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Visualizzazione dei post con l'etichetta spiritualità

Medugorje, illusione ottica o altro?

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davanti alla Croce blu di Medugorje   L’ho analizzata puntigliosamente. Guardata da ogni angolazione. Osservato minuziosamente i contorni  delle pietre, il profilo della statua e le linee della Croce. Tutto è preciso. Niente, nessun soggetto è sfuocato nella fotografia scattata il 15 maggio 2013 alle ore 20 e 43 ai piedi della  Croce blu di Medugorje. Se i soggetti avessero tutti le stesse ombre si potrebbe pensare ad uno scatto fatto da mano incerta, ma la fotografia è nitida. Lo dimostrano i soggetti in primo piano: i fiori, le rocce e i contorni netti dei simboli stessi della Cristianità che proiettano e accorpano le scie impalpabili. Nessuna operazione di fotomontaggio da parte di alcuno ha fatto sì che si vedessero quelle strane ombre dietro la croce,  sul lato sinistro della statua della madonna e affianco ai pali che reggono la corda di recinzione. Parlare di miracolo mi sembra eccessivo. Solo chi ha fede accetta segnali visivi analoghi come ...

la vita oltre la morte

Piove talmente forte da sembrare notte fonda e come sempre, quando piove, le strade si trasformano in torrenti in piena. A volte, al riparo delle intemperie, guardare la pioggia scivolare sui vetri, può essere poetico ma oggi no! Oggi è andato via un altro amico. Un amico col quale non ci si vedeva spesso, ma bastava un incontro fugace, un ciao come va, prendere il caffè insieme, scambiare quattro parole per recuperare le assenze. E ora? Ora che non c’è più la possibilità di un incontro, c’è poco da dire. Le assenze pesano! Un conto è sapere che è lì, a due passi e che, volendo, fai un salto, afferri il telefono, scambi quattro chiacchiere, altra cosa è la consapevolezza opposta. Intanto piove. La vita continua a scorrere come l’acqua sui vetri. a volte forte e tumultuosa, altre volte lieve, sorniona con le contraddizioni, le falsità imposte dalle strategie affaristiche; le ambiguità della politica fatta scadere a mera gestione mercantile da volgarissimi cervelli allocati in corpi ...

l'amore delle mamme

L’amore delle mamme è infinito. Nessun altro sentimento può essere paragonato alla forza che sprigiona un cuore di mamma. E non c’è bisogno di fare elenchi per avvalorare la forza e la passione delle donne fin dalla gravidanza, anzi, se tentassimo una sorta di classifica, rischieremmo di essere sdolcinatamente banali. Chiunque abbia avuto la fortuna di crescere in famiglia e vivere la presenza benevola di una donna e mamma custodisce dentro di sé episodi singolari di quotidiano amore, e quanti non hanno avuto questa possibilità, ma hanno conosciuto Natuzza, che ha incarnato tutto ciò, l’hanno compreso, perché lei ha saputo dissetare le anime in pena, dare conforto, accogliere e pregare insieme ai bisognosi; ha esortato genitori e educatori a comprendere e seguire i giovani, ha coccolato e spronato i giovani verso traguardi migliori spiritualmente e intellettualmente. Ha aiutato le anime a squarciare il velo d’isolamento che le imprigionava nelle tenebre. Ha ridato luce al mondo ...

l'acqua dei miracoli a S. Domenica di Placanica, RC

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L’acqua dei miracoli, Madonna dello Scoglio, Placanica. Pare che qualche anno addietro la Madonna abbia detto a fratel Cosimo di scavare in un certo punto del terreno nella contrada Santa Domenica di Placanica dove gli apparve quando, ancora giovinetto, curava le greggi. E così fece! Fratel Cosimo Fragomeni scavò nel punto indicatogli, ma non vide subito l’acqua. Da quanto si dice, sentì il rumore e vide l’acqua scorrere lungo le gradinate del santuario in costruzione in un secondo momento. Anzi, sembra che glielo abbia riferito un operaio che stava lavorando antistante al sagrato. La costruzione, un’opera iniziata molti anni addietro con l’aiuto dei pellegrini devoti, ora sta prendendo corpo. Le brulle colline hanno cambiato il loro aspetto originario, e là, dove un tempo sorgeva una piccolissima cappella piena di ex voto lasciati dai miracolati della Madonna dello Scoglio, sta sorgendo un’opera importante per la fede cristiana. Le cannule delle fontane erogano un’acqua molle, d...

nel ricordo di mamma Natuzza: le apparizioni

È passato un anno dalla scomparsa terrena di Mamma Natuzza e sembra ieri. La sua presenza è costante. La si invoca o ne parli con quanti l’hanno conosciuta e sono divenuti figli spirituali e la si sente vicina. Il suo umile insegnamento è più che mai attuale! Ed è per questo che propongo e pubblico il documento dell’apparizione dell’Assunta dell’agosto 2008. Non c’è nulla di miracoloso, il dialogo tra Natuzza e la Mdonna mi è comparso stamane mentre riordinavo i file del mio pc e mi è sembrato un “segno”, un segnale da inviare a quanti avranno voglia di “perdere" qualche importante minuto della loro importante attività terrena protesa a tessere strategie di dominio… Sila - 14 agosto 2008 (circa le ore 2) Stavo molto male e pensavo di non farcela, quando mi appare la Madonna: Natuzza: Madonna mia, un giorno prima? Madonna: E’ sempre il momento giusto. Stai soffrendo? Natuzza: Sì, non ce la faccio più, non ho la forza. Madonna: La sofferenza è un dono di Dio. Chi ...

Natuzza Evolo: il miracolo di una vita

“…su ‘na grasta rutta!”… A cosa o a chi può servire un vaso rotto? Al massimo, frantumato del tutto può essere usato come ciottolame per drenaggio e a nient’altro! Eppure, la “grasta”, il vaso di fiori rotto al quale Mamma Natuzza, la Mistica di Paravati, si paragonava nella sua infinita umile bontà dava conforto a ricchi, potenti e povera gente. Natuzza iniziò da bambina a manifestare le qualità medianiche di conoscenza e visione del mondo ultraterreno; con semplicità dialogava e vedeva gli angeli e gli spiriti dei defunti come se fossero ancora in vita; non si sa come, ma lei aveva accesso a quei canali misteriosi che collegano il nostro mondo a quello dell’aldilà e ciò la fece soffrire perché non tutti, ancora oggi, nonostante gli innumerevoli episodi documentati, comprendono e sanno accogliere pacatamente i misteri dell’anima. Natuzza soffrì per la diffidenza e l’egoismo umano di quanti osteggiavano il suo essere Mezzo di contatto tra le due realtà e quanti arrivavano da lei c...

arte per amore e umiltà

Per una cultura d’amore e umiltà. Gli artisti pescano nella realtà; denunciano fatti, sublimano episodi, suggeriscono analisi e propongono scenari sociali possibili con strumenti e lessici consolidati nel tempo. Le arti figurative si avvalgono del gesto e della metafora. Il gesto assume valenze figurali familiari. La macchia lascia intendere oggetti e figure conosciute con l’intento di richiamare alla mente scene di vita quotidiana o episodi sociali in sintonia con le tematiche trattate in pittura o scultura. È risaputo!, il ruolo dell’artista non è quello del decoratore chiamato a esibirsi in virtuosismi grafici o cromatiche. L’artista, come si è già detto, propone!, usa la metafora quando vuole trattare tematiche sociali comuni e fa sì che il dialogo coinvolga e veicoli più persone e le induca a razionalizzare concetti ignorati o sottaciuti. L’atto propositivo assurge a sintesi e si dona disinteressatamente. Unica condizione richiesta: la disponibilità al dialogo, al confr...

nel ricordo di mamma Natuzza

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Per Mamma Natuzza Ho voluto dedicare un’opera a Natuzza, la mistica di Paravati. La Donna, la  Mamma che aveva il dono di parlare con le Entità Spirituali e che tanto ha fatto per alleviare le pene di quanti si rivolgevano a Lei. Lei che già aveva la sua di Croce da portare, paziente e umile serva del Signore, anzi Umile Verme di terra; come ripeteva spesso per autodefinirsi, si accollava anche le pene di: politici, manager e innumerevoli persone comuni. Il suo monito, ma più che monito era un pensiero costante quello rivolto ai giovani, ai preti che sbagliano, alla società malata che per ricchezze materiali inquina e uccide; avvelena, falsa la verità e spaccia morte specie nei giovani quando questi diventano vittime di malaffare o droga. Ecco, in sintesi, una scarna figurazione pittorica che non vuole essere semplice retorica celebrativa ma testimonianza, atto d’amore filiale per una donna che fino alla fine dei suoi giorni terreni ha elargito amore incondizionato a...

Calabria, terra di sofferenza. racconti di vita, 9

Racconti di vita in Calabria 1 . Calabria mistica. Alcune filosofie, o correnti di pensiero esoterico, asseriscono che anche gli Stati sono soggetti al Karma, vale a dire la legge di causa ed effetto che determina il cosiddetto destino. Sempre secondo la disciplina indù pare che il destino di uomini e terre siano concatenati alle azioni degli avi. Ma, considerando i tributi pagati e rivedendo la storia dell’Italia e degli italiani, qualcosa non torna perché: 1) L’Italia ha già dato in quanto a despoti e dittatura; 2) Poveri e derelitti hanno sempre pagato le colpe degli altri; Unica novità, che sembra prescindere la legge karmica, falchi e colombe hanno imparato a convivere. La società non è più divisa tra buoni e cattivi, retti, giusti e malvagi. Queste categorie sono ovunque, oltre a scoprire lapide, stele e monumenti pubblici nelle contrade amiche, ben mimetizzati, piangono e si commuovono anche nei luoghi sacri. S’incontrano a Mileto, paese di Mamma Natuzza , a Santa ...

la magia dei colori, omaggio alle mamme

La magia dei colori: alchimie cromatiche per un futuro migliore. Le novità inattese ma anche quelle prevedibili se vissute con armonia e gioia, assaporate senza sentirsi addosso il peso oppressivo delle attese personali o altrui, oltre a suscitare stupore, inducono attori e spettatori a osare di più e quest’osare conduce i giocatori, grandi o piccoli che siano, alla ricerca. Una ricerca ludica fine a se stessa, almeno all’inizio dei “giochi creativi” che contempla sperimentazioni, osservazioni riflessive e studi. L’azione culturale, condotta negli spazi creativi della parrocchia di Squillace lido, ha dato i suoi frutti e l’esposizione delle “magie cromatiche” aperta al pubblico dall’otto maggio in poi, che i partecipanti hanno voluto dedicare alla mamma terrena Natuzza Evolo, la mistica di Paravati, in rappresentanza di tutte, in quanto umile e compassionevole espressione pro-creativa per antonomasia e da lei risalire alla Madre Celeste, è la testimonianza di un percorso educativ...

manipolazione genetica o procreazione naturale?

La nascita è il minimo comune denominatore biologico che accomuna esseri umani, animali, vegetali e persino minerali nell’attimo della loro alterazione formale o biologica. All’inizio, la vita è una sorta di pasta informe che assume segni e peculiarità nel tempo, fino a disegnare fattezze consone al modello corporeo conosciuto. Insomma, qualsiasi forma di vita, nel nascere si manifesta come una sorta di semilavorato che prende sembianze ben definite nel tempo, in ossequio al suo dna. Non basta nascere, dunque, per avere un corpo, un’origine, intesa come posizione sociale o geografica; è necessario costruire, conformare all'idea di corpo quel processo genetico conosciuto cui, infine s’impone un nome ben definito. Nei vari linguaggi conosciuti dall’uomo, l’origine della vita risiede nella “madre”. Madre intesa come natura, prodiga nell’elargire una moltitudine di frutti. Donna, madre di famiglia, incline ad accudire i figli, educarli, anche se non necessariamente o espressamen...

il mondo è mamma

Sulle mamme esiste un’ampissima letteratura che abbraccia storia, poesia e realtà, per cui, ogni altra dissertazione può sembrare superflua; ma, la possibilità di analizzare a fondo la figura materna attraverso le allegorie della figurazione pittorica è talmente avvincente da indurre artisti e neofiti a cimentarsi con le realtà eroiche intrinseche nella figura della donna e, in senso lato, dell’uomo che sente dentro di sé, forte, le pulsioni che solitamente si addensano nell’essere femmineo materno in quanto a sensibilità affettive, esternate senza inibizioni. In alcune persone, siano esse donne o uomini, sembrano annullarsi le peculiarità affettive; come se avessero timore o vergogna di esternare emozioni; impulsi emotivi che i puri di spirito compiono con estrema naturalezza. È normale osservare una madre che ciba il figlio al seno ed è altrettanto abituale la mano che accarezza amorevolmente il volto. È, altresì, naturale la dolcezza che accompagna le parole rivolte ai figli; l...

tempo, materia, spirito

Sovrastrutture e verità Se non fosse perché eliminiamo l’ultimo foglio del calendario, se non fosse perché la luce del giorno si alterna al buio della notte, se non fosse perché i capelli imbiancano, se non fosse perché il corpo decade non ci accorgeremmo del tempo che passa. Non festeggeremmo i compleanni, gli onomastici, le ricorrenze liturgiche e laiche. Vivremmo un eterno presente! Ma, il trascorrere del tempo è una condizione ineluttabile che prescinde dai voleri mentali umani, dalle bugie individuali e sociali cucite addosso dalla chirurgia estetica o semplicemente da uno stato psichico volutamente illusorio. L’ esorcismo estetico non è in grado d’ingannare il Grande Vecchio; Lui, continua diligentemente ad espletare il paziente lavoro: modifica cellule vitali, indebolisce le immunità corporee … Il Tempo livella modifica cancella ripristina le incongruenze costruite dalla stoltezza umana. Unico elemento cui il Tempo si arrende e nulla può: l’amore. L’amore non ha età...

ultimo saluto a Natuzza Evolo, Mamma di tutti.

Solitamente, gli avvenimenti importanti, quelli che segnano i destini dell’uomo in generale e anche individuali non sono mai recepiti come tali nell’immediatezza. Al momento, l’evento è vissuto nella normalità più assoluta. Semmai, dopo qualche tempo s’inizia a meditare sull’accaduto e accorgersi del cambiamento epocale. Nel caso della morte di Natuzza, la cognizione dell’enorme perdita è avvenuta nell’immediatezza, anche se, pur conoscendo le sue precarie condizioni di salute, nell’immaginario collettivo si credeva immune; erroneamente, molti hanno creduto che lei fosse tutelata dal rapporto privilegiato con l’Amore Infinito o volutamente, spinti dall’egoismo umano di cui siamo toccati, abbiamo voluto esorcizzare la sua dipartita. Le indicibili sofferenze non le hanno impedito di accogliere e consolare i suoi figli spirituali. E infine, il suo corpo, minato da lunghe malattie, non ha retto nonostante le amorevoli cure. Lei, mamma di tutti, non faceva distinzioni, accoglieva chiunque...

Natuzza Evolo non c'è più, rimane il suo esempio

Alcuni fenomeni sono impenetrabili dalla ragione umana. Tra questi, è totalmente insondabile il Mistero Natuzza Evolo: mamma moglie e mistica; persona semplice, che nella completa umiltà si dichiara verme di terra, peccatrice. Una peccatrice singolare che, alla stregua dei bambini in quanto a genuinità d’animo, dice di parlare con la Mamma Celeste e col suo figliolo Gesù. I messaggi divulgati dopo la Quaresima e l’Assunta durante i quali soffriva e riviveva la Passione di Cristo, sono la testimonianza dei colloqui; ma la testimonianza, non si limitava al messaggio scritto, era suffragata da stimmate e ferite che comparivano sul suo corpo dolorante. Sofferenza e preghiera, questo il suo modo di mondare i peccati degli uomini sulla terra. E, non a caso, tutti i messaggi concludevano il dialogo con una riflessione rivolta ai giovani, al loro malessere, alla droga, alla strumentalizzazione della loro debolezza da parte dei potenti, all’accorata esortazione alla preghiera, ai cenacoli f...

Mamma Natuzza è andata nella casa del Padre

Mamma Natuzza è andata nella casa del Padre Ieri sera, il tgr3 ha diffuso una sintetica notizia: Natuzza Evolo, la Mistica di Paravati è stata dimessa da una casa di cura privata perché le sue gravi condizioni di salute non consentivano ulteriori cure cliniche. Trasportata nella casa di riposo, fondata dalla Mistica, dove risiedeva abitualmente, Mamma Natuzza ha lasciato il corpo dolorante della materia per risorgere nello Spirito di Luce, quale sempre è stata. A noi,che siamo stati testimoni della sua grande umiltà, non resta che perseguire i suoi insegnamenti trasformandoci in fiammelle sempre accese per essere degni agli occhi di Colui cui nulla è impossibile. Essere consapevoli che il nostro riferimento terreno non c’è più ci addolora molto ma la fede ci conduce lontano lì dove tutto è pace, dove non esiste la notte, il dolore, dove l’amore e la preghiera sono il cibo di tutte le anime, che finito il percorso terreno, vivono in comunione con il Padre Celeste. Cara Mamma Natu...

come incontrare Natuzza Evolo, la mistica calabrese

L’assillo di arrivare presto a una meta prefissata da noi stessi o dalla società è l’elemento fuorviante comune al modello di vita attuale. Ormai siamo educati a ottenere risultati immediati in quasi tutti i campi d’azione: nel lavoro, nelle comunicazioni e nei desideri. Cosicché per pianificare gli ostacoli e raggiungere quanto programmato in tutta tranquillità, ovviamente, essendo noi italiani diseducati ai bisogni degli altri, escogitiamo ogni piano disponibile pur di percorrere la via più breve, che, tradotta in conoscenze personali, potere economico o politico, specie quando si è costretti a ricorrere alle cure mediche presso le strutture pubbliche, deve toglierci dall’ambage. In effetti, se si ha la disgrazia di trovarsi in uno dei pronto soccorso nostrani, la sensazione immediata è quella di trovarsi in un girone dell’inferno dantesco tant’è la gente sofferente che li affolla sdraiata nelle barelle, carrozzine, sedie, in piedi, mentre i familiari non sanno a quale santo rivol...

Sila, mamma Natuzza in preghiera

Man mano che saliamo verso i monti della Sila la temperatura si abbassa, ma nel frattempo, almeno fin quando non saremo prossimi ai castagni di S.Elia o meglio ancora ai faggi di Cutura , si deve ricorrere al sistema refrigerante dell’auto per facilitare il viaggio.  Sono le 14. Il boccone buttato giù velocemente rimane sullo stomaco. Sta fermo lì, nello stesso punto da qualche minuto.  Bevo un sorso d’acqua mentre guido con la speranza che scenda: nulla! Superato Catanzaro nord, nella periferica Piterà l’aria è decisamente più fresca. Accosto la macchina alla fontana e bevo. Finalmente il boccone va giù. La vegetazione cambia repentinamente: ulivi, querce, castagni, faggi, pini. Marinella di Taverna, nello spiazzo circondato dalla collinetta, è allestito l’altare.  La Santa Messa sarà celebrata alle 17.  Ai margini della piazzetta i bancarellari di mostaccioli sonnecchiano sotto le tende dei camioncini.  Il sole è alto. Ci r...

23 agosto, buon compleanno Mamma Natuzza

Buon compleanno Grande Anima Il 23 agosto è previsto uno spettacolo musicale presso la fondazione “Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime” in Paravati di Mileto, nella provincia di Vibo Valentia per festeggiare gli ottantacinque anni di Mamma Natuzza. Alla festa partecipano personaggi dello spettacolo noti al grande pubblico; tra gli ospiti: Al bano, Gigi D’alessio, Manlio Dovì, Luisa Corna… Conoscendo l’umiltà di Natuzza, immagino il suo imbarazzo per festeggiamenti così pomposi. Lei, che si definisce verme di terra e soffre per le storture operate dagli egoismi umani -principali cause di sofferenze inflitte all’umanità ed agli incolpevoli, in quanto deboli e sprovveduti, giovani- una festa simile, senz’altro la intimidisce; però, analizzando tutti gli aspetti che lo show produce in termini di afflussi giovanili e non solo, il suo disagio può essere mitigato dalla probabilità che l’evento avvicini per la prima volta gente che fino ad ora neanche immaginava di recarsi in u...

Natuzza Evolo, la Mamma Mistica di Calabria

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Paravati è una frazione di Mileto , un tempo importante centro della Magna Graecia , oggi, cittadina dalla cultura tipicamente contadina, è parte del territorio della provincia di Vibo Valentia, tra le Serre aspromontane ed il mare tirreno. Quì nasce il 23 agosto del 1924 e vive in umiltà Mamma Natuzza : donna dal grande carisma che nonostante i suoi malanni fisici dà conforto a migliaia di persone afflitte da malattie fisiche e psichiche. A lei si rivolge quell'infinita marea di oppressi che cerca conforto nella fede per poter continuare a sopportare sofferenze e drammi umani. È una donna speciale, al di là delle doti mistiche: bilocazione, visione della verità ecc. I mass media ne fanno un caso ma chi non la conosce in detta veste, apprezza la tenacia, il controllo e l'annullamento delle vanità terrene. Sempre attenta ai bisogni dei pellegrini, pronta a dare conforto e sollievo con parole sagge ed esempi concreti di vita. Spesso, chi si reca a Paravati ed ha la gr...

Manifesto dell'Arte Libera

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3. L’Artista è Voce del Tempo

L’artista è testimone del presente. È coscienza, non ornamento.

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4. L’Arte è Rivoluzione Pacifica

L’arte deve interrogare, liberare, accendere pensieri.

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La cultura è linfa vitale della democrazia. Deve essere condivisa.

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