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mercoledì 13 gennaio 2021

il gioco delle tre carte

Ma che vuole sto tizio?

Che ci sia una pandemia ben più pericolosa del covid a minare le teste di certa gente avida? Personaggi aridi di cuore ma con menti finissime per tutelare interessi privati; gente che vuole piegare la politica a suo piacimento sfruttando gli uffici della democrazia?

Dopo Trump ecco l'azzeccagarbugli italiano, il toscanaccio a cui piace spararle grosse pur di portare acqua al suo mulino. Eppure è stato, nostro malgrado, segretario di un partito che ha distrutto dall'interno, una sorta di punteruolo rosso, e grazie sempre all'incarico di segretario di partito, presidente del consiglio.

Il suo modo di giocare sporco è noto. Dopo avere detto “stai sereno” ha defenestrato senza ritegno Enrico Letta! E ora, col suo piccolissimo potere riposto in due gatte osa ricattare il Governo Conte e sottomettere gli Italiani!

Alla luce di quanto sta accadendo anche da noi ci vorrebbe una riforma o semplicemente l'inserimento dei giusti requisiti per quanti intendono “scendere in campo!” perché non è un campo da coltivare per uso domestico e privato. In una democrazia è previsto il confronto! E non è detto che il confronto e le intenzioni di un arrampicatore e saltimbanco siano armoniosamente corrette e in sintonia con gli interessi nazionali.

In certi casi ci vorrebbe un tso immediato. Laddove risulta impossibile certificare la sana e robusta costituzione psicofisica dei candidati alla gestione della cosa pubblica una volta che questi hanno raggiunto e afferrato il potere.

Un semplice e chiaro certificato medico che dichiari l'assenza di malattie mentali e la messa in dimora di quanti manifestano tardivamente tali disturbi che nuocciono al benessere della collettività. Una sorta di 25°emendamento all'americana o una semplice atto di sfiducia immediato per chi non è degno di sedere e rappresentare in Parlamento le sorti della Nazione.


lunedì 26 marzo 2018

Fico e Casellati: buone le premesse

C'è molta attesa e poche aspettative nell'imminente formazione governativa nonostante la solerzia nelle nomine dei presidenti delle camere che si sono divise equamente. Una ai 5 stelle e una a forza italia.

Fico in parlamento nel suo discorso d'insediamento ha ribadito l'intenzione del suo movimento e cioè “reddito di cittadinanza; taglio ai costi della politica; revisione della legge che prende il nome della ex ministra Fornero durante il governo tecnico Monti”.

Anche la Casellati ha detto parole toccanti che guardano al sociale e al welfare cancellato dalle misure che fin ora sono state varate e imperniate a mantenere il mercato e le aziende piuttosto che il decoro a la salvaguardia delle persone. Lei ha affermato che darà peso al benessere delle persone e dei deboli.
Ma questo sono solo intenzioni. Aspettiamo la formazione dell'imminente governo!, per valutare se i giochetti ai danni dei cittadini italiani continuano oppure se siamo davvero arrivati, finalmente, all'età dell'oro, cioè all'abolizione dei privilegi e al buon governo degli eletti che fanno della politica servizio pubblico.

lunedì 28 agosto 2017

Via le monetine, anzi no, restano lo impone l'UE

Decreto monetine da uno e due centesimi, tempo perso in commissione Bilancio!


Menomale che c'è l'Unione Europea che di tanto in tanto tutela i consumatori. Se l'UE non avesse bloccato l'emendamento “Boccadutri”,, quello delle monetine da 1 e 2 cent, nel 2018 queste non sarebbero state coniate con relativo conseguente adeguamento dei prezzi al multiplo di 5 più vicino.
Cioè non ci sarebbe stato più il giochetto delle 9,99€, specchietto x le allodole da una parte e incentivo dall'altra ma la cifra pari a 10€.



Il codacons aveva detto di no alla norma che elimina le monetine ma la commissione bilancio della camera aveva tirato diritto per la sua strada motivando la decisione con l'eccessivo costo per coniare le fastidiose monetine.

Il governo è costretto a fare retromarcia. Le monetine da 1 e 2 cent rimangono. Solo l'UE può decidere sulla circolazione.

Ma la logica dei politici è satellitare. Eppure sarebbe bastato ragionare serenamente sul quesito e dire: siamo in Europa, facciamo parte del sistema economico-monetario? Chi lo governa? Siamo ancora Stato Sovrano, possiamo legiferare su questa materia?

Va be', siamo tutti d'accordo: è una scocciatura girare con 'ste monetine in tasca ma sono sempre l'unità di misura dell'€. Stessa cosa vale per il dollaro americano. Ma a loro non è venuto in mente nulla del genere.

Tutto tempo perso!

venerdì 22 gennaio 2016

Quello che alcuni giornalisti non dicono

(L'apriscatole culturale)

Quello che per alcuni giornalisti diventa pane quotidiano per noi è la solita irritante melensa minestra riscaldata!


Per questo riteniamo inutile ripeterci. Appunto, ripetere le stesse considerazioni scritte nei post precedenti. E cioè, che la democrazia è pluralità di pensiero e che quanti fanno i saltimbanchi della politica dovrebbero essere emarginati per sempre dai posti di potere decisionale. Non serve fare nomi. È tutto sotto gli occhi di quanti vogliono vedere un futuro migliore per i loro figli e le nuove generazioni.

I partiti ed i movimenti hanno deluso le aspettative! Serve solo ed esclusivamente un apri scatola culturale che faccia meditare ognuno di noi sulle opportunità vere e sulle esigenze umane. Inutile anche ripetere che l'oscurantismo culturale semina e alimenta morti reali e viventi.

Non servono leggi speciali ma donne e uomini rispettosi l'uno dell'altro. E questa concezione cresce anche attraverso la cultura inter-razziale; la conoscenza! Il ricordo.

Ricordare la storia e le distorsioni scellerate degli uomini soli al comando di partiti unici che raggruppavano opportunisti e figli di ntrocchia che per raggiungere i loro meschini scopi non hanno esitato di compiere o lasciare che avvenissero olocausti e spargimenti di sangue.

Gli estremismi religiosi o politici si portano dietro avidi burattinai ai quali non interessa niente delle ideologie religiose e politiche. I burattinai amano il potere dell'oro e tutto ciò che fa guadagnare soldi, non a tutti indiscriminatamente ma, a loro e anche qualche briciola ai servi sciocchi.

venerdì 31 gennaio 2014

Lo Stato democratico governa e tutela tutti anche i fuorilegge

Il sole scalda tutti. E lo Stato è il sole di tutti i cittadini. Belli, brutti, buoni o cattivi ma sempre cittadini. Allora perché, viene da dire, sono solo in due a decidere quale strumento applicare per le rappresentanze parlamentari future?

Renzi e Berlusconi hanno deciso niente preferenze e sbarramenti alti che precludono, teoricamente, l'accesso in Parlamento dei piccoli gruppi politici e degli ipotetici fantocci nelle mani della malavita che assegna voti e preferenze.

Renzi e Berlusconi, per motivi differenti, sono fuori dal Parlamento ma la loro arroganza decisionale condiziona la vita democratica del Paese.

Si diceva all'inizio: il sole scalda tutti. Anche i delinquenti!

In una Repubblica che si rispetti i Governatori di anime dovrebbero prestare maggiore attenzione alle pecorelle smarrite. E per far ciò non serve l'inasprimento delle leggi e delle pene ma l'ascolto pedagogico e la messa in campo di strategie culturali idonee al recupero delle persone, specialmente per quanti vivono lo Stato come nemico. Cittadini disaffezionati. Persone che sbagliano per i motivi più disparati ma accomunati da un unico denominatore: sostentamento da lavoro.

L'assenza di offerte lavorative, le clientele e il nepotismo che regnano da noi generano incertezze. E l'incertezza è un virus letale sensibile ai soldi da qualunque parte provengano.

Le bagarre in Parlamento non lasciano presagire niente di buono. Anzi allontanano maggiormente il popolo dalle istituzioni.

L'ultima lite, sanguigna e vigorosa, accompagnata da insulti, querele e schiaffoni, surrogata da scenografie degne dei mercatini rionali, ha messo in lite quanto già si conosceva. Cioè la dinamica degli emendamenti capestro inseriti in modifiche di leggi che non hanno niente a che fare con la dinamica dei temi in questione.

C'è, comunque, da sottolineare la veemenza dei cinquestelle e considerare favorevolmente il loro fervore nell'avere denunciato all'opinione pubblica le manovre lobbistiche di banche e assicurazioni che con questa manovra guadagnano un sacco di soldi contro la seconda rata dell'imu soppressa dal decreto e a rischio pagamento.

In sintesi la manovra contestata dal movimento 5 stelle consisteva nel volere stralciare dal decreto IMU la proposta di rivalutazione delle riserve economiche della Banca d'Italia. Rivalutazione che trasforma le vecchie riserve di capitale, fermo ai valori del 1936, e cioè circa 156 mila euro, pari a 300 milioni di vecchie lire, in 7,5 miliardi di euro e rimpingua le casse dei maggiori azionisti di Bankitalia che non siamo noi cittadini ma i due poli bancari più grandi che condizionano l'economia nazionale: Unicredit e Intesa. E anche se circa 3,5 miliardi dei 7,5 vanno a sopperire alla mancata rata non versata di imu, noi cittadini, compresi i non proprietari di case, siamo più poveri di circa 4 miliardi di euro.

In estrema sintesi i fatti dicono che non c'è discontinuità tra i governi che si sono succeduti. 

È ancora valido parlare di poli? Oppure è opportuno munirsi di più larghe presenze democratiche in Parlamento mediante leggi elettorali appropriate?

mercoledì 29 gennaio 2014

Imu, Bank italia, legge elettorale è ora di chiudere le danze

Mentre divampa la guerra sulla legge elettorale la banca d'Italia fa trapelare una notizia per niente positiva per
i contribuenti: se il governo non fa passare il decreto sull'IMU si dovrà pagare anche la seconda rata che dovrebbe essere coperta attraverso un intervento fiscale su banche e assicurazioni.

Siamo alle solite! Questi sciagurati che sono al governo sanno solo parlare e approvare i decreti che interessano a loro.

Sia chiaro, non mi riferisco alla rata IMU ma alla serietà e competenza che li contraddistingue dal resto dei dirigenti degli altri Paesi.
Qui da noi le lobby, le amicizie particolari sono al di sopra del bene comune. E il dibattito sulla legge elettorale ne è la prova certa.

È chiaro a chiunque: si tratta di riformare una legge dello Stato, buona o cattiva ma pur sempre legge che ha lasciato governare cittadini di dubbia cultura politica.

Il dibattito è inesistente in Parlamento. Anzi è un out out di due signori che dicono di rappresentare la fetta più grossa delle poltrone di Montecitorio.
Che dire? Ottimo splendido esempio di democrazia!

Intanto esimi costituzionalisti affermano e sottoscrivono che:

«La proposta di riforma elettorale depositata alla Camera a seguito dell’accordo tra il segretario del Pd Matteo Renzi e il leader di FI Silvio Berlusconi consiste sostanzialmente, con pochi correttivi, in una riformulazione della vecchia legge elettorale – il cosiddetto Porcellum – e presenta perciò vizi analoghi a quelli che di questa hanno motivato la dichiarazione di incostituzionalità ad opera della recente sentenza della Corte costituzionale».

Firmatari dell'appello, insieme a Stefano Rodotà, sono Gaetano Azzariti, Mauro Barberis, Michelangelo Bovero, Ernesto Bettinelli, Francesco Bilancia, Lorenza Carlassare, Paolo Caretti, Giovanni Cocco, Claudio De Fiores, Mario Dogliani, Gianni Ferrara, Luigi Ferrajoli, Angela Musumeci, Alessandro Pace, Stefano Rodotà, Luigi Ventura, Massimo Villone, Ermanno Vitale.
E poi, Pietro Adami, Anna Falcone, Giovanni Incorvati, Raniero La Valle, Roberto La Macchia, Domenico Gallo, Fabio Marcelli, Valentina Pazè, Paolo Solimeno, Carlo Smuraglia e Felice Besostri.

I costituzionalisti ravvisano che l’enorme premio di maggioranza e la mancanza delle preferenze sono un altro fattore che compromette ulteriormente l’uguaglianza del voto e la rappresentatività del sistema politico, ben più di quanto non faccia il porcellum, legge appena dichiarata incostituzionale.
Infatti, la proposta di riforma prevede un innalzamento a più del doppio delle soglie di sbarramento.

Insomma, secondo i firmatari dell’appello, questa, è la riedizione della vecchia legge elettorale. Di conseguenza, i costituzionalisti «esprimono il loro sconcerto e la loro protesta» per una proposta di legge che rischia una «nuova pronuncia di illegittimità da parte della Corte costituzionale e, ancor prima, un rinvio della legge alle Camere da parte del Presidente della Repubblica».


Servirebbe per fare chiarezza e riconquistare l'attenzione e la fiducia dell'opinione pubblica.  

mercoledì 11 settembre 2013

PD peggio del PdL, l'offensiva del m5s

Affermare che il pd è peggio del pdl è un'offesa?

Sembrerebbe di sì, perlomeno secondo come riportato dal tg1 delle 21 della rai. Che, sinceramente, mi stava facendo strozzare dal ridere.

Roma, 10.09.13, Camera dei deputati:

Alessandro Di Battista (m5s): ''Pd peggio del Pdl'' Boldrini: ''Non offenda''

Usi un linguaggio consono senza offendere per favore!

E siccome il pentastellato grillino continua imperterrito nella sua esternazione la Presidente Boldrini sospende i lavori.

A onor del vero, non è stata una gaffe completa, quella della Boldrini:

Alessandro di Battista urla: "Il Pd è peggio del Pdl. Puniteci ma prima sbattete fuori i ladri". E fa il gesto delle manette, che scatena ira a destra e a sinistra. Boldrini lo redarguisce. "Non offenda, usi un linguaggio consono", gli dice la presidente della Camera.

Il grillino Simone Baldelli la attacca: "Qui non è un asilo infantile. Quest'Aula va presieduta con fermezza e serietà".
"Io non mi tiro indietro. A Di Battista non sarà consentito di nuovo di offendere", dice la presidente. Ma la tensione sale.

Angelo Cera dell'Udc va in escandescenze, arrivano i commessi per impedirgli di andare verso i banchi M5S. A quel punto, Boldrini sospende la seduta e convoca i capigruppo.

mercoledì 22 maggio 2013

Governare un Paese, seduzioni mentali e affini

Tra franchi tiratori e cecchini, i partiti politici, sparano a zero sui nemici interni e esterni. Adoperano ogni mezzo pur di arrivare al traguardo prefissato dai capi corrente.

Applicano o ignorano le leggi a seconda degli interessi contingenti.

Sarà questo il motivo per cui adesso qualcuno rispolvera una vecchia leggina del ’57 sul conflitto d’interessi e sull'ineleggibilità di Berlusconi quale proprietario di televisioni e giornali?

Ed è sempre per lo stesso motivo se qualcun altro/a s’inventa uno sbarramento per i movimenti che s’impegnano in politica ma non sono soggetti politici strutturati in partiti?

Certo, se tutta questa fantasia, i parlamentari, la mettessero davvero al servizio dei cittadini  per risolvere i drammi delle disoccupazioni, dei mancati introiti nazionali e privati e degli scempi culturali scaturiti da insipienza civica o da eccessiva bramosia di certa lobby, non ci troveremmo con le barricate a difesa di questo o quel leader e con la continua minaccia che l’attuale governo cada per vendetta.

courtesy Mario Iannino©
courtesy  M. Iannino, "Lezioni di seduzione" 2006
Non ci sarebbero le bande rivali ad occupare le Camere con le relative commissioni e sottocommissioni. Non ci sarebbe la spartizione col bilancino “Cencelli”. Non ci sarebbe chi compra o foraggia pezzi di rappresentanza parlamentare per tenerseli buoni; insomma sarebbe, non più il paese delle banane ma, il Bel Paese degli artisti e dai filosofi. 
Ma siamo, fondamentalmente, dei seduttori. Amiamo vincere.
Quindi, tutti a scuola di seduzione!, ognuno nel ramo che più gli si confà, da maestri o discepoli, a seconda dei momenti.

Intanto FIAT industrial prepara lo sbarco a Wall Street. Trasloca con la nuova fusione che nascerà con l'olandese Cnh, la FI Cbm Holding NV, dove il fisco è più clemente con le imprese.

sabato 20 aprile 2013

738 voti Napolitano fa gli straordinari

Superato il quorum un lungo applauso si leva dai banchi degli elettori. Napolitano vince su Rodotà.
Nel Parlamento si levano insulti dall'emiciclo nei confronti degli esponenti del M5S che restano impassibili e non si uniscono all'applauso del resto dell'Aula.
piazza monte citorio, roma

Fuori, in piazza Monte Citorio, contemporaneamente si levano fischi e parole di dissenso.
Ci sono i facinorosi?
Un ragazzo diciottenne dice candidamente di essere lì in quanto elettore del PD fortemente deluso per come si è comportato il suo partito e per non aver capito l'assurda presa di posizione dei dirigenti del pd nei confronti del Professore Stefano Rodotà.

Anche una signora di mezza età, intervistata, risponde così:

Sono stata presente all'elezione di Papa Francesco, quella sera Piazza San Pietro era gremita di gente credente e non credente. Tutti eravamo lì ad attendere il segno del cambiamento. Ed è arrivato!

La Chiesa ha saputo rinascere. La politica no!

Le parole più semplici, dette con estrema tranquillità sono state di una ragazza che si dice delusa da una politica che non ascolta la gente, il popolo, forse perché non è lo stesso che i politici chiamano in ballo quando conviene a loro.

È un golpe? Come dice qualcuno?
No! è un'occasione persa! Un'occasione, che avrebbe potuto riscattare una classe politica inaffidabile e priva di credito. Una casta col pelo sullo stomaco e che tra frasi fatte e molta retorica fa pagare il conto alla Nazione. Sia pure nei crismi della Costituzione.

ANCORA IL VECCHIO RE GIORGIO, GARANTE DELL'ITALIA

O NGUACCHIO




giovedì 23 febbraio 2012

Di Pietro, Governo assente alla Camera

La Camera dei Deputati è semivuota!

L'ala destra del Parlamento e i banchi del Governo sono vuoti mentre l'onorevole Di Pietro espone con enfasi le sue ragioni. Unico interlocutore istituzionale presente è Gianfranco Fini, Presidente della Camera. Ed è a lui che rivolge interrogativi importanti per il futuro del Paese Di Pietro.
Le incognite poste sono davvero dei rebus inestricabili: buttare l'acqua sporca insieme al bambino oppure trovare punti d'incontro con l'alta finanza per uscire dalla crisi?
Personalmente penso che anche tra i finanzieri c'è gente eticamente corretta. Cioè persone che impegnano il loro ingegno nell'alta finanza per migliorare la qualità della vita della collettività, se non altro per una questione elementare che regolamenta tutti i mercati, vale a dire, per mantenere in tiro domanda e offerta, senza le quali l'economia andrebbe a rotoli.
È giusto, quindi, pensare che l'azione del governo Monti, nel tenere unita una maggioranza di governo anomala perché composta dalla vecchia maggioranza nonché dalla vecchia opposizione, è un imbroglio per gli italiani, oppure è l'unica via d'uscita dalla crisi economica che i vecchi governanti hanno appesantito anno dopo anno?

E' giustificabile l'assenza dei Ministri del Governo tecnico guidato da Mario Monti?

martedì 8 novembre 2011

Silvio sfascia tutto

Pare che il cavaliere abbia detto ai suoi fidi: non mi dimetto! Nessun passo indietro! Voglio guardare in faccia i nominati mentre si fa la chiama per il voto di fiducia alla camera! Voglio vedere chi avrà il coraggio di tradirmi! … dopo tutto quello che ho dovuto fare per loro, e anche un pochino per me, sarebbe il colmo se non riuscissimo a portare a casa quest'altro gettone. Non sono mica bruscolini, è pur sempre un vitalizio di circa 4000€! voglio proprio vedere chi ci sputa sopra a 4000€!

povero cavaliere, tradito dal suo stesso esercito non per nobili principi come salvare la Patria, di quella se ne fottono visti i precedenti e gli attuali provvedimenti adottati, è abbandonato miseramente perché non garantisce più le vittorie e come ogni generale caduto in disgrazia è messo da parte. Peccato! Tutto sommato non è un cattivo soggetto, se si tralascia di ricordare l'utilizzo improprio dei poteri dello Stato e la mancanza di eleganza istituzionale anche dei suoi ministri sarebbe un ottimo cabarettista.

Giustamente è risentito, povero Silvio! Dopo tutto quello che ha fatto (per i suoi amici) essere trattato a pesci in faccia non è piacevole. D'altronde ha persino dimenticato che stava al governo per tutelare una Nazione intera e non per un pugno di accoliti pronti a fare quadrato attorno a lui dietro lauta ricompensa. Ora se lascia solo per il gusto di vendicarsi nessuno può biasimarlo, tanto a lui 4000€ in più non cambiano la vita. 
Forza Silvio sfascia tutto!

giovedì 29 settembre 2011

Presidente Napolitano, sciolga le Camere!

Come mai quando c'è da tutelare i componenti del governo e il governo stesso alla Camera c'è sempre la fiducia?
E perché non si può fare niente per togliere dallo stallo l'Italia?

D'accordo, la Costituzione dice che un governo rimane in carica fino a quando riesce ad ottenere la maggioranza alla Camera.
Però dice anche che governo e componenti devono rispettare la Carta Repubblicana sulla quale i ministri giurano fedeltà al popolo sovrano!

È sintomatico il cambio di marcia di Bossi e dei suoi e sono altrettanto rivelatrici di una pochezza infinita le sue esternazioni in merito a chi dovrà succedere a Draghi in Bankitalia.

Tremonti vuole Grilli alla guida di bankitalia e Bossi lo asseconda con parole insensate se valutate con parametri conformi al giuramento dei ministri davanti al Presidente della Repubblica.
Bossi, in linea con le sue farneticazioni secessioniste appoggia Grilli in quanto di origini lombarde.

È ormai sotto gli occhi di tutti che questo modello di gestione nazionale non funziona perché aumenta le disparità tra aree geografiche, ceti sociali e culturali, mette il peggio dell'Italia in vetrina a livello mondiale mortificandone storia e intelligenze, e cosa più deleteria, induce la gente ad essere volgare ed egoista pur di vincere.
Domanda:
In virtù degli avvenimenti accennati, ma amplificati dalla satira mondiale, che evidenziano l'infedeltà della linea di governo rispetto ai dettami Costituzionali e diseducano le menti, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano potrebbe sciogliere le Camere?

mercoledì 28 settembre 2011

Romano, ministro graziato

Anche se i radicali non si fossero astenuti e avessero votato secondo il comune senso del pudore non sarebbe cambiato niente. Il ministro Romano sarebbe rimasto al suo posto insieme al governo Berlusconi che tanto fa piangere e ridere grazie alle tantissime gag che invadono i mezzi di comunicazione di massa. Satira a parte, una sorta d'impotenza assale quanti sono convinti che non può continuare così.

Le Istituzioni Democratiche non possono continuare ad essere assediati, monopolizzati e strumentalizzati da gente senza scrupoli.

Gente che non ha la caratura necessaria per stare alla guida di una Nazione e che divulga un modello di vita lascivo e ingiusto.
Ingiusto perché tradisce regole morali non scritte dal legislatore ma che nascono insieme alla vita.

D'altronde, è risaputo: la legge fatta dall'uomo è asservita ai potenti, ne tutela beni e privilegi e spesso mortifica i meno abbienti, gli ignoranti che, a loro volta, giocano il ruolo delle vittime sacrificali specie quando stretti nella morsa della povertà e vessati da tasse inique apprendono notizie simili:

ROMA- Camera dei Deputati. Con 315 voti contrari e 294 favorevoli, la Camera respinge la mozione di sfiducia presentata da Idv e Pd nei confronti del ministro dell'Agricoltura Saverio Romano, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. 
Alla votazione hanno preso parte 609 deputati. Contro la sfiducia le forze di maggioranza: Pdl, Lega e Popolo e territorio (responsabili). A favore le forze di opposizione: Pd, Idv e Terzo polo (Udc, Fli e Api). I sei deputati radicali non hanno preso parte alla votazione. E proprio sul comportamento dei sei radicali il Pd apre il 'processo'. Domani, nel direttivo del Gruppo, valuterà l'espulsione. "È stato un comportamento incomprensibile e intollerabile", afferma il capogruppo Dario Franceschini.
DI FATTO:
il Parlamento è sotto assedio! La maggioranza non rappresenta l'Italia e gli Italiani. Non legifera per il bene comune ma per una parte di popolo legata a pseudo ideologie di libertà.

mercoledì 22 settembre 2010

impunità parlamentare, la difesa della casta

Belle parole a parte, delle quali i parlamentari sono maestri, oggi, per l’opinione pubblica, il “sostegno morale a Cosentino” passato col voto di Monte Citorio, che qualche onorevole ha teorizzato e sostenuto in quanto le intercettazioni sono avvenute all'insaputa dell'interessato, si è scritta l’ennesima pagina di cattiva politica.

NEI FATTI LA CAMERA VOTA "NO" PER SALVAGUARDARE PSEUDO IDEALI DI LIBERTÀ a esponenti dello Stato infischiandosene delle leggi, proprio laddove recita: LA LEGGE è UGUALE PER TUTTI!

Infatti, la camera, chiamata a decidere sulla richiesta del Gip di Napoli interessati a utilizzare le intercettazioni riguardanti l'ex sottosegretario accusato di contiguità malavitose, con voto a scrutinio segreto l'aula di Montecitorio dice "no" con 308 voti favorevoli alla relazione della giunta per le autorizzazioni, 285 i contrari. Assenti in 37.

Il risultato numerico esplicita due certezze: la prima che fare il parlamentare in Italia è una "pacchia" e la seconda che il pdl ha la maggioranza e, quindi, può tirare un sospiro di sollievo e governare… chissà se in futuro ci saranno altri scrutini segreti... battute a parte, la maggioranza, e tra questi i franchi tiratori, devono spiegare ai cittadini perché, loro, i parlamentari, quando eludono le leggi dello stato hanno la possibilità di paracadutarsi in una zona franca anche difronte a prove eclatanti, mentre un semplice cittadino deve pagare fino all'ultimo attimo della vita improbabili misfatti.
Certamente, quello di oggi, non è un bell'esempio di democrazia e libertà. Sembra piuttosto un abuso di potere! o quantomeno un trincerarsi tra le fila amiche per ottenere l'impunità, insabbiare processi, evitare pacate analisi e, di conseguenza, inasprire i conflitti sociali in quella terra di nessuno dove ancora si muore di malgoverno

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