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Visualizzazione dei post con l'etichetta antichi mestieri

Il mercante di capelli

 “U capillaru passa”. Ripeteva assillante, l’uomo, piccolino e tarchiato, per le vie del paese.  Con la sua voce stridula avvertiva di essere arrivato. Camminava lento, con la sua cassetta appesa al collo con una bretella e retta lateralmente dalle sue mani tozze.

San Giuseppe patrono degli artigiani

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Riflessioni semiserie sulla sacralità del lavoro. Non so a voi ma a me capita spesso di litigare col pc. Oggi, per esempio. Papà con chi ce l'hai? Con 'sto coso quà io faccio 'na cosa e lui ne fa un'altra. Scrivo e salta. Ingrandisce lo schermo... pubblica prima che io abbia finito. Papà forse ha il touch troppo sensibile devi cliccare più delicatamente... fai meno pressione sulla tastiera. Sì sì. Ci provo. E che cazz... ancora! Parli con me? Che dici non sento, grida! No no parlo col computer. È indiavolato. Fa quello che vuole mavaff... Ma che ti ha preso adesso mi mandi pure a quel paese? No no amore, non dicevo a te e che per fare una mail ho impiegato mezza giornata. Non fa per me questa diavoleria. Preferisco la manualità. Il vecchio caro mestiere dell'amanuense. L'artigianalità! D'altronde vuoi mettere un bel mobile intagliato a mano, lavorato con passione e criterio antico, con uno di quei tanti cubi in finto legno inscatolati privi di car...

La nostra Pasqua in casa

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Il procedimento per fare il pane in casa è lungo e ci vuole una buona dose di pazienza. Il tempo non manca visto che siamo tenuti a stare in casa fino al 3 maggio si può iniziare a evitare qualche uscita. Limitare le code per la spesa. Decidere di non recarsi dal fornaio e farselo da soli può risultare terapeutico. L'impasto, grosso modo è lo stesso della pasta della pizza, con qualche accorgimento e qualche ora di lievitazione in più si può fare. L'occorrente è il solito kg di farina; il lievito madre, ma anche quello di birra va bene se non ce l'abbiamo a disposizione; un pizzico di sale e, naturalmente il forno. Le nostre madri impastavano la sera, poi toglievano un pugno di pasta e la riponevano in un contenitore per trasformarla in lievito madre. Il resto dell'impasto serviva per panificare la mattina seguente. Un miracolo. La trasformazione, la pasta che cresce, il profumo che inonda la casa è un miracolo prodotto dalla sapienza antica d...

Saperi antichi e vecchi mestieri

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Prima dell'era della plastica i recipienti d'uso comune erano costruiti in argilla, latta, ferro, rame e vimini intrecciati. Le botteghe artigiane avevano il tipico odore dei manufatti che prendevano forma sotto le mani sapienti dei “mastri”. I maestri rendevano viva la materia, la plasmavano fino a tirare fuori l'oggetto per la casa mentre i discepoli badavano al fuoco della fornace o stavano accanto per passare loro gli attrezzi necessari e il materiale. antichi mestieri

Tradizioni valoriali tra crisi sociali e austerità

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Avevate le scarpe! Sì avevamo le scarpe, consumate … rotte, ormai. -risposi all'ospite che osservava incuriosito e commentava la foto sulla scrivania. Va be', stavate meglio di me e di tanti che non ce l'avevamo per niente. Ma eravate di lutto? Chi era morto? Mio padre. Risposi secco. E mi sovvenne alla mente Maria, la figlia di zia Rosina che faceva la sarta e insegnava a tagliare, cucire e risistemare gli abiti vecchi alle ragazze del paese. L'attività sartoriale e la propensione all'insegnamento che svolgeva al piano terra della casa le valse il titolo di “maistra”, maestra. Lei cuciva di sana pianta, risvoltava e aggiustava i vestiti ai paesani. E ovviamente anche a noi. Riusciva a dare nuova vita alle stoffe. Trasformava magistralmente cappotti, giacche, pantaloni, camicie e gonne. Fu lei che cucì e riadattò i vestiti neri e i nastrini da tenere sui risvolti del bavero delle giacche per il tempo necessario alla celebrazione del lutto familiare.

Manifesto dell'Arte Libera

Manifesto Interattivo

Manifesto dell'Arte Libera / Manifesto for Free Art

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1. L'Arte non si possiede

L’arte non è proprietà, ma esperienza. Ogni opera è un dono.

Cosa significa per te "arte libera"?

2. La Creatività è un Diritto

Ogni individuo ha il diritto di creare, sognare, esprimersi.

Dove vorresti vedere più arte?

3. L’Artista è Voce del Tempo

L’artista è testimone del presente. È coscienza, non ornamento.

Quale artista ti ispira?

4. L’Arte è Rivoluzione Pacifica

L’arte deve interrogare, liberare, accendere pensieri.

Hai mai creato qualcosa che ha fatto riflettere?

5. Cultura come Bene Comune

La cultura è linfa vitale della democrazia. Deve essere condivisa.

Come rendere l’arte più accessibile?

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