tavoli sono occupati da giovani coppie e dai loro figli. E, poco discosti dalle pareti, una sequela di tavolinetti, affiancati l'un l'altro, compongono una tavolata a forma di L. Prendiamo posto. Inizia la girandola degli antipasti rigorosamente calabresi e prodotti in loco: frittelle di verdure, polpette di carne e di patate, capocollo, salsiccia affumicata, olive, pecorino, fagioli con verdura, fave condite con l'olio extravergine della casa e tante altre buonissime cibarie che degustate divinamente stroncano inevitabilmente l'appetito. Impossibile, per me, continuare il pranzo e assaporare ...

come eravamo: I Braccianti in Calabria, di Ledda e Veltri

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Dicembre 1983; da appena un mese è uscito il libro di Quirino Ledda e Filippo Veltri : “ I braccianti in Calabria” è la testimonianza storica difficilmente fruibile sui media massificati ma circoscritti dagli interessi del capitalismo, dei latifondisti e dalle forze politiche avverse che, in quegli anni, detenevano il potere politico. La raccolta, con prefazione del prof. Saverio Di Bella, copre uno spazio temporale che va dal 1970 al 1980 raccontati attraverso 140 scatti degli autori, immagini in bianco e nero di vita quotidiana e di lotta per i diritti sociali. Quirino, all'epoca, ricopriva l'incarico di consigliere regionale del PCI in Calabria, con alle spalle un passato di segretario della federbraccianti cgil calabrese. Filippo Veltri era un giovane giornalista, redattore dell'Unità. Ha scritto anche per il Giornale di Calabria e il quindicinale “questa Calabria”. Entrambi appassionati di fotografia regalano scatti pieni di pathos di un mondo o...

gelato al cioccolato? nero modicano di Antonio cosentino al Marrons Glacès in Catanzaro Marina

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"nero modicano", il nuovo gusto al cioccolato del maestro Antonio Cosentino 25 anni sono trascorsi da quando Tonino e Gisella hanno iniziato la loro avventura fatta di passione e coerenza. Tonino è un pasticciere che, dopo la cosiddetta “ gavetta ”, è riuscito ad aprire una sua attività artigianale affiancato amorevolmente dalla cara consorte Gisella . È orgoglioso del suo impegno e non disdegna di raccontare di quando si intratteneva oltre il tempo pattuito per l'apprendistato nei laboratori di pasticceria . Ha lavato utensili e sbirciato le movenze dei maestri pasticcieri per carpirne i segreti fino a quando lui stesso è stato messo a lavorare gli ingredienti e fare le prime paste dolciarie. Il giovane Tonino è cresciuto. E nel frattempo ha saputo unire passione e volontà. È diventato un piccolo valente imprenditore locale. Con lui lavorano le figlie, la moglie Gisella e alcuni commessi. Definirlo un'eccellenza nella lavorazione della pastic...

Calabria, abbazia Santa Maria di Corazzo, Carlopoli

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Tra Carlopoli e Soveria Mannelli. la mia Calabria: tra i resti dell'abbazia di Corazzo Nella campagna di Carlopoli , piccolo centro calabrese a due passi da Soveria Mannelli , in località Castagna , nel bel mezzo di prati coltivati a grano, sonnecchiano, dimenticate tra le macchie mediterranee, sobri ruderi della prima architettura romanica. Sono i resti dell'antica abbazia di Santa Maria del Corazzo. Un luogo aperto a chiunque e privo di tutele, che stuzzica la curiosità storica e fa riflettere sul tempo dell'uomo, sulla laboriosità e sulla spiritualità che ancora aleggia nell'aria. Basta socchiudere gli occhi dopo aver osservato i resti per vedere nella propria mente il maestoso edificio ormai ridotto a rudere. Sono proprio i ruderi che permettono di immaginare la maestosità dell’abbazia e la sua centralità sociale nel medio evo tra i boschi silani. I resti delle camere dei monaci, i magazzini, i locali per la foresteria, la cappella per i v...

Calabria, il carattere di una regione

Svegliarsi ogni mattina con uno scenario simile davanti agli occhi non ha prezzo! Ogni scarrafone è bello a mamma sojia. Il bimbo è sempre bello agli occhi della madre. Quindi, perché stupirsi se i calabresi difendono coi denti la propria terra? Una terra bellissima! Descritta da Omero , Cassiodoro , Douglas e dai contemporanei che la visitano e rimangono incantati difronte a tanta bellezza. Va beh, c'è qualche depuratore che non funzione; la raccolta differenziata inesistente e tantissimi soldi che girano attorno all'affare ecosistema. Quisquilie che navigano nel mare della politica al sud come al nord da sempre. Se a questi problemi sommiamo i giochi sporchi di certi affaristi, l'affaire si trasforma in gestione disinvolta da imputare a ecomafie e affini. Ingredienti buoni per scoop giornalistici e antagonisti politici che fino all'altro ieri hanno governato e mantenuto gli stessi standard qualitativi ambientali perché preoccupati di assegnare incari...

OCTOBER ROCK Vasco Rock'nRoll Show tribute band

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live Vasco Rock'nRoll Show Tribute Band GLI SPARI SOPRA OCTOBER ROCK CATANZARO GAGLIANO

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CATANZARO, GAGLIANO, OKTOBER ROCK VASCO ROCK'N ROLL SHOW TRIBUTE BAND LA NOSTRA RELAZIONE

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Sulle tracce di Cassiodoro

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