Romano, ministro graziato
Anche se i radicali non si fossero astenuti e avessero votato secondo il comune senso del pudore non sarebbe cambiato niente. Il ministro Romano sarebbe rimasto al suo posto insieme al governo Berlusconi che tanto fa piangere e ridere grazie alle tantissime gag che invadono i mezzi di comunicazione di massa. Satira a parte, una sorta d'impotenza assale quanti sono convinti che non può continuare così. Le Istituzioni Democratiche non possono continuare ad essere assediati, monopolizzati e strumentalizzati da gente senza scrupoli. Gente che non ha la caratura necessaria per stare alla guida di una Nazione e che divulga un modello di vita lascivo e ingiusto. Ingiusto perché tradisce regole morali non scritte dal legislatore ma che nascono insieme alla vita. D'altronde, è risaputo: la legge fatta dall'uomo è asservita ai potenti, ne tutela beni e privilegi e spesso mortifica i meno abbienti, gli ignoranti che, a loro volta, giocano il ruolo delle vittime sacrifica...