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giovedì 28 marzo 2024

Credo nella bellezza dell'amore

 




Nonostante Putin, Netanyahu, Hamas e gli strateghi della tensione sparsi sulla terra, credo fortemente nella Creatività della Bellezza salvifica ...

Anche se L'ultimo annuncio di Putin non è uno scherzo giacché manca qualche giorno al primo aprile per poterlo ritenere un pesce d'aprile.

Colpire gli F16 anche fuori dall'Ucraina è un monito per i Paesi Nato che stanno affianco a Zelensky. Anzi più che un avvertimento è una minaccia seria per i Paesi che foraggiano la guerra d'invasione di una certa dispotica Russia.

L'ambiguità del non detto, ricordiamolo, è terribile! E Putin è un maestro.

mercoledì 27 marzo 2024

Cartolina dal M. O.

 E tra le macerie vola alto il pensiero e l'insegnamento di Gino Strada.

REPORTAGE


Volutamente ignoro le motivazioni delle parti politiche nazionali, locali e transnazionali inerenti le strategie che, volenti o nolenti, condizionano l'esistenza dell'intero pianeta terra.

martedì 19 marzo 2024

No War

 

"Una locandina x la pace"

Non esiste una guerra giusta! Ma la sacrosanta veemenza derivante dall'autodeterminazione dei popoli per la difesa dei propri valori a tutela dei diritti civili di democrazia e libertà è la giusta azione contro ogni belligeranza. 

Negoziare non è una resa. 

giovedì 14 marzo 2024

Uniti per la pace

 

I grandi della terra.


"locandina- I grandi della terra insieme per la pace. courtesy A©iannino"

I grandi statisti decidono sul destino degli uomini e anche delle popolazioni che non sono ufficialmente sotto il diretto controllo geopolitico.

mercoledì 13 marzo 2024

PACE!

 


Dopo un po' di tempo ogni cosa diventa routine.

E la sofferenza altrui è cosa lontana. Deleghiamo ai potenti della terra ogni decisione e accettiamo passivamente le ignominie. Non ha importanza il lessico col quale si sottolineano i morti innocenti colpiti dal fuoco nemico anche se questo nemico che ordina e spara è ignoto.

venerdì 1 marzo 2024

Venti di guerra all'orizzonte

 


Sembra che il peggio debba ancora venire.

Gli episodi documentati dai media dimostrano la totale assenza di umana bontà verso i deboli. Sparare sulla gente inerme in fila per racimolare qualche boccone per se e la famiglia è un crimine.

venerdì 23 febbraio 2024

In Ucraina come in Medio Oriente

 


L'effetto devastante di una bomba è uguale sia se si sgancia a oriente che ad occidente. I corpi vittime delle esplosioni perdono il dono più grande e prezioso: la vita! 

Vite spezzate. Spazzate via in un attimo nel frastuono del fuoco nemico

Nutrirsi é un diritto

 


 


La prima colazione è importante.

Poter nutrire il corpo adeguatamente è una condizione inalienabile, è il baluardo eretto nel confine tra barbarie e civiltà. 

  E nei paesi lontani dai focolai di guerra è ancora  possibile soddisfare l'equazione mens sana in corpore sano.  Molte sono le trasmissioni televisive che trattano i temi di culinaria e il web non è da meno.

domenica 11 febbraio 2024

Libertà d'opinione e poltrone

 

Domenica in. 

Quanto è dura tenersi una poltrona e anche poter continuare a condurre un programma televisivo senza sponsor.

Difficile essere sobri e super partes in Rai. Dirigenti e conduttori sono chiamati a fare i salti mortali e per non essere immischiati in questioni politiche diramano comunicati di dissenso. È quanto successo a fine trasmissione condotta da Mara Venier. Oggi qualcuno a chiesto ulteriori spiegazioni a Ghali su quanto replicato dal premier israeliano Netanyahu al suo invito per la pace in M.o.

Ma pare che per la comunità ebraica la canzone di Ghali sia contro di loro. Cosa c'è di contro in una canzone che incita all'ospitalità e che dice chiaramente:  "casa mia è casa tua...”?

Basta infanticidi, genocidi e guerre nazionaliste

 


Ricordo quando lessi il diario di Anna Frank alle elementari.  Rimasi letteralmente inebetito.

venerdì 9 febbraio 2024

In nome del popolo

 


È una strategia consolidata che paga quella di creare uno o più nemici da gettare in pasto agli imbecilli.

martedì 2 gennaio 2024

Senza retorica: sogno un'esistenza a misura di bambini

 

"il sonno degli innocenti"

È più una consuetudine consolidata quella di dover fare un bilancio ogni fine e inizio anno più che una necessità dettata dalla volontà di migliorarsi. E mentre tutto procede secondo dinamiche mosse da altri, differenti e diversi da noi in quanto a cultura e volontà di pace, in medio oriente, in Ucraina e in altri Paesi dimenticati dalla cronaca che conta, il dramma degli innocenti continua senza pietà ad occupare pagine di cronaca nera. Passata l'indignazione iniziale sembra che le morti e le distruzioni siano problemi altrui. L'assueffazione subentra subdola senza palesare neppure la volontà politica dei leader mondiali che lavorano per una soluzione di pace, si spera, a breve termine. Anzi i guerrafondai tifano per i demoni che lanciano proclami e promettono assalti decisivi fino a quando non avranno sottomesso e debellato il nemico. È una questione di orgoglio nazionale! 

mercoledì 15 novembre 2023

Orrore e morte in M. O.

 Barbari, demoni mascherati da angeli seminano morte

Sembra essere tornati indietro nel tempo.

La macchina spazio-temporale che fa viaggiare alla ricerca poetica del tempo perduto non centra assolutamente niente con le barbarie inimmaginabili subite dagli innocenti eppure tante cose si ripropongono pericolosamente a minare le fondamenta democratiche del sistema sociale italiano e mondiale.

Tra precettazioni e assediamenti dei mass media gli autisti attuali della Repubblica impongono decisioni antidemocratiche ai cittadini divenuti sudditi per volontà di quei pochi che hanno dato fiducia alle farneticazioni degli esponenti politici che oggi guidano il Paese.

lunedì 9 ottobre 2023

La bellezza salverà il mondo

Considerato che siamo educati fin dalla nascita alla blanda idea di un capitalismo non ossessivo ma moderatamente rampante che lo rende quasi ideologicamente sano, fin da piccoli siamo indotti a dare forma ai desideri altrui e nostri. Rampanti esploratori partiamo alla conquista del mondo intenzionati a produrre e accumulare ricchezze materiali .

Nei desideri culliamo tra gli altri quello di raggiungere uno status di benessere economico e agiatezza, che non guasta mai. Insomma siamo propensi, per educazione, ad un rampantismo cittadino, lindo e pulito con cravatta su camicia bianca, lontano mille miglia dal concetto di economia circolare solidale. Un concetto caro a quanti pensano ad uno stile di vita meno rissoso cadenzato dal ciclo delle stagioni produttive che dovrebbe prendere forma nei campi coltivati etnicamente. Chiedo:

 E' possibile attuare una produzione virtuosa oppure è utopia allo stato puro pensare e parlare di una economia solidale in un mondo che sta dando il peggio di sé?

Se volgiamo lo sguardo intorno a noi, ascoltiamo e leggiamo di guerre fratricide sparse ovunque. E anche nelle terre definite democratiche non mancano i focherelli d'odio, le liti depistanti, le accuse strategiche.

Nelle ultime ore si sono inasprite le tensioni nella striscia di Gaza tra i popoli palestinese e israeliano. Notizie sconcertanti riportano all'attenzione dell'opinione pubblica fatti impensabili. Episodi di guerriglia non contro aree militari ma assalti e sequestri di civili usati come scudo umano: attacchi armati studiati da tempo hanno provocato terrore e morti nella striscia di Gaza.

L'attacco ha fatto vittime di altre nazionalità. Ragazzi che si trovavano negli stessi posti a festeggiare insieme. Nella zona del rave party del kibbutz Reim (presso il confine con Gaza) sono stati trovati 260 cadaveri.

È, quella tra Israele e Palestina, una guerra vecchia quanto il mondo. Ognuno rivendica supremazie territoriali suffragate da conflitti storici mai chiariti. Un po' come la guerra tra Russia e Ucraina che si protrae ormai da più di un anno.

Non si fa pace con i missili! La violenza chiama altra violenza!

Alcuni decisioni si prendono a prescindere dai bisogni reali dei popoli per i quali l'eroe di turno dice di lottare.

I despota lottano per tutelare i propri personalissimi interessi che son fatti di numerosi zeri nei conti depositati nei cavò delle banche ubicate in luoghi sicuri lontane dai conflitti.

I popoli, cioè noi, vogliamo una vita tranquilla, possibilmente al caldo d'inverno e al fresco d'estate senza l'assillo della gestione giornaliera del pranzo, di come pagare le bollette e come sopperire al lavoro che manca.

venerdì 17 marzo 2023

Dai diamanti non nascono i fiori

 


Che strano animale ch'è l'uomo: pensa e compie azioni tesaurizzanti, accumula e consuma come se la vita non dovesse mai finire.

Sono in pochi a dire il vero a detenere risorse che potrebbero, se suddivise equamente, fare stare bene quella enorme fetta di gente costretta a vivere stentatamente.

Non si è mai sazi! Non di quella sazietà fisica ma mentale che fa muovere le armi e semina morte e distrugge paesi, culture e buon senso.

mercoledì 22 febbraio 2023

Putin il mistificatore

 


Zitti e buoni! Giochiamo al dottore! Comando IO!

È un'esercitazione. Una esercitazione pacifica … Così è iniziata l'occupazione militare ordinata da Putin in Ucraina.

Il resto è a conoscenza del mondo intero che, notizie alterate ad arte dagli accoliti putiniani, utilizza il web per conoscere la realtà di prima mano attraverso le testimonianze dei superstiti che pur avendo perso la casa e ogni bene terreno resistono alla crudeltà di Putin.

giovedì 16 febbraio 2023

Dall'Europa in guerra venti d'apocalisse

 

Ad un anno dall'inizio dell'attacco Russo in Ucraina le stragi di stato ordinate da Putin hanno causato immani drammi personali e collettive che sembrano essere l'anticipazione plastica dell'apocalisse che, partendo da quella parte d'Europa che ha dato i natali a personalità della cultura europea e mondiale, investirà il mondo intero coinvolgendolo in quella che tutti temiamo: la 3a guerra mondiale con implicazioni dell'energia distruttiva atomica. Entrambi i dati storici hanno condizionato i destini dell'umanità ma ciò non sembra far desistere dalle azioni violente le menti erose dal mal di potenza.

Pro o contro la guerra? La gente comune non ha alcun dubbio e grida a gran voce: PACE! Mentre gli statisti asseriscono che la pace si difende con la guerra e con l'invio di armi.

sabato 24 dicembre 2022

Un tazebao per la pace

 "

"Un tazebao per la pace" courtesy arc.Iannino2022"

Lo sguardo orbicolare osserva e assimila ogni immagine su cui l'occhio si posa.

La mente accumula notizie buone e meno buone. Quanto accade attorno a noi, irrilevante dove, quale sia il luogo geografico, gli usi e i costumi della gente vittima dei fatti di cui ci nutriamo perché viviamo un eterno presente dematerializzato dai devices che rendono nulla la misura spazio temporale. È una sorta di jet lag privo di fuso orario e degli effetti collaterali associati. Unica alterazione, nella psiche sensibile dei percettori finali, potrebbe essere quella emotiva provocata dalla testimonianza dei fatti cruenti trasmessi dai media.

Lo scenario mondiale diventa globale e immediato. Anche se spegniamo momentaneamente i terminali tecnologici i fatti di cronaca rimangono in memoria. Pronti ad essere analizzati.

Questo stato di cose ci rende cittadini del mondo, più o meno consapevoli del ruolo individuale che potrebbe essere determinante e utile a sovvertire le fasi e i destini degli attori costretti a vivere e subire anomalie sociali che sfiorano il disumano, bestiale momento storico.

Non serve essere presenti per offrire solidarietà. L'empatia corre sulle ali del pensiero e si fa tangibile. È ossigeno che da forza!

L'energia insita nei messaggi solidali entra in contatto coi sofferenti nutrendoli non di cibo materiale, comunque necessario, ma della forza che fa superare ingiustizie e anomalie democratiche imposte dai metodi della tirannia. Metodi che rendono i bisogni dei singoli armi di ricatto e sottomissione al potere temporale.

lunedì 6 giugno 2022

103 giorni, la fame è servita

 

103 giorni!

Sono trascorsi dall'inizio dell'assedio russo, anzi, è più corretto dire, dell'incursione ordinata da Putin alle sue milizie per sopraffare uno Stato sovrano confinante con la Russia.

I mezzi di comunicazione di massa ci aggiornano continuamente sulle brutture della guerra in Ucraina.

Minuto per minuto le immagini catastrofiche inondano i devices di tutto il mondo democratico e per democratico intendo i Paesi emancipati dalle autarchie dispotiche.

Macerie. Rovine fisiche e psicologiche elargite con faciloneria annichiliscono cittadini ignari e incolpevoli. E pensare che tutto ebbe inizio sotto il segno di una Z che per i soldatini russi significava “esercitazione militare” e non assedio, offensiva, abuso su un popolo sovrano.

Poi le notizie si son fatte più dettagliate: violenze di ogni genere sulle persone inermi: stupri, devastazioni, saccheggi...

Adesso si parla di pirateria! Di saccheggi del grano ucraino venduto a basso prezzo dai russi nei paesi depressi. Come dire: vedete siamo brava gente! Regaliamo a prezzi stracciati il grano ai paesi poveri. Intanto fonti certe testimoniano le ruberie ordinate dallo staff russo nonché il blocco delle navi ucraine dai porti del Donbas assediate.

Il grano ucraino è controllato da Putin!, che minaccia anche l'occidente e quanti continueranno a inviare armi di autodifesa alla resistenza ucraina.

Altro tasto dolente: l'invio di armi all'Ucraina a chi fa bene?

Si potrebbe optare per altre soluzioni per arrivare ad un cessate il fuoco immediato?

Siamo, sono arrivati al 103° giorno di guerra. E a pagarne le conseguenze peggiori sono sempre gli ultimi i più deboli.

Così non va bene!

La pace non deve essere armata militarmente!

La pace è una questione mentale. Una certezza conviviale che sfocia in serena amicizia


sabato 16 aprile 2022

Tra guerre e proponimenti di pace

 

-courtesy arc.Iannino- opere recenti-

La grande ferita.

L'opulento sistema economico e finanziario è in debito con le realtà depresse del pianeta.

Le Popolazioni sfruttate e rese schiave dai pochi detentori delle ricchezze naturali soffrono abusi storici difficili da sanare non perché impossibili ma perché relegati nelle stanze dell'apatia generale che sa commuoversi solo se punzecchiata da onde emotive effimere ma caldeggiate di continuo.

Il divario tra le popolazioni, culturale e economico, è un dato di fatto innegabile difficile da abbattere o, nelle migliori aspettative, mitigare. Le povertà, ben visibili perché reali, continuano ad esserci. Sempre presenti ma nascoste e in un certo qual modo giustificate dal muro di gomma dei sistemi totalizzanti attraverso la comunicazione ammiccante o facinorosa ma sempre di parte.

Le guerre per il predominio su quanto più è possibile non ha regole. Ogni mezzo è consentito per raggiungere gli obiettivi prefissati.

L'annichilimento delle masse non necessariamente si manifesta col fragore delle armi. Vi è un metodo molto più efficace e subdolo: la comunicazione! Che, coniugata nelle diverse forme, assurge a strategia psicologica lobotomizzante.

L'ego è combustibile perenne per la vorace caldaia di quanti, volutamente poveri,

privi di pensiero analitico, si schierano dalla parte dei vincenti con non-chalance lasciando perciò nell'inferno terreno dell'indifferenza i bisognosi che sopravvivono ai margini dei bagliori opulenti delle società consumistiche.

Persone che potrebbero vivere con più decenza i loro giorni persino cibandosi degli scarti e curandosi con gli avanzi superflui generati dal sistema industriale imposto dai consumi veloci al quale ci siamo adeguati o arresi mollemente.

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