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Fernanda Pivano e la beat generation Per Fernanda, i tanti autori conosciuti in prima persona non sono strumenti di semplici pezzi di storia letteraria ma frammenti della sua esistenza in cui si uniscono anni di vita e di studio, tant’è che definisce genericamente " miei eroi" la totalità; "miei beat" Ginsberg e Kerouac, e “miei maestri” Abbagnano, Hemingway e Pavese. Hemingway e Pavese, agli occhi di Fernanda Pivano, hanno in comune una integrità professionale e morale assoluta. Attenta alle mutazione della società e della cultura americana traduce Hemingway, Faulkner, Fitzgerald e li propone in Italia nella sua pubblicazione degli scrittori contemporanei più rappresentativi: dagli esponenti del movimento nero, come Wright; ai protagonisti del dissenso non violento degli anni '60, Ginsberg, Kerouac, Burroghs, Ferlinghetti, Corso; fino agli autori "minimalisti", prima Carver poi Leavitt, McInerney, Ellis. L’“esploratrice” italiana della beat gener...
"la rubrica del grillo parlante" Si ricomincia. Ricominciamo un’altra tornata di proclami. Promesse che stuzzicano e non di poco la pancia dei poveracci che sperano sempre, nonostante le scottature e le capriole dei voltagabbana. Sperano, i poveracci, e siamo in tanti, troppi. Eccessivamente assai che per poter soddisfare le nostre esigenze primarie ad iniziare dai problemi di salute si dovrebbe fare una politica umanamente condivisibile alla maniera di Cristo e di quanto Lui ha predicato.
C'era una volta l'editoria economica, cara a molti lettori e diverse case editrici stampavano classici, narrativa, saggistica, attualità a prezzi accessibili. Era il tempo in cui si credeva nella divulgazione della cultura e dei saperi connessi alla crescita intellettuale della collettività. I “tascabili” erano esposti anche nelle edicole. Nelle stazioni ferroviarie, per le strade delle città, ovunque, chi amava leggere, poteva attingere alla sapienza poetica e narratoria degli scrittori con estrema facilità. Le librerie avevano un fascino particolare e l'odore dei libri esposti accoglieva gli amanti della lettura fin dall'ingresso. Brochure, stampe anastatiche, copie di libri pregiati su carta patinata, in quadricromia o in bianco e nero promettevano momenti di sublime goduria. Ovviamente non sempre si poteva spendere molto. E chi aveva a disposizione un budget contenuto poteva comunque deliziarsi dei piccoli piaceri e nutrirsi attingendo dagli scaffali d...
Che strano! Ho sognato una vecchia macchina da scrivere. Uno di quegli aggeggi usati nella "olivetti 82" preistoria; quegli aggeggi infernali che lasciavano tracce sul foglio a suon di tic tic, cadenza, dal ritmo variabile che seguiva pensieri e bravura di chi batteva sui tasti. E frasi poetiche... Quando la macchina fu commercializzata riscontrò larghi consensi; fu inserita negli uffici e riempì d’angoscia i vecchi scrivani mentre i giovani iniziarono a frequentare corsi professionali mirati per apprendere il metodo e scrivere velocemente con entrambe le mani e le dieci dita. L’aggeggino rivoluzionò completamente il lavoro negli uffici e nelle case. Anche gli scrittori in erba impararono ad usarla: infilavano nel rullo i foglio di carta A4 intervallati dalla cartacarbone quando occorrevano più copie e battevano sui tasti per comporre poesie, racconti o relazioni. Eh la tecnica!... La stranezza del sogno consiste nell'appendice della macchina da scrivere: un s...
"vasco e seneca, un incontro ideale". "illustrazione, courtesy©mario_iannino" CAMBIARE. da Seneca a Vasco Rossi, De Andrè e tutti gli artisti, scrittori, operatori visivi, e gente comune che non ha visibilità, nel corso dei secoli si sono espressi contro le intemperanze belliche dei facinorosi. i lumi della ragione sembrano spenti in questo tempo infiammato dalle guerre e dai genocidi… le parole sembrano prive di sostanza
Jack Kerouac, Allen Ginsberg e il movimento beat Il sogno della generazione beat non dura a lungo e come tutti i sogni cessano al mattino. L’impatto col giorno riporta le menti all’amara realtà, alle prese con le teorie pratiche voracemente consumistiche, freddamente gestite dalle lobby di potere. L'enorme campagna pubblicitaria condotta in America sul fenomeno beat riesce ad inflazionare il movimento stesso. Condiziona il vasto pubblico che, indottrinato, ripete i luoghi comuni del battage pubblicitario o i pregiudizi della critica conservatrice. Insomma, si evidenzia soltanto l'aspetto esteriore della vita beat. Diventa una moda la cui connotazione esteriore è ravvisabile nei capelli lunghi, barba incolta, vestiti estrosi, conseguenza sicuramente lontana dall’intenzione dei promotori. La generazione del secondo dopoguerra s’identifica negli scritti di Kerouac e Ginsberg che, per le tematiche trattate, li elegge idealmente portabandiera del movimento pacifista. I libri ...
Dalla Sacra Bibbia, insegnamenti e parole terribili per gli empi. Chiamati a sé i dodici discepoli, Gesù diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d'infermità. dopo averli istruiti, Gesù li inviò per il mondo e raccomandò loro: "Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele. E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l'operaio ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, fatevi indicare se vi sia qualche persona degna, e lì rimanete fino alla vostra partenza. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quell...
Chi si sente fuori luogo; démodé; insomma, superato dalla commistione di stili nelle arti? Quanti amano vedere una bella pittura che odora di pigmenti oleosi? È importante il supporto, la tecnica o l'estro dell'artista? In letteratura è difficile imbattersi in scrittori all'altezza dei grandi classici. E sarebbe riduttivo per i contemporanei sforzarsi di esserlo. Anche in pittura è anacronistico “perdere tempo” per lisciare una tela con colori e pennelli con setole morbide per tirare fuori figure che, al massimo del godimento visivo, fanno esclamare: è fedele come una fotografia! Oggi, gli artisti, si avvaglono di elementi strutturali globalizzanti. Pittura, stampa, fotografia, video, installazioni, scrittura, segni, gesti, riti arcaici incontrano il contemporaneo. Si sovrappongono. Sedimentano. Propongono immediate visioni. Non per questo prive di messaggi culturali alti. L'arte 2.2 è infinita, versatile. Si presta alla narrazione epica e quotid...
Estate. Tempo di mare, sole, montagna e … sagre. Dagli anni sessanta in poi l'estate è sinonimo di tempo libero e vacanze. Chi va al mare e chi in montagna per ricaricare le pile e preparare corpo e mente ad affrontare un nuovo anno di lavoro intenso. Molti tornano al paese natio. Il fenomeno dei migranti di ritorno a casa e nei territori che hanno accompagnato i primi passi e visto crescere è stata, negli anni della post-industrializzazione, un'onda comune per quasi tutto il sud Italia e può essere considerato il periodo d'oro per molti piccoli centri calabresi. La spiegazione è semplice!, La campagna non bastava più per soddisfare le nuove esigenze suggerite dal nascente consumismo. Gli spot pubblicitari invitavano al consumo di nuovi prodotti, costosi e non reperibili in loco; chi non ha sentito parlare in famiglia della commercializzazione a cambiali della televisione e del grammofono, della lavatrice e del frigorifero tra una canzone e l'altra irradiata dall...
All’inizio degli anni ’50 nelle case degli italiani inizia a far capolino una scatola magica, al cui interno strani mondi si lasciano scrutare per brevi ore. Il palinsesto dei primi anni della televisione italiana, se pur risicato, è riuscito a trasmettere valori sani nelle menti dei ragazzi. Famiglie intere e avventori di bar, avevano la possibilità di vedere le trasmissioni solo nelle ore pomeridiane. Per il resto del tempo, il nuovo mondo, composto da eroi e gente comune, era impenetrabile; risucchiato in un mare di scintille rumorose lasciava attoniti quanti schiacciavano il pulsante dello stabilizzatore di nascosto di mamma e papà con la speranza d’incontrare qualche cavaliere a spasso nella foresta o magari giocare con il gatto Felix; Bracco Baldo oppure poter chiedere una mano al maestro Manzi per sviluppare un problema di matematica… I cavalieri della tavola rotonda hanno, da sempre, popolato le fantasie di scrittori, lettori, adulti e ragazzi, e fatto sognare generazio...
“ Così si muore in Calabria, per la legge della terra ”. Così, Repubblica , a firma di Roberto Saviano oggi titola il caso di Filandari , un paese del vibonese trasformato in teatro che ha visto la tragedia dell’esasperazione messa in atto, secondo analisi scientificamente corrette ma infondate perché scritte col piglio dello studioso di fatti di mafia e malaffare. La narrazione di Saviano è forbita, e sarebbe anche valida e accattivante, se solo si trattasse di un romanzo, ci starebbero anche bene frasi come: “ …Ma questa non è una strage dettata semplicemente dal raptus di paesani che vivono in terre del Sud dove ci sono più pistole che forchette. … ” Bene, io sono un calabrese e conosco moltissimi calabresi che, come me, lontani dalla frase a effetto di Saviano, possiedono molte forchette e nessuna pistola o arma per uccidere chi ci offende o esaspera con azioni tracotanti. Alcuni “scrittori e pseudo intellettuali” cavalcano le questioni malavitose e le trasformano in af...
cultura La Noia è uscito in ristampa nel 1981 e lo comprai alla modica cifra, si fa per dire, di 3.800lire, ch’erano soldi anche allora. Soldi ben spesi! Amavo leggere. E lo faccio ancora, vista permettendo. Con l’ètà. Gli acciacchi prendono di mira proprio gli occhi. Ma ancora ci difendiamo. Perché mi è venuto in mente questo libro di Moravia, ovvero d Alberto Pincherle?
La verità non sta mai solo da una parte! In ogni conflitto vi è sempre un concorso di colpa tra le parti in causa ma ovviamente il più forte riesce a tirare dalla sua parte un numero maggiore di consensi. Vuoi per la sua leadership, carisma o avvenenza che ne ha determinato l'ascesa e, ovviamente, per la determinazione accusatoria delle forze mediatiche partigiane. Frastuono mediatico a parte e scrittori asserviti e genuflessi al potere a prescindere dal colore politico dominante, la realtà traduce in terrore destabilizzante le azioni della politica prigioniera delle teorie del mercato finanziario mondiale. Di fatti, i grandi cataclismi causati dall'uomo hanno tutti una radice egoistica basata sul guadagno economico. Guerre, contaminazioni, esondazioni terremoti e consequenziali vittime definite da alcune correnti di pensiero eroi o martiri a seconda se determinate da religiosità esacerbate o da marketing scorretti che pur di guadagnare seminano povertà e morte,...
Difficile è far evolvere la collettività dall'arretratezza culturale imposta dalle caste. Non passerelle ma lavoro come volano di cultura e legalità! Mi son sempre chiesto a che valgono i simboli, le manifestazioni di piazza e persino i salotti culturali, dove, per intenderci, si parla tanto di letteratura, poesia, pittura, un po' meno di scultura e sempre con la puzza sotto il naso si addita l'ignoranza collettiva ché non legge, non si documenta, non amplia gli orizzonti con un buon libro. In Calabria, per combattere la 'ndrangheta e il malaffare che si associa ai colletti bianchi e alla politica, c'è stato un pullulare di targhe affisse sui muri dei municipi regionali con tanto di scritta: “QUI LA 'NDRANGHETA NON ENTRA!” Come se bastasse una sana intenzione, uno slogan, per annullare gli effetti di un malcostume cresciuto negli anni. Non si è voluto capire che laddove la miseria taglia con l'accetta gli animi e fa morire d'indigenza la fame ...
Un pugno di scogli gettati nello jonio affiorano tra le acque cristalline e sembrano tenere ben salda la collina di Stalettì alla cui sommità scorre la ss 106 delle Calabrie. La strada è esposta e inserita strutturalmente nel paesaggio aspro e consente allo sguardo di librarsi oltre l'orizzonte mentre i pensieri cattivi volano via e s'inchiodano negli aculei dei fichi d'india, eterni guardiani abbarbicati sul pendio. Da qualche ventennio la strada è resa comoda. Il nuovo tracciato comprende un lungo viadotto che lascia sul costone la vecchia sede ancora percorribile. La piazzola di sosta invita prepotentemente a sostarvi. E bere di quella bellezza che ispirò Omero e indusse il monaco statista Cassiodoro a eleggerla a dimora.
Covid19: Tracciamento sì tracciamento no! Per noi gente comune quanto sta accadendo è un evento inaspettato. Supposizioni fantasiose, complottiste, o reali, a parte, ci siamo trovati nel bel mezzo di un'enorme, mastodontica incognita. L'emergenza ha imposto di rivoluzionare le abitudini personali e sociali. E per arginare la diffusione del virus, tra le altre abitudini, abbiamo accettato l'isolamento. La quarantena che è toccata a noi è differente, per tempi e modi, da quella imposta sulle navi come descritta dagli scrittori classici, narratori di memorabili avventure nel mar dei sargassi. Per lo più viviamo, escludendo l'enorme numero di diseredati in/visibili agli occhi opulenti del progresso che a seconda del bisogno sono ridotti a cavie umane, viviamo senza troppi affanni. E allora, annoiati dalla routine, ci procuriamo inutili problemi. Facciamo le pulci alla storia e ai fatti contemporanei dei governi e della politica in generale. 25 aprile si feste...
Tra le tante virtù delle città di provincia, un tarlo instancabile lavora quieto e contamina le menti deboli: L'invidia e la presunzione sono alcune delle costanti che fanno storcere il muso ad ogni minimo mutamento in positivo dello status dei giovani e dei meno giovani delle periferie urbane. Nel commercio, nella musica o la letteratura, il teatro, in arte e nella cultura in generale, c'è sempre qualcuno pronto a minimizzare o gettare nel mondezzaio il lavoro di ricerca e la personalità altrui. Raramente, invece, ci si imbatte nella sana critica costruttiva che, forse per questo, è fraintesa ed erroneamente contestualizzata e valutata come negazione e morte dei nascenti progetti. Nell'analisi propositiva di chi si aspetta con coerenza intellettuale il salto qualitativo degli attori principali posti ad esempio c'è, per forza di cose, il suggerimento implicito a non accontentarsi e andare oltre il già detto e visto. non è, quindi, un tarpare le ali.bensì uno...
È un libriccino composto da 19 racconti ambientati nella Calabria contadina degli anni 50. Le storie, brevi, arricchite con le illustrazioni del pittore di Cortale Andrea Cefaly, accompagnano i lettori nel mondo del proletariato tipico di quegli anni. E narra del lavoro nei campi e di antichi mestieri, di lavori artigianali ormai in disuso e sconosciuti ai ragazzi d’oggi. Servigi pagati con poche lire, appannaggio di pochi latifondisti o borghesi, piuttosto che con gli scambi di derrate alimentari o altre forme tangibili, prassi consolidate nelle piccole comunità contadine.
Vorrei, lo vorrei davvero con tutto me stesso. Vorrei essere convinto di trovarmi difronte a un'operazione culturale degna di nota. Pienamente convinto di osservare installazioni propositive ma rimane qualche dubbio nonostante l'impatto emotivo che alcuni pupazzi di plastica disseminati per la città di Catanzaro possano essere considerati elementi principali e indispensabili dell'arte contemporanea. La cronaca della storia dell'arte ci ha insegnato a guardare ogni forma espressiva scaturita dal fare umano con estrema sensibilità e approcciare probabili risvolti intellettuali contestualizzando il tutto con le problematiche contingenti. Ci hanno detto e insegnato che il territorio della cultura è situato in luoghi sublimi dell'intelletto e che la fantasia sovverte il potere precostituito, annulla il peso della materia, la dipendenza dalla quotidianità, in sintesi squinterna il lessico logico conosciuto, l'ovvio, come dice il saggio, per aprire a nuove vision...
Alcuni scrittori, giornalisti e opinionisti cavalcano l'onda del malcontento comune e attizzano gli scandali della politica che governa le cose comuni per assicurarsi che cresca la fama e, di conseguenza, il loro conto in banca. È gioco facile gettare due righe o impostare un romanzo “verità” sulle mafie, le collusioni, i poteri forti. Meno facile è portare avanti inchieste con onestà intellettuale e far sì che il lavoro svolto giovi alla società intera. Mafia capitale . Il sacco di Roma. Le scelte della politica dimostratesi nel tempo enormi errori ai danni dei deboli sono elementi su cui riflettere pacatamente. Sviscerare fatti e prove concrete. Pro e contro con animo scevro da condizionamenti partigiani.
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.