sabato 31 marzo 2012

Catanzaro, quale futuro?

Abramo Sergio per il centrodestra; Carpino Antonio per il partito dei comunisti italiani; Celi Giuseppe per il polo di centro; Scalzo Salvatore per il centrosinistra. Questi gli ospiti di un programma televisivo regionale.
Grande assente la Politica! Ma a questa assenza ci siamo ormai assuefatti da tempo.

Quattro giocatori e un banditore libero che grida parole di fuoco contro i venditori irregolari costretti a vendere autentiche firme false per pochi euro sul lungomare di Catanzaro Lido. Gente che se riesce a mettere insieme pranzo e cena è grasso che cola! Poveri Cristi arrivati da noi dopo avere superato chissà quali e quanti sacrifici. È chiaro, per rispondere alle urla del conduttore-venditore di cucine e quant'altro (nulla da eccepire, è così che si finanzia il programma), che nessuno vuole essere schiavizzato e lavorare per 2€ all'ora come i cinesi; anzi si dovrebbe imporre agli ospiti stranieri che lavorano in Italia l'adozione delle tutele e dei diritti dei lavoratori come sancito dalle leggi dello Stato esistenti e non viceversa, come a volte documentano le inchieste giornalistiche.

Ritornando ai 4 giocatori seduti nello studio televisivo catanzarese la sensazione è di trovarsi difronte a persone poco colte e forse anche motivate politicamente, salvo qualche lieve sfumatura che non fa la differenza. Lo si è visto dalle risposte date ai telespettatori intervenuti telefonicamente. A questo punto che dire? Speriamo che i tecnici del governo Monti siano così lungimiranti da scrivere chiaramente che città depresse al pari di Catanzaro paghino l'aliquota minima di tasse varie IMU e quant'altro, altrimenti saremo costretti noi a dover prendere il posto degli extracomunitari ma non sul lungomare di Lido bensì in qualche angolo di strada di una qualche città straniera, vista la propensione al rialzo di chi governa gli enti locali.

ps: al momento compaiono come per incanto dei cassonetti colmi di spazzatura lungo una bretella periferica della città... e fino a quando i sacchetti rimangono all'interno ancora si può accettare prima del caldo estivo...
nuovo deposito dei cassonetti?

venerdì 30 marzo 2012

volantini BR all'asta per 17mila €



Ironia della sorte: il prodotto delle BR diventa oggetto storico con annesso valore economico per la “società malata” che i teorici del movimento sorto negli anni di piombo volevano guarire sovvertendola con la violenza e la lotta armata ove necessario.
A distanza di anni nell'opinione pubblica rimane il ricordo di una violenza incomprensibile vigliacca e per certi aspetti gratuita pianta dagli orfani e dalle vedove dei “nemici del popolo proletario”.

Ragionando per assurdo e ammettendo la validità terapeutica della violenza, visti i risultati ottenuti che si condensano nel vuoto assoluto di democrazia e emancipazione del proletariato, si può desumere che in Italia ci sarebbe stato un regime militarizzato con annessi e connessi.
D'altronde, gettando uno sguardo nei Paesi governati con la forza ideologica che non ammette confronti anche qui in Italia, America permettendo, se le BR avessero inasprito la violenza e avessero vinto col loro farneticante piano ideologico cosa sarebbe potuto accadere? Davvero qualcuno è così cieco da ipotizzare un orizzonte sereno per le classi povere quando spesso la tirannia maggiore è del povero sul povero?

La violenza delle idee è differente dalla forza delle idee, dalla determinazione che il pensiero evoluto, opposto alla violenza di qualsiasi tipo, contamina pacificamente la società.

Per concludere, il dato storico degli anni di piombo si condensa nei 17mila € con i quali Dell'Utri si è aggiudicato i volantini delle br che hanno solo saputo mietere vittime e sancire la sconfitta della ragione.

Il valore economico (che si potrebbe, parafrasando il buon Karl, definire plus, in barba a quanti credono al valore intrinseco che ogni essere vivente porta in sé fin dalla nascita, ovvero la vita!) carico di dolore per i morti degli anni di piombo ricorda una triste pagina di storia che volentieri avremmo fatto a meno di rammentare.



mercoledì 28 marzo 2012

Governo Monti, dignità ritrovata e welfare

Non so chi e quanti approfittino dei drammi altrui per curare interessi personali e non si capisce neanche perché si debba dare tutta questa importanza ai mercati fino al punto di far dipendere l'esistenza altrui al vil denaro, di fatto le pene dei nuovi poveri dipendono proprio dai mercati finanziari, dai crediti e dai debiti.

Il governo dei prof. Ha ridato dignità al Paese ha aggiustato qualcosa nei conti pubblici e ridotto il debito come si è sempre fatto: aumentando le tasse a tutti dimenticando ancora una volta che non tutti hanno gli stessi redditi. I poveri si trovano a fare i conti alla pompa della benzina e per effetto del rincaro dei carburanti e l'aumento dell'iva se li trascina nei supermercati e nelle bollette del gas della luce e in tutte le spese che deve affrontare. Mentre i ricchi continuano a fare il pieno nei yacht e nelle auto lussuose di grossa cilindrata con indifferenza.

Lo so è difficile governare e ristabilire equità all'Italia in poco tempo ma quante persone dovranno ancora morire per i debiti accumulati per necessità? Quanti lavoratori dovranno essere esodati?

È vero! È stato chiesto al prof. Monti di salvare l'Italia. È stato chiamato al capezzale del moribondo per tentare di rianimarlo e Lui, prima che la ferita infetti tutto il corpo, amputa l'arto necrotico. Ma si è fatta un'anamnesi corredata di ricerche e terapie diversificate per tentare di salvare l'arto prima di amputarlo?
Caro Prof. Monti, oltre che il rispetto degli Stati che finora ci hanno deriso, auspico di poter gioire presto per la recuperata garanzia di protezione sociale, specialmente per i ceti deboli.
Non è notizia degna di un Paese civile come il nostro quella appresa stamane dai giornali e cioè che un muratore di 58 anni si dà fuoco davanti l'ufficio dell'entrate Equitalia di Bologna, si presume a causa di qualche “cartella pazza”.

Certo fa piacere e riaccende il patriottismo vedere il Presidente degli Stati Uniti d'America Obama fermarsi e salutare affabilmente il nostro Presidente del Consiglio prof. Mario Monti. Ora che la stima è stata recuperata si deve pensare a ridare fiducia ai cittadini meno abbienti ridistribuendo i carichi fiscali con equità.

martedì 27 marzo 2012

pesce d'aprile a Emilio Fede?


Mancano ancora 4 giorni al fatidico “pesce d'aprile” e già i giornalisti iniziano ad attaccare il foglio con lo scherzo dietro le spalle del povero Emilio Fede.
Cosa non si fa per vendere qualche copia in più! Ma loro, giornalisti e editori, si purgano in salute e usano il condizionale fino ad uscire con la smentita dei fatti.
Ma davvero qualcuno è così ingenuo d'aver creduto a una balla simile? Quando è risaputo che volendo davvero esportare denaro dall'Italia è semplicissimo e non c'è nessun bisogno di esporsi così come è stata descritta la burla ai danni del buon Emilio! Per dovere di cronaca si deve dire che tutti, indistintamente, ci hanno inzuppato il pane, dal Corriere della Sera al Sole 24 ore, dal Tempo al Resto del Carlino, senza parlare poi del can can che la bufala ha scatenato sul web.
... ma quando mai si è sentito dire che una banca svizzera rifiuta i soldi?


lunedì 26 marzo 2012

l'art.18 è un bluff?


"L'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori non difende il potere operaio, ma il potere sindacale" dice senza mezzi termini Franco Piperno ad un giornalista dell'agenzia Adnkronos interessato alla sua partecipazione nel film "Fiabeschi torna a casa" del regista calabrese Max Mazzotta girato in Calabria, nel cosentino, che lo vede nei panni di un prete. "La battaglia dei sindacati non va confusa con una reale difesa degli operai, perché è in realtà una battaglia in difesa del potere delle burocrazie sindacali". In altre parole, "se i licenziati ingiustamente tornano in fabbrica va bene per il sindacato, ma non è in sé un miglioramento del potere operaio e quindi della vita quotidiana in fabbrica".
"Il numero degli operai che ricorre per il reintegro - osserva conversando con il giornalista Adnkronos - è esiguo e si tratta per la maggior parte di operai sindacalizzati. L'esiguità, quindi, dipende sia dal fatto che lo Statuto si applica alle grandi imprese (e l'Italia è fatta soprattutto di piccole), sia dal fatto che le vertenze davanti al giudice per reintegro sono in sé poche, circa 30 in un anno". Ecco perché secondo il professore Piperno "la difesa del potere del sindacato non coincide necessariamente con la difesa della condizione operaia. Affermare il contrario è da ipocriti e lo dimostra la diminuzione, in tutti questi anni, del potere operaio che si traduce in ritmi di lavoro e norme di tutela". Insomma "il sindacato, difendendo l'articolo 18, difende se stesso". 

sabato 24 marzo 2012

Rocchetti, Golinelli e Vasco RShowTrubute Band

Ci sono attimi che cambiano l'intera vita. È sufficiente una canzone, una ballata, un ritmo per assediare l'anima e renderla partecipe di un sentire comune e fare “sballare” positivamente anche le persone definite serie.
Il rock è questo! E Massimiliano lo “sente” fin da bambino. Raccoglie tutto di Vasco Rossi, vinili, cd, video, libri, locandine, manifesti, gadget e se fosse possibile anche l'aria che respira. Ha iniziato ad imitarlo per gioco e poi l'amore per le sue canzoni lo hanno indotto a studiare nei minimi particolari il personaggio e, di conseguenza la musica: la parte artistica di Vasco ora tradotta in Band.
La tribute band voluta da Massimiliano è composta da virtuosi musicisti pop rock con alle spalle studi e anni di esperienza con esibizioni e partecipazioni importanti: Gianluca Rossiello: piano/keiboards; Francesco Merante e Christian Muccari: chitarre; Raffaele Posca: batteria; e infine Raffaele Trapasso al basso che subentra a Davide Andrea Fera. In merito alle esibizioni live e alle partecipazioni i Vasco Rock Show Tibute Band si esibiranno il 5 aprile a Crotone; il 7 a Taverna e il 28 con due ospiti del calibro di Golinelli e Rocchetti al People di Catanzaro

Chissà se Massimiliano, nel seguire in lungo e in largo per l'Italia il suo mito ha mai immaginato che un giorno avrebbe suonato e condiviso i musicisti storici di Vasco Rossi.
Portera; Golinelli; Rocchetti... oppure è stata la sua tenacia, la forza di volontà e la passione a realizzare il sogno? se è così, auguriamogli, allora, di duettare presto col mitico Vasco! lo merita.

riforma del lavoro: Mario Monti, Premier ineccepibile

Avere pazienza per i politici che verranno! Così conclude il suo intervento il Presidente del Consiglio Prof. Mario Monti dopo avere dissertato sulle esperienze e scelte dei governi precedenti. Con estrema correttezza e onestà mentale ha fatto il punto sui problemi attuali e sugli atteggiamenti poco corretti di ex Ministri e Premier che ora si trovano a cavalcare il vento delle elezioni e quindi sparano cazzate su tutto pur di recuperare consensi.
Insomma, un Mario Monti da Oscar a Cernobbio (Como). Un vero Capo di governo che lavora per il bene di tutti pur ammettendo le difficoltà oggettive e i probabili problemi che determinate scelte, operate dal suo governo, obbligate e improcrastinabili, creano agli italiani.

Catanzaro, cambia solo l'ora legale?

"buon governo e cambiamento" già sentito
I troppi errori fatti nel tempo da quanti si sono interessati di politica, nessuno escluso, hanno indotto i cittadini comuni ad avvicinarsi ad essa solo per necessità perché affamati da quel gioco sottile ma non troppo del potere esercitato sulle priorità della vita, vale a dire il lavoro e la dignità sociale che questo comporta. È ovvio che i politici di professione ma anche gli associati davanti ad accuse simili facciano quadrato e gridino allo scandalo stracciandosi le vesti e accusando di “antipolitica” coloro che non ne vogliono più sapere dei vecchi giochetti di parte!

Nella rete dei vecchi marpioni cadono anche persone colte e genuine che magari si spendono per tutelare lo stato sociale e garantire dignità ai più deboli. A volte hanno volti nuovi con cervelli vecchi perché allevati nelle scuole di partito (come dimenticare quel ragazzino Nino De Gaetano, pdci, che ricoprì incarichi di assessore regionale calabrese e che ha non solo cambiato casacca a suo piacimento ma ha anche gestito male il potere che gli derivava dalla carica, visti i risultati e i commenti del segretario del prc Paolo Ferrero in materia di finanziamento al partito). Ma tutti possiamo sbagliare! Però, vedere ripetere il rituale noiosamente provoca pruriti che devono essere alleviati. E la campagna elettorale iniziata in Catanzaro, di pruriti ne provoca parecchi.

Tutti vogliono fare qualcosa e rivoluzionare questo o quel programma; far ripartire progetti inspiegabilmente bloccati da anni; ripulire la città (anche se le discariche sono stracolme e non esiste la differenziata); far decollare il centro storico...
dopo Abramo all'auditorium Casalinuovo, Scalzo...
Unico cambiamento certo e legalmente valido è lo spostamento in avanti delle lancette dell'orologio tra la notte del 24 e 25 marzo: anche quest'anno arriva l'ora legale e solo grazie ad essa ci sarà risparmio di energia, soldi e qualche ora in più di sole da godere.

venerdì 23 marzo 2012

blogger, visualizzazioni dinamiche personalizzate

Le visualizzazioni dinamiche di Blogger sono accattivanti e offrono una visione immediata dei post pubblicati nel blog, li rendono veloci e scorrevoli ma a volte, come nel mio caso, non soddisfano appieno tutte le esigenze degli autori.
Quindi che fare se si è affezionati al vecchio layout classico ma si è anche attratti dalle nuove visualizzazioni dinamiche?
Semplice! Linkare l'url del proprio blog nel gadget dei link aggiungendo /view: io ho usato magazine http://aore12.blogspot.it/view/magazine

Art.18 o crescita e formazione?

La fiducia è una cosa seria e si dà alle cose serie! Così recitava un noto spot pubblicitario di qualche anno fa che aveva come sfondo un bel marchio con la cartina geografica dell'Italia e in tondo la dicitura “bel paese”. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti e tra alti e bassi si è andati avanti. Segreti, stragi, strategie tessute con una primaria filosofia di vita dedita al profitto!
Dopo il fallimento della politica è toccato ai prof. Salvare l'Italia dalle cattive azioni perpetrate nel tempo dalla cattiva politica ma, principalmente, dalla cattivissima diseducazione civica degli italiani. Ora, visti i risvolti regressi, c'è da chiedersi “possibile che tutto il male sta racchiuso nell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori?”. Va bene che la Fornero ha chiarito che non c'è da fidarsi appieno del “buon cuore dei datori di lavoro” e che sono previsti chiarimenti in merito ai licenziamenti, e che comunque il concetto verte a eliminare la forma di devianza mentale del lavoratore dipendente che ritiene di avere diritto assoluto a quel “determinato posto”. Ma lo stesso concetto non sarebbe anche valido per gli imprenditori i finanzieri d'assalto che con le loro scelte scellerate hanno creato la precarietà attuale?
Tornando alla frase iniziale, la fiducia è una cosa seria, quindi è opportuno scrivere leggi ben chiare che non lascino margini alla fantasia creativa di avvocati e ammiragli abituati a guardare e pontificare dall'alto dei propri bisogni ma sordi ai BISOGNI altrui. In sintesi: è opportuna la revisione dell'articolo 18 in un momento simile o sarebbe più consono ridiscutere del mercato del lavoro, delle politiche sociali, dell'istruzione, la cultura e di tutti quei meccanismi che aiutano a formare le coscienze?

giovedì 22 marzo 2012

la politica litigiosa non serve a nessuno!

A scorrere le notizie dei quotidiani si ha la netta sensazione che la recentissima esperienza politica non conta! Eppure è proprio a causa dei litigi tra bande che noi italiani ci troviamo ad essere (finalmente) amministrati da tecnici, i quali, senz'altro qualcosina la sbaglieranno ma quantomeno i primi risultati si vedono! Ed oggi, dopo essere stati messi alla berlina da gente che pensava di curare esclusivamente i fattacci propri, i risultati sono visibili. Quantomeno abbiamo ripreso una posizione di prestigio nei luoghi che contano per la politica nazionale ed estera!
Purtroppo nelle liti locali le fazioni si scornano a muso duro(?). Le promesse non costano nulla e ognuno lancia la sua! Ma se davvero questi signori hanno a cuore il futuro della città e dei suoi abitanti perché non pensano a stilare programmi seri così da essere valutati dagli elettori per le idee e non per le cazzate che sparano?







mercoledì 21 marzo 2012

commercio e rifiuti, affari e culture civili?


Cz, Corvo, mercatino rionale del martedì

Le civiltà nascono e crescono attorno ai commerci. Questo abbiamo appreso dai libri di storia. Ed è vero! L'altro giorno, con esattezza il martedì, per la prima volta si è vista un po' di vita nel quartiere;  signore camminare per strada (cosa inusuale) con capienti borse per la spesa dirette verso il vialone, tra la chiesa e il palazzetto dello sport. ( una botta di vita che origina disservizi altrui, insomma una guerra tra poveri perché da quando il maltempo ha causato danni laddove s'insediavano abitualmente i commercianti con le bancarelle del mercato rionale, il comitato comunale, ha destinato il mercato del martedì di Santa Maria nel quartiere Corvo).
È bastato questo per animare un quartiere fantasma!

Cz, Corvo, spazzatura di tutti i giorni
Periferia strana quella a sud di Catanzaro: strade vuote di giorno ma piene di spazzatura di ogni genere, dagli elettrodomestici ai residui di pasticceria: lattine di frutta sciroppata, brik di latte, panna, farine, cumuli di segatura e cani randagi che rovistano... se dal letame nascono i fiori, le malattie sono in agguato!
...  per queste inciviltà chi dobbiamo ringraziare?

lunedì 19 marzo 2012

Elsa Fornero, l'art.18 e il lavoro che non c'è

Questa volta la Fornero non ha convinto appieno sulla questione “lavoro e art. 18”. anche se, da un certo punto di vista, le motivazioni date a Fabio Fazio durante l'intervista in “che tempo che fa”, specificatamente nella parte riguardante la flessibilità del mercato del lavoro e quindi la relativa riflessione sulla mobilità intesa come stimolo per nuovi impegni e accrescimento dei bagagli culturali specie delle nuove generazioni, potrebbe essere condivisa, appare una divagazione intellettualoide nella concretezza quotidiana avvalorata dall'assenza totale del lavoro in quanto “impegno civile remunerato in armonia con i dettami della Carta Costituzionale”. Preoccupa l'esperienza regressa della formula “mobilità” contrattata dalle parti sociali sindacato-politica-confindustria-inps tranne che dai lavoratori che si sono visti defraudati della professionalità acquisita e costretti a svolgere le nuove mansioni imposte dalle agenzie per mantenere l'assegno economico maturato dopo anni di lavoro in barba alle enunciazioni politiche. Di fatto qualsiasi proposta, se privata delle fondamenta per sorreggere e sviluppare nuove forme di attività remunerate dignitosamente, è aria fritta! Si salverà qualche patrimonio ma porterà alla deriva la dignità dei cittadini e del welfare e si calpesterà la Costituzione Italiana.

domenica 18 marzo 2012

Reggio C. chiede il fitto all'Agenzia per i beni delle mafie?

Gridare il proprio sdegno e sentirsi vittime dei poteri romani è quasi una conseguenza logica per noi calabresi che ci siamo visti togliere treni, lavori pubblici, scuole, uffici postali e altre fonti di sostentamento per interi paesi e città. D'altronde dopo lo scippo fatto dall'ex ministro Mastella che con una serie di furbizie politico-amministrative ha scippato la scuola superiore di Magistratura destinata a Catanzaro e spostata a Benevento, la notizia della volontà di spostare l'Agenzia per i beni sequestrati alla mafia non può che ingigantire lo sdegno dei calabresi. Ma a ben guardare la questione inerente la sede dell'Agenzia che gestisce i beni confiscati alle mafie è da riconsiderare. Giuseppe Caruso, ex prefetto di Palermo, direttore dell'Agenzia in questione, il 18 gennaio pare abbia sbalordito i componenti della commissione parlamentare antimafia. Questi i fatti: l'Agenzia gestisce complessivamente 11.954 beni che quantificati in euro valgono miliardi e nello specifico, circa 10 miliardi per i beni sequestrati e almeno 2 per quelli confiscati. Ciononostante, l'ex prefetto deve andare dallo Stato e dalle banche a pietire le risorse per poter sopravvivere. Ma la cosa peggiore, quella che lo ha indotto a chiedere il trasferimento dell'Agenzia da Reggio a Palermo, pare che sia, non tanto quel 43,8% dei beni confiscati che si trova in Sicilia, ma la richiesta avanzata dal comune di Reggio Calabria all'Agenzia del pagamento di alcune somme per l'utilizzo della sede data in un primo momento in comodato d'uso dal comune di Reggio Calabria all'Agenzia che da gratuito passerebbe, appunto, ad accentuare gli aggravi per l'Ente che dovrebbe gestire i beni confiscati alle mafie.
 secondo quanto trapelato e diffuso dai quotidiani questa volta lo Stato o parte dei poteri non centrano! bastiamo noi a farci del male gratuitamente!

sabato 17 marzo 2012

Catanzaro, Abramo o Scalzo, chi vincerà?

A soli 9 mesi di distanza dall'elezione plebiscitaria di Traversa a sindaco, che, ricordiamolo, ha ottenuto quasi il 70% dei suffragi elettorali, i catanzaresi sono nuovamente chiamati a decidere la nomina del primo cittadino a causa delle dimissioni di Michele Traversa, che, secondo le scuse ufficiali, ha scelto di mantenere la carica di deputato piuttosto che quella di sindaco di Catanzaro. Per il momento, dopo la ritirata strategica di Vincenzo Ciconte quale espressione dell'UdC, ma consigliere regionale nella lista Loiero, la partita è giocata tra Sergio Abramo, già sindaco della città, e Salvatore Scalzo, giovane coraggioso che ha sfidato Michele Traversa, appunto, 9 mesi or sono. Chi vincerà? Giochetti a parte, dei quali Scalzo e Abramo dimostrano di possedere una certa abilità maturata nella vecchia scuola politica dei rispettivi schieramenti, il già sindaco Abramo sembra essere dotato di un corredo di famiglia importante: i dipendenti delle aziende del gruppo Abramo, nonché lle cose fatte nella precedente esperienza municipale. Infatti a far corona, nei suoi manifesti propagandistici, dietro la sua fotografia ci sono le perle delle cose fatte come la riqualificazione della città vecchia, il San Giovanni, il teatro Politeama con annessa la “fondazione” ma questa è sottintesa; però è bene ricordare anche la “pista ciclabile di viale Isonzo” e il degrado dei quartieri periferici. Scalzo, da parte sua, non vanta di “un'esperienza da amministratore pubblico”, quindi non può essere additato come quello che ha stravolto la vera faccia della città con inserti inutili e ingombranti (vedi la piazzetta del Pianicello) e neanche ha giocato con gli arredi urbani le fioriere e quant'altro. Insomma “Salvatorino”, come l'ha apostrofato benevolmente Sergio Abramo negli studi televisivi di telespazio, deve farsi le ossa come ha fatto il nipote (di Abramo) che nonostante la laurea della LUISS in tasca è entrato nell'azienda di famiglia non da dirigente ma da semplice impiegato. Salvatore Scalzo ha dalla sua parte i giovani e quanti vogliono dare una svolta alla politica così come è stata fino ad oggi. … però, chissà perché rimane prigioniero della vecchia nomenclatura politica della sinistra. Non avrebbero fatto meglio, entrambi, a fare liste civiche lontane dai soliti noti che sono i veri artefici del declino del paese?

giovedì 15 marzo 2012

un giorno con Ricky Portera e i Vasco RShow


Vasco rock Show e Ricky Portera
Domenica 18 c.m. frenetica per i nostri amici della tribute band Vasco rock show di Catanzaro CHE LI VEDE IMPEGNATI al mattino in un SEMINARIO (CLINIC) DI CHITARRA CON IL CHITARRISTA STORICO DELLA MUSICA LEGGERA ITALIANA RICKY PORTERA PRESSO L' EX BOOMERANG di SIANO DALLE ORE 11.00 ALLE ORE 13.00. E DALLE 15.00 ALLE ORE 18.00.
UNA GRANDE OCCASIONE PER APPRENDERE E PERFEZIONARE TECNICHE ESECUTIVE, NONCHÉ CONFRONTARSI CON IL CHITARRISTA FONDATORE DEGLI STADIO INSIEME A GAETANO CURRERI e CHE HA COLLABORATO, TRA GLI ALTRI, CON l'indimenticabile LUCIO DALLA col quale ha REGISTRATO ALBUM di successo e PARTECIPATO A TOUR NAZIONALI E MONDIALI. 
RICKY PORTERA, COME E' NOTO HA COLLABORATO CON il mitico VASCO ROSSI, ispiratore della band, RON, VENDITTI, FINARDI, BERTE', MORANDI, TURCI, ALICE. 
Mentre la sera possiamo apprezzare la loro musica rock live all'ENJOI. 
Fino a qualche anno addietro il locale si chiamava Keope ma oggi è conosciuto col nome ENJOI. Ed è qui, appunto, che ci porta la band dei Vasco Rock Show ad ascoltare le canzoni del rocker di Zocca eseguiti con rinnovata energia da Massimiliano Iannino, Gianluca Rossiello, Francesco Merante, Christian Muccari, Davide Andrea Fera, Raffaele Posca e il mitico RICKY PORTERA! per ulteriori ragguagli, chi è interessato/a può visitare la pagina Facebook del gruppo.

mercoledì 14 marzo 2012

A B C come Alfano Bersani Camusso

A come Angelino B come Bersani C come Camusso ma anche come Bonanni Casini... che gran casino abbiamo in testa e che grande imbroglio stanno diventando questi personaggi che dovrebbero guidare le genti del bel Paese. Nel gioco delle parti, proprio perché parteggiano per i propri ideali (?) ognuno di questi signori tira l'acqua al proprio mulino con forza e cerca sostenitori alzando i toni fino quando la corda non si spezza. Dal canto suo la Fornero dice che non metterà una paccata (paccata?) di soldi per sostenere lo stato sociale di tutti i cittadini se i sindacati continuano a porre veti etc etc. ma allora dico io a che serve tenere in vita 'sto catafalco dell'art. 18 quando tutte la grandi fabbriche sono morte e non c'è più nessun lavoratore da tutelare? Nn è che dietro all'art.18 si nasconde, ci nascondono, qualche altra cosa? Che so, tipo le poltrone conquistate a colpi di trattative sbagliate per i lavoratori ma buone per alcuni? Una cosa è certa: le grandi fabbriche non ci sono più e neanche la cultura del proletariato. C'è solo tanta incertezza. Quindi cerchiamo di fare qualcosa di concreto e lasciamo in pace la luna. E non venite a dire che sono discorsi di gente che pensa solo ai cazzi suoi. Queste sono parole di persone che hanno dato troppa fiducia a gente che non ne meritava neanche un po', visti i risultati, che non riesce a tirare fino a fine mese.
E non tirate in ballo lo spread la finanza e le banche se no affondate il coltello nella piaga e l'interrogativo si fa più forte: voi dove cazzo eravate??? e ci scappa da dire: il finanziamento ai partiti e le relative ruberie?
vediamo di porre fine a questo malcostume... che è meglio!

lunedì 12 marzo 2012

Mario Parentela al marca di Catanzaro

Mario Parentela "colonna sonora"


Un signore dai capelli bianchi e la bocca sigillata da una striscia nera guarda tre pile di vecchi dischi in vinile posizionate a triangolo su una pedana. Più in là strumenti a fiato e improbabili spartiti ingombrano ipotetici spazi dedicati alla musica bandistica.
Il signore dai capelli bianchi e dalle labbra sigillate ha uno spazio nel museo marca di Catanzaro fino al 1° aprile non per presentare il suo pesce d'aprile neo dada agli estimatori e amanti dell'arte ma per proporre letture differenti del fare umano, osservare in silenzio i rumori inutili del mondo. Fare il punto sulla situazione artistica e ascoltare in religioso silenzio le sensazioni traslate dai canali internazionali ai locali legati e condizionati dalla parola dal suono e dall'immagine.

Lui sta lì e sembra dire: non parlo più con chi non è all'altezza della situazione con chi apre la bocca e fa uscire fiato insensatamente. Ciononostante non ha un'espressione sorniona né si dimostra infastidito o scandalizzato. Forse spera o aspetta di vedere assurgere a musica i rumori inutili degli stolti.

Il signore dai capelli bianchi è Mario Parentela. Artista catanzarese che ama sperimentare.

Nella rassegna corrente dal tema “colonna sonora” Mario Parentela pare voglia far assurgere l'oggetto a metafora della parola insipiente. Lo si evince dagli strumenti a riposo, in attesa dei musicanti sul palco del paese allestito a corollario dei festeggiamenti   patronali.
Anche i 15 metri di percorso, disseminato di briciole audiovisive, riporta alla metafora di Pollicino.
Un Pollicino adulto che osserva con occhi da bambino le scorie dei grandi. Non a caso le particelle che compongono lo “spartito” parenteliano suggeriscono qualcosa di familiare. Essi sono (gli audiovisivi) la risultante storica della presenza umana che nel segnare i flussi e riflussi del pensiero contemporaneo da testimoni del percorso evolutivo tecnologico degli ultimi anni si trasformano in monito. un monito benevolo che induce a
astenersi dalla parola quando inutile e nel contempo evitare di essere vittime dei rumori inutili! (questo sembra voler dire l'artista con le sue installazioni) E bene fa il saggio a isolarsi nell'alveo del silenzio catartico fino a giungere, attraverso la rivisitazione poetica dell'oggetto, al gioco e alla creatività ri/trovata!

ph courtesy Anna Lauria©

venerdì 9 marzo 2012

BNL del Senato, prestiti al 1,57%

©M.Iannino, giochi, tm su cellulosa 80x60, 2012
Quando in Italia si stava bene e le aziende guadagnavano, esistevano circoli ricreativi aziendali (cral) che offrivano servizi invidiabili ai dipendenti associati e spaziavano dall'assistenza medica, quindi dentisti, oculisti e specialistica varia, fino alla beneficenza per i poveri e ai regali per la befana ai figli dei dipendenti in servizio e anche ai pensionati; ma il tempo delle vacche grasse è finito! Ce ne siamo accorti quando persino le aziende statali hanno iniziato a tagliare i privilegi ai dipendenti. Niente più viaggi gratis, impianto e traffico telefonico gratuito, ridimensionamento delle spese sanitarie etc etc.
Anche le banche si sono adeguate. Hanno aumentato le spese di commissione, la tenuta conto e non erogano prestiti se non a tassi altissimi solo dopo avere preso visione della solidità lavorativa presente e futura del cliente. A far eccezione è la filiale della banca nazionale del lavoro del Senato. Infatti, questa eroga muti ai senatori al tasso variabile del 1,57%! a divulgare la notizia è stato l'on.le Barbato dell'IdV dopo essersi presentato (con telecamera nascosta al direttore della filiale) motivando la richiesta del mutuo per l'acquisto di una casa.

Probabilmente la notizia farà alzare ulteriormente la stizza tra i cittadini che non arrivano a fine mese o che si sono visti negare un prestito in banca. Ma l'osservazione più consona alla notizia appena appresa nei confronti della classe politica e delle lobby bancarie, preservando il beneficio del dubbio su un'ipotetica “dimenticanza” delle ABI nell'innalzare anche lì i tassi d'interesse (perché al cittadino non entra niente in tasca nell'immediatezza), l'osservazione, dicevamo, potrebbe essere la seguente: come mai ancora una volta i privilegi dei politici rimangono tali nonostante agli italiani si chiedono sacrifici?

giovedì 8 marzo 2012

il coraggio di sbagliare: Elsa Fornero

festa della donna e declinazioni strumentali





Questa donna mi piace sempre di più!

Elsa Fornero dice chiaramente quello che pensa e, a mio parere, l'analisi sulla condizione delle donne in Italia e la relativa strumentalizzazione dell'intero universo femminile è azzeccata in pieno!
“Troppe declinazioni, per i gusti di Elsa Fornero: donne e finanza, donne e potere, donne e media, donne e immagine. «Troppa enfasi, questo significa che l'Italia sulle donnenon è un Paese maturo. In un Paese normale le donne non dovrebbero reclamare i diritti. Dovremmo essere allo stadio nel quale le donne lavorano, magari con una certa flessibilità, perché questa è la normale vita di un adulto». Il lavoro dovrebbe essere espressionedella propria personalità.”



domenica 4 marzo 2012

tav e gay, le mezze ore di Lucia Annunziata

Mezz'ora in più a disposizione della Annunziata su rai 3 per liberare cazzate inutili sui gay, anche se, ad essere sinceri la prima mezz'ora è stata proficua perché l'ospite è stato coraggioso ed ha detto come stanno davvero le cose sull'alta velocità. Non sto a ripetere quanto è stato detto, chi vuole può documentarsi sul web, ma una cosa è certa: se i politici che hanno trattato la questione alta velocità per le merci che parte da Lisbona e arriva a Kiev, quindi unisce l'Europa da una parte all'altra, avessero avuto lo stesso coraggio nel parlare e eliminareil politichese con la gente, magari incontrandola prima e sviscerare insieme le problematiche che la struttura avrebbe causato nell'impatto con l'ambiente, a quest'ora non saremmo di fronte a scontri ideologici, ambientali e politici per la tratta ferroviaria che tutto sommato interessa la Val Susa in minima parte.
Ma, ripeto non è di questo che voglio parlare!

Voglio gridare il mio dissenso su come sono strumentalizzati certi argomenti. Argomenti delicatissimi che toccano il privato, (si parla tanto di privacy, diritto alla vita, all'amore e poi pretendiamo che gli altri sbandierino ai 4 venti sentimenti, ritenuti dagli ignoranti, morbosi o contro-natura). Con quale diritto si pretende o si sussurra una confessione pubblica da chi non lo ha fatto quando era in vita.
Non si può iniziare un tema definendolo “il caso Dalla” nel giorno dei suoi funerali con due rappresentanti gay in collegamento da piazza Maggiore in Bologna sorvolando due ordini di motivi fondamentali:
  1. Lucio Dalla è stato un grande Poeta e un eccelso Musicista; una persona sensibile amata per la sua arte!
  2. Poco importa dove lo portasse la sua passione intima. Lui l'ha vissuta con dignità!
Non è facendo coming out che si risolvono i problemi sociali e culturali dell'essere gay. E neanche facendo leggi punitive per chi sfotte i gay. Solo la crescita culturale collettiva elimina i pregiudizi nei confronti dell'altro, il “diverso” ma poi diverso da chi?

giovedì 1 marzo 2012

Lucio Dalla ora è un Angelo

È morto Lucio Dalla!

Tra qualche giorno, il 4 di Marzo, avrebbe compiuto 69 anni. La sua data di nascita, appunto “4 marzo 1943”, diventata una canzone, ebbe un certo successo negli anni settanta.
Chi, tra i suoi estimatori, non ricorda la valenza interpretativa del cantautore e la sua esibizione col violino nelle prime uscite di “4/3/43”?
Le sue canzoni, elegantemente curate nei testi e nelle musiche, sono un corollario poetico a testimonianza della sua arte.
Lucio Dalla suonava molti strumenti ma amava definirsi un virtuoso del flauto. Di lui rimangono le cose fatte, incise nel vinile e nei file di ultima generazione ma non vedremo più le sue improvvisazioni jazzistiche dal vivo. Il suo corpo inanimato è stato trovato questa mattina nel suo letto d'albergo a Montreaux, in Svizzera, chiamato per esibirsi e proseguire per una serie di concerti.

Ora, senza condizionale, la tournée la continua con gli Angeli e chissà se potrà mettere in pratica quello che immaginava di fare:

Se io fossi un angelo
chissà cosa farei
alto, biondo, invisibile
che bello che sarei
e che coraggio avrei
sfruttandomi al massimo
è chiaro che volerei
zingaro libero
tutto il mondo girerei

andrei in Afganistan
e più giù in Sudafrica
a parlare con l'America
e se non mi abbattono
anche coi russi parlerei
angelo se io fossi un angelo
con lo sguardo biblico li fisserei
vi do due ore, due ore al massimo
poi sulla testa vi piscerei
sulle vostre belle fabbriche
di missili, di missili
se io fossi un angelo, non starei nelle processioni
nelle scatole dei presepi
...

A disposizione della politica del welfare

Nel leggere l'articolo di Ferrarella Luigi che sul Corriere della sera titola “-NDRANGHETA IL CONSIGLIERE REGIONALE PDL DA 14 MILA VOTI AL GIUDICE: CLIENTELISMO NECESSARIO- Politici in Calabria? «A disposizione»”
si rimane di sasso!, principalmente per due aspetti peculiari che lasciano intendere una pochezza di pensiero infinita associata ad una disarmante ignoranza dei legali che dovrebbero tutelare la difesa del consigliere in questione: Franco Morelli.
Cito testualmente: “mettersi a disposizione” è la condizione stessa del poter fare politica in Calabria”. Secondo il Ferrarella queste sono le parole che avrebbe detto al giudice Franco Morelli quando è stato tratto in arresto. Ma la stessa frase non potrebbe essere intesa come “spirito di sevizio cristiano di una politica al servizio, appunto, dei cittadini e in special modo dei deboli?” anche perché i 14.000 voti hanno una provenienza geografica diversa, cioè, sono stati ottenuti nella circoscrizione di Cosenza prima della “conoscenza coi Lampada” (o no?). E ancora, quanta ingenuità nell'istanza di libertà affidata ai difensori Lo Giudice e Sammarco che, indubbiamente lascerebbe basito chiunque uno stralcio simile, figuriamoci un giudice che deve decidere della libertà di un presunto malavitoso:
«La mentalità elettoralistica-clientelare è diventata cultura, costume e inevitabilmente anche modo di governare», è la premessa dell'istanza dei difensori di Morelli. E quindi, per chi come Morelli «vive ed opera in questo difficilissimo ambiente, mettersi a disposizione è quasi d'obbligo, senza grandi possibilità di crearsi una difesa che lo garantisca da immorali e infedeli strumentalizzazioni. Il mettersi a disposizione è condizione quasi fisiologica dell'attività politica svolta in Calabria, con la conseguenza di affidarsi supinamente alla lealtà dell'interlocutore».
L' argomento, sviluppato in questi termini, sembra lasciare basito il gip Giuseppe Gennari che scrive nelle motivazioni del no alla scarcerazione: «Il tenore della richiesta difensiva stupisce. Il mettersi a disposizione, in un contesto ambientale come quello reggino, vuol dire accettare lucidamente la possibilità di farsi asservire da interessi criminali mafiosi». Rischio che in Morelli è divenuto «scelta consapevole» perché, «quando le concessioni governative vengono magari sollecitate per imprese in cui lui stesso è socio dei Lampada, gli abusi diventano possibili corruzioni»
Anche se la difesa chiarisce che “Morelli sarebbe entrato in società con i Lampada solo per fini di beneficenza, mettendo per iscritto che i profitti di due delle tre società delle macchinette sarebbero dovuti essere destinati ad opere di bene, ovviamente non è sufficiente. Tant'è che il gip valuta in questi termini:
«di ciò l'unica prova è una bozza di un atto di destinazione del luglio 2010, e cioè di pochi giorni dopo l' esecuzione della misura cautelare a carico dei Valle» (alleati e parenti dei Lampada), «quando le partecipazioni scottano e Morelli deve disfarsene in fretta.”
Se è corretto quanto scritto dal giornalista del corriere, i dubbi si amplificano e i due avvocati difensori si arrampicano sugli specchi. Ma, ripeto, qualcosa non convince! Troppa ingenuità negli attori principali della vicenda e non ritengo che lo siano. Ritengo, invece che:
METTERSI A DISPOSIZIONE NON SEMPRE SIGNIFICA “ASSECONDARE IL MALAFFARE”! ne essere servili.

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