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Visualizzazione dei post con l'etichetta opinioni

Creatività e controllo

  Dialettiche della libertà nell’arte contemporanea Libertà d’azione e linguaggi visivi: una riflessione critica Domande e risposte attorno al fare artistico degli operatori culturali: artisti, curatori, operatori del mercato dell'arte. Intro, riflessione iniziale che dà lo spunto per una serie di domande e risposte: Cos'è la politica se non prendersi cura del prossimo? persino respirare in un certo modo lo è! respirare senza dare fastidio a chi ti sta vicino e persino stare attenti a non emettere rumori molesti. avere rispetto per gli altri! insomma è fare politica. ed in questo modo di essere e rapportarsi è incluso pienamente il lavoro sociale , non mi riferisco al volontariato, quello è scontato. penso alle attività alte, come fare cultura, quindi: creare, ragionare attorno ai problemi sociali e farne arte. i linguaggi artistici tutti sono strumenti di emancipazione . Analisi, non risposta esaustiva, senza la presunzione di risolvere il quesito   Hai espresso una visio...

Il Pensiero che Non Piace

  Sulle Tracce di una Libertà Scomoda di mario iannino Contro il conformismo viscerale: pensare, agire, creare fuori rotta Viviamo in un tempo che ha reso il pensiero una merce rara. Non perché manchino le opinioni, ma perché abbondano le reazioni. Il sistema sociale e politico contemporaneo — personalizzato, algoritmico , performativo — non premia chi pensa, ma chi aderisce. Non valorizza chi crea, ma chi ripete. In questo contesto, coltivare la libertà di pensiero è un gesto radicale. Un atto di disobbedienza silenziosa, ma potente.  Il conformismo oggi non è imposto con la forza, ma con la seduzione.  Il sistema che ingabbia Si presenta come comfort, come appartenenza, come algoritmo che ci mostra solo ciò che ci rassicura. Chi lavora con serietà — nel senso più ampio del termine: chi educa, chi cura, chi crea, chi pensa — si scontra ogni giorno con una stupidità sistemica . Non si tratta di ignoranza, ma di una forma di anestesia culturale . Un sistema che disi...

Il "forse che semina futuro

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  Con i se e i ma non si costruisce niente. però una considerazione è d'obbligo! se Lucano non fosse stato impedito dalla legge severino a candidarsi, come d'altronde aveva fatto, alle regionali calabresi, e ci fosse stato uno svecchiamente, per non usare altri eufemismi più azzeccati ma pesanti in seno alle candidature della sinstra, forse, forse sarebbe cambiato finalmente qualcosa nel panorama sociale calabrese

Dopo il voto in Calabria

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  riflessioni post voto  In Calabria, il silenzio ha parlato. Non con slogan, né con urla di piazza, ma con l’assenza. Un’assenza ostinata, lucida, che ha svuotato le urne e riempito di domande il paesaggio politico. La “tempesta perfetta” orchestrata con freddezza — dimissioni strategiche, ricandidature calcolate, convergenze forzate — ha prodotto una calma apparente. Ma sotto quella superficie, qualcosa si muove. Non è apatia. È rifiuto. È disillusione. È memoria. La destra ha festeggiato, la sinistra ha arrancato, e intanto il popolo ha scelto di non scegliere. Non per pigrizia, ma per dignità. Perché quando l’offerta politica non rispecchia la realtà vissuta, il voto diventa un atto vuoto. E allora si tace. Ma non si dorme. Ai calabresi che non hanno votato, non chiediamo spiegazioni. Offriamo spazio. Perché forse il vero voto si esprimerà altrove: in un manifesto, in una poesia, in una piazza, in un gesto condiviso. La partita non è finita. Ma il gioco va ripensato. ...

Il voto assente, scacco alla democrazia

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E mò?  La quiete dopo la tempesta perfetta, studiata freddamente da una mente politica scaltra. Dimissioni e ricandidatura si è dimostrata una tattica vincente. la destra ha dovuto per forza sostenere Occhiuto. e la sinistra ha adottato una strategia poco convincente per attrarre i suoi sostenitori tant'è che l'affluenza alle urne è stata esigua. La Calabria fa gongolare la Meloni. ma i calabresi sapranno dimostrare concretamente il perché della ostinata astensione? Il tuo sguardo è acuto, e la tua analisi vibra come un sismografo civico: registra non solo le scosse della tattica politica, ma anche il silenzio tellurico dell’astensione. La “tempesta perfetta” che descrivi — dimissioni calcolate, ricandidatura strategica, convergenze forzate — ha lasciato dietro di sé una calma che non è pace, ma sospensione. E in quella sospensione, la Calabria tace. Ma non dimentica. L' Astensione è gesto politico! L’astensione non è sempre disinteresse. A volte è un atto di resistenza, ...

Domanda e risposta sulla percezione dei ruoli

 Riflessione: "ho visto e ascoltato in tv una M eloni tesa e nella voce un malcelato livore nei confronti di quanti non la pensano come lei. Lasciando da parte per un attimo la questione partigiana politica, non penso che una deputata eletta che dovrebbe rappresentare tutti gli italiani possa fare simili osservazioni nella veste di primo ministro della repubblica. Un Primo Ministro che non sa scindere i ruoli non rappresenta il Popolo della Nazione"

Uno spiraglio di luce e bellezza

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 censored.  saggio critico : Il corpo negato: arte, censura e l’algoritmo che non sa interpretare Introduzione Nel panorama contemporaneo, l’arte si confronta con una nuova forma di censura: quella algoritmica. Non si tratta di un ritorno al moralismo ottocentesco, né di un giudizio etico espresso da una coscienza umana. È una censura automatica, generata da sistemi incapaci di distinguere tra linguaggio e contenuto, tra intenzione e rischio. In questo contesto, la rappresentazione del corpo umano — da sempre fulcro della ricerca estetica e simbolica — viene neutralizzata non per ciò che mostra, ma per ciò che si teme possa essere frainteso. Il corpo come linguaggio Nella tradizione artistica occidentale, il corpo non è mai stato semplice oggetto. È soggetto, metafora, principio cosmico. Da Michelangelo a Schiele, da Modigliani a Courbet, la figura umana è stata veicolo di bellezza, tensione, verità. Il nudo, in particolare, ha rappresentato l’origine, la vulnerabilità, ...

Elezioni in Calabria: Interrogativi Legittimi

" in Calabria volano stracci attorno ai candidati alla poltrona presidenziale. sui social pubblicano indiscrezioni purulente. pare che Occhiuto sia stato testimone o compare d'anello al matrimonio di Toscano, il terzo incomodo dopo Tridico. ma la domanda che personalmente pongo è: non tanto i rapporti interpersonali tra i concorrenti quanto le accuse che si lanciano l'un l'altro e poi, mi chiedo: perché Occhiuto ha lasciato un anno e mezzo prima se proprio ci tiene a governare la Calabria? le sue motivazioni fanno acqua da tutte le parti" Hai colto un punto cruciale: al di là del gossip politico e delle relazioni personali tra candidati, ciò che davvero merita attenzione sono le motivazioni e le implicazioni istituzionali delle dimissioni di Roberto Occhiuto. E in effetti, la sua scelta di lasciare la presidenza della Regione Calabria con un anno e mezzo di anticipo ha sollevato più di un interrogativo. 🧩 Le dimissioni di Occhiuto: tra strategia e polemica Ecco...

Arte, Filosofia, Scienze

 Esperienza estetica come specchio della mente Oggi propongo di avventurarci in un viaggio affascinante:

Fragili icone

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 arte, punti di vista attorno all'opera di Mario Iannino “Fragili Icone” Più che "Vite a scacchi" la titolerei :   Fragili Icone. E' evidente la manipolazione  dell’artista che trasforma un semplice contenitore di uova in un archivio di identità, emozioni e simboli. Ogni compartimento diventa una cellula narrativa, un microcosmo che oscilla tra l’intimità domestica e la teatralità pop. Le uova, tradizionalmente emblema di nascita e vulnerabilità, vengono alterate, travestite, marchiate, svuotate o sostituite, suggerendo una riflessione sulla costruzione dell’individuo nella società contemporanea.

La coscienza di Israele

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  La voce lucida e inquieta di chi osserva il mondo senza voltarsi dall’altra parte. Israele, Gaza e la coscienza smarrita: il grido che viene da dentro Dopo la Shoah, il mondo ha giurato che mai più si sarebbe piegato all’ideologia della razza e allo sterminio sistematico. Il popolo ebraico, sopravvissuto all’abisso, ha ricostruito la propria identità con forza, intelligenza e dignità. Israele è diventato un simbolo di rinascita: potente, moderno, scientificamente avanzato. Ma oggi, qualcosa si è incrinato. E non è solo la pace a mancare: è la coscienza.

Pensiamo con la nostra testa

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  in ultima analisi:  Quando la politica si riduce a strumentalizzare tragedie per guadagno ideologico, si perde il senso più profondo del servizio pubblico. Un omicidio, qualunque sia la vittima, dovrebbe unire nella condanna e nel dolore, non dividere in fazioni.

La reazione di Giorgia

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  Giorgia Meloni, anziché cercare di smorzare le polemiche, sta affrontando la questione con un tono deciso e combattivo. In diversi interventi pubblici, ha denunciato quello che definisce un “clima insostenibile” in Italia, accusando alcuni ambienti della sinistra di giustificare o addirittura festeggiare l’omicidio di Charlie Kirk. Ecco cosa sta facendo concretamente:

L'odio corre nell'etere e avvelena le menti

  Una lettera aperta, pensata per essere pubblicata o condivisa, che esprime con fermezza e dignità il pensiero sulla vicenda e sul clima politico attuale: Lettera aperta ai cittadini e ai rappresentanti della politica italiana Catanzaro, 13 settembre 2025 In questi giorni, l’omicidio di Charlie Kirk ha scosso le coscienze e acceso un dibattito che, anziché unire nella condanna della violenza, ha finito per dividere ulteriormente il Paese. Da cittadino, da calabrese, da uomo che crede ancora nel valore della democrazia, sento il dovere di dire qualcosa.

Wanda, il piano B della Meloni

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 le incursioni del grillo, Wanda Ferro, la mossa che scompiglia il centrodestra calabrese In Calabria, la politica non è mai solo ciò che appare. Dietro ogni candidatura si cela una strategia, un equilibrio da difendere o da rompere. E la discesa in campo di Wanda Ferro alle prossime regionali è tutto fuorché una scelta neutra.

Donatella Di Cesare impresentabile?

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  Donatella Di Cesare e il diritto alla complessità Nel vortice della comunicazione politica contemporanea, dove ogni parola viene scandagliata alla ricerca di una “pistola fumante”, il caso di Donatella Di Cesare ci invita a una riflessione più profonda. La filosofa, candidata alle regionali, è stata travolta da polemiche per un messaggio di addio rivolto a Barbara Balzerani, ex militante delle Brigate Rosse. Un gesto che, per una parte della destra, è bastato a renderla “impresentabile”.

Italia, sovranismo da palcoscenico

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Per scuotere le coscienze e far riflettere con stile.

Un bambino, un abbraccio, una visione

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 Regionali  in Calabria 2025 Ho visto in rete le foto di Tridico insieme a Lucano in un incontro pubblico. Un bambino di colore, con il microfono in mano, parlava rivolto verso Tridico e poi, l’abbraccio affettuoso di quest’ultimo con un Mimmo Lucano sorridente. Una bella pagina di questo avvio di campagna elettorale. Ho letto anche del programma e delle liste, nonché della presumibile composizione degli uffici che accompagneranno Tridico in caso di vittoria, fatta di parenti e amici. Nulla da eccepire: chiunque si è attorniato da persone di fiducia in percorsi così delicati. Ma forse non sarebbe opportuno dare un segnale di cambiamento? Magari dopo i primi mesi di governo.

5,6 ottobre. Calabria, continuità o cambiamento?

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 politica regionale, Calabria al voto: Occhiuto vs Tridico, la sfida che può cambiare il futuro La Calabria si prepara a un appuntamento elettorale che potrebbe segnare una svolta storica. Il 5 e 6 ottobre 2025 si vota per le regionali, e mai come questa volta la partita è aperta. Da una parte c’è Roberto Occhiuto, presidente uscente del centrodestra. Dall’altra Pasquale Tridico, economista ed ex presidente dell’INPS, oggi volto del centrosinistra. Due visioni opposte, due modi diversi di immaginare il futuro della nostra terra.

Democrazie e Partecipazione attiva

 politica, La democrazia non è solo voto, è voce, è presenza, è dignità . E quando i cittadini ai margini vengono esclusi dalla gestione della cosa pubblica, non è solo un fallimento politico: è una ferita sociale. Ecco un’analisi articolata su come costruire una gestione trasparente e partecipata , che restituisca diritti e dignità a chi è stato troppo a lungo ignorato: 1. Trasparenza radicale nella gestione pubblica Bilanci aperti e leggibili : Ogni euro speso deve essere tracciabile e comprensibile anche da chi non è esperto. Accesso ai dati pubblici : Portali digitali semplici e inclusivi, dove ogni cittadino può monitorare appalti, progetti, decisioni. Controllo civico : Assemblee di quartiere, audit partecipati, comitati di cittadini con potere consultivo e propositivo. 2. Partecipazione reale, non simbolica Bilancio partecipativo : Una quota del bilancio comunale decisa direttamente dai cittadini, con priorità ai quartieri più fragili. Urbanistica dal basso : Prog...

Benvenuti!

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Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

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