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chi governa la cultura?

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©mario iannino 2011, riproduzione vietata Nell’era di internet e dei media (che travalicano liberamente le barriere poste dai vari sistemi di autotutela delle grandi imprese economiche mascherate da veicoli “culturali”) è logico continuare nel solco della mistificazione auto celebrativa degli eventi museali preconfezionati dalle lobby affaristiche? Fa davvero bene alla crescita culturale dei singoli l’impianto giostraio allestito con enfasi ma visitato da pochi, se escludiamo le visite guidate imposte alle scolaresche che, per naturale propensione anagrafica, non sono attratte per nulla dai linguaggi artistici   colti, spesso decontestualizzate dal sistema territoriale locale? Innumerevoli interrogativi sovvengono ogniqualvolta s’inaugura un evento artistico nelle città di provincia, ma anche nelle capitali della cultura, entrambe, realtà distratte dalla missione reale dei linguaggi alti dell’arte da esposizioni roboanti sui media ma di nessun effetto concreto per il benes...

Masi, dopo la RAI la Consap

Dopo avere lavorato bene in Rai e dato prova della sua altissima professionalità , Masi è stato promosso! Lascia la televisione di Stato per sedersi sulla poltrona d’amministratore delegato in Consap. (ANSA) - ROMA, 28 APR - L'assemblea della Consap ha nominato amministratore delegato Mauro Masi. Resta presidente Andrea Monorchio, che già ricopriva l'incarico. Alla presidenza della concessionaria dei servizi pubblici assicurativi non è arrivata quindi la parlamentare di Iniziativa responsabile Maria Grazia Siliquini, data in pole position fino a ieri. Masi lascia l'incarico di direttore generale della Rai, che ricopriva dal 2 aprile 2009. E' possibile che formalizzi le sue dimissioni nel Cda del 4 maggio. Alla faccia della meritocrazia! Potrebbe urlare qualcuno, che ancora ricorda  quanto è successo in Rai grazie alle azioni unilaterali del lungimirante uomo aziendale prese nei confronti di programmi e giornalisti difformi al pensiero del sire. Ancora una volta...

nel ricordo di Pasqualina

(riceviamo e pubblichiamo) Soltanto oggi ho appreso il tuo nome, dopo che te ne sei andata. D'altronde non mi serviva saperlo, per me tu eri la dolcissima ragazza dagli occhi teneri che stava nel punto vendita “Velox”, dove mi fermavo puntualmente più per la disponibilità, la cortesia e l’amabilità con la quale ti ponevi davanti a qualsiasi richiesta piuttosto che per la merce in vetrina, e soprattutto perché il tuo sorriso era un inno alla vita. L’altro ieri ho appreso che non avrei più potuto salutarti e incontrare il tuo sorriso perché ti sei incamminata verso la luce per abbracciare il Padre Celeste. Hai finito di soffrire! Sei andata incontro al Padre nostro che illumina il cielo e la terra, che accoglie tra le braccia quanti si affidano a Lui, morti in terra ma vivi nel Suo Amore. Padre nostro abbi cura di Lei e di tutti noi ancora costretti in terra; illuminaci allorché la nostra volontà cozza coi progetti che Tu benevolmente hai assegnato a noi ma, che noi, da stolt...

a cuzzupa, tipico dolce pasquale calabrese

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"cuzzupa" Vacanze a parte, il periodo della pentecoste lascia ricordi indelebili nella mente di ognuno, basta l’odore delle cuzzupe calde, fatte con farina, grasso di maiale, uova, lievito e latte, che le donne calabresi impastano in un attimo e, raggiunta la giusta consistenza, la pasta assume le forme più disparate, ciambelle guarnite con uova sode, sette per il fidanzato, come auspicio per farlo sedere e non lasciare la casa della ragazza innamorata, uno, tre, ma anche nessun uovo per gli amici. Qualcuno per la suocera. Cuzzupe a forma di ciambella, di bambole, cestini e lettere dell’alfabeto quando è indirizzata a una persona specifica. “a cuzzupa”, dolce pasquale calabrese, assomma peculiarità antropologiche territoriali e qualità organolettiche singolari, che, alla stregua delle madaleine di proustiana memoria, ha il dono di riportare indietro nel tempo chiunque si trovi nei pressi di una casa o un forno. Un tempo, le donne che non possedevano forni ad...

Luttwak: Berlusconi non è affidabile!

Se ancora qualcuno ha dei dubbi sulla bontà politica berlusconiana basta che si guardi attorno, parli con chi sta peggio economicamente o osservi le persone alle casse del supermercato o se ha figli farsi quattro conti in tasca per convenire che fino ad ora Berlusconi e il suo governo hanno raccontato balle. Il pdl tutto è una forgia di bugie. Gente educata a negare l’evidenza, ad accusare gli altri di brogli agli elettori e di congiurare contro la democrazia fintantoché sente minacciati i loro piani. Tacciono, fin quando è possibile, sulle strategie che andranno a condizionare la vita concreta degli italiani e su come evitare referendum importanti per la libertà democratica del Paese. Il politologo americano Luttwak ha detto chiaramente che i Presidenti delle altre Nazioni non vogliono parlare con Berlusconi perché non è affidabile, non è all’altezza del compito di Primo Ministro. Nonostante parole e atteggiamenti chiarissimi di osservatori e politici nazionali e internazionali, ...

i rimedi di Traversa per catanzaro

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Scorrendo le notizie locali si capisce immediatamente di essere nel bel mezzo della campagna elettorale. E come d’obbligo, le menti “politiche” che curano le campagne elettorali dei numerosi concorrenti ce la mettono tutta per stuzzicare campanilismo e aspettative in sintonia con gli umori della città. “Con Michele Traversa sindaco, Catanzaro diventerà la città più verde della Calabria e una delle più verdi del Meridione. Tre grandi parchi - il Bioparco di Siano, il Parco Costiero di Giovino e il Parco Fluviale del Corace si aggiungeranno a quello della Biodiversità e alla Villa Margherita, realizzando una dotazione ambientale unica nel suo genere. Centinaia di ettari del territorio comunale saranno destinati, e dunque pienamente salvaguardati, alla realizzazione di tre parchi 'multifunzionali' , mobilitando risorse importanti e creando condizioni di sviluppo”. E’ quanto sottolinea il Comitato Elettorale dell’on. Michele Traversa, soffermandosi su uno dei punti più qualific...

anche l'Italia bombarda in Libia

E si continua a sbagliare! In politica estera come in quella nazionale che vede gli italiani mortificati dalla pochezza di pensiero degli avventurieri politici dell’ultima ora. Ciò che non convince, invece, sono le parole di Napolitano condensate nella notizia dell’ansa di oggi: “L'ulteriore impegno dell'Italia in Libia annunciato ieri sera dal presidente del Consiglio Berlusconi costituisce il naturale sviluppo della scelta compiuta dall'Italia a metà marzo, secondo la linea fissata nel Consiglio supremo di Difesa da me presieduto e quindi confortata da ampio consenso in Parlamento”. Questo dice il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a sostegno della decisione dell'Italia di partecipare a bombardamenti in territorio libico. Una sola considerazione: ma se proprio questa è la logica conseguenza dell’intervento in Libia, perché non si è intervenuti prima? Non prima delle stragi dei Gheddafi ma prima ancora con atteggiamenti politici più consoni da part...

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