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Flotilla fermata, pace tradita Come previsto, la Flotilla è stata fermata. Non da un ostacolo naturale, ma da un atto di pirateria. Non da onde o tempeste, ma da chi ha fatto della forza il proprio linguaggio. E cosa aspettarsi da Netanyahu? Da chi ha trasformato la caccia in sterminio, da chi usa il bazooka per acchiappare un canarino? Questa non è difesa. È dominio. È la negazione di ogni proporzione, di ogni umanità.
di Franco Cimino SPERO CHE SI REALIZZI LO SPIRITO CHE MANCA NEL DOCUMENTO “ ISRAELO-AMERICANO, CHE POCO MI PIACE Dissento. Sulla questione palestinese e sul teatro di morte in cui essa è stata relegata, dissento ancora. E questa volta sull'accordo di pace considerato storico che è stato firmato ieri alla Casa Bianca.
FLOTILLA, LA SUA NAVIGAZIONE PER LA PACE E LE MIE SOFFERTI APPARENTI CONTRADDIZIONI
HANNO ANCORA PAURA E INTERESSE A PRONUNCIARE QUELLA PAROLA, MENTRE UN POPOLO MUORE. Di Franco Cimino Tommaso Montanari ed io la pensiamo allo stesso modo. Tommaso Montanari, Corrado Formigli e io la pensiamo allo stesso modo. Tommaso Montanari, Corrado Formigli, Don Mimmo Battaglia ed io la pensiamo allo stesso modo. Montanari, Formigli, Don Mimmo, Sergio Mattarella e io la pensiamo allo stesso modo. Montanari, Formigli, Don Mimmo, Mattarella e Jorge Bergoglio (prima di tutti e in contemporanea al sottoscritto) e io la pensiamo allo stesso modo.
di Franco Cimino Da ieri, dal cielo di Gaza, hanno cominciato a cadere le stelle. Cadono da uno spicchio blu scuro su un lungo corridoio di terra risplendente al sole e brillante alla luna. Cadono per fare luce sul cammino dei duecentomila palestinesi che hanno voluto resistere su quella terra, la loro, soffrendo e morendo. Resistere per non doverla abbandonare. Ricevuta dai padri per consegnarla ai figli.
Un'analisi che non si limita a commentare, ma prende posizione. Un testo che denuncia, interroga e non concede sconti. Gaza, il Potere e la Profanazione della Memoria Se mai accadesse che i progetti di Trump e dei suoi alleati si realizzassero, e Gaza venisse trasformata in un laboratorio di ricostruzione economica, in una vetrina geopolitica per il potere che ha contribuito alla sua distruzione, allora il mondo dovrà fare i conti con una verità scomoda: la memoria non si compra, la giustizia non si edifica sopra le macerie sporche e insanguinate da vite d'innocenti e ignorate.
Un post che non si limita a raccontare, ma accusa. Un grido civile che non cerca consolazione, ma verità. La pelle del potere: Gaza e l’arroganza che uccide Contro l’arroganza del potere, le parole sembrano sterili. I concetti si svuotano. I proclami si dissolvono. Eppure, non possiamo tacere.
Sembra proprio che alcuni lapsus – o meglio, dichiarazioni esplicite – stiano rivelando una visione sorprendentemente cinica del futuro di Gaza. Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha definito la Striscia di Gaza una vera e propria “miniera d’oro immobiliare” , parlando apertamente di piani di ricostruzione post-bellica che la trasformerebbero in un Eldorado per investimenti edilizi.
Un punto che sta facendo discutere molto: la presenza nel governo israeliano di figure più radicali e aggressive persino di Benjamin Netanyahu. Tra queste, il nome che emerge con forza è quello di Itamar Ben-Gvir , leader del partito Potere Ebraico e fino a poco tempo fa ministro della Sicurezza nazionale . 🔥 Chi è Itamar Ben-Gvir? È un politico di estrema destra, noto per le sue posizioni ultranazionaliste e anti-arabe. Ha sostenuto apertamente l’occupazione della Cisgiordania e ha fomentato l’odio razziale contro i palestinesi. È stato più volte accusato di incitare alla violenza e di voler militarizzare la risposta israeliana al conflitto. 🩸 È davvero più “sanguinario” di Netanyahu? Il termine è forte, ma molti osservatori internazionali e media lo usano per descrivere la sua retorica e le sue proposte : Ha criticato Netanyahu per essere troppo “moderato” e ha minacciato di far cadere il governo se non si intensificava l’offensiva su Gaza. Ha proposto l’ occupaz...
Domanda: Scongiurato lo sterminio nazista e soffocata l'ideologia della razza il mondo assunse un cvolto più umano. gli ebrei si organizzarono e costituirono un corpo speciale per dare la caccia ai capi delle ss che si erano nascoste e una volta catturati li giudicavano e condannavano. il popolo di Israele ritornò ad essere un popolo potente. ricco economicamente, politicamente, scientificamente, ma qualcosa nella crescita del benestare è andato perduto se da quel fatifico e spregevole assalto del 7 ottobre dei terroristi di hamas, la barbarie ha trasformato il volto della ragione degli esponenti di estrema destra che governa Israele. la furia messa in campo non ha niente di "giusta" reazione e la distruzione nonchhé l'invasione di lla striscia di Gaza lo testimonia. la sensazioen è che ci sia ben altro dietro.
Israele non è sola. Gli Stati Uniti lo vogliono così. Da Biden a Trump, l’appoggio americano a Israele è rimasto saldo, quasi dogmatico. Non importa chi siede alla Casa Bianca: la macchina politica ed economica degli Stati Uniti continua a sostenere, finanziare e giustificare le azioni di Tel Aviv, anche quando queste violano apertamente il diritto internazionale e il principio stesso di umanità. Le risorse d’intelligence israeliane sono tra le più sofisticate al mondo. Quando vogliono, colpiscono con precisione chirurgica. Ma ciò che vediamo oggi non è precisione: è devastazione. È una scelta deliberata di colpire civili, di distruggere infrastrutture vitali, di cancellare la presenza palestinese. Non è difesa. È conquista. E dietro questa conquista c’è un sistema di alleanze, di interessi economici, di equilibri geopolitici che gli Stati Uniti non vogliono mettere in discussione. Perché Israele è il loro avamposto, il loro partner militare, il loro alleato strategico nel cu...
Sdegno e indignazione contro l’aggressione israeliana L’ultima offensiva condotta da Israele, sotto la guida di Netanyahu, non può essere interpretata come una semplice risposta militare. È l’ennesima dimostrazione di una strategia brutale e deliberata, che calpesta ogni principio di umanità, diritto internazionale e rispetto per la vita. Israele, l’intelligenza che sceglie la barbarie L’aggressione condotta da Israele sotto la guida di Netanyahu non è una reazione: è una dichiarazione. Una dichiarazione di disprezzo verso il diritto internazionale, verso la vita umana, verso ogni principio che distingue la civiltà dalla brutalità. Non si può parlare di errore. Le risorse d’intelligence israeliane sono tra le più avanzate al mondo. Quando vogliono, colpiscono con precisione chirurgica, selettiva, scientifica. Ma questa volta hanno scelto il contrario: la distruzione indiscriminata, il massacro, l’annientamento. Hanno scelto di colpire civili, ospedali, rifugi, scuole. Hanno scelto ...
C'è un aggettivo che identifichi chi penetra con la violenza in casa altrui, deruba, violenta e uccide chi vi abita? In italiano non esiste un unico aggettivo che racchiuda tutte quelle azioni — penetrare con violenza in casa, derubare, violentare e uccidere — perché si tratta di crimini distinti e gravissimi, ciascuno con una propria definizione giuridica e morale. Ma c'è da parte di chi osserva tantissimo dolore e sdegno nei confronti di un efferato, sanguianrio, criminale atto di prevaricazione nei confronti di un Popolo!
Le immagini che giungono da Gaza non sono solo strazianti: sono un grido che lacera la coscienza del mondo. E mentre i bambini muoiono di fame e le famiglie sono sepolte dalle macerie, alcuni leader scelgono di benedire le bombe anziché cercare la pace.
di Franco Cimino GAZA, IL GENOCIDIO ANNUNCIATO E IL SILENZIO COLPEVOLE DELL’EUROPA C’era un solo palazzo ancora in piedi nell’inferno di Gaza. Uno soltanto. Un piccolo grattacielo che sembrava toccare il cielo, prima che un missile ne cancellasse anche l’ultima ombra. È diventato simbolo di ciò che resta: macerie.
Guerra, Israele. Palestina. Vaticano. Al netto delle considerazioni personali e delle ipotesi, tutte valide, sappiamo che il presidente di Israele è una figura priva di potere politico decisionale e quindi non può imporre di cessate il fuoco a Netanyahu. Deto ciò, l'incontro con Leone XIV in vaticano, lascia perplessità nelle opinioni
Flotilla si è fermata, il primo ostacolo li ha fatti desistere e trovare riparo in un porto sicuro. come se i marinai che hanno dato l'adesione fossero d'acqua dolce e non temprati alla salsedine e dal sole d'alto mare. Avrà influito la narrazione del ministro israelita che ha paventato disordini e azioni di terrorismo da parte di hamas? ma si può creare uno stato d'allerta perenne? buon senso vuole che le democrazie crescano nelle libertà e non soggette e assoggettate ai guerrafondai "frammenti. ©mario_iannino2025"
Appello alla coscienza del mondo: Gaza non può aspettare! Nel nome dell’umanità, nel nome della verità, nel nome di ogni bambino che non ha più voce: basta!
ISRAELE, GAZA E LA CRISI MORALE DELL’OCCIDENTE: UN'ANALISI SCOMODA E NECESSARIA. Di Vittorio Politano Una riflessione alla luce del Vangelo, del diritto internazionale e della posizione della Chiesa cattolica
Oggi ho visto una Lucia Goracc i visibilmente tesa. Non era come al solito sui campi devastati dalla furia di Israele ma, probabilmente, in un balcone dello stabile dov’è ospitata la troupe. E mentre parlava, il suono di un clacson disturbava il suo racconto.
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.