LA SCELTA
politica
La Scelta. Una responsabilità che ci riguarda tutti.
Scegliere non è mai un atto neutro. È un processo che implica analisi, confronto, visione. Significa chiedersi: cosa risponde davvero ai nostri bisogni? Quale proposta incarna le aspettative che abbiamo per il nostro futuro?
Ogni giorno compiamo scelte, anche fugaci: cosa mangiare, dove andare, con chi parlare. Ma ci sono momenti in cui scegliere assume un peso diverso. Momenti in cui la posta in gioco è la direzione che prenderà la nostra comunità, la gestione delle risorse pubbliche, il futuro dei nostri figli.
In Calabria, quel momento è arrivato prima del previsto. Roberto Occhiuto, presidente uscente, ha messo in campo una strategia che potremmo definire “dimissioni tattiche”: un passo indietro che è anche un passo avanti verso la riconferma.
E così, ci troviamo di fronte a una scheda elettorale che non è solo carta, ma specchio di due visioni opposte.
Da una parte, la destra consolidata, guidata da Occhiuto, politico navigato, con alle spalle anni di esperienza parlamentare e una rete istituzionale ben oliata.
Dall’altra, Pasquale Tridico, economista, ex presidente dell’INPS, oggi europarlamentare. Un “figlio della Calabria” che ha scalato l’ascensore sociale grazie allo studio e alla competenza. La sua candidatura è il simbolo di un possibile riscatto, di una Calabria che non si accontenta più di essere periferia, ma vuole diventare centro.
La scelta, dunque, non è solo tra due nomi. È tra due idee di Calabria. Tra chi vuole continuare a gestire e chi vuole iniziare a trasformare. Tra chi promette continuità e chi propone discontinuità.
E allora, non limitiamoci a votare. Interroghiamoci. Informiamoci. Pretendiamo risposte. Perché scegliere è un atto di dignità. E questa volta, più che mai, è anche un atto di coraggio.
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