Rapita, intrappolata in una fiaba
Tra scaffali e sogni, una bambina trova il suo regno incantato.
" il mondo attorno non esiste. La bambina ha eretto pareti invisibili attorno. con centrata sul mondo fatato che esce dalle pagine del libro ne è rapita. ha spento l'audio esterno, seduta ai piedi dell'espositore osserva i disegni colorati delle scene custodite nelle pagine del libriccino per bambini. Non le importa di essere in un supermercato strutturata a vendere generi alimentari per le famiglie, le è totalmente immersa ed è parte integrante della storia illustrata"
Sì,
Il mondo attorno non esiste.
La bambina ha eretto pareti invisibili, un silenzioso baluardo contro il rumore e la fretta.
Seduta ai piedi dell’espositore, con le gambe incrociate e lo sguardo rapito, è immersa nel mondo fatato che sgorga dalle pagine del libriccino illustrato.
I disegni colorati danzano davanti ai suoi occhi, le scene si animano, i personaggi le parlano.
Ha spento l’audio esterno, ignora il brusio del supermercato, le voci degli adulti, il tintinnio dei carrelli.
Non le importa che attorno si vendano generi alimentari, che tutto sia pensato per le famiglie indaffarate.
Lei è altrove.
Lei è dentro la storia.
E per un attimo, il supermercato diventa un castello, l’espositore una torre, e il libro… la chiave magica per un regno incantato.
Nel cuore della fiaba – Parte II
Un uomo si ferma poco distante. Ha in mano un foglio, è la lista della spesa, ma lo sguardo è attratto da quella piccola figura immobile, assorta. Si ferma un attimo. Sorride. È raro vedere un silenzio così pieno impossessarsi di qualcuno in un centro commerciale. E poi, una bambina che solitamente, iperattivi, i bambini, corrono tra i corridoi degli scaffali e tornano con patatine, ovetti kinder e altre leccornie o giocattoli che gettano nei carrelli e implorano le mamme a comprare i capricci. Questa è diversa. Non si accorge di lui. Sta seguendo un drago azzurro che vola sopra un castello di nuvole.
Sfiora la pagina con le dita, come se potesse toccare le ali lucenti del personaggio magico.
Il supermercato attorno continua a pulsare: vocii, ruote di carrelli sbilenchi, bip delle casse, voci, passi. Ma lei è altrove.
Il commesso che riordina le confezioni di pasta la nota. Si avvicina, curioso.
“Ti piace quel libro?” chiede con voce gentile.
La bambina alza lo sguardo, gli occhi grandi come laghi.
“Sì. è bellissimo. Sto volando con lui. vedi sono sulla sua schiena”
Il commesso non sa cosa rispondere. Si limita a sedersi accanto a lei, per un istante.
Poi si alza, le fa un cenno e torna al suo lavoro.
Un uomo si ferma poco distante. Ha in mano una lista della spesa, ma lo sguardo è attratto da quella piccola figura immobile, assorta.
Sorride. È raro vedere una scena simile. Pensa.
La bambina non si accorge di lui. Sta seguendo un drago azzurro che vola sopra un castello di nuvole.
Sfiora la pagina con le dita, come se potesse toccare le ali lucenti dell’animale.
Ha spento l’audio esterno, ignorando il brusio del supermercato e le voci degli adulti, il tintinnio dei carrelli, e vola.
Non le importa che attorno si vendano generi alimentari, che tutto sia pensato per le famiglie indaffarate.
Lei è altrove.
Lei è dentro la storia.
L’uomo avrebbe voluto immortalare quel momento.
Scattare una foto, fermare quell’incanto.
Ma gli impegni lo chiamano, e anche la moglie e tira dritto. Con lei nella testa. E la scena gli resta
impressa più di qualsiasi prodotto sullo scaffale e l'accompagna per tutto il giorno
Nel cuore della fiaba – Parte III
Non c’è traccia di genitori, né di qualcuno che la accompagni.
Cristina è sola, ma non smarrita.
È seduta come una piccola statua: concentrata, immobile ai piedi dell’espositore, con il libro aperto sulle ginocchia. Il mondo attorno continua a muoversi, ma lei è ferma.
Ferma dentro la storia.
Una signora anziana si avvicina piano, con passo lento e sicuro. Ha un sorriso dolce e gli occhi pieni di pazienza. “Cristina, sapevo di trovarti qui,” dice, chinandosi leggermente. “Vieni, andiamo…”
La bambina non alza subito lo sguardo. “Nonna, aspetta… voglio finire la storia.”
La voce è limpida, decisa, come quella di chi sa che il tempo può aspettare quando il cuore è altrove.
La nonna si pone accanto a lei, senza fretta. Non dice nulla. Guarda le pagine, guarda Cristina.
E per un momento, anche lei entra nel mondo incantato. Due generazioni, unite da un libro, rapite tra scaffali di biscotti e detersivi, in un angolo dove la fantasia ha vinto sulla realtà.
mario iannino©
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