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Visualizzazione dei post con l'etichetta spread

non odio la politica ma gli idioti

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bersani, monti, fornero, cos'è cambiato? facce della stessa medaglia? Italia, campagna politica deludente! A leggere i giornali si ha la netta sensazione che noi italiani non godiamo di una buona reputazione. E in buona sostanza siamo dei gonzi che ci beviamo tutte le cazzate che stanno ingrassando i titoloni dei giornali e fanno sbavare i commentatori politici dei talk show. Se è vero che sulla scia dell'incertezza politica legata al voto, oltre che per le vendite che in tutta Europa prendono di mira i titoli delle banche sotto assedio a Milano dal caso Mps e che nei commenti di Wall Street Journal e Financial Times la nuova sfiducia degli investitori in Italia è legata anche alle preoccupazioni dei mercati per il recupero nei sondaggi elettorali di Silvio Berlusconi, possiamo considerare la politica italiana non sull'orlo del baratro ma sotterrata a tremila leghe sotto. Ma dico com'è possibile che l'attenzione di tutti i media, (web compreso, co...

oscuriamo la casta della cattiva politica

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courtesy archivio M.Iannino,  part. "soldato che paga",  1998, t.m. cit. Mattia Preti. A meno che non si candida un omino verde proveniente dalla galassia extra terrestre (perché mi sa tanto che il politichese è sbarcato insieme al codice sul volo di Leonardo da Vinci su Marte nell'ultima missione spaziale) a meno che non succeda l'imponderabile, dicevo, volutamente, da ora in poi ignorerò tutta la guerriglia mediatica degli ominidi in lizza per il potere. Sia ben chiaro: non è disinteresse per la politica, bensì rispetto per la Politica! E visti gli ultimi accadimenti in materia di crisi economica che hanno prodotto miseria, disperazione e instabilità sociale nei cittadini, che possiamo riassumere con nomi ormai familiari. Nomi che conoscono anche i bambini, tant'è che a detta di nonno Monti, il piccolo Monti è soprannominato spread dai suoi compagnelli dell'asilo. Eventi divenuti comuni dopo che è scoppiata la bolla ma che prima dei cosid...

Mali, altra guerra calata sulle miserie umane

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Da qualche giorno si sente parlare del Mali e della guerra interna che coinvolge il mondo occidentale civilizzato. Si parla di guerre di religione e come al solito di frange estremiste che vogliono imporre anche con la violenza la religione dei padri. Ma sarebbe più giusto ricordare che su una popolazione di quasi 1.300.000 il 90% è musulmana, il 5% cristiana e l'altro 5% animisti e credenze tradizionali. Il Mali , Stato dell' Africa occidentale , è una Repubblica , la lingua ufficiale è il francese ma si parla anche l'arabo e le lingue camitiche dei berberi. Conosciuto anche come Sudan francese in quanto colonia dell'Africa occidentale della Francia quando era di moda colonizzare i popoli sottosviluppati, il Mali con l'indipendenza del 1960 assunse l'antico nome dell'impero fiorente che dominava le rive del Niger e fondava la sua ricchezza sul commercio transhariano. Finito il tempo del commercio africano, la colonia, priva degli strumenti tecnologici...

Italia, baratro fiscale evitato, forse, ma il lavoro?

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50 lire, coniazione d'ispirazione repubblicana:  il lavoro produttivo Notizie da palazzo Chigi.  Sul sito del governo italiano, in data del 31 dicembre 2012, appare l'analisi dell'anno appena trascorso gestito dal Governo tecnico di Mario Monti. Com'è giusto che sia, l'ufficio stampa e il portavoce del governo curano e pubblicizzano l'operato dei professori. Parlano di spread e di tassi d'interesse. D'integrazione europea. Fisco. Spending review. Riduzione e tagli di enti locali e organismi pubblici. Costi della politica. Rivedere le spese militari per ridurre gli sprechi e migliorare risorse e produttività (produttività? Sembra inappropriato parlare di produttività laddove si spende molto per gli armamenti e pochissimo per la tutela giuridica del cittadino). E poi si legge anche di competitività del Paese. Secondo il documento, l'azione di governo non è stata impostata solo sul rigore ma anche sulla crescita economica. Peccato che que...

Brunetta l'IMU e lo spread

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Brunetta "medita" aiuto! Qualcuno ci ha riso su, altri hanno fatto satira ma nessuno ha saputo cogliere e spiegare il vero dramma che sta attraversando Brunetta. Oh ragassi non si schersa. Stiamo mica contando caramelle? Questi son soldoni! Non si schersa mica! Il poverino nell'anno passato ha sborsato una cifra... 279.129,00 euro dichiarati lo scorso anno da Brunetta sono stati usati tutti per pagare i mutui delle numerose case che ha in giro per l'Italia: una a Venezia, dove possiede anche un magazzino ereditato al 50%, e poi altre a Roma, in provincia di Perugia e a Ravello, sulla Costiera Amalfitana. Un tesoretto in immobili che al consigliere di Berlusconi, Brunetta, è costato di Imu "per la prima rata quattromilanovecento euro e settemila per la seconda". Insomma, le stesse identiche preoccupazioni della "stragrande maggioranza delle famiglie italiane"! Brunetta è indignato per le battute apparse sul web e risponde così: ...

Bersani Renzi Alfano: serietà!

Italiani? Popolo di Tifosi! Siamo abituati a tifare e questo piccolo difetto ci distrae da problemi ben più importanti del risultato che può raggiungere la nostra squadra del cuore o il nostro eroe del giorno. È un dato di fatto ben noto e gli opinion leader lo sfruttano a loro favore. Spesso per distrarci dalla legnata politicamente scorretta tutta tesa a fare macelleria sociale. Sì, decisamente è macelleria sociale quella che sta attuando l'agenda Monti. E come se non bastassero i tagli inflitti ai pochi occupati in lavori bene o male remunerati, il lapsus montiano sulla sanità pubblica lascia presagire cupe manovre per i più poveri. ''Il nostro Sistema sanitario nazionale, di cui andiamo fieri, potrebbe non essere garantito se non si individuano nuove modalità di finanziamento''. Cosa significa, dare la sanità totalmente in mano privata? Giacché ''Il momento e' difficile e la crisi ha colpito tutti e ha impartito lezioni a tutti'' co...

la bellezza come antidoto alla speculazione

Molti dei concetti fondanti di solidarietà, giustizia, emancipazione e cultura, punti fermi e inalienabili, sono caduti sotto l'agguato emergenziale del secolo. La bolla economica ha avviluppato economia e lavoro; culture e civiltà; religioni, spirito e materia. In questo clima aleggiano le nostre menti. Un clima oscurantista che non lascia presagire niente di buono. Ma qualcosa ancora può cambiare se si ha il coraggio intellettuale di rimuovere tutti gli ostacoli messi in atto dall'egoismo dominante. A suffragio del mio soliloquio chiamo a supporto una mente chiara e lucida che si è spesa e continua a farlo per migliorare le condizioni sociali delle menti sensibili. Secondo Vittorino Andreoli “ non sipuò consegnare una società alla finanza se si vuole ridurre la distanza tra le leggi e la civiltà fatta di rispetto dell'altro e senso del limite. Pertanto, il nostro problema non è quello di mettere a posto i conti ma ritornare alle radici, ai valori di un...

contro il capitalismo per uscire dalla crisi

Ci vuole una buona dose di coraggio e la faccia tosta di Ferrara per esaltare il capitalismo e dire che debba prendere possesso del sud, rivedere i salari non per azzerare il divario tra nord e sud ma per rendere competitivo il lavoro. Cioè, siamo vittime di una guerra combattuta dai capitalisti contro il resto del mondo. Bombe intelligenti, quelle dell'alta finanza che domina le borse; bombe inquinanti che avvelenano i mercati e uccidono i piccoli risparmiatori, fanno fallire fabbriche e imprese artigiane. È la guerra del dio denaro !, quella che stiamo subendo. Che affama chi è già povero e senza tutele. Che mortifica il creato perché è inammissibile che la stragrande maggioranza della popolazione viva sotto la soglia di povertà e lavori per salari da fame che non durano neanche per coprire la terza settimana del mese mentre c'è chi scialacqua fior di capitali pubblici. È ora di guardare con occhi e animo puri alla realtà per scovare ed eliminare le false ideologi...

Europa, Italia, Spagna, Grecia e lo spread

Stiamo dando i numeri! 400mila lavoratori «lasciati a terra» dalle nuove regole, il ministro parla di «dati fuorvianti che hanno impropriamente alimentato la polemica». la tabella diramata dall'Inps «lasciava credere che fossero 400mila i lavoratori da salvaguardare, cosa che invece non è». ...ma anche i primi numeri dati dal governo sono inesatti e fino a ieri la versione ufficiale parlava di 65 mila unità danneggiate dalle nuove regole, ora a questa cifra si sono aggiunti altri 55 mila lavoratori. In tutto fanno 120 mila. ... Numeri numeri numeri. L'errore di fondo sono proprio i numeri! L'errore macroscopico che stiamo facendo tutti è considerare le persone, i saperi, le coscienze, la politica come se fossero entità astratte: numeri! Numeri da far combaciare a esigenze economiche disumane e incivili. Conti in banca! E la solidarietà!, il welfare!, l'intervento della politica che governa lo Stato e quindi i cittadini cosa ci sta a fare? Aspetta che ...

SPREAD, virus letale per la sopravvivenza EU

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Morire di spread. Dopo ebola, hiv ecco presentarsi a noi un altro virus letale: lo spread! Lo spread è il risultato di una ricerca scientifica dai risvolti incontrollabili. È un virus letale per chi non ha sviluppato gli anticorpi necessari. Grecia, Portogallo, Spagna, Italia, sono corpi sani nei quali è stato inoculato il virus e pur vivendo in una sorta di confraternita europeista a capitale evoluto non posseggono finanze adeguate per acquistare l'antidoto e fronteggiare l'epidemia. Casa Merkel, l'officina farmaceutica proprietaria dell'antivirale, è irremovibile; La malattia che aggredisce l'€zona necessita di rigore e poco importa se la decisione causa altre vittime! Allo stato attuale il bollettino diramato è allucinante: guerriglie urbane, assalti agli sportelli dispensatori di disperazioni equitalie, suicidi, attentati, omicidi, azzoppamenti in nome e per conto dei drammi sociali derivanti dal virus SPREAD. Qualcuno si vende la madre e c...

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