5,6 ottobre. Calabria, continuità o cambiamento?
politica regionale,
Calabria al voto: Occhiuto vs Tridico, la sfida che può cambiare il futuro
La Calabria si prepara a un appuntamento elettorale che potrebbe segnare una svolta storica. Il 5 e 6 ottobre 2025 si vota per le regionali, e mai come questa volta la partita è aperta. Da una parte c’è Roberto Occhiuto, presidente uscente del centrodestra. Dall’altra Pasquale Tridico, economista ed ex presidente dell’INPS, oggi volto del centrosinistra. Due visioni opposte, due modi diversi di immaginare il futuro della nostra terra.
Occhiuto: il presidente che vuole il bis
Roberto Occhiuto è il primo governatore calabrese a tentare
la rielezione. Sostenuto da Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia, punta sulla
continuità e sull’esperienza maturata in questi quattro anni. Ha cercato di
dare alla Calabria una dimensione più europea, investendo su infrastrutture e
relazioni internazionali. Ma non sono mancati momenti critici, soprattutto sul
fronte della sanità e delle inchieste che hanno colpito il sistema regionale.
Tridico: il volto del cambiamento
Pasquale Tridico arriva dalla politica nazionale, con un
profilo tecnico e una forte impronta sociale. Eurodeputato del Movimento 5
Stelle, è sostenuto da un campo largo che include Pd, M5S, Azione, Italia Viva
e diverse realtà civiche. La sua proposta di un “reddito di dignità” ha acceso
il dibattito, soprattutto tra i giovani e i disoccupati. Tridico parla a chi
non vota, a chi si sente escluso, a chi sogna una Calabria diversa.
Chi è in vantaggio?
Occhiuto parte favorito, grazie alla visibilità e alla rete
di consensi costruita nel tempo. Ma Tridico sta guadagnando terreno. I sondaggi
parlano di una distanza che si accorcia, e il centrosinistra sembra più
compatto che mai. Il vero fattore decisivo? Gli astenuti. In Calabria, sono
tantissimi. E se decidessero di tornare alle urne, potrebbero ribaltare tutto.
Continuità o cambiamento?
Questa non è solo una sfida tra due candidati. È una scelta
tra due visioni: da un lato la stabilità, dall’altro l’innovazione. Entrambi
hanno profili forti, entrambi parlano alla Calabria con linguaggi diversi. E
stavolta, davvero, il risultato non è scontato.
E tu, da che parte stai?
La Calabria ha bisogno di partecipazione, di idee, di
coraggio. Qualunque sia la tua scelta, l’importante è farla. Perché il futuro
non si costruisce con l’indifferenza, ma con la voce di chi ci crede ancora.
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