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Recensione dell'opera di Mario Iannino: "Strappi su corpi astrali" "Strappi su corpi astrali" è una manipolazione digitale che si muove tra il visibile e l'invisibile, tra la carne e l’energia, tra la lacerazione e la rinascita. L’artista Mario Iannino, noto per la sua sensibilità visionaria e il suo approccio sperimentale, ci propone un’opera che non si limita a rappresentare: essa interroga . Temi e suggestioni Corpi astrali : L’opera evoca dimensioni extracorporee, dove l’identità si dissolve in flussi energetici. I corpi non sono più contenitori, ma veicoli di memoria e trauma. Strappi : Le lacerazioni digitali sembrano ferite cosmiche, squarci che rivelano ciò che normalmente resta celato. È come se l’immagine stessa fosse stata attraversata da un evento emotivo o spirituale. Manipolazione digitale : Iannino usa la tecnologia non come mero strumento, ma come linguaggio espressivo. Le texture, le sovrapposizioni e le distorsioni creano un se...
Nota tecnica e dichiarazione d’intenti Le immagini presenti in questo blog sono frutto di ricerca artistica e testimonianza poetica. Non contengono contenuti offensivi, violenti o inappropriati. Se qualche contenuto risultasse non visibile o temporaneamente oscurato, è possibile che si tratti di un errore di sistema o di una interpretazione automatica non aderente al senso profondo dell’opera. Questo spazio è dedicato alla bellezza, alla libertà espressiva, alla dignità della materia e della parola. Ogni gesto creativo qui condiviso nasce dal rispetto, dall’ascolto, e dal desiderio di costruire ponti. La censura non ferma il respiro. La bellezza trova sempre una via.
La bellezza non si censura Viviamo in un tempo in cui la parola e l’immagine cercano ancora di costruire ponti. Ponti di senso, di amore, di memoria. Eppure, anche oggi, accade che un gesto poetico venga frainteso, che un’immagine venga oscurata, che un pensiero venga sospeso nel vuoto digitale. Non vendiamo pubblicità. Non cerchiamo clamore. Divulghiamo bellezza. Questa frase è ripetuta nella home con convinzione, perché questa è la nostra missione! Parliamo della Bellezza che nasce dal vissuto, dalla materia, dalla crepa che diventa luce. La bellezza che non urla, ma sussurra. Che non offende, ma accoglie. Che non divide, ma unisce. Se un algoritmo non comprende, noi continuiamo a creare. Se una piattaforma limita, noi continuiamo a condividere. Perché la libertà di espressione non è un privilegio: è un respiro. Questo spazio è dedicato a chi cerca il senso, a chi ascolta il silenzio, a chi vede oltre l’apparenza. Le immagini che proponiamo non sono provocazioni, ma testimonia...
flashbach. Il gesto di Aniceto, Nino, Mamone — così spontaneo, così umano — trasforma un piccolo quadro in un grande atto di affetto. Questa non vuole essere una recensione critica formale ma è testimonianza della valenza dell'uomo e pittore attraverso l'intreccio dell’opera e il suo antefatto per il modo in cui è entrata in casa e tra la collezione "Iannino", come merita: Il titolo è implicito; Vaso di fiori. E' un Olio su tela, 10x15 cm, firmato: Aniceto Mamone; con una dedica rispettosa sul retro: "Alla signora Anna, con profonda stima, datato:1981" Un minuscolo vaso di fiori, una preziosa, immensa miniatura dipinta con mano sicura e sensibilità impressionista, si presenta come un frammento di quiete. I toni morbidi e sfumati, la luce diffusa, il gioco tra rosa, rosso e verde su uno sfondo blu-violetto evocano una serenità domestica, quasi un pensiero gentile che prende forma. Il vaso bianco, semplice e centrale, non è solo contenitore: ...
Tra scaffali e sogni, una bambina trova il suo regno incantato. " il mondo attorno non esiste. La bambina ha eretto pareti invisibili attorno. con centrata sul mondo fatato che esce dalle pagine del libro ne è rapita. ha spento l'audio esterno, seduta ai piedi dell'espositore osserva i disegni colorati delle scene custodite nelle pagine del libriccino per bambini. Non le importa di essere in un supermercato strutturata a vendere generi alimentari per le famiglie, le è totalmente immersa ed è parte integrante della storia illustrata"
Ogni estate, tra le pietre calde del casolare e il respiro salato dello Jonio, qualcosa si muoveva dentro di me. Non era solo il ritorno a casa, ma un viaggio tra memorie, incontri, strade sterrate e silenzi che parlano. Questo è il racconto di un’estate che ha avuto il suono di una chitarra, il passo di un labrador fulvo, e lo sguardo di Teresa, che curava gli animali come si curano le ferite dell’anima. E' una storia comune a tanti calabresi emigrati che, come ogni anno, alla fine della scuola si spostano nei paesi d'origine, in Calabria,. La mia famiglia si spostava nella casa di campagna affacciata sullo jonio. Il panorama che si gode ancora oggi dalla sommità del costone roccioso è mozzafiato, e il silenzio è cadenzato dal canto delle cicale, dei grilli e sopra ai loro fastidiosi richiami si leva il dolce fischiettio degli uccelli. Il casolare è immerso nella campagna, su un alto spuntone roccioso quasi ricoperto da enormi piante di fichi d'india. Di anto in tanto...
Il sogno si trasforma in un soffio e compare Leyla, col suo cucchiaio d’argento, che versa nell’aria granelli di coriandolo cantori. Le note si posano sulla zuppa fumante e diventano parole, parole che parlano di viaggi, di terre lontane e di chi ha perso la voce. Al risveglio, Nino riapre gli occhi e scopre che la padella ha creato una nuova ricetta: la Zuppa dei Ricordi Sognati. Ne versa un mestolo nel Calderone del Mondo, e il vapore si alza trasformandosi in immagini danzanti di volti amici, di mani strette, di abbracci che ancora non sono accaduti in un dipinto profumatissimo e pieno di nostalgia; la storia prende vita e illustra un racconto dal sapore autentico della Calabria, quello che sprigiona la padella sul fuoco dei ricordi e danza nella mente di chi legge o ascolta la favola: SECONDA PARTE del rito delle “Patati e Pipareddhi Frijiuti” Più che un ricordo, è un dipinto profumatissimo e pieno di nostalgia: il racconto prende vita ...
"favole senza tempo, rifugio, poesia dell'anima" Leyla la bambina del tempo La Congrega dei Cuochi Magici Nel cuore di una cucina sospesa tra le stelle e la Terra, cinque cuochi straordinari si riuniscono attorno a un calderone cosmico. Non cucinano solo per nutrire: cucinano per guarire, per unire, per celebrare la diversità del mondo.
Il Rifugio delle pieghe del tempo L’immagine evoca un’atmosfera profondamente intima e familiare, dove ogni oggetto racconta un particolare della storia vissuta di chi vi abita.
Stamane mi va di giocare. Voglio parlare di "gniofisica" e "archetipi". La gniofisica è una disciplina poco conosciuta e non ufficialmente riconosciuta dalla comunità scientifica, che si propone di interpretare i tratti somatici (cioè le caratteristiche fisiche del volto e del corpo) per dedurre aspetti della personalità, delle attitudini e persino dello stato energetico di una persona. È una sorta di fusione tra fisiognomica , morfopsicologia e antropologia visiva , con un tocco simbolico ed esoterico. Ecco cosa potrebbe suggerire il volto tratteggiato affianco secondo i principi della gniofisica e della fisiognomica:
Un sogno da e per Gaza. Una favola cucita attorno all’immagine reale degli affamati, vittime di Netanyahu in Gaza e di quanti girano la testa dalla parte opposta. Una realtà drammatica che nulla ha di tenero ché cruda e penetra nelle carni come solo i sogni dei bambini sanno essere. E come tutte le favole che si rispettano, la rendiamo atemporale, inventiamo nomi e situazioni surreali per esorcizzare i nostri demoni lasciati liberi di alimentare gli abomini sui deboli indifesi allo sbando e senza tutele.
"c'è sempre qualcuno che..." Manipolazione digitale e interazione con AI Sull’immodestia. La presunzione e la volatilità del pensiero. La vanagloria è spesso una trappola e può allontanare dalla vera missione ch’è l’essenza del creare e servire la società. Essere un artista, un pensatore o un creatore. Un intellettuale autentico è colui che mette il proprio intelletto a servizio del prossimo. Pensi che i curatori di Bellezza siano e debbano essere dei santoni?. Ma no non è così. Anche i santoni s’incazzano. S’incazzano davanti ai crimini contro l’umanità. Davanti alle ingiustizie. Alla tracotanza. Le occasioni non mancano per reagire alle barbarie. Ma i creatori di Bellezza reagiscono proponendo Bellezza. E qual è la reazione migliore alle brutture se non la pacificazione sublimata dalla creatività?
"il vanesio, generato con AI" La vanagloria. Gli effetti dell'esposizione selvaggia associata all'uso dei mass-media si sono evoluti e, gli stati, da giochini innocenti tra conoscenti, hanno intrapreso strade a senso unico, sconnesse e pericolose che conducono ad un unico traguardo: la sovraesposizione patologica egocentrically.
Chiacchiericci inutili e pettegolezzi inconcludenti divulgati per il solo piacere di sproloquiare degli stolti sono alla base della disinformazione. "Il circolo delle malelingue. Immagini generate dall'intelligenza artificiale" Ho giocato un po’ con l’intelligenza artificiale. Ho seguito le indicazioni e fatto delle domande come suggerito dal programma e chiesto alcune cose per sondare le potenzialità dell’applicazione. Ho giocato, appunto. Le ho fatto delle domande specifiche e ha risposto sommariamente.
ABBI CURA. Abbi cura di me non per pietà
Catanzaro marina, lungomare È una bella giornata di sole che, nonostante il freddo pungente che stimola la pelle esposta al vento a reagire e le gambe a camminare veloci, invita a godere della luce solare immensamente generosa in Calabria e fare il pieno di aria iodata. Le guance e le mani assumono un colorito rosato. Due gabbiani, poggiati sul muricciolo che delimita la passeggiata del lungomare dalla spiaggia e quindi del mare, oziano al sole. Non hanno paura della gente che passa vicina. Hanno capito che nessuno è intenzionato a fare loro del male. Anzi, aspettano che qualcuno porga del cibo, biscotti sbriciolati o del pane raffermo.
Sei un qualunquista! Si diceva in maniera dispregiativa a chi pensava e curava solo i cazzi suoi. Politicamente era un'accusa a quanti non avevano a cuore il buon andamento della comunità e, in senso più ampio, della società tutta e dei valori aggreganti che determinano l'importanza intellettuale dello stare insieme.
Le notizie corrono. Specialmente nelle realtà cittadine dove una routine consolidata e calendarizzata nell'agenda dell'amministrazione comunale avulsa da qualsiasi etichetta politica mette radici.
Impossibile fermare il tempo! Pensare di poter ostacolare l'avanzata dell'intelligenza artificiale e le infinite possibilità d'influenza nelle variegate sfere delle azioni umane è come tentare di svuotare l'oceano con un secchiello. D'altronde perché ostacolare la tecnica e le scienze? Viviamo realtà scientifiche impensabili fino a qualche decennio addietro. E, coadiuvate dalle applicazioni installate sui terminali divenuti imprescindibili, viviamo esperienze surreali. L'IA (intelligenza artificiale) spopola nelle rappresentazioni narranti e annienta l'azione degli illustratori grafici, pubblicitari e quanti sono innamorati della figurazione illustrata.
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.