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Visualizzazione dei post con l'etichetta disoccupazione

Al governo di una regione difficile

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Calabria. Cronaca di una giornata qualunque: E poi di colpo il decimo piano s'illumina, la missiva parte e da sotto si alza un grido liberatorio: “ grazie Presidente! ”. Dopo ore di tensione Oliverio e i suoi collaboratori sono riusciti a far quadrare il cerchio. La giornata è stata pesante per Oliverio . Ma alla fine è riuscito a far tornare a casa i manifestanti con qualche angoscia in meno. La disoccupazione tutelata attraverso i lavori socialmente utili e progetti finanziati dalla regione non sono in grado di alleviare la fame di lavoro che c'è in Calabria. Le retribuzioni sono un tasto dolente da onorare. I fondi non arrivano o devono essere stornati da altri capitoli. Questo mi sembra di capire dal racconto di un manifestante. Oggi, costeggiando la cittadella in direzione Lamezia Terme, ho intravisto un gruppo di lavoratori giù nel piazzale. (Seppi in seguito che si erano incatenati al piano terra della cittadella regionale e chiedevano d'inc...

ancora suicidi, vittime della disoccupazione

Parole, strategie politiche e suicidi a iosa per servire lo spread, grazie a tutti, tecnici e politici. Il tam tam è assordante. Sui social net, tra le innumerevoli inutili frasi fatte dei tanti che cliccano mi piace sulle cose di pancia, la notizia del suicidio del muratore siciliano diventa un pugno allo stomaco. Si apprende, così, tra l'indolenza della campagna politica che nei fatti dimostra attenzione solo alle alleanze e alle tattiche per vincere, che ai suicidi degli imprenditori seguono o fanno il paio i poveri cristi. Operai e lavoratori più o meno sindacalizzati, forse poco istruiti secondo i parametri dei prof e della classe dirigenziale degli ultimi vent'anni che non ha saputo evitare i drammi dei senza lavoro. Davanti alla morte qualsiasi parole è inutile! come qualsiasi teorizzazione che non porta alla soluzione dei problemi esistenziali legati alla dignità, all'autostima fortificata dal lavoro dei singoli. Come non essere solidali con i preti schie...

Germania, prostituzione è risorsa lavoro

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courtesy archivio M. Iannino "studio x fiera preda", matita su carta, bozzetto giovanile Ho finalmente capito perché la Germania non soffre delle stesse questioni degli italiani. L'ho capito leggendo una notizia che ha del grottesco: "Le abbiamo trovato un posto". Le comunicano dall'ufficio del lavoro interinale. Lei, una diciannovenne tedesca, ricevuta la comunicazione dall'agenzia alla quale si era rivolta appena finita la scuola, ha fatto salti di gioia. Ma, appena ha saputo dell'occupazione proposta ha creduto di essere su una candid camera. "Ero completamente disgustata, mia madre ha urlato quando ha letto la lettera". La giovane disoccupata avrebbe dovuto servire al bancone del bar del Colosseo di Augusta, club rinomato che offre, recita uno degli slogan “sex & relax su oltre 2500 metri quadrati“. Sempre che, specificava la lettera, la condizione di una ‘‘presenza gradevole’‘ fosse rispettata. In Germania, la prostit...

lavoro e disoccupazione secondo Giuliano Ferrara

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giuliano ferrara "radio londra" Stamattina, in merito al problema lavoro dei giovani italiani, il notiziario della radio evidenziava che un ragazzo su tre è a spasso! E gli altri due che fanno? Stanno seduti? Si girano i pollici? Lavorano perché meritevoli? È tutto il giorno che me lo chiedo. Finalmente Giuliano Ferrara ha tenuto la sua consueta lezioncina in prima serata RAI ed ha spiegato cosa sta succedendo in Italia. Parla di occupazioni consone, statistiche, numeri, lavori accettati o schifati dagli italiani, flusso delle immigrazioni. Dice anche dei pochi “cervelli che emigrano” che lo fanno per continuare le ricerche e gli studi ma nel complesso c'è una sorta di apatia nei giovani che li tiene inchiodati alle famiglie perché protetti. La sua esternazione ricorda le esternazioni gratuite dei “bamboccioni” politici, buoni solo a tirare la carretta dei propri affari salvo poi addormentarsi in Aula e svegliarsi per sbiascicare “no non c'è crisi...

energia nucleare, lavoro, ambiente, famiglia, disoccupazione, cultura, problemi da risolvere

L'eccessivo frastuono mediatico altera le percezioni e diseduca ulteriormente le masse incolte. In Italia, benché si pensi di avere debellato l'ignoranza con la scolarizzazione obbligatoria, di fatto vi è una larga fetta sociale di sottobosco incolto che si ciba dei sentito dire, dei pettegolezzi e dalle liti in TV. I professionisti delle notizie , condizionati dagli ascolti e dagli editori, inseguono e costruiscono eventi mediatici; imboccano i teleutenti con idiozie. Sono pochissimi i giornalisti che impegnano forze intellettive in reportage costruttivi. Comunque la si pensi c'è sempre qualcuno che si sente offeso o toccato personalmente dalle indagini che inducono a migliorare la società civile. Destra o sinistra non fa differenza. Gli schieramenti politici nascono contro qualcuno o qualcosa, difficilmente, allo stato attuale, se non modificano gli assetti mentali, si può ipotizzare un'unità d'intenti per uscire dalle crisi istituzionali, sociali, econo...

crisi dell'auto e globalizzazione dei mercati tra licenziamenti e nuove povertà

L’auto, la fiat, Marchionne , sindacat i e società . Il mercato dell’auto , inteso come modello consumistico usa e getta, non regge più perché non esistono condizioni economiche sociali tali da garantire spese esose alla generalità dei cittadini, in virtù della precarietà dei giovani costretti nel mondo del lavoro con contratti capestro e di quanti hanno perso il lavoro. Finito il boom economico , o quantomeno quella sorta di tranquillità supportata dal lavoro e dagli ammortizzatori sociali, nelle famiglie si pensa a gestire le poche risorse rimaste per risolvere questioni impellenti quali la salute, le spese vive delle bollette e dei consumi improcrastinabili, lo studio e la riparazione delle macchine. L’autoparco familiare è al completo! E piuttosto che avventurarsi in decine di migliaia di euro, si pensa bene a rattoppare il danno dal meccanico piuttosto che entrare in qualche autosalone del nuovo. Tra l’altro proprio in questi giorni i carburanti hanno avuto un’impenna...

giovane disoccupato

Ho 35 anni. Disoccupato. Anzi no! Per essere precisi, occupazioni ne ho tante, molte, direi, solo che hanno un piccolissimo difetto: non mi fruttano un centesimo! E per rendere l’idea ecco gli impegni inderogabili di una giornata da disoccupato cronico: Ore 6 sveglia; toilet, caffè e lettura annunci di lavoro sul web. Ore 8, come al solito neanche un’offerta. Eppure sono laureato; ho un bell’aspetto, sono simpatico. Sono single per scelta ponderata: non ho nessuna voglia (a dire il vero, il verbo giusto è “possibilità”) di formare una famiglia: cosa potrei dare a chi si unisce a me? Come potrei fantasticare di avere la progenie. Mi dispiace per mio padre che avrebbe voluto l’erede. Mi rattrista mia madre quando dice che vorrebbe sentirsi chiamare nonna! Ma non posso farci nulla… Ore 8 e trenta, in fila all’ufficio postale per ritirare la pensione di papà; mamma ancora è una precaria della scuola pubblica anche se laureata e vincitrice di concorso in riserva perché gli esclusi furon...

Benvenuti!

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Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

elogio della Bellezza

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