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martedì 20 agosto 2024

Cronaca d'agosto

 


Finalmente si respira!

L’ondata di caldo soffocante è momentaneamente cessata. Speriamo che la tregua duri il più possibile e che lentamente arrivi il tanto desiderato frescolino.

L’estate è sinonimo di caldo! Questo sta nell’ordine delle cose ed è normale che sia così. Non è normale chi appicca gli incendi approfittando della bella stagione. I piromani non sono tutti malati mentali che trovano giovamento nell’appiccare fuochi tanto per provare quel brivido interno intenso.

giovedì 15 settembre 2022

Catanzaro: Ancora incendi in periferia

 

Le temperature non intendono abbassarsi. Oggi il termometro segna 32°. su viale Isonzo una squadra di operai carica lo sfalcio selvaggio recuperato ai margini dell'arteria cittadina.


Qualche metro più a nord il crepitio avverte nel suo inequivocabile scoppiettare che qualche pezzo di verde va a fuoco. Brucia la parte esterna della circonvallazione che abbraccia il quartiere corvo nel punto esatto prediletto dal cinghiale e dalle volpi per accedere, una volta scavalcato il canale dell'acqua pluviale edificato dalle bonifiche, all'interno dell'area urbana dove, com'è noto, possono trovare di che alimentarsi.

Intanto il rumore degli attrezzi usati dai giardinieri penetra nella testa e rompe il silenzio da ben due giorni: stanno attuando la manutenzione programmata condominiale.

Le aiuole acquisiscono forme e geometrie godibili mentre l'odore dell'erba appena tagliata s'infila tra le narici e solletica i sensi.

Strano, ora che ci penso, l'odore acre del fumo non è arrivato a d infastidirmi... e già, sono controvento. Meglio così: la casa non si inonda di puzza. Ma la signora difronte raccoglie comunque i panni stesi ad asciugare.

martedì 4 agosto 2009

barbarie ambientali, incendi nel golfo di squillace



Autocombustione?
È obbiettivamente difficile che si sprigioni un fenomeno spontaneo di autocombustione in mezzo alla natura rigogliosa anche con una temperatura di oltre 30°. Gl’incendi estivi, il più delle volte, sono la conseguenza di azioni dolose. Azioni attuate da chissà chi e scaturite da chissà quale contorto modo d’intendere la vita… Qualsiasi analisi è ininfluente. Certamente non farà cambiare le mentalità rozze, visto che i piromani continuano a dare sfogo agli istinti primordiali. Un tempo i pastori davano fuoco agli sterpi così da far spuntare l’erbetta tenera per cibare gli armenti; e, la pratica, tenuta sotto controllo, serviva a qualcosa. Ora si appicca il fuoco a boschi di conifere, uliveti, vigne, case! Tanto per il piacere vandalico di danneggiare qualcuno…
Lo sdegno è la reazione genuina di quanti non accettano la sottocultura del delinquere come concetto territoriale.
Di certo piange il cuore e si resta annichiliti davanti ad uno scenario ambientale che per formarsi e raggiungere la fase vegetativa ottimale ha avuto bisogno di più di mezzo secolo di cure, comunque cancellato in una frazione di secondi dall’idiozia facinorosa di un demente.

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