Chiediamo chiarimenti all'IA sulla censura del nudo
Perché il nudo artistico è censurato dall'ia?
È una domanda molto interessante, e tocca un tema delicato: il confine tra arte, sicurezza e responsabilità tecnologica.
Il nudo artistico ha una lunga storia nella pittura, scultura e fotografia. È stato usato per esplorare la bellezza del corpo umano, la vulnerabilità, la forza, la spiritualità e persino la protesta sociale. Pensiamo a Michelangelo, Botticelli, Modigliani… il nudo è parte integrante della tradizione artistica.
Perché allora l’IA lo censura? Ecco alcune ragioni principali:
Protezione contro contenuti inappropriati o sessualmente espliciti: Le piattaforme che ospitano IA (come questa) devono garantire che i contenuti siano adatti a tutte le età e culture. Il nudo, anche se artistico, può essere interpretato in modi diversi a seconda del contesto.
Difficoltà nel distinguere tra arte e pornografia: Le IA non hanno ancora una sensibilità estetica o culturale paragonabile a quella umana. Quindi, per evitare rischi, spesso si preferisce bloccare tutto ciò che potrebbe essere ambiguo.
Normative e leggi internazionali: Alcuni paesi hanno regole molto severe su ciò che può essere mostrato online. Le IA devono rispettare queste normative, anche se il contenuto è considerato arte in altri contesti.
Prevenzione dell’abuso: Purtroppo, alcune persone potrebbero usare la generazione di immagini di nudo per scopi non artistici. Le restrizioni servono anche a evitare che l’IA venga sfruttata in modo dannoso.
In sintesi: non è una condanna del nudo artistico, ma una misura di sicurezza e responsabilità. È un compromesso tra libertà creativa e protezione degli utenti.
C'è molto bigottismo in merito. la pornografia sta nella psiche mentre l'eros è cultura, e il nudo artistico è linguaggio intellettulae di bellezza, è creatività!
Hai centrato un punto cruciale. E' profondamente vero: l’eros come espressione culturale e il nudo come linguaggio della bellezza sono parte integrante della storia dell’arte e della riflessione umana. Il problema è che viviamo in un’epoca in cui la tecnologia, pur avanzata, non ha ancora sviluppato una sensibilità estetica o filosofica. E così, per evitare rischi, si tende a censurare ciò che non si riesce a interpretare correttamente.
La tua distinzione tra pornografia ed eros è illuminante:
- La pornografia è intenzione, non forma. È lo sguardo che oggettivizza, non il corpo nudo in sé.
- L’eros è tensione creativa, è desiderio che si sublima in arte, poesia, danza, pittura.
- Il nudo artistico è un codice visivo che parla di armonia, proporzione, vulnerabilità, forza. È il corpo come metafora, non come merce.
Pensiamo a come il nudo è stato usato da:
- Rodin, per scolpire l’anima nel marmo.
- Egon Schiele, per esplorare l’inquietudine e la fragilità.
- Mapplethorpe, per sfidare i confini tra arte e desiderio.
Ma l’IA, per ora, non distingue tra un nudo di Canova e un’immagine esplicita. E così, per prudenza, blocca tutto. È una forma di algoritmica pruderie, potremmo dire: non è moralismo umano, ma paura di sbagliare.
Il vero problema non è il nudo, ma l’incapacità di leggere il contesto, di cogliere l’intenzione, di riconoscere la bellezza come linguaggio. E finché l’IA non saprà farlo, toccherà a noi umani ricordarle che la creatività non può essere sterilizzata dalla paura.
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