Pellizza da Volpedo, "Quarto Stato" Giuseppe Pellizza, figlio di agricoltori. Nato a Volpedo, piccolo centro della campagna alessandrina, dopo la scuola tecnica, che gli offrì i primi rudimenti del disegno e gli fece capire qual era la sua vera passione, attraverso l'intervento di alcuni conoscenti riuscì a frequentare le lezioni di Francesco Hayez, all'epoca docente dell'accademia di belle arti di Brera. Terminati gli studi accademici si trasferisce a Roma, che abbandona subito per spostarsi a Firenze. Qui incontra Fattori. La voglia di apprendere i segreti della pittura lo porta a spostarsi in varie accademie, arriva persino a Parigi nell'occasione dell'esposizione universale del 1889. Le grandi città non lo entusiasmano; Giuseppe Pellizza decide di ritornare al suo paese d'origine. Nel 1892 sposa una contadina del luogo e nello stesso anno inizia a firmare i lavori come “Pellizza da Volpedo” L’opera più conosciuta è “Quarto Stato”, ...
antonio Ingroia, scopre il suo simbolo politico e da oggi terrà compagnia agli altri La struttura del logo lascia intendere che la decisione di Ingroia non è cosa dell'ultimo minuto e per quanti vorrebbero uno Stato più attento alle questioni sociali denunciate e forse combattute dalla sinistra può risultare cosa gradita. Ma, a mio modesto avviso, anche Ingroia cade nell'errore autocelebrativo. E il logo lo conferma. Tra la scritta inneggiante al cambiamento tanto sperato e atteso della sinistra che condensa su due righe l'auspicio per una “Rivoluzione Civile” e il negativo in rosso del “quarto stato” di Pellizza da Volpedo” capeggia a caratteri cubitali e in grassetto il cognome del magistrato. (e questo non gioca a suo favore). Le sue parole sono nette: "Da magistrato - dice Ingroia - non avrei mai creduto di dovermi ritrovare qui per continuare la mia battaglia per la giustizia e la legalità in un ruolo diverso. Quando giurai la mia fedeltà alla Cost...
Roma, sala nassirya, senato conferenza stampa di Monti Giornata intensa e ricca di novità in campo politico. Dopo la conferenza stampa di Grasso, ecco quella di Monti, che pur mantenendo l'incarico onorifico di Sentore a vita conferitogli dal presidente della repubblica Giorgio Napolitano dichiara il suo impegno per l'Italia in termini e panni diversi. Lo ha dichiarato in Roma, al Senato nella sala Nassiriya con una conferenza stampa. Il senatore a vita Mario Monti smette i panni di tecnico e affianca le forze politiche che lo hanno chiamato a viva voce in causa. Secondo Monti, finita emergenza finanziaria, resta molto da fare, per questo appoggia il centro rappresentato da Casini Montezemolo, Della Vedova ecc che si rifanno alla sua agenda. Ci sarà una sola lista che si richiama a Monti al Senato e più liste alla Camera, una dell'Udc e una civica, ha spiegato il professore nel corso della conferenza stampa al Senato. Rimane l'incognita di chi realmente occu...
piero grasso Piero Grasso ha scelto di entrare in politica! C'è chi sale, chi scende e chi entra in politica. Al di là delle formule, il magistrato antimafia dice, in maniera molto chiara: “Sento il bisogno di impegnarmi personalmente!". È una scelta di vita che comunica ai giornalisti con la voce rotta dall'emozione. “io non salgo o scendo, semplicemente mi sposto” dopo 43 anni di magistrato mi sposto col mio bagaglio di esperienza in politica per migliorare il Paese". Parla a braccio, Piero Grasso. Dice di essere stato catapultato dalla stampa stessa nell'agone politico prima ancora che arrivasse l'ok dal csm. E di non essere preparato alla conferenza stampa da candidato alle prossime politiche. Annarella, che tutti conoscete, l'ho trovata all'ingresso, mi ha abbracciato e mi ha detto “benvenuto”. La decisione, spiega Grasso, è stata presa in questi giorni di vacanza, a contatto con il figlio e il nipotino che gli ha ribadito c...
personaggio caro al teatro di strada, "pupo" sicilano E' allucinante! dai comportamenti dei soliti camaleontici uomini, ora nell'esercito montiano, sembra che niente sia cambiato e che la bufera sociale subita dai cittadini sia cosa lontana da loro. Parlano di "progetto centrista" contro questo o quel pensiero politico. Uomini e donne schierati E noi? Noi siamo rimasti infantili. Privi del complesso di sudditanza, non perché l'abbiamo superato grazie alla nostra emancipazione latina che basa la conoscenza istituzionale sul pensiero filosofico dei classici, aspettiamo fiduciosi l'eroe senza macchia e senza paura che sappia guidarci e risolvere i problemi. Che sia un millantatore e che quanto è accaduto sia anche colpa sua poco importa! Contano i premi e le medaglie conquistate sul campo e i consensi elargiti dietro le quinte al riparo dalle tende che nascondono i pupari dagli occhi ingenui dei bambini. Le gesta di Orlando cantate nell...
matita grassa, bozzetto preparatorio per "Violenze" courtesy Mario Iannino È sconcertante il numero dei bisognosi che ha pranzato alle mense dei poveri organizzate dalle comunità in varie città d'Italia. Sant'Egidio dà numeri impressionanti tra vecchi bisognosi e nuove povertà inflitte dal sistema economico che rende, appunto, poveri anche chi un lavoro o una pensioncina ce l'ha ma non riesce ad arrivare neanche alla seconda settimana del mese. Nel sentire le parole d'amore espresse in questi giorni dai vari esponenti politici e ecclesiali che ruotano attorno a queste comunità caritatevoli è naturale chiedere: oltre a fornire un pasto caldo e a volte qualche ricovero nei giorni eccessivamente freddi cos'altro avete fatto per eliminare completamente questa piaga sociale? Domanda che avrà una miriade di risposte edulcorate con una enorme e sapiente retorica per niente convincente salvo dimostrarsi essere un enorme bacino di voti (anche i pove...
i primi twitt di Monti il professore "sale in campo" tra Natale e Santo Stefano. Non tra il bue e l'asinello in una mangiatoia ma sull'albero di twitter lancia i primi vagiti. Quasi come a voler simboleggiare qualcosa (che sia la nascita del Salvatore?) un'oretta prima della mezzanotte di ieri, 25 dicembre 2012, il prof Mario Monti è salito sul ramo alto dell'albero celeste (dove hanno già preso posto i grandi della terra, quali Barak Obama e recentemente il Papa) e ha lanciato il suo twitt: «Insieme abbiamo salvato l'Italia dal disastro. Ora va rinnovata la politica. Lamentarsi non serve, spendersi sì. Saliamo in politica». È un caso, oppure un atto premeditato il cinguettio del professore? Il fatto che lui dichiari la volontà, dopo innumerevoli titubanze (fino a d ora non si è mai lasciato sfuggire una affermazione certa ma tutto lasciava intendere la sua decisione specie dopo la benedizione del capo della cei mons. Bagnasco) nelle ...
25 pagine di buone intenzioni compongono l'agenda Monti online, visibile nel web sul sito www.agenda-monti.it . È un'analisi pacata, ben strutturata quella che il prof. Mario Monti fa e propone per uscire dalla crisi attuale e traghettare l'Italia priva di populisti e populismi in una nuova Europa costruita su misura, integrata e solidale. Proposte d'intenti difficile da non condividere. Anzi sono sempre state al centro delle attenzioni di quanti amano la Politica alta e nobile. Ma, si riscontra una lacuna comune, fin'ora, a tutti i partiti che hanno predicato l'attuazione del welfare nello Stato senza individuare, però, l'origine delle risorse da investire per migliorare società, cultura, lavoro, e riforme sociali sottolineate nell'agenda in questione. In sintesi, mi spiacerebbe se anche Mario Monti avesse somatizzato dichiarazioni d'intenti che rasentano il tanto vituperato “populismo”. Inutile, per il momento, accennare alle questioni...
Mario Monti alla conferenza di fine anno È tempo di bilanci. Il presidente tecnico Mario Monti li fa nella sala polifunzionale del consiglio dei ministri. Lui sul palco insieme al presidente dell'ordine dei giornalisti che fa da apripista e, nel ringraziarlo per la legge sull'equo compenso messa in atto da qualche mese ma ancora non pubblicata nella gazzetta ufficiale, punta l'accento sulla libertà d'espressione con chiari riferimenti al caso Sallusti. Il rituale è simile a quello che si fa dopo ogni impresa, come potrebbe essere un viaggio organizzato, un piano di studi o, nello specifico, l'impegno per transitare strategie politiche oltre gli ostacoli eretti dal qualunquismo personalistico di comitati d'affari. Monti si dice soddisfatto del suo lavoro e quello dei suoi ministri. Fa il punto sulla maggioranza anomala che ha appoggiato il suo governo e cita Bersani, Casini e Alfano evidenziandone pregi e difetti condizionati dalle ideologie di dest...
Missione compiuta Presidente! Così conclude Mario Monti la sua relazione davanti ai Ministri e ai rappresentati del giornalismo nazionale e internazionale. Ovviamente il Presidente in questione è Giorgio Napolitano. Monti, a tratti, si lascia andare a simpatici motti di spirito e nel complesso bacchetta la mentalità che muove la politica nostrana. Obbiettivamente la sua relazione non fa una piega. È convincente! E dimostra la sua piena onestà intellettuale anche se alcune azioni del governo, da lui retto, inserite nell'attuale sistema produttivo italiano lasciano dubbi non ideologici ma concreti e tangibili nelle aziende e in special modo nelle famiglie. Nei suoi numerosi passaggi il professore non nasconde l'esistenza delle spinte lobbistiche in sede parlamentare. E se proprio si vuole trovare o imputare ad ogni costo un punto polemico, senz'altro, il pdl lo trova nella chiara riflessione su Berlusconi e il suo modello mentale di rapportarsi con gli elettori, i ...
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.