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Visualizzazione dei post con l'etichetta percorsi turistici

i Vasco rock Show ospiti a Palermiti, Catanzaro

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Agosto è il mese che gli emigranti hanno eletto a "tempo del ritorno". Ritorno nella propria terra. Ritorno agli affetti. Ritorno alla socialità delle radici. Ritorno temporaneo nell'isola che c'è. L'isola che diede i natali, forgiò caratteri e trasmise tradizioni. Palermiti è una di queste isole!, immersa nel verde dei castagni, a ridosso di dolci declivi, osserva vallate di ulivi. La terra rossiccia anticipa l'entrata alle porte del paese con le sue tre croci poste ai margini della strada per ricordare tre militi uccisi da una bomba nell'ultima guerra. L'ingresso è sobrio; ali di case costruite con le fatiche emozionali e corporee insite nell'evento sociale dell'emigrazione accompagnano i visitatori fino nella piccola ma accogliente piazza che, per la sua forma, i palermitesi chiamano “cona”, ed è nella conca che da sempre s'impianta il palco per le rappresentazioni musicali dell'agosto palermitese. Giusto, quindi che Agosto ...

Vacanza in Calabria sul mar Jonio

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UNA GIORNATA AL MARE, IN CALABRIA. ph courtesy m. iannino, dalle colline di Cassiodoro, Squillace Meraviglioso! Non c'è mattina che mi svegli e non abbia davanti agli occhi queste esplosioni rosate di albe incredibili! Beh l'alba è l'alba! Dirà qualcuno. Sì ma qua l'alba ha colori e sfumature completamente diverse rispetto alle altre parti. Descriverle equivarrebbe a sminuirne la bellezza della visione... oh ma sono le sei del mattino! Le cinque col vecchio orario! E chi avrebbe mai pensato di svegliarsi accarezzati dolcemente dai primi raggi del sole? Io no di certo! Eppure qui lascio appositamente la persiana alzata. Mi alzo. Preparo un buon caffè e lo sorseggio nel patio fronte mare. Davanti a me una distesa verde precede l'azzurro del mare. Il sole inizia a cambiare tonalità. I riflessi rosati vibrano tra cielo e mare che rimbalzano nello specchio d'acqua e si trasformano repentinamente come fossero battiti d'ali di milioni di farfalle tropicali...

Calabria natura e sovranatura

La natura non è stata per niente avara con la Calabria ma con buona parte dei calabresi sì! Tant'è che, poi, l'uomo mette le mani sulla natura e la manipola a suo piacimento, la violenta per perseguire un suo personalissimo concetto di bello o pratico a discapito di paesaggi e beni architettonici vista la sovversione che genera nella storia e nei luoghi contaminati dalla sua barbara azione. È come se la natura avesse adottato una sorta di compensazione naturale nei nostri confronti. Anche se splende quasi sempre il sole sulla terra e sul mare di Calabria non sempre illumina tutto e tutti. Le zone d'ombra continuano a rimanere tali anche quando sono evidenziate spassionatamente da persone comuni, semplici testimoni non illuminati da natura divina, ma, in quanto osservatori disincantati del fare dell'uomo, sia esso cittadino comune o dirigente che si avvicenda al timone del governo del territorio e, di conseguenza, delle menti. Sembra che un sortil...

il parco incantato, video favola

“Mamma andiamo a vedere le colombe con le ali grandi? Sì amore ma non sono colombe sono aquile”. Risponde premurosa la giovane al piccolo. È una bella giornata di sole ed è senz'altro piacevole lasciarsi accarezzare dall'aria fresca che giunge dai monti della Sila mentre si pratica footing o si passeggia nel parco della biodiversità mediterranea di Catanzaro. Tra gli ospiti non mancano i bambini d'età prescolare che leggono e rapportano il visibile col loro personalissimo vissuto, ed è simpaticamente piacevole sentire frasi rimodulate in base alla fantasia e alla creatività dell'innocenza. C'è chi vuole rivedere gli uomini che nascono dall'erba o l'uomo in cielo che misura l'aria e le nuvole, chi vuole entrare nel castello per incontrare le fate; la Madonnina col Bimbo; la ballerina che gioca a palla, i cigni, i pavoni... Darth Vader il capo malefico di guerre stellari decapitato; il guerriero romano che rompe le catene della schiavitù e vince sui ...

anni 60, 70 pausa caffè a catanzaro: u morzeddhu

Catanzaro, anni 60-70 e un po’ 80: ore 10.00/10,30 “A zia Angiulina”, “a Fregola” e altri osti scoperchiano i pentoloni. Nuvole di fumo avviluppano i volti. Gli avventori abituali “da' puticha” prendono posto. I camerieri, ma anche gli avventori stessi in quanto confidenziali amici, portano in tavola il mezzolitro di rosso, tovaglioli di carta spessa, peperoncino piccante e, per chi la chiede, gassosa. Nel frattempo zia Angelina gira il mestolo nelle frattaglie, sente la densità e riempie le pitte, che una volta farcite immerge nel sugo per insaporire abbondantemente le estremità. L’odore intenso di sugo di pomodoro e di frattaglie di vacca condite con grasso animale si spande nei vicoletti del centro storico, gli artigiani e gli operai, ma anche gli impiegati non disdegnano e sospendono il lavoro per la corposa “pausa caffè”. Oggi lo stile di vita è cambiato: pochi frequentano le bettole al mattino tra le 10/10 e 30, anche perché poche sono le cucine a conduzione familiare ch...

dalle opere di Oppenheim al Siddharta di H. Hesse

In Siddharta, Hermann Hesse, racconta la storia di un uomo che cerca. Cerca di vivere interamente la propria vita passando di esperienza in esperienza. Passa dal misticismo alla sensualità; dalla meditazione filosofica alla vita frenetica degli affari senza fermarsi mai presso alcun maestro poiché non considera definitiva nessuna esperienza acquisita. Siddharta vuole comprendere, penetrare il misterioso tutto dai mille volti cangianti; e alla fine lo trova nel sorriso costante e tranquillo di Gotama, il Buddha. Ma prima di arrivare a tanto, Siddharta gioca tra gli uomini-bambini, diventa ricco col commercio adoperando le stesse furbizie dei mercanti e indossa molteplici maschere che dismette nel momento in cui ritiene di avere concluso l’esperienza. Esplora povertà e ricchezza; mendica cibo ed elargisce ricchezze. Infine, la ruota ingannevole delle apparenze rifluisce dentro il perfetto sorriso di Siddharta allorché intuisce il vero senso della vita e lo esterna con lo stesso impen...

oppenheim tra i resti archeologici di scolacium

Tutte le opportunità sono da sfruttare, specie se consentono il recupero e la conservazione dei beni archeologici. Anche la commistione tra contemporaneo e antico può essere un ottimo mix e volano divulgativo di luoghi, a condizione che, la parte debole dell'anello culturale, vale a dire reperti recuperati, portati alla luce da mani sapienti, e quelli da recuperare vengano preservati e tutelati in ogni loro aspetto. Le opere dell'artista statunitense Dennis Oppenheim, sparse nel Parco Archeologico di Scolacium a Roccelletta di Borgia, dovrebbero essere utili allo scopo; attrarre pubblico, fare discutere e divulgare. Oggi, 10 agosto 2009, munito di macchina fotografica, dopo una lunga attesa causata dall'intasamento della ss 106, finalmente m'inoltro nell'area archeologica. I resti rossicci della basilica medioevale di S. Maria della Roccella proiettano la mastodontica ombra sull'ingresso. La strada lastricata in pietra funge da percorso e guida i poc...

il risveglio della natura

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Il risveglio della natura annuncia la stagione della spensieratezza. Le scuole stanno per chiudere. I ragazzi dell’ultimo anno si preparano a sostenere gli esami. Gli altri si cacciano le ultime interrogazioni pregustando le imminenti vacanze. Se non fosse per gl’impegni, lavoro, studio e altri piccoli impicci, si potrebbe stare nella pineta di Siano nell’imminente periferia di Catanzaro. O, meglio, fare lunghissime passeggiate nel parco delle biodiversità , luogo caro alla memoria di molti ragazzi/e che, come me, lo ricordano come “la scuola agraria”. Un tempo non si andava nella boscaglia della scuola agraria per passeggiare. Lì, la natura rigogliosa cresceva, creava nicchie di rovi, posti segreti dove rifugiarsi per stare lontani e al riparo da occhi e lingue indiscrete, scambiare intimità e fare l’amore. Oggi è un parco a tutti gli effetti: percorsi, laghetti, giochi, spazi ristoro e espositivi. L’unica nota, a mio avviso, poco civile: le gabbie dei rapaci e dei grand...

nei luoghi dell'anima: quattro passi in Calabria

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Nei luoghi dell’anima ©mario iannino Centodieci chilometri orari; và bene così! Il viaggio è lungo, meglio non forzare il motore. Dice tra sé Vittorio. Oltretutto, deve prestare attenzione al carico. Un carico estremamente delicato, costato anni di travagliato e intenso lavoro. Un lavoro fuori dal normale, esigente, che implica dedizione e onestà intellettuale, doti poco conosciute nella sfera del generico impegno per cui è sbagliato definirlo “lavoro”. Diciamo piuttosto che è un’attività che non lascia alternative anche perché non sei tu a condurla è lei che ti possiede. E Vittorio lo sa bene. A dire il vero, lui, avrebbe fatto a meno d’intraprendere l’ennesimo infruttuoso viaggio, suo malgrado sta lì, a contare le buche e le deviazioni della Salerno Reggio Calabria. Ma, il più è fatto. Ormai è questione di poco. Sta per arrivare alla meta. “Sì pronto…no sono ancora in viaggio…sì, va bene, ti richiamo appena arrivo”. Pensare che all’inizio non sopportava il telefonino ed ...

Benvenuti!

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Chi siamo

Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria. Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati. Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni. Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante. Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale. Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise. Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza. Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare. Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola. Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.

elogio della Bellezza

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