Il ritorno della Giorgina combattente
Lettera confidenziale a Giorgia Meloni
(in tono satirico, ma con affetto… pungente)
Buongiorno cara Giorgia,
ci voleva la Calabria, terra di sole e promesse non mantenute, per rivederti in scena. Da quando sei salita sul trono di Palazzo Chigi, sembri aver abbandonato il palcoscenico televisivo: niente più urla, niente più pugni sul tavolo, niente più “sinistra cattiva!” gridato con la passione di una tragedia greca. Che nostalgia.
Ma eccoti di nuovo, in versione “campagna elettorale”: la Giorgia da combattimento, quella che manda in pensione l’aplomb britannico e rispolvera il lanciafiamme retorico. I tuoi fan adorano quando ti trasformi da premier a paladina, con lo sguardo fiero e il microfono come spada. Peccato che i calabresi, più che fuochi d’artificio, avrebbero gradito acqua potabile, strade decenti e magari un ospedale funzionante.
E poi c’è lui, il tuo pupillo Occhiuto, che pare il protagonista di una fiction Rai: sempre elegante, sempre sorridente, sempre pronto a promettere. Ma qui, cara Giorgia, la fiction non basta. Serve il documentario. Quello vero, con i dati, i fatti, le soluzioni.
Onestamente? Se non vince, magari ci risparmiate il sequel. E finalmente, un po’ di silenzio. Che in Calabria, a volte, è più rivoluzionario di mille comizi.
Con affetto e sarcasmo,
restiamo in attesa....
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