sabato 12 luglio 2025

MORIRE DI SANITA' IN CALABRIA


A proposito di sanità. Tra burocrazie e famelicità sparse ...

Se pensiamo che fino a qualche anno addietro tutti , ma proprio tutti avevamo la possibilità di curarci ed essere all’occorrenza “ricoverati in ospedale” per gli accertamenti del caso. Una questione squisitamente sociale voluta dalla nostra bellissima Carta della Costituzione e messa in atto dalla volontà politica della tanto bistrattata prima repubblica.

Veniamo ai fatti. Oggi quella volontà non esiste! È stata abortita dall’indolenza collettiva e dall’avidità dei predatori che si sono messi attorno al capezzolo dell’affaire sanità. Non a caso la Calabria è stata commissariata per decenni!

In Calabria, forse si soffre di più rispetto al resto d’Italia. Da noi è forte l’esodo migratorio verso le regioni ritenute all’avanguardia. Gli affetti da patologie serie guardano alle strutture sanitarie del nord come alla fonte dei miracoli di Lourdes. Si parte con la speranza di debellare il male, guardando e confidando nel luminare suggerito dai parenti o dagli amici che ti dà ascolto solo dopo avere saldato una lauta parcella a suo favore. Il loro tempo è denaro! E al diavolo Ippocrate.

Qui, nell’inferno della burocrazia e dei call center dedicati dalla regione ai servizi al cittadino è tutto aleatorio; le sofferenze fisiche e psichiche, le esigenze reali connesse al malessere indotto da patologie definite patologicamente inguaribili e con le quali si deve convivere fino alla morte.

Il calvario si amplifica se alla condizione preesistente e cronica si aggiunge qualche effetto collaterale e si ha bisogno di uno specialista.

Fare una visita specialistica con il ssn e regionale è una vincita al lotto!

La prima data utile, la più vicina è possibile che sia fissata tra5/6 mesi se si è fortunati, altrimenti dopo un anno. Vale a dire che in caso di un tumore, sempreché trattabile chirurgicamente e relativa chemio o radio, arriva prima la donna nera con la falce piuttosto che il “luminare” del settore.

Allora, è logico, anzi gioco forza di quanti ci tengono a vivere ancora qualche ora di vita terrena, ripiegare sul “privato”.

Privato che se la tira pure! Il luminare alza una barriera filtrata da una segreteria efficiente, ben attrezzata di computer e relativi file dedicati ai pazienti con un piano di rateizzazione, eventualmente, per le cure lunghe, i consulti e gli interventi che a volte riescono ad essere inseriti e fatti accreditare dal servizio sanitario nazionale.

Parole e tensioni a parte, la Salute è un fatto economico. Non una questione morale, ma di soldi!

Morire di sanità non è un'esagerazione per quanti non possono permettersi cure e visite a pagamento e perciò si affidano alla Divina Provvidenza.


Post suggerito

Un salto in Calabria

  La scogliera di Cassiodoro è situata tra i comuni di Stalettì e Montauro, nel golfo di Squillace. L’affaccio sul mare è spettacolare! ...

divulghiamo bellezza!

a ore 12 ... ...at 12 o'clock ... post in progress, analisi e opinioni a confronto