Manifesto dell'Arte Libera
Cultura
“sono fermamente convinto che l'arte, in quanto prodotto della creatività umana, non debba essere "accumulo " di ricchezze effimere quali il benessere materiale di pochi ma deve mirare alla crescita intellettuale della collettività intera mondale”
Una visione dell’arte come strumento di elevazione
collettiva piuttosto che come merce da accumulare è profondamente umanista e,
rivoluzionaria, nel contesto attuale. In un mondo dove spesso il valore
dell’arte viene misurato in milioni di euro e non in impatto culturale, questo
punto di vista richiama l’essenza più pura della creatività: quella che unisce,
ispira, provoca e trasforma.
L’arte come patrimonio condiviso. L’arte è alimento comunitario
accessibile, e non deve essere rinchiusa in collezioni private o musei
elitari.
Deve essere un ponte tra culture, generazioni e ideologie,
perché ha il potere di stimolare il pensiero critico e la consapevolezza
sociale.
Esprimiamo il dissenso contro la mercificazione
dell’ispirazione. Quando l’arte diventa solo investimento, perde la sua anima!
Il valore simbolico e spirituale supera di gran lunga quello
economico.
Gli artisti dovrebbero essere sostenuti per il loro
contributo alla società, non solo per il potenziale profitto.
Manifesto verso una crescita intellettuale globale:
Immagina un mondo dove l’arte è parte integrante
dell’educazione, della vita quotidiana, della politica.
Dove i murales raccontano storie di quartieri, le canzoni
denunciano ingiustizie, e le sculture invitano alla riflessione.
Dove ogni individuo può creare, esprimersi e sentirsi parte
di qualcosa di più grande.
Manifesto dell’Arte Libera: Per una Creatività che Illumina
il Mondo:
Premessa
L’arte è il respiro dell’anima collettiva. Non nasce per
adornare salotti o arricchire pochi, ma per scuotere coscienze, unire popoli,
elevare lo spirito umano. Questo manifesto è un grido gentile, una
dichiarazione di intenti, un invito alla rivoluzione culturale.
1. L’Arte non si possiede.
L’arte non è
proprietà, ma esperienza. Non si rinchiude in caveau, non si misura in aste.
Ogni opera è un dono, un ponte tra esseri umani, un frammento di eternità.
2. La creatività è un diritto
Ogni individuo ha il diritto di creare, sognare, esprimersi.
L’arte deve essere ovunque: nei muri delle città, nei corridoi delle scuole,
nei silenzi delle periferie. Nessuno escluso.
3. L’artista è voce del tempo!
L’artista non è decoratore del potere, ma testimone del
presente. È colui che vede oltre, che denuncia, che immagina. L’artista è
coscienza, non ornamento.
4. L’arte è rivoluzione pacifica.
L’arte deve disturbare, interrogare, liberare. Deve rompere
gli schemi, abbattere le barriere, accendere pensieri. È il linguaggio della
libertà.
5. Cultura come bene comune.
Sogniamo città dove la bellezza sia accessibile, dove i
musei siano piazze, dove le opere siano condivise. La cultura non è privilegio:
è linfa vitale della democrazia.
Firma collettiva. Aderisci. Lascia il tuo punto di vista.
Questo manifesto è aperto. Ogni artista, ogni cittadino,
ogni sognatore può aggiungere la propria voce. Perché l’arte, quando è libera,
non ha confini.
Manifesto for Free
Art: Creativity to Illuminate the World
Preamble
Art is the breath of the collective soul. It is not born to
decorate living rooms or enrich the few, but to awaken minds, unite peoples,
and elevate the human spirit. This manifesto is a gentle cry, a declaration of
intent, an invitation to cultural revolution.
1. Art cannot be owned
Art is not property, but experience. It cannot be locked in
vaults or measured in auctions. Every work is a gift, a bridge between human
beings, a fragment of eternity.
2. Creativity is a universal right
Every individual has the right to create, dream, and express
themselves. Art must be everywhere: on city walls, in school corridors, in the
silences of the margins. No one excluded.
3. The artist is the voice of the times
The artist is not a decorator of power, but a witness of the
present. One who sees beyond, who denounces, who imagines. The artist is
conscience, not ornament.
4. Art is peaceful revolution
Art must disturb, question, liberate. It must break
patterns, tear down barriers, ignite thought. It is the language of freedom.
5. Culture as a shared good
We dream of cities where beauty is accessible, where museums
are meeting places, where artworks are shared. Culture is not a privilege: it
is the lifeblood of democracy.
Collective Signature
This manifesto is open. Every artist, every citizen, every
dreamer can add their voice. Because when art is free, it knows no borders.
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