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venerdì 31 gennaio 2014

Lo Stato democratico governa e tutela tutti anche i fuorilegge

Il sole scalda tutti. E lo Stato è il sole di tutti i cittadini. Belli, brutti, buoni o cattivi ma sempre cittadini. Allora perché, viene da dire, sono solo in due a decidere quale strumento applicare per le rappresentanze parlamentari future?

Renzi e Berlusconi hanno deciso niente preferenze e sbarramenti alti che precludono, teoricamente, l'accesso in Parlamento dei piccoli gruppi politici e degli ipotetici fantocci nelle mani della malavita che assegna voti e preferenze.

Renzi e Berlusconi, per motivi differenti, sono fuori dal Parlamento ma la loro arroganza decisionale condiziona la vita democratica del Paese.

Si diceva all'inizio: il sole scalda tutti. Anche i delinquenti!

In una Repubblica che si rispetti i Governatori di anime dovrebbero prestare maggiore attenzione alle pecorelle smarrite. E per far ciò non serve l'inasprimento delle leggi e delle pene ma l'ascolto pedagogico e la messa in campo di strategie culturali idonee al recupero delle persone, specialmente per quanti vivono lo Stato come nemico. Cittadini disaffezionati. Persone che sbagliano per i motivi più disparati ma accomunati da un unico denominatore: sostentamento da lavoro.

L'assenza di offerte lavorative, le clientele e il nepotismo che regnano da noi generano incertezze. E l'incertezza è un virus letale sensibile ai soldi da qualunque parte provengano.

Le bagarre in Parlamento non lasciano presagire niente di buono. Anzi allontanano maggiormente il popolo dalle istituzioni.

L'ultima lite, sanguigna e vigorosa, accompagnata da insulti, querele e schiaffoni, surrogata da scenografie degne dei mercatini rionali, ha messo in lite quanto già si conosceva. Cioè la dinamica degli emendamenti capestro inseriti in modifiche di leggi che non hanno niente a che fare con la dinamica dei temi in questione.

C'è, comunque, da sottolineare la veemenza dei cinquestelle e considerare favorevolmente il loro fervore nell'avere denunciato all'opinione pubblica le manovre lobbistiche di banche e assicurazioni che con questa manovra guadagnano un sacco di soldi contro la seconda rata dell'imu soppressa dal decreto e a rischio pagamento.

In sintesi la manovra contestata dal movimento 5 stelle consisteva nel volere stralciare dal decreto IMU la proposta di rivalutazione delle riserve economiche della Banca d'Italia. Rivalutazione che trasforma le vecchie riserve di capitale, fermo ai valori del 1936, e cioè circa 156 mila euro, pari a 300 milioni di vecchie lire, in 7,5 miliardi di euro e rimpingua le casse dei maggiori azionisti di Bankitalia che non siamo noi cittadini ma i due poli bancari più grandi che condizionano l'economia nazionale: Unicredit e Intesa. E anche se circa 3,5 miliardi dei 7,5 vanno a sopperire alla mancata rata non versata di imu, noi cittadini, compresi i non proprietari di case, siamo più poveri di circa 4 miliardi di euro.

In estrema sintesi i fatti dicono che non c'è discontinuità tra i governi che si sono succeduti. 

È ancora valido parlare di poli? Oppure è opportuno munirsi di più larghe presenze democratiche in Parlamento mediante leggi elettorali appropriate?

mercoledì 29 gennaio 2014

Imu, Bank italia, legge elettorale è ora di chiudere le danze

Mentre divampa la guerra sulla legge elettorale la banca d'Italia fa trapelare una notizia per niente positiva per
i contribuenti: se il governo non fa passare il decreto sull'IMU si dovrà pagare anche la seconda rata che dovrebbe essere coperta attraverso un intervento fiscale su banche e assicurazioni.

Siamo alle solite! Questi sciagurati che sono al governo sanno solo parlare e approvare i decreti che interessano a loro.

Sia chiaro, non mi riferisco alla rata IMU ma alla serietà e competenza che li contraddistingue dal resto dei dirigenti degli altri Paesi.
Qui da noi le lobby, le amicizie particolari sono al di sopra del bene comune. E il dibattito sulla legge elettorale ne è la prova certa.

È chiaro a chiunque: si tratta di riformare una legge dello Stato, buona o cattiva ma pur sempre legge che ha lasciato governare cittadini di dubbia cultura politica.

Il dibattito è inesistente in Parlamento. Anzi è un out out di due signori che dicono di rappresentare la fetta più grossa delle poltrone di Montecitorio.
Che dire? Ottimo splendido esempio di democrazia!

Intanto esimi costituzionalisti affermano e sottoscrivono che:

«La proposta di riforma elettorale depositata alla Camera a seguito dell’accordo tra il segretario del Pd Matteo Renzi e il leader di FI Silvio Berlusconi consiste sostanzialmente, con pochi correttivi, in una riformulazione della vecchia legge elettorale – il cosiddetto Porcellum – e presenta perciò vizi analoghi a quelli che di questa hanno motivato la dichiarazione di incostituzionalità ad opera della recente sentenza della Corte costituzionale».

Firmatari dell'appello, insieme a Stefano Rodotà, sono Gaetano Azzariti, Mauro Barberis, Michelangelo Bovero, Ernesto Bettinelli, Francesco Bilancia, Lorenza Carlassare, Paolo Caretti, Giovanni Cocco, Claudio De Fiores, Mario Dogliani, Gianni Ferrara, Luigi Ferrajoli, Angela Musumeci, Alessandro Pace, Stefano Rodotà, Luigi Ventura, Massimo Villone, Ermanno Vitale.
E poi, Pietro Adami, Anna Falcone, Giovanni Incorvati, Raniero La Valle, Roberto La Macchia, Domenico Gallo, Fabio Marcelli, Valentina Pazè, Paolo Solimeno, Carlo Smuraglia e Felice Besostri.

I costituzionalisti ravvisano che l’enorme premio di maggioranza e la mancanza delle preferenze sono un altro fattore che compromette ulteriormente l’uguaglianza del voto e la rappresentatività del sistema politico, ben più di quanto non faccia il porcellum, legge appena dichiarata incostituzionale.
Infatti, la proposta di riforma prevede un innalzamento a più del doppio delle soglie di sbarramento.

Insomma, secondo i firmatari dell’appello, questa, è la riedizione della vecchia legge elettorale. Di conseguenza, i costituzionalisti «esprimono il loro sconcerto e la loro protesta» per una proposta di legge che rischia una «nuova pronuncia di illegittimità da parte della Corte costituzionale e, ancor prima, un rinvio della legge alle Camere da parte del Presidente della Repubblica».


Servirebbe per fare chiarezza e riconquistare l'attenzione e la fiducia dell'opinione pubblica.  

venerdì 24 gennaio 2014

Lettera aperta a Letta

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Cari Letta, Saccomanni e Giovannini facciamo due conti:


la chiusura e l'apertura d'anno è iniziata male per me che sono disoccupato e ho la sfortuna di essermi comprato casa quando avevo un lavoro.
È iniziata male per le troppe tasse che sono costretto a pagare pur non avendo nessuna entrata. Non percepisco la pensione perché ho sessanta anni, quindi troppo giovane per l'INPS e troppo vecchio per il mercato del lavoro.

Oggi mi è pervenuta in busta prioritaria il saldo della Tares (€99,00) della casetta al mare, una casetta di appena 50 metri quadrati compresi i muri. Che sommati al saldo di 66,00€ fanno 165,00€.

se a questi aggiungiamo l'IMU o la TUC o IUC come preferite chiamarla, l'ACQUA, l'ENERGIA ELETTRICA e le relative voci addizionali; il condominio; il gas; e i lavori di manutenzione anche il più distratto degli uomini si accorge che possedere una SERCONDA CASA è un lusso!
Stessa solfa per la prima casa (una casa di residenza costruita in cooperativa sempre quando avevo un lavoro e nonostante ciò mi sono iscritto col patema d'animo perché non sapevo se potevo pagare le quote) senza dimenticare la mini IMU di 44,00€.

poi aggiungiamo l'assicurazione delle auto (2, una per me e l'altra per mia moglie delle quali non si può fare a meno visto il decentramento e l'esiguità dei mezzi pubblici in Calabria); il bollo, il carburante e la manutenzione.
Non tengo in considerazione gli imprevisti e neanche le necessità quotidiane come il cibo. I vestiti non li considero dato che non devo fare vita di società.

Non tiro la somma per evitare di deprimermi! Ma voi, quando fate i vostri conti, parlate di tagli, stipendi e pensioni dorate, ricordate che c'è gente allo stremo.

Come facciamo a pagare le tasse  e a sopravvivere? Con lo stipendio di mia moglie!

lunedì 8 luglio 2013

strana maggioranza, lobotomizzati al Governo?

In condizioni mentali normali i due emisferi cerebrali interagiscono tra loro e quando la parte sinistra del cervello non riesce a trovare soluzioni logiche ai problemi, inaspettatamente, si accende la lampadina. Ecco il lampo di genio partorito dall'emisfero creativo allocato nella parte destra del cranio.

Ma pare che, appunto, una buona parte dei rappresentati del popolo siano stati menomati dalla natura o lobotomizzati dall'egoismo.

Secondo Brunetta il male dell'Italia sta in due punti:
l'IMU e la riforma della Costituzione con in testa i capitoli riguardanti la giustizia.

E in parte è vero!, specie per quanti sono stati già castigati dal mercato del lavoro trovare i soldi per pagare tasse esose su un bene rifugio qual'è la casa più che un castigo è una beffa.

Ma questo non è il caso del Brunetta,anche se lui dice di aver dovuto farsi un prestito dalle banche per poterle pagare. … o forse sta proprio qui il problema! Cioè, chiedo, se il signor Brunetta non avesse proprietà da nababbi si riscalderebbe così tanto?

Il vero nodo da sciogliere per il Governo non sono i metri quadrati procapite, l'aggiornamento catastale e tutte le altre invenzioni tecniche ma la reale possibilità di chi possiede immobili ma non ha soldi liquidi a disposizione neanche per comprare il pane.

lunedì 20 maggio 2013

Letta sulla scia di Monti, 734 euro tra imu tares e iva

Mentre Epifani si scaglia contro la sinistra che fugge davanti ai problemi della Nazione, uno studio della federconsuamtori chiarisce che dal primo luglio per le famiglie inizia la batosta da 734 euro tra IMU, Tares e IVA a famiglia.

L’associazione federconsumatori somma approssimativamente i rincari delle singole imposte: 45 euro per la TARES, 207 euro per ll’aumento dell’IVA e, ciliegina sulla torta, 480 euro per l’IMU.
In una situazione normale, dove i cittadini hanno di che campare, parlare di queste cose è un’assurdità bestiale perché è giusto pagare le tasse.

Diventa, invece, un controsenso aumentarle laddove la recessione è il prodotto di assurde equazioni manichee che producono disoccupazione e macelleria sociale per i cittadini tagliati fuori dalla società produttiva e privati di qualsiasi risorsa economica o welfare. (Vedi agenda Monti e la volontà del governo attuale di portare avanti quanto lasciato e strutturato dal governo tecnico appena sostituito da Letta e C. per volontà del Presidente Giorgio Napolitano.)

Tutte leggi fatte per salvare i conti pubblici a scapito delle esigenze primarie a tutela della persona.

Altro episodio allarmante riguarda l’inchiesta delle iene sulle bustarelle delle lobby date a deputati e senatori per caldeggiare gli interessi di chi impiega soldi e ingegno negli affari delle slot machine e del tabacco.

Dalle anticipazioni giornalistiche in merito al servizio delle Iene su deputati e senatori che, nelle scorse legislature, sarebbero stati pagati da multinazionali per operare modifiche favorevoli ai disegni di legge in discussione, viene fuori il marcio reale.

Se queste accuse dovessero essere tradotte in verità dagli inquirenti verrebbe fuori un quadro allarmante.
Il malaffare spicciolo fatto da chi problemi di denaro e di sussistenza non dovrebbe averne, ma lo crea alla Nazione e ai cittadini.
 Quindi, perché impuntarsi sull’art.18, sulle pensioni, la sanità, la cultura e il welfare?

martedì 8 gennaio 2013

imu da Monti a Berlusconi, fisco e equità preelettorale

Nessuna tassa è equa! Ma l'imu è ormai l'argomento centrale della campagna elettorale persino di Monti che dopo averla messa per far piacere alla Germania si vede bacchettato dall'analisi del rapporto UE 2012; e, pur ritenendolo argomento di campagna elettorale italiana e quindi materia scottante, senza entrare nel merito suggerisce:  “L'Imu, per essere più equa e avere un effetto redistributivo, deve essere modificata in senso più progressivo.”
che in soldoni, per il contribuente significa quantificare il valore reale dell'immobile sul mercato e pagare le tasse di proprietà in base a questo e non al suo valore catastale fermo da qualche decennio.

In linea di massima il concetto non fa una piega! Ma vorrei capire come viene definito il piccolo proprietario che dopo anni di sacrifici e rinunce si trova ad essere “padrone” di due o tre immobili di modeste entità e che usa insieme alla famiglia senza guadagnarci su neanche un centesimo. Anzi spende per la manutenzione, paga le tasse locali e nazionali e le forniture di gas ed energia elettrica maggiorate. Insomma, paga sempre nonostante sia un piccolissimo proprietario non benestante ma, date le condizioni attuali, uno dei nuovi poveri che ha dissipato tutti i risparmi messi da parte.

In questo modo i diritti dei cittadini vanno a farsi fottere perché non paga le tasse in ossequio a quanto recita la Costituzione, vale a dire “secondo le proprie possibilità” reali ma in ottemperanza a leggi fatte a cazzo di cane. Per capire meglio l'ultima affermazione basta osservare il valore degli immobili nelle varie città d'Italia e, nelle stesse, la differenza tra centro e periferie.
Detto ciò, Monti o chi per lui deve rivedere tutti i concetti tecnici promulgati fin ora che di fatto aumentano le disuguaglianze tra cittadini e causano ulteriori povertà. La cosa, non riguarda certamente l'ex ministro Brunetta che ha dovuto farsi prestare i soldi dalla banca per pagare l'imu della sua ricca proprietà immobiliare sparsa lungo lo Stivale. e che probabilmente produce ricchezza reale al suo detentore.

mercoledì 12 dicembre 2012

Brunetta l'IMU e lo spread

Brunetta "medita" aiuto!
Qualcuno ci ha riso su, altri hanno fatto satira ma nessuno ha saputo cogliere e spiegare il vero dramma che sta attraversando Brunetta.

Oh ragassi non si schersa. Stiamo mica contando caramelle? Questi son soldoni! Non si schersa mica!
Il poverino nell'anno passato ha sborsato una cifra...
279.129,00 euro dichiarati lo scorso anno da Brunetta sono stati usati tutti per pagare i mutui delle numerose case che ha in giro per l'Italia: una a Venezia, dove possiede anche un magazzino ereditato al 50%, e poi altre a Roma, in provincia di Perugia e a Ravello, sulla Costiera Amalfitana.
Un tesoretto in immobili che al consigliere di Berlusconi, Brunetta, è costato di Imu "per la prima rata quattromilanovecento euro e settemila per la seconda". Insomma, le stesse identiche preoccupazioni della "stragrande maggioranza delle famiglie italiane"!

Brunetta è indignato per le battute apparse sul web e risponde così: "Sono una persona perbene, dico la verità e non rubo. Sto pagando la seconda rata dell'Imu e i soldi non li ho, li ho dovuti chiedere in banca, in prestito. E come me, che sono un medio reddito, un medio-alto reddito, penso si trovi la stragrande maggioranza delle famiglie italiane".

Glielo diciamo ch'è fuori dalla realtà? O lo lasciamo dormire? Per il nostro bene e quello di Berlusconi è meglio che glielo diciamo và, altrimenti continua a liberare stronzate a ruota libera come quella apparsa su un'ansa di oggi che titola così:

''Spread grande imbroglio anche per due premi nobel'' .

''In 13 mesi ho preparato 238 slide di Power Point, facendo le pulci a tutto quello che faceva il governo: non ho mai ricevuto una sola smentita. Berlusconi ha seguito il mio lavoro, l'ha studiato, metabolizzato. E poi si e' convinto che non si poteva continuare con Monti''. Lo spiega Renato Brunetta, ex ministro della Pubblica Amministrazione, in un'intervista al ''Corriere della Sera''.

Berlusconi ha definito lo spread ''un grande imbroglio, proprio il titolo del mio libro. Ci parliamo quasi tutti i giorni e l'ho convinto. Del resto due premi Nobel gli hanno detto lo stesso. Tutto comincia per causa della Duetsche Bank che, oppressa da titoli tossici, ha venduto otto miliardi di debito pubblico italiano''.

Quanto alle elezioni, conclude, ''dall'altra parte ci sono Bersani e Vendola: ho parlato con un ambasciatore europeo ed era molto piu' preoccupato di loro che di Berlusconi e Maroni''.

Ora tirate voi le conseguenze. ammia mi para ca sa tira! Anche se sullo spread potremmo essere d'accordo; vista l' influenza che ha sul welfare, sulle reali esigenze delle persone in difficoltà e degli stati membri asserviti alla politica imposta dall'Europa e dalla Germania che, di fatto, è un cappio al collo di tutti.

domenica 25 novembre 2012

chiesa e non profit, perché no?

Riscrivi l’Italia.  

Così c’è scritto davanti ai seggi delle primarie del pd. (dicono che chi vince è automaticamente segretario del partito democratico e candidato a premier per il centro sinistra. E già questo mi puzza!)
Se davvero potessi riscrivere le condizioni in cui viviamo e le leggi che ci governano, la prima cosa che riscriverei in modo chiaro è l’obbligatorietà di contribuzione per chiunque risieda e abita in Italia secondo le proprie possibilità.
Ma questo c’è già!
Però non si capisce come mai se il cittadino comune possiede una casa che non gli produce profitti o rendite fresche come potrebbe essere un fitto per locazione debba pagare comunque una tassa iniqua come l’IMU e altri soggetti tipo le fondazioni le chiese (non dove si celebra il culto, ma anche di queste si potrebbe discutere) le onlus debbano essere esentate con unna legge della famigerata agenda Monti. Eppure, questi soggetti “possiedono immobili” come chiunque. Immobili o soldi che provengono da lasciti, questue, in una parola dalla “beneficenza dei cittadini” che hanno ritenuto salvifico lasciare i loro beni ad associazioni che si sarebbero presi cura dei più poveri, i deboli, (quale migliore occasione di questa?).
se a ciò sommiamo l’8xmille, gli aiuti statali alle case di culto, l’insegnamento della religione nelle scuole condotto da insegnanti designati dal clero; il turismo religioso e i relativi commerci, salta agli occhi una sorta di giro vizioso di denaro pubblico da rasentare il nero o peggio l'evasione fiscale ma che il lessico corrente  definisce associazionismo non profit.
Insomma, un impero franco che riceve e pratica beneficenza ad una fetta indefinita di persone.nel contesto economico e sociale attuale, può essere esentato da ogni tributo, dovuto da altre realtà anagraficamente definite fiscali?

martedì 5 giugno 2012

IMU, non tutti devono pagarla

l'IMU non è vessatoria anche se...

Salvo nuove sorprese o smentite molti contribuenti non pagano la famigerata e temuta IMU sulla prima casa a condizione che usufruiscano di tutti i benefici previsti nella stessa manovra.

Per il resto, chi possiede una seconda casa in città e o al mare si trova a pagare una sorta di ici maggiorata ma che nel complesso non mette sul lastrico più di quanto non lo sia già.

Qualche problema in più, l'IMU e gli altri rincari programmati per pareggiare o contenere il debito pubblico, se lo trova chi non ha un reddito reale, vale a dire chi non percepisce un salario da dipendente, assimilato o libero lavoratore. E il mio pensiero va proprio a queste categorie di persone. Cosa succederà a quanti non possono pagare le tasse? Saranno buttati fuori dalla loro casa, costruita con più o meno sacrifici negli anni in cui si sentivano dignitosamente lavoratori?

Forse, sarebbe opportuno rivedere ulteriormente il peso del debito pubblico e magari redistribuirlo con maggiore oculatezza.

Monti, semplifica i tributi!

'STA CAZZO DI IMU!


Il web è pieno: trova la rendita catastale moltiplicala per rivalutarla aggiungi o togli se è prima o seconda casa se hai figli sotto i 26 anni che vivono in famiglia stabilmente e paga la prima rata entro il 18 giugno! Però scrivi in agenda l'importo perché poi, quando il comune avrà fissato la sua aliquota dovrai rifare i conteggi e conguagliare, se malauguratamente hai versato di più cerchi il rimborso che si perderà nei meandri burocratici degli uffici comunali o statali.

Ma una cazzo di tassa più semplice NO EH?
E pensare che quando ho comprato casa mi sono sentito al sicuro!

lunedì 4 giugno 2012

IMU, come, quando e dove pagare

Il 18 giugno si deve pagare la prima tranche dell'IMU, la tassa sulla casa che sostituisce l'ICI che riguarda tutti i proprietari di immobili situati sul territorio italiano e tutti coloro che su di essi sono titolari di un diritto reale di godimento, come usufruttuari o chi ha un diritto d'abitazione cioè il coniuge superstite sulla casa di famiglia, di uso, di enfiteusi e di superficie.

In caso di separazione, è l'ex coniuge affidatario della casa coniugale a dover effettuare il pagamento, anche se non proprietario con applicazione dell'aliquota ridotta per l'abitazione principale e delle detrazioni.
L'imposta va versata anche dalle società per tutti gli immobili posseduti, utilizzati nell'esercizio della propria attività.
Nel caso di più comproprietari - o di più contitolari di un diritto reale - l'imposta è pagata da ciascuno in proporzione alla propria quota e con versamenti separati.

L'Imu si applica a qualunque immobile, compresa l'abitazione principale e relative pertinenze.
La nuova imposta municipale è quindi dovuta su:
fabbricati; aree fabbricabili (conta il valore commerciale al primo gennaio 2012);
terreni, sia quelli agricoli sia quelli incolti, inclusi gli orticelli che erano finora esenti dall'Ici. Sono, però, esenti i terreni agricoli ricadenti in aree montane o di collina.
Per i fabbricati in corso di costruzione o di ricostruzione, oppure oggetto di interventi di radicale recupero edilizio, l'imposta si applica sull'area fabbricabile fino alla data di ultimazione dei lavori, ovvero, se antecedente, a quella di utilizzo del fabbricato.

Il meccanismo di calcolo è analogo a quello dell'Ici ma con coefficienti moltiplicatori più alti. Si parte sempre dalla rendita catastale attribuita all'immobile al 1° gennaio dell'anno che, come in passato, deve essere rivalutata del 5%.
Per trovare la rendita si può consultare il rogito o una visura catastale recente (si può ottenere anche dal quadro RB del modello Unico o B del 730. ricordando, però, che nel mod Unico la rendita è già incrementata del 5% (non occorre quindi rivalutarla), mentre nel 730 viene indicato l'importo base (quindi da maggiorare).
La rendita rivalutata del 5% va moltiplicata - come per l'Ici - per una serie di coefficienti che variano a seconda della tipologia dell'immobile.
Per le abitazioni e relative pertinenze il coefficiente è di 160 (era 100 con l'Ici, l'aumento è quindi del 60%); per gli uffici è 80 (era 55) e per i negozi 55 (era 34).

Base imponibile dimezzata per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati, per il periodo dell'anno in cui sussistono tali condizioni, da accertare da un tecnico comunale. Dimezzata la base di calcolo anche per i fabbricati di interesse storico e artistico.

Per i terreni agricoli il valore imponibile si ottiene moltiplicando il reddito dominicale risultante in catasto al 1° gennaio dell'anno d'imposta, rivalutato del 25% e moltiplicato poi per 135 (o 110 per i terreni posseduti e utilizzati direttamente da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali).

Come già detto la prima rata deve essere versata entro il 18 giugno adoperando le aliquote base, anche se il comune ha già deliberato in merito.
E cioè:
0,4% per le abitazioni principali e relative pertinenze;
0,76% per gli altri immobili (seconde case, case affittate, aree fabbricabili, terreni agricoli);
0,2% per i fabbricati rurali strumentali.

L'imposta ottenuta, applicando le aliquote alla base imponibile, va suddivisa per le quote di possesso e per il periodo di possesso (con 15 giorni di possesso si conteggia un mese).
La seconda rata, 18 dicembre, dovrà tenere conto delle aliquote definitive e dell'importo dell'acconto.
Solo per l'abitazione principale e relative pertinenze l'importo può essere suddiviso in tre tranche con scadenza 18 giugno, 17 settembre e saldo il 18 dicembre. i pagamenti devono essere effettuati in banca col mod F24


Il pagamento non è dovuto se l’imposta annuale non supera 12 euro

mercoledì 4 aprile 2012

Capitale, forza lavoro, alta finanza e stato sociale

E mentre il governo Monti continua nella sua estenuante marcia sulle riforme, al momento incentrate tutte sui redditi conosciuti come pensioni e stipendi denunciati, case e attività censite, nella quasi indifferenza generale la gente debole si suicida per la disperazione di non poter condurre una vita dignitosa. L'ultima notizia shock è quella relativa all'anziana signora che dopo essersi vista decurtata la pensione da parte dell'INPS si è gettata dal terrazzo.

Da più parti si sono levate analisi e suggerimenti per il nuovo governo su come attuare certi correttivi e recuperare introiti dovuti ma fin ora evasi, quindi è inutile farne di nuovi. Ma, una cosa sento di ribadirla: perchè non far pagare l'imposta municipale unica, l'IMU, anche alle fondazioni bancarie? Magari con una aliquota agevolata se queste fanno davvero opere socialmente utili come è stato fatto con i beni della Chiesa.

Sperare che la situazioni si tranquillizzi in tempi brevi sembra impossibile. Proprio per questo motivo, il Governo deve dimostrare rispetto e tutela per i più deboli ed evitare che il terrorismo psicologico mieti altre vittime. E anche se ormai si sembra aver imboccato quella teoria poco amata dai pensatori e cioè che l'uomo è diventato schiavo del mercato economico e quindi del lavoro inteso non come strumento di emancipazione ma come, appunto, condizione dipendente dalla ricchezza materiale degli Stati, i prof. che compongono la task force del prof. Mario Monti devono tenere in buona considerazione le anime che vivono e che sono cresciute in Italia.
Per ultimo, ma potrebbe essere un punto cardine come risposta alle ansie sacrosante degli italiani chiamati al sacrificio, rivedere e ripensare le agevolazioni degli intoccabili.

giovedì 29 dicembre 2011

Ici Imu, tassano i poveri tutelano i ricchi

Il bene casa.


Alla luce dei fatti non so più se possedere una o peggio due case sia davvero un bene da lasciare ai figli oppure risulta essere un'eredità a cambiale continua.

Al sud, in alcune zone, è d'uso dare in dote ai figli la casa o la biancheria insieme al mobilio quando si sposano, ed è per onorare questa tradizione ancora in atto che i padri di famiglia impegnano risparmi, tredicesima, tfr (trattamento di fine rapporto lavorativo) se dipendenti, anche a costo di sacrificare ferie, viaggi e lussi vari.

La mentalità della gente del sud è ancora educata al mattone: risparmiare per investire nella casa. Chi non conosce questo modo di pensare rimane esterrefatto quando si trova al cospetto di periferie fatte di costruzioni a metà, senza l'intonaco esterno ma abitate ugualmente da gente umile e dignitosa.

Ecco, queste cose vorrei che si ricordasse il professor Mario Monti quando legifera in merito alla casa di proprietà, anche perché, spesso, dietro quelle pareti popolari vive qualcuno senza sussidi vari o lavoro. Analoga cosa per quanto riguarda l'aumento dei carburanti: 20€ equivalgono alle vecchie 40milalire con le quali si faceva il pieno, oggi, alla pompa di benzina si mettono appena 11,90 litri di gasolio.
Buon nuovo anno e che il cielo illumini chi guida la comunità.

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