Figurazione, Due giganti: Caravaggio e Courbet
Il confronto tra Gustave Courbet e Michelangelo Merisi da Caravaggio è affascinante: due artisti separati da secoli, ma uniti da una comune tensione verso la poetica del vero, intesa come rappresentazione cruda, diretta e anti-idealizzata della realtà.
Poetica del vero: il cuore del parallelismo
1. Rifiuto dell’idealizzazione
- Caravaggio rompe con il manierismo e l’estetica classica, scegliendo modelli popolari, volti segnati dalla vita, corpi imperfetti. I suoi santi sembrano mendicanti, i suoi Madonne sono donne comuni.
- Courbet rifiuta l’arte accademica e mitologica, dipingendo contadini, operai, e scene quotidiane con realismo brutale. L’Origine del mondo ne è l’emblema: il corpo femminile non idealizzato, ma reale e tangibile.
2. Scelta dei soggetti “bassi”
- Entrambi elevano soggetti considerati indegni dell’arte “alta”: Caravaggio dipinge ladri, prostitute, martiri sanguinanti; Courbet ritrae becchini, lavandaie, e scene di vita rurale.
- In I Funerali a Ornans, Courbet trasforma un funerale di paese in un’opera monumentale, come Caravaggio fa con La morte della Vergine, dove la Madonna è una donna morta realmente, forse una prostituta.
3. Uso drammatico della luce e della materia
- Caravaggio usa il chiaroscuro per scolpire i volumi e accentuare il dramma, immergendo i personaggi in un’atmosfera teatrale e carnale.
- Courbet, pur non impiegando il chiaroscuro barocco, lavora la materia pittorica con densità e tattilità, rendendo la carne, il fango, il tessuto con una fisicità quasi scultorea.
Ideologia e provocazione
- Entrambi sono rivoluzionari: Caravaggio scandalizza la Roma papale, Courbet sfida la borghesia francese e partecipa alla Comune di Parigi.
- La loro arte è politica, nel senso che rompe con l’establishment e dà voce agli emarginati, ai corpi veri, alle storie non raccontate.
Eredità e influenza
- Caravaggio influenzò il realismo seicentesco e il cinema moderno con la sua regia visiva.
- Courbet aprì la strada all’Impressionismo e alle avanguardie, mostrando che l’arte può essere autonoma, sovversiva, materiale.
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