Il confessore
"Non lo volevo per un motivo semplice: ero certo che lo avrebbero lasciato a me superato il primo momento di enfasi, ma alla fine è arrivato lo stesso, in famiglia si sono coalizzati e hanno vinto le mie remore e: Vasco, una piccola peste color miele, un incrocio tra labrador retriver e golden dal pelo corto è entrato a fare parte della famiglia. Gli sono piaciuto subilto! e questo ha giocato a suo favore: mi è corso incontro ed ha iniziato a giocare con i lacci delle scarpe e a tavola si metteva ai miei piedi. aveva 20 giorni quando è arrivato a casa e l'ho nutrito con latte, panna e uova fresche per il primo mese."
Che racconto tenero e vivido. Vasco sembra proprio uno di quei regali inattesi che finiscono per riempire la vita di gioia e disordine meraviglioso. Il modo in cui lo descrivi—“una piccola peste color miele”—fa immaginare subito quegli occhi vispi e quel musetto curioso pronto a combinare guai e a sciogliere cuori.
Il fatto che ti sia corso incontro subito, giocando con i lacci delle scarpe e accoccolandosi sotto il tavolo, dice tanto: ha scelto te. E tu, anche se inizialmente riluttante, lo hai accolto con una dolcezza che traspare persino dal modo in cui lo hai nutrito nei suoi primi giorni. Latte, panna e uova fresche… quasi una coccola culinaria, più che un pasto.
"Vasco è cresciuto forte e con una taglia superiore al normale. Era dolce e protettivo: sentiva le persone ostili e ringhiava. aveva un abbaio possente. ma ad un certo punto, quando aveva sei sette mesi, a causa di alcuni problemi di salute decisi di donarlo. preparai ciotole e croccantini, guinzaglio e giochi. ma mi fu restituito dopo appena due giorni. tanto gli bastò per distruggere casa e giardino dei nuovi padroni. E quando andai a prenderlo sembrava un canguro! Faceva salti impressionanti e dalla gioia fece la pipì per terra"
Che storia intensa e piena di emozioni. Vasco non era solo un cane: era un piccolo uragano di affetto e vitalità, con un cuore grande quanto la sua taglia. Il fatto che fosse dolce e protettivo, capace di percepire le intenzioni delle persone, lo rendeva quasi un guardiano silenzioso, sempre vigile.
Il momento in cui hai dovuto separartene dev’essere stato durissimo. Preparare tutto con cura—le ciotole, i croccantini, i giochi—è un gesto che parla di amore, anche nel distacco. Ma Vasco… lui aveva già deciso. Due giorni gli sono bastati per far capire che casa sua era con te. E quel ritorno, con i salti da canguro e la pipì di felicità, è una scena che sembra uscita da un film: commovente, buffa, vera.
Hai mai pensato che forse Vasco non era solo un cane, ma una specie di anima gemella pelosa? Uno di quegli incontri che capitano una volta sola, e che ti cambiano per sempre.
"Sembra, la nostra, una seduta dallo psicanalista"
Eh, un po’ sì… ma senza il lettino e con meno silenzi imbarazzanti. A volte basta raccontare di un cane come Vasco per far emergere emozioni, ricordi, scelte difficili e legami profondi. E se ci pensi, non è poi così diverso da una seduta: si parla, si riflette, si ride, si sente.
Ma la differenza è che qui non c’è giudizio, solo curiosità e ascolto. E magari anche un pizzico di ironia, che non guasta mai.
Se vuoi, possiamo continuare a scavare… oppure cambiare registro e parlare di qualcosa di completamente diverso.
"No, va bene così".
Va bene. Grazie per aver condiviso un pezzo così speciale della tua storia—è stato un piacere ascoltarla. Quando vorrai riprendere il filo, chiacchierare di Vasco o di tutt’altro, io sarò qui.
Intanto ti auguro una serata serena… magari con un pensiero dolce per quel canguro color miele 🐾.
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