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lunedì 9 dicembre 2013

l'incognita Renzi

Su quasi tre milioni di elettori alle primarie del pd Renzi ha ottenuto il 68%; Cuperlo 18%; Civati 14%.


Appunto, suffragi per designare il segretario nazionale del Partito Democratico.

È logico chiedersi cosa c'entravano i non iscritti in questa selezione elettorale?
Tra l'altro, quando mai si è visto che per esprimere un parere è necessario pagare?
Sono stati loro a bombardarci, a rompere e insistere con la necessità della partecipazione democratica!

Altra cosa sarebbe stata se la cittadinanza tutta avrebbe dovuto esprimere una preferenza per il Presidente del Consiglio.

Di sicuro Renzi Civati e Cuperlo hanno rimpinguato le casse del partito democratico: tutti e tre valgono all'incirca, euro in più euro in meno, 6,7milioni; che entrano nelle casse del PD.

Polemica a parte, prendiamo per buono l'evento.
Renzi, inutile negarlo, buca lo schermo. È un ottimo comunicatore. Adesso, vediamo cosa e quante delle promesse fatte riuscirà a concretizzare.
Sempre Renzi afferma “basta con le correnti, i privilegi e le carriere politiche e sindacali! La prima corrente a non esistere più da questo momento è la renziana.”. mah! 

... e col governo, come la metti?

Buon lavoro Matteo!

lunedì 26 novembre 2012

volevamo la fantasia al potere? eccola!

Riscrivere l'Italia con Bersani o Renzi?


È davvero stupefacente! Tra le tantissime manie degli italiani la sindrome dello scrittore è una forma ricorrente di mania collettiva curata amorevolmente in ogni dove persino in politica.
Comunque, visto che la politica non sa fare altro che parlare parlare e ancora parlare a vanvera, (e meno male! Almeno dà da mangiare ai giornalisti e sollecita i blogger a prestare il loro acume sarcastico per rendere meno pesante il campo incolto della politica) se proprio fossi chiamato a riscrivere qualcosa di veramente rivoluzionario da Bersani o Renzi, chissà perché, mi viene in mente di scrivere:
l'Italia è una Repubblica Democratica fondata sul Lavoro.
E ancora: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Ma papà questi sono i primi quattro articoli della costituzione italiana! La stiamo studiando adesso con la prof!
Già già mi sembrava una cosa già sentita... ma allora cosa vogliono riscrivere se non sono riusciti in tutti questi anni a rendere fattibili i primi 4 concetti fondanti della Repubblica Italia?

domenica 25 novembre 2012

chiesa e non profit, perché no?

Riscrivi l’Italia.  

Così c’è scritto davanti ai seggi delle primarie del pd. (dicono che chi vince è automaticamente segretario del partito democratico e candidato a premier per il centro sinistra. E già questo mi puzza!)
Se davvero potessi riscrivere le condizioni in cui viviamo e le leggi che ci governano, la prima cosa che riscriverei in modo chiaro è l’obbligatorietà di contribuzione per chiunque risieda e abita in Italia secondo le proprie possibilità.
Ma questo c’è già!
Però non si capisce come mai se il cittadino comune possiede una casa che non gli produce profitti o rendite fresche come potrebbe essere un fitto per locazione debba pagare comunque una tassa iniqua come l’IMU e altri soggetti tipo le fondazioni le chiese (non dove si celebra il culto, ma anche di queste si potrebbe discutere) le onlus debbano essere esentate con unna legge della famigerata agenda Monti. Eppure, questi soggetti “possiedono immobili” come chiunque. Immobili o soldi che provengono da lasciti, questue, in una parola dalla “beneficenza dei cittadini” che hanno ritenuto salvifico lasciare i loro beni ad associazioni che si sarebbero presi cura dei più poveri, i deboli, (quale migliore occasione di questa?).
se a ciò sommiamo l’8xmille, gli aiuti statali alle case di culto, l’insegnamento della religione nelle scuole condotto da insegnanti designati dal clero; il turismo religioso e i relativi commerci, salta agli occhi una sorta di giro vizioso di denaro pubblico da rasentare il nero o peggio l'evasione fiscale ma che il lessico corrente  definisce associazionismo non profit.
Insomma, un impero franco che riceve e pratica beneficenza ad una fetta indefinita di persone.nel contesto economico e sociale attuale, può essere esentato da ogni tributo, dovuto da altre realtà anagraficamente definite fiscali?

domenica 28 ottobre 2012

Serra, finanziere dalle umili origini, convince in 1/2ora

lucia annunziata
Ho visto il programma di Lucia Annunziata. Ospite il finanziere Davide Serra, bocconiano, allievo di Monti, fondatore di Algebris una società con sede nelle Cayman e sostenitore di Matteo Renzi; come Renzi è un fiume in piena. Risponde senza pensarci su due volte e questo lascia intendere che è in buona fede, anche se condisce il discorso con troppi inglesismi. Davide Serra non ha alle spalle un impero economico. Si è fatto da sé! Ha lavorato in banca in Inghilterra e dopo essersi fatte le ossa, decide di spiccare il volo in compagnia di alcuni soci fonda Algebris, una società finanziaria che muove un casino di soldi per conti di risparmiatori che intendono investirli per guadagnarci su. E visti i risultati ottenuti, pare funzioni benissimo! Allora perché questo giovane finanziere prende a cuore la politica di Renzi?
Davide dice di essere attratto dalla semplicità del programma di Matteo! E inizia col cavallo di battaglia del rottamatore: l'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti. Su questo argomento si sono spesi fiumi di parole e carrellate d'inchiostro oltre ad un tormentato referendum che i politici hanno aggirato con l'inganno!

Davide Serra e Matteo Renzi
Ma lo scandalo è scoppiato dal modo in cui si sono riuniti Serra e i suoi amici insieme a Matteo Renzi.
Dopo le polemiche innescate dalla cena a porte chiuse per recuperare fondi a favore di Renzi, accettare un invito al buio con Lucia Annunziata per chiarire alcuni aspetti della vicenda, devo dire che c'è voluto coraggio e onestà intellettuale per esporsi al pubblico televisivo e alle domande senza rete del Mastino. E, mentre Serra rispondeva alle domande incalzanti non ho potuto fare a meno di dire ad alta voce: questo qui mi convince!, sono d’accordo con lui. Della sede nelle Cayman, così come ha spiegato lui, mi interessa poco, anzi per niente visto che paga le tasse e fa tutto in maniera legale; d'altronde, oggi, nessuno può impartire lezione di integrità a nessuno. È legale? E allora va bene. Perchè demonizzare a tutti i costi anche la finanza buona? Spero solo che non sia un'ennesima parvenza di perbenismo pre-elettorale (volgarmente detta presa per il culo!) il resto è tutto ok!





mercoledì 10 ottobre 2012

tra Bersani e Renzi preferisco Grillo

D’alema dice che Renzi il rottamatore bluffa, che non è vero che si sposta da una parte all’altra con il camper ma che lo usa solo all’ultimo istante prima di entrare nelle città dove è prevista la sua campagna elettorale per le primarie del PD. Dice anche che l’ultima volta ha usato uno jet privato e che gli spostamenti da e per aeroporto li ha fatti comodamente in una macchinona con tanto di comfort.

Ma, c’è da chiedersi: perché Paolo Fresco finanzia Renzi dall’America? e chi è Paolo Fresco?

Paolo Fresco, presidente della Fiat di fine novecento, alla soglia degli ottanta anni, dice di essere convinto delle capacità del giovane Renzi e lo avvicina, in quanto a stile, a Obama e Blair ma soprattutto a Blair.

Blair, a me, mi preoccupa! Vista la facilità di scelta fatta a suo tempo nel sostenere le bugie di Bush il giovane. Ma non preoccupa solo me, preoccupa anche l’arcivescovo Desmond Tutu che ha chiesto che l’ex premier britannico Tony Blair e l’ex presidente Usa George W. Bush siano processati al tribunale dell’Aja per crimini di guerra per i danni causati dal conflitto in Iraq. Le loro colpe, afferma, sarebbero infatti equivalenti a quelle «dei loro colleghi africani e asiatici che hanno dovuto rispondere delle loro azioni» alla corte internazionale.
Secondo Tutu, premio Nobel per la pace per il suo impegno contro l’apartheid in Sudafrica, Blair e Bush avrebbero mentito circa le armi di distruzione di massa e l’azione militare che portò alla deposizione di Saddam Hussein. Tutto ciò avrebbe creato le condizioni per l’attuale guerra civile in Siria oltre a creare i rischi per un conflitto mediorientale più ampio con il potenziale coinvolgimento dell’Iran.
Ma rimaniamo in Italia.
Mentre scoppia la guerra per le primarie nel PD, aspettando quelle del PdL, la bonifica dalle mele marce nei vari partiti, Beppe Grillo si fa la traversata dello stretto nuotando da Cannitello, RC, a Messina per far capire due cose. 1) che il ponte non serve; 2) che usa le sue forze per attraversare le acque turbolenti della politica italiana. E chi non ha i prosciutti sugli occhi ed è stanco della solita manfrina suonata dai soliti uomini che hanno affossato l’Italia e gli Italiani che adesso, guarda un po’, sembrano cadere dalle nuvole e nessuno sa cosa facevano i rispettivi tesorieri e uomini dei partiti eletti coi voti del malaffare, non può fare altro che pensarla come me.

giovedì 4 febbraio 2010

domenica, primarie nel pd calabrese tra Loiero e Bova


La montagna ha partorito il topolino!


Dopo lunghe discussioni, i dirigenti del PD hanno raggiunto l’accordo. Domenica si svolgeranno le primarie in Calabria per scegliere il candidato a presidente della regione. I concorrenti sono Agazio Loiero, presidente uscente della giunta, e Beppe Bova, presidente uscente del consiglio regionale della Calabria. Secondo le previsioni, Loiero dovrebbe essere il candidato naturale del centrosinistra che dovrà correre contro Scopelliti esponente del Pdl e Callipo, IdV, per conservare il comando della giunta regionale.
Scopelliti, storicamente uomo della destra italiana e militante nel partito di Fini, è stato messo in campo dalla segreteria romana del neonato PdL.
Callipo, imprenditore calabrese, appoggiato da Italia dei Valori di Di Pietro, è alla sua prima esperienza politica.
I volti di Scopelliti e Callipo capeggiano nei grandi manifesti elettorali già da diversi giorni sugli spazi cittadini, mentre nel Partito democratico si consumavano attese, strategie interne e intese politiche con l’UdC di Casini. Infine, i “forni politici” del centro di Casini, creando ulteriori ambiguità nell’opinione pubblica, hanno chiuso le bocche delle fornaci e la sperimentazione ballerina centrista è fallita.

Questo il clima politico nazionale che ha condizionato le scelte dei candidati regionali in Calabria.

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