mercoledì 30 settembre 2015

Catanzaro, 'nte l'orticeddhu e tutti

E stamattina mi è crollato un altro ricordo piacevole.
 Lo custodivo gelosamente insieme alle cose belle della mia infanzia. Era il luogo dei giochi spensierati e delle ore trascorse all’aria aperta in compagnia dei miei amici e compagni di classe dopo l’espletamento delle lezioni.

Villa Trieste mi si è presentata ostile fin dall’ingresso di viale dei normanni: erbacce, cassonetti colmi e divelti lungo le scale ristrutturate e con passamani imponenti.
Un tempo le scale  immettevano ai “cento metri”, un rettilineo pianeggiante lungo cento metri, oggi sfociano in una area definita in gergo dialettale “l’orticeddhu”, l’orticello. Differente, oggettivamente, dall’orticello curato da mani esperte e sapienti  che dona frutti, " ‘nte l’orticeddhu e tutti" regna l’abbandono e il degrado. Il vandalismo non è maggiore rispetto ad altri spazi comuni imbrattati e violentati dalla goliardia pruriginosa ma si vede, e non è un bel vedere.
Catanzaro, villa trieste

martedì 29 settembre 2015

Docenti da espellere per crimini contro l'umanità

È vero! Al peggio non c’è limite!
Credevo fosse una balla inventata da qualche burlone, invece, a fine giornata, la notizia si è rivelata vera ed è rimbalzata dalla carta stampata al web e alla radio:
Espulso dalla classe e costretto a seguire le lezioni dal corridoio perché è gay. E' la brutta esperienza subita da un giovane brianzolo che frequenta l'Istituto cattolico professionale Ecfop di Monza. Secondo quanto riporta Il Giornale di Monza, infatti, il ragazzo sarebbe stato cacciato di classe dal preside della scuola perché con i comportamenti “influenza negativamente gli altri ragazzini e vanno protetti gli altri bambini”.
Secondo quanto riportano i mezzi di comunicazione di massa pare che il preside abbia risposto alla madre del ragazzo: "Nessuna discriminazione, seguiamo i dettami della Chiesa" …
Commentare quanto accaduto in un luogo preposto all'educazione e alla preparazione dei futuri cittadini è facile  e può trasformarsi in una ennesima battaglia contro l’omofobia o altre impalcature mentali innalzate per fronteggiare paure e rafforzare certezze comportamentali dettate da manichei frustrati.
Secondo me è semplice ignoranza. Una immensa mastodontica indefinibile stupidità da circoscrivere e isolare che impone categoricamente di mettere in quarantena docenti e mura in linea con simili provvedimenti.

lunedì 28 settembre 2015

Cara Beatrice Lorenzin auguri ... ma

Bene. La Lorenzin è mamma di due gemelli: Lavinia e Francesco.

Solitamente si pensa che essere mamma amplifichi la sensibilità e che la maternità in sé oltre a creare una rivoluzione nel corpo femminile induce a guardare con occhi nuovi il mondo: si è più protettive e inclini alla comprensione. Ma Stando alle notizie diramate dai giornalisti pare che dopo il parto Beatrice si sia vestita con una corazza d’acciaio spessa chilometri dai bisogni reali della gente che vive di stipendio o sopravvive barcamenandosi tra mille espedienti per arrivare a sera e portare un pasto ai figli, comprare qualche jeans e, perché no ormai non ne possiamo fare a meno, regalare una carica da 5 euro.
Sia ben chiaro: Vivere lo stato materno non significa essere forzosamente caritatevole o commiserevole ma quantomeno ricordarsi di essere lì al governo per salvaguardare lo stato sociale dei cittadini.
Invece, l’ultima pensata del ministro alla salute getta scompiglio nelle classi sociali (che la costituzione dice di essere abolite, nella realtà dei bisogni esistono) che hanno problemi di salute fisica e mentale.
Il ministro dice a sua discolpa che le analisi, alcune analisi sono inutili, quindi impone per legge ai medici di non prescriverli.
Non sottoporre i pazienti ad analisi che potrebbero salvare la vita o migliorarne la qualità?
Ma dove siamo arrivati! Già in condizioni “normali” quando si è costretti ad entrare in farmacia tra ticket e medicine definite da banco si lasciano tra 10 e 20 euro. Certo, per chi incassa oltre tremila euro al mese non è una spesa eccessiva ma quando si è costretti ad eseguire analisi di una certa rilevanza e il ticket sale oltre i duecento euro anche a chi incassa cifre importanti inizia a pesare se sommate alle tasse.
E fin qui siamo nella “normalità”!
Non è normale sconvolgere i meccanismi studiati e messi nella Carta Costituzionale dai Padri per la tutela della persona, nell'espressione ampia del termine, lo stato sociale, il welfare, per una mera questione economica imposta dalle lobby economiche. 

domenica 27 settembre 2015

Lavoro e riscatto sociale

L’ODORE DEI GIORNI.


L’odore dell’erba tagliata di fresco riporta ai mesi estivi, a quando è necessario intervenire sovente per mantenere in salute il manto erboso dei prati e dei giardini sia pubblici che privati. Riporta la mente a rivisitare quell'angolo celato gelosamente nel  cantuccio dei ricordi a quando si andava a giocare nella Villa Trieste dove i giardinieri facevano anche da guardiani e stavano attenti che nessuno giocasse a pallone o entrasse nelle aiuole.

Tutto era in ordine. Superato il maestoso cancello in ferro battuto, nella piazzetta ovale, il calessino trainato dal pony Jolly aspettava mamme e bambini per il consueto giro panoramico. Più in là l’omino dei semi offriva ceci, fave secche e, appunto, semi di zucca salate in cartocci per cinque e dieci lire.

martedì 22 settembre 2015

Inside out e i 4 volti emozionali.


Inside out è un vero capolavoro firmato Disney Pixar. Non è “solo” un film per bambini, o meglio, è un film animato per adulti e bambini (non sotto gli 8 anni di età a parer mio). Ben intesi,l’animazione ci sta tutta ma i bambini più piccoli rispetto a tale fascia d’età trascorrono la maggior parte del tempo del film a chiedere ai “grandi” cosa stia succedendo. (come mi successe in sala)

Non a caso la protagonista è una ragazzina di 11 anni, la quale vede nascere pian piano nel corso della sua età varie emozioni #Gioia, #Tristezza, #Rabbia,#Disgusto e #Paura.
Gli esserini che d'altronde albergano e coabitano in ognuno di noi.

Quando la libertà di pensiero nuoce

Erri de Luca
Enrico De Luca, poeta, giornalista e scrittore, conosciuto come Erri, è un fine e attento intellettuale italiano che deve fare i conti con la legge italiana. Per lui il pm ha chiesto otto mesi di galera per avere “istigato” quelli che sono contrari alla costruzione dell'anacronistica linea ferrata tra Lisbona e Kiev a “sabotarla”. “le cesoie servono per tagliare la rete”. Aveva detto...

“Adesso sarà un processo sulle frasi che ho detto - aveva osservato De Luca all'apertura del processo, il 28 gennaio 2015. "io ho usato la parola “sabotaggio”, che è una parola nobile usata anche da Gandhi. Continuo a pensare che il Tav vada sabotato, ma sono convinto che si saboterà da solo perché non ci sono i soldi per costruirlo. Il buco del Tav sarà un 'buco interrotto', un 'bucus interruptus'".

Per sommi capi ricordiamo le motivazioni delle contestazioni: la linea passa e deturpa irrimediabilmente valli e monti nel tratto tra Lione, Torino e Novara fino a Trieste.
A nulla sono valse le proteste e gli studi di settore condotti da esperti per scavalcare le alpi e proseguire la tratta utilizzando un corridoio esistente.
Dagli studi e dalle osservazioni dei “no tav” emergono informazioni inquietanti quali perforazioni rocciose contenenti amianto o altro materiale nocivo, deviazioni fluviali, cose che arrecano danni alle colture senza apportare ricchezze, scambi di merci culturali o migliorare la mobilità e la qualità della vita ai residenti e non solo.

domenica 20 settembre 2015

L'uomo e la natura

catanzaro, periferia,


Sembrava fosse arrivata la fine del mondo. Il vento ha soffiato forte. Nuvoloni neri carichi di poggia si sono addensati sopra gli alti palazzoni della eternamente degradata periferia catanzarese. Gli alberi hanno ceduto alla forza del vento nei punti in cui l’uomo non è intervenuto per tempo con le dovute e necessarie potature.

Ancora una volta laddove non ci ha pensato l’uomo ha provveduto la natura!

Ma l’uomo è scaltro. Se ne è lavato le mani: ha dichiarato lo stato d’allerta.
Che dire? Se piove o c’è il sole l’ unico colpevole dell’incuria provocata dal passaggio barbaro dell’uomo scellerato è da trovarsi altrove e non in chi avrebbe dovuto intervenire in tempo. Un altrove impalpabile ma concreto: il destino.
È questa forza sconosciuta ma potente che decide chi  deve rimanere sotto una slavina scivolata su una strada priva di protezioni o sotto i rami falciati dalla bufera.

Questa volta il destino è stato buono. Non ci sono stati morti o feriti e il vento si è placato dopo avere spazzato via le nuvole nere che si erano accumulate sopra i palazzoni della periferia.

Buona giornata a tutti e che la buona sorte e il bene accompagni quanti hanno necessità di trovare la serenità.

giovedì 17 settembre 2015

Addosso al debole senza pietà

Stamattina c’è molta affluenza alla fontana della Piterà. Per capirci con chi non è della zona è necessario spiegare alcune piccole questioni legate all'abitudine dei catanzaresi e alla qualità dell’acqua distribuita dalla “Sorical” in tutta la città capoluogo di regione con due differenti fonti di approvvigionamento: l'acqua dei fiumi "alli e corace" nelle zone a valle e quella del Passante da nord a centro città.
In ambedue i casi la qualità dell'acqua, specialmente a sud della città, è pessima. L'acqua che arriva nelle case è talmente dura, piena di calcare che, ben che vada, quando è solo la potenza degli additivi chimici ad agire, tinge di bianco i rubinetti e ottura le tubature, pregiudica la vita degli elettrodomestici e la salute dei cittadini.

Catanzaro "fontana di Piterà"

 Qui nel rione “Piterà” staccato da Catanzaro e immediatamente dopo Pontegrande (altro quartiere cittadino a nord)  scorre  l’acqua fresca del “Passante”, un bacino artificiale creato per raccogliere l’acqua della presila catanzarese.
La fontana pubblica, incastonata in un declivio ai piedi di un’enorme quercia secolare, è meta dei cittadini che amano la fresca acqua della sila e da alcuni fedeli devoti alla Madonna di Fatima che qui hanno costruito la grotta che ospita la statua contornata da aiuole infiorate.

domenica 13 settembre 2015

Una sera, tra piazza Roma e c.so Mazzini

Stasera mi trovo qui. Aspetto in macchina per evitare che arrivi il vigile e mi faccia la multa. Mi trovo in piazza Roma e dopo tanti anni guardo disincantato i palazzi e la strada che feci non so quante volte a piedi e l'andamento del traffico rimodulato infilarsi in corso Mazzini.

Catanzaro, piazza Roma
Molte cose sono cambiate. Il senso di marcia delle macchine, appunto. I lampioni. Il lastricato, un tempo ricoperto con l'asfalto, adesso, riposizionato e incorniciato con le cunette alla francese rivestite con sassolini bianchi affogati nel cemento. Ed ai bordi, sui marciapiedi, appannaggio dei pochi commercianti rimasti, i volti invecchiati ma riconoscibili che hanno accompagnato la mia giovinezza.
E poi l'odore! Inconfondibile, di gas e scarichi. Le parole in dialetto catanzarese. I saluti. Il gattaro che apre la scatoletta ai randagi. L'immigrata che spinge una carrozzina con stuolo di pargoli al seguito che raccattano cartoni davanti ai negozi (che ne faranno?).
E ragazzi che pomiciano a ridosso di una utilitaria tra le macchine parcheggiate davanti la farmacia.

Se non fosse per il traffico e le macchine parcheggiate, niente sembra cambiato. Il fruttarolo ha poca roba esposta, proprio come ai miei tempi, ma tutta di stagione. Dal bar, che non è più un bar ma una sala di slot machine, esce un rumore modulato che definire musica mi sembra eccessivo (e pensare che un tempo i flipper erano ritenuti demoniaci). Un'auto si ferma davanti al fruttarolo, scende un uomo, saluta il negoziante e s'infila dal tabaccaio: “cinque secondi! Prendo le sigarette e me ne vado”.

Mi sposto anch'io. Il vigile me lo impone... questa è Catanzaro. Una città come tante.

venerdì 11 settembre 2015

Tra riprese fasulle sotterfugi e inganni

Se un onnivoro va a parlare ad un'assemblea di carnivori e questi dicono che ha detto cose che a loro piacciono e che si aspettavano dicesse, beh, è evidente che qualcosa non quadra per il resto del mondo.
Gli erbivori, che siamo una quantità enorme rispetto ai voraci carnivori im-prenditori, dobbiamo preoccuparci. Anzi no! La televisione dice che la ripresa c'è e marcia verso la perduta tranquillità economica che ci aveva portato e abituati la politica attenta ai bisogni della gente dei governi precedenti. Quei governi che secondo la teoria attuale basata sui numeri e sui guadagni hanno prodotto debiti. Ma erano debiti esigibili e onorabili che facevano campare e raramente inducevano i debitori a togliersi la vita.

Ciononostante i portatori d'acqua schierati elogiano spudoratamente le scelte disumane dei governi dei banchieri.
"l'allegra brigata"

… beati i poveri di spirito, per loro è il regno dei cieli... verrebbe da dire! Sì, perché per i poveri di spirito che non vogliono guardare la realtà in faccia, quelli che si commuovono e si indignano davanti ai bambini morti sulla spiaggia e alle giornaliste che si accaniscono contro i profughi in cerca di terre migliori, per quanti hanno il prosciutto sugli occhi la vita è semplice: mangiare bere divertirsi e spendere qualche lacrima purificatrice senza però andare a scandagliare le origini dei mali.
Non si chiedono come mai la gente scappa dalla Siria. Non vogliono, forse per indolenza, conoscere chi sta dietro alle guerre e alle carestie. È più semplice indignarsi al momento. Inveire contro chi non accoglie e schierarsi. E forse non sanno neanche che pure l'accoglienza è diventato un affarone che fa girare soldoni tra i “buoni”.

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