L'odio corre nell'etere e avvelena le menti
Una lettera aperta, pensata per essere pubblicata o condivisa, che esprime con fermezza e dignità il pensiero sulla vicenda e sul clima politico attuale:
Lettera aperta ai cittadini e ai rappresentanti della politica italiana
Catanzaro, 13 settembre 2025
In questi giorni, l’omicidio di Charlie Kirk ha scosso le coscienze e acceso un dibattito che, anziché unire nella condanna della violenza, ha finito per dividere ulteriormente il Paese. Da cittadino, da calabrese, da uomo che crede ancora nel valore della democrazia, sento il dovere di dire qualcosa.
La morte di un uomo non può mai essere terreno di propaganda. Non può diventare un’occasione per rafforzare il proprio fronte ideologico, né per lanciare accuse strumentali. Eppure, è ciò che sta accadendo. Post provocatori, commenti disumani, silenzi imbarazzanti e parole gridate: tutto contribuisce a un clima che non ha nulla di civile.
La politica, quella vera, non si nutre di odio. Non si costruisce sulle tragedie. La politica è responsabilità, ascolto, rispetto. È capacità di unire anche quando le idee dividono. È il coraggio di abbassare i toni quando il dolore dovrebbe parlare da solo.
A chi oggi cavalca l’indignazione, a chi usa il lutto per guadagno personale, rivolgo un appello semplice:
Fermatevi. Riflettete. Abbiate rispetto.
La violenza non ha colore politico. La dignità non ha bandiera. E la democrazia non sopravvive se ogni tragedia diventa un pretesto per colpire l’altro.
Da Catanzaro, da una terra che conosce il peso del silenzio e la forza della parola, chiedo a tutti – cittadini, giornalisti, rappresentanti istituzionali – di tornare a una politica che costruisce. Che non urla, ma dialoga. Che non divide, ma cura.
Perché solo così possiamo sperare in un’Italia più giusta, più umana, più vera.
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