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lunedì 13 marzo 2023

Forza giallorossi! Insieme x la Calabria

 

E questa sera, alle 20e30 davanti alla televisione. Popcorn birretta e rutto libero!


Proprio come diceva Fantozzi. Non c'è la Pina ma poco importa. La birra è al fresco, in frigo. Si devono fare solo i popcorn e aspettare la diretta su Rai sport.

L'attesa partita del derby calabrese: Crotone vs Catanzaro  a porte semichiuse per la tifoseria giallorossa è fruibile in due modi: maxischermo nello stadio Ceravolo per quelli che vogliono vivere l'atmosfera calcistica e la diretta sul canale rai sport alle ottoemezzo di sera.

sabato 28 gennaio 2023

Sanremo, feeling tra Amadeus e Zelensky?

 

Amadeus o chi per lui e Zelenski.

Come ogni anno la kermesse televisiva della canzone stimola l'immaginario collettivo.

In questa 73° edizione gli sfriculijamenti non mancano e vanno dalle ospitate di gente dello spettacolo, come di consueto, agli intrusi eccellenti e Zelenski sembra essere uno di questi.

La guerra è una cosa orrendamente seria! E non può essere trattata al pari di un prodotto d'avanspettacolo neanche quando si affaccia prepotentemente nelle case dei curiosi che guardano Sanremo.

San Remo è sanremo!?

E se Ama avesse invitato il Che?

Battute a parte la guerra di Putin sta diventando una sorta di boomerang mondiale e le provocazioni verbali di Zelenski li moltiplicano infruttuosamente.

Le soluzioni, se si vogliono seriamente sono nella politica mondiale. Risiedono nelle scelte dei governanti e non nella fabbrica delle armi né tanto meno nelle ospitate ad effetto di una velina famosa.

Le coscienze vanno curate perché Simili ai giovani virgulti impostati fin dalla nascita in armonia con la natura possano donare frutti sani ...


sabato 5 febbraio 2022

Sanremo 2022 zoo business

 

Sanremo, specchio del tempo presente.



Tutti tecnici, artisti, musicisti, moralisti, sperimentatori, conservatori, esegeti del niente quanti pendono dalle labbra di chi calca la scena.

C'è nell'aria una nube tossica che contamina i social. L'overdose della spettacolare illusione elettrizza e porta a conoscenza anche chi non ha visto il festival.

Il palco è l'esatta copia della condizione umana che, lasciata libera a smanettare sulle piattaforme web, s'indigna per una battuta o si esalta per una performance spesso male interpretata anche questa ma consona alle proprie esigenze. Lo spettacolo È una questione di simpatia. Vicinanza emotiva condizionata da ipotetiche tensioni culturali affini.

Volutamente non ho inteso assistere alla lunghissima kermesse. Molte altre situazioni molto ben più serie meriterebbero le attenzioni e le energie sprecate dietro la discriminante estetica, verbale, razziale, musicale sciorinate sul palco dell'Ariston.

Alcune tematiche, serie e importanti, non abitano lo show effimero di Sanremo per cultura. Eppure sono state toccate e gettate in pasto ai videoti acefali.

Tutto è show!

Secondo gli autori che lottano per raggiungere vette numeriche assolute e promettono agli sponsor visibilità e business la qualità del programma è secondaria. Non deve essere necessariamente funzionale e in sintonia con la qualità artistica della gara canora.

Il festival della musica italiana non è più una gara di qualità. Sanremo è tutto tranne questo.

Sanremo è show-business. Sanremo è provocazione fine a sé stessa.

Questa gara se proprio vogliamo seguirla guardiamola con leggerezza e ironia senza pregiudizi, campanilismi e aspettative che inesorabilmente son disattese; scendiamo dai piedistalli e osserviamo con curiosità e distacco le stranezze in tivvù.

giovedì 22 aprile 2021

Green pass? no! serve responsabilità

Alcune definizioni mutuate nel tempo hanno perso le originali specificità semantiche.


Per esempio, se apriamo il dizionario alla voce “coprifuoco” oppure “quarantena”, espressioni tornati in auge da qualche tempo e quindi molto comuni in questo periodo toccato dalla pandemia da covid-sars-19, notiamo delle divergenze anche significative tra il vecchio e il contemporaneo linguaggio comune. Il tempo di clausura non è tassativamente concepito in 40 giorni e l'obbligo di rimanere in casa non ha niente a che vedere con le accortezze usate in passato ma nella sostanza esplicitano il senso concreto del concetto.

Semantica e speculazioni politiche a parte, credo che fare le pulci alle intenzioni del governo tra coprifuoco, orari di chiusura e apertura delle attività commerciali e produttive e il rimanere a casa da una certa ora in poi sia un esercizio riduttivo da parte nostra.

Personalmente non sono tra quelli che amano tirare tardi a notte. Ma capisco che per alcuni è vitale. Il boom economico ha partorito attività commerciali impensabili fino all'altro giorno. E tra queste attività la cultura occupa una fetta rilevante.

Tra queste la musica, il teatro e l'enorme esercito di maestranze che ruota attorno all'allestimento di concerti e altre rappresentazioni dello spettacolo che si sviluppano in tarda serata sono diventate nuove forme di lavoro e sostentamento per migliaia di persone. Come le discoteche. I luoghi di ristoro connesse. E persino per gli ambulanti che stazionano nei dintorni dei luoghi degli eventi scialarecci popolari. Non è ancora venuto il tempo della spensieratezza edonistica. Il sommo bene dell'uomo e della donna non è il piacere carnale, fisico, materiale e futile. All'effimero si contrappone la vita! La certezza di essere fuori dai pericoli dell'infezione. E se l'isolamento intelligente, la consapevolezza del pericolo ci conduce fuori dalle paure e frena il contagio che ben vengano, ma non per decreto, le precauzioni sociali da adottare insieme. Tranne l'imposizione del tracciamento burocratico della green pass. È un provvedimento inutile che genera contrattempi burocratici snervanti. E il flop dell'app immuni ne è la prova.

lunedì 2 novembre 2020

ciao Gigi


Quando va via un personaggio pubblico, un uomo di spettacolo come Gigi Proietti, è come se andasse via una parte di te. E ne senti la mancanza peggio che se fosse un congiunto perché con lui hai vissuto i momenti più belli della vita.

Gigi Proietti era un mattatore. Un uomo di spettacolo. Un Artista poliedrico.


Dal bianco e nero al colore, Gigi ci ha fatto ridere e pensare, ci ha fato gioire, ci ha tenuto compagnia e magari è riuscito anche a raddrizzare le amarezze quotidiane e, perché no, dimenticare anche qualche brutta interrogazione a scuola, qualche dissapore amoroso connaturato alle prime esperienze giovanili.

E oggi che è andato via anche una parte della nostra vita insieme alla sua arte è messa in cantina con le vecchie televisioni. Quelle televisioni massicce costruite con legno in teak sintetico e tubi catodici, con le valvole, i condensatori e le resistenze ingombranti che si accendevano a rilento e nello spegnersi facevano l'occhiolino luminescente. Ricordi che continuano ad accendersi e illuminare molte coscienze cresciute insieme alla tv generalista che teneva in buon conto i tempi del dopoguerra con programmi del tipo “non è mai troppo tardi”, gli anni 60, 70 ancora orfani di scolarizzazioni.




Abbiamo archiviato una pagina di storia di costume italiano di spettacolo e tv. Ma non la memoria.


Ciao Gigi.

domenica 23 febbraio 2020

Catanzaro, Vasco rock show al comunale

Ne è passato di tempo! E loro sono ancora qua. Parafrasando Vasco. Eh già!

Passione e talento accomunano i componenti della band che hanno difatti creato in Calabria un tempio della musica rock dedicato al mitico Vasco Rossi.

Caparbiamente hanno seguito da sempre e nutrito fin dai primi ritmi di “vado al massimo” la comune passione per la musica rock italiana rappresentata da un ragazzo fuori le riga che si presenta al festival di Sanremo e arriva ultimo; infila quasi con fare sbadato il microfono in tasca ed esce dalla scena incurante del rumore che fa il microfono quando cade a terra.

Vasco Rossi li ha, ci ha, ammaliati! E a lui, ancora oggi, guardiamo come al poeta che sa dire con parole semplici il rumore provocato dai nostri pensieri quando si scontrano col mondo intero.

La band catanzarese non s'improvvisa! Lavora. Studia i pezzi del cantautore modenese e li reinterpreta con forza.

Negli anni si intensificano le collaborazioni con i musicisti che accompagnano Vasco nei suoi concerti e anche per l'appuntamento del 7 marzo 2020 le presenze sono di tutto rispetto.

Lo spettacolo è assicurato!

Diego Spagnoli. Andrea Innesto “cucchia”. Ricky Portera. Cristian Bagnoli. Max Gelsi accompagneranno Massimiliano Iannino, “Vasco” nello show strutturato dalla tribute band composta da Gianluca Rossiello, Raffaele Posca, Alessandro Bevilacqua, Christian Muccari, Francesco Severini.

Il tutto esaurito nel teatro Comunale di Catanzaro è stato raggiunto!, come sempre è un appuntamento imperdibile per i fans di Vasco che, sicuri di rivivere insieme alla band le atmosfere che infonde il Blasco nei suoi immensi raduni sono accorsi numerosi e con la stessa tensione dei concerti del mitico Kom aspettano con ansia la data del 7 marzo prossimo.

martedì 28 novembre 2017

Giù la maschera

Nel mondo dello spettacolo non tutti si sono uniformati all'ondata delatoria conto i “mostri” che, caduti in disgrazia, hanno perso potere.
Casualmente, ho sentito parole sagge: “...se qualcuno ha qualcosa da denunciare ci sono le sedi adatte. Certo non sono adatti gli studi televisivi e i talk show”.

Lo spettacolo è finito! Basta incentivare i pruriti dei guardoni. ( già, ma senza questi molti programmi televisivi andrebbero in rovina.). Bigottismo? No! Voglia di aria nuova. Ossigeno per la mente! Che faccia ragionare e fare crescere in buona salute mentale i vecchi che si sono rincoglioniti davanti allo schermo e i giovani che ancora seguono gli spettacoli spazzatura.

Miracolo! Finalmente qualcuno dal volto umano in televisione. Nonostante i successi e i riflettori che hanno illuminato i suoi passi non cavalca l'onda anomala delatoria e dice cose sensate. Non affonda il coltello nella piaga ma demanda il tutto nelle sedi giuste e qualificate.

Chiedo troppo?

venerdì 26 maggio 2017

Ciao Laura

Roma, 1 febbraio 1999. XXIX giornata d'Europa.

Cerimonia di consegna dei premi “personalità europea 1998”.


Di quel lontano giorno ricordo la caotica attività degli organizzatori, l'andirivieni dei personaggi noti e il rumore dei paparazzi all'esterno e dentro la sala della protomoteca chetatosi appena il cerimoniere invitò all'attenzione dei presenti l'imminente saluto del sindaco Rutelli e, quindi, l'inizio della cerimonia.

Tra i tanti, due personaggi sono rimasti ancorati nella mia memoria: Arnoldo Foà per il suo intervento polemico nei confronti delle istituzioni e per la motivazione che lo vedevano lì dopo lunghi anni di onorata carriera.
E Laura Biagiotti. Di lei ho un ricordo poetico indelebile. Era seduta a capofila. Il mio sguardo s'incrociò col suo. Mi fece l'occhiolino e sorrise dolcemente. Non ci fu bisogno di parole. L'incitamento era chiarissimo. Intuì il suo amore per l'arte e lo sprono per gli artisti. E nel riprendere il mio posto dopo avere ritirato il premio, quel suo gesto, quel suo sorriso dolce, la sua aurea mi trasmise energia e mi gratificò quanto se non più del riconoscimento stesso che mi portò a Roma.

Ciao Laura. Il tuo sorriso lo porto con me sempre.
Gli Angeli non muoiono, cambiano solo pelle.

giovedì 13 aprile 2017

Come spillare soldi con la musica: TicketOne e secondary ticketing.

Concerti con-certi giri.
I concerti rappresentano per noi giovani un buon mix tra relax, divertimento ed euforia.
Certo, quando si ha la possibilità di parteciparvi a prezzi non maggiorati.
L’Antitrust ha previsto multe da 1,7 milioni di euro per il secondary ticketing; un milione di sanzione alla sola TickeOne.
Altre multe a Seatwave, Viagogo, Mywayticket e Ticketbis.
Veramente molti i concerti coinvolti in questo doppio gioco di affari in cui i biglietti durarono solo pochi istanti nella piattaforma di TicketOne, per essere poi rivenduti sul circuito secondario delle rivendite rincarate il doppio e il triplo.
Ciò  per il concerto dei One Direction, Ed Sheeran, Foo Fighters, Red Hot Chili Peppers, Bruce Springsteen, Adele, Coldplay, U2, David Gilmour.
Piccola rivincita per i fans: l’Antitrust nel verificare le eventuali violazioni del Codice del Consumo in tali maxi- concerti ne ha ravvisato carattere illecito ed estorsivo.
L’attenzione si è spostata prima di tutte le piattaforme su TicketOne che nasce nel 2002 per la vendita di biglietti a prezzi fissati dai promoters per conto dell’artista, costituendo il mercato primario dei ticket.
E’ risultato che TicketOne, in quanto tenuto ad adottare forme antibagarinaggio, non ha invece adottato efficaci misure dirette a contrastare l’acquisto di biglietti attraverso procedure automatizzate, né regole per limitare gli acquisti di plurimi biglietti, né ha effettuato controlli ex-post diretti ad annullare acquisti plurimi.
Attenzione che si sposta poi ovviamente sui principali operatori del secondary ticketing (mercato secondario di biglietti che ha spostato online la compravendita di biglietti che un tempo si faceva fuori dai palazzetti degli eventi).
A Seatwave, Viagogo, Mywayticket e Ticketbis sono state rivolte contestazioni circa la "carente o intempestiva informazione in ordine a diversi elementi essenziali di cui il consumatore ha bisogno per assumere una decisione consapevole di acquisto".
Agli acquirenti, infatti, non venivano forniti prezzo originario, collocazione dell’evento e garanzie in caso di annullamento del concerto.
L’antitrust ha irrogato agli stessi, sanzioni pari ad oltre settecentomila euro.

mercoledì 11 febbraio 2015

Sanremo, mah!

Carlo Conti e le famiglie in trasferta


Dalle mie parti quando si è testimoni di un episodio o di una qualsiasi cosa che non ci convince, dopo avere cercato e non trovato risposte convincenti agli interrogativi che questo qualcosa ha suscitato, si sbotta in un fatidico: mah!

la famiglia


E proprio quando Papa Francesco sembrava avesse dato una risposta chiara ad uno di questi interrogativi ecco che la fatidica famiglia numerosa, talmente numerosa da entrare negli albi dei primati, sale sul pullman familiare per fare scalo a Sanremo.

Lì x lì, ho pensato: vuoi vedere che il buon genitore ha fatto imparare la musica e ha tirato su una band che ora gareggia sul palcoscenico del festival sanremese?

Invece no! Carlo Conti ha invitato la famiglia più numerosa d'Italia alla rassegna della musica italiana e l'ha mostrata al mondo intero come fosse una rarità assoluta.

Inutile dire che il web e le piazze reali si sono spaccate in due.
Oddio, che la Calabria non abbia qualcuno cresciuto a pane e musica da potere essere ospitato all'evento è certamente impossibile, questa, sarebbe stata la conseguenza più logica visto il luogo e non "la famiglia numerosa"  ma la bancarella mediatica popolare per eccellenza ha preferito il contrario. Ha voluto banalizzare e stupire nello stesso tempo.

Non è che dietro all'esposizione mediatica c'è dell'altro? Tipo, che so, “a France' noi siamo conservatori, ligi catecumeni, e, anche se a qualcuno possiamo sembrare conigli, facciamo l'amore e questo è il frutto, piaccia o meno ...” oppure, chessò, è un incitamento alla proliferazione italica visto che ormai gli unici nascituri che popolano gli asili e le scuole pubbliche sono figli di extracomunitari? Ma potrebbe essere anche una istigazione per credere nella fede compassionevole del Divino che non abbandona mai i suoi figli prediletti.

E che pensare della coppia scoppiata che si ricompatta solo per lo spettacolo e non ha la delicatezza di scambiarsi un segno d'affetto, una carezza o un bacio dopo avere formato una famiglia, procreato e cantato?
È un piano diabolico degli autori o tutta colpa della divina provvidenza che li ha illuminati?

Per quanto riguarda la musica, non so che dire, faccio parte di quella piccola percentuale che non ha visto il festival e non ha contribuito al gongolamento di Conti e dei dirigenti rai che lanciano programmi così demenziali a spese dei contribuenti.
Posso dire che la famiglia, comunque la si intenda, a Sanremo è stata ben rappresentata... dai vip (ex) e dal nutrito popolo unito sotto la stella della provvidenza.

Mah!!!

giovedì 14 marzo 2013

nonno Libero è un fan di Berlusconi?

lino banfi, nonno libero

“voterò Berlusconi anche se ammazzasse 122 persone”.


Possibile che nonno Libero, il nonno d'Italia abbia detto così?

Sì! lo ha detto al telefono rispondendo ai simpatici conduttori di una trasmissione satirica di Radio 2, un giorno da pecora, e questo la dice lunga. Perchè, sempre nel corso della telefonata, che ho ascoltato in rete, Lino Banfi non fa mistero delle sue simpatie per Renzi, Napolitano e persino del Papa Emerito Ratzinger.

Che dire, a me è sembrata una gag da cabaret piena di doppi sensi, come si faceva nell'avanspettacolo del quale Banfi è maestro.
E poi, nel mondo dello spettacolo, l'importante è parlarne...

mercoledì 29 agosto 2012

tra le Pussy riot e chi lavora in miniera scelgo...

aore12
Ormai fa notizia solo l'azione estrema. L'azione che, pur facendo parte della vita, se fatta in contesti estremi diventa “provocazione” destabilizzante che colpisce le coscienze e la morale comune.

Alcuni, come documentano le cronache degli ultimi giorni, usano il corpo per fare l'amore, anzi sesso davanti ai giornalisti; altri, spinti dalla disperazione, si chiudono nelle celle di carceri dismessi o occupano le miniere per salvaguardare il lavoro e la propria dignità.
Ma, dicevamo, la notizia corre solo se è estrema.

Quindi assistiamo impotenti a sedicenti gruppi punk che, stando ai critici non sono un granché come band e si votano alla politica e chiedono alla Madonna di cacciare Putin in tutte le salse.

La salsa migliore, per loro, è stata l'ultima, in ordine di tempo. Quella che li ha visti impegnate in una manifestazione nella Cattedrale di Mosca, con condanna per teppismo motivato da odio religioso. Parlo delle pussy riot che dopo l'orgia contro Medvev e l'ultima trovata pubblicitaria vedono salire l'interesse effimero dei media e quindi iniziano gli affari e diventare un marchio. Come ha annunciato Mark Feigin, avvocato delle tre musiciste in carcere. Il legale ha precisato che l'iter di registrazione del marchio è stato avviato lo scorso aprile per evitare l'uso del nome del gruppo in varie azioni e progetti. Le componenti della band si aspettano di ricevere i documenti di registrazione nei prossimi mesi. Per ora, a Mosca circolano solo magliette ispirate al movimento anti Putin ma viste le performance tutte le strade sono aperte.

lunedì 11 giugno 2012

Scandalosa Madonna

l'esibizione di Madonna


NO FEAR! Niente paura!


D'altronde perché avere paura o turbarsi alla vista di un seno leggermente cascante di una donna che ha superato i 50 da un po'?

È da lì che abbiamo tratto il primo piacere! Un piacere infantile che trovava la sua ragione nella suzione e nella conseguenziale sensazione di sazietà che arrivava al cervello dopo aver riempito lo stomaco di latte materno e si spegneva nel sonno rigenerante.
Una tetta per crescere! Diventare donne e uomini liberi. Liberi da preconcetti e falsità.

...Ma era necessaria la provocazione della signora Ciccone in arte Madonna? Forse,sì! ... è un ottimo spot pubblicitario che fa parlare chiunque, anche i più emancipati e catalizza le attenzioni specie se fa scandalo, mostra tette culi e fa vedere biancheria sex.

Il gossip è pane per marionette pop; promuove il mondo dello spettacolo più di ogni altra forma e nei linguaggi della comunicazione è al top.

ma... NESSUNA PAURA... passerà anche questa e nessuno si ricorderà più della signora attempata col culo di fuori che se la prende con la religione i crocefissi e gli angeli.

giovedì 26 aprile 2012

Golinelli, Rocchetti e i Vasco rnr show al People disco club

Claudio Golinelli "il Gallo"
Alberto Rocchetti
C'è chi dice che è giunto il momento di cambiare stato, religione o politica e chi, che si deve rottamare il vecchio per fare largo ai giovani. In parte potrebbe essere vero! Ma se non ci fosse il “vecchio” col suo sacco pieno di esperienza da trasmettere e condividere, cosa ne sarebbe dei giovani?, nello specifico, sarebbe nata la Vasco rnr Show Tribute Band? Una band che si è formata da poco più di un anno ma che ha un'esperienza musicale da far impallidire i vecchi consumati showman. Sei ragazzi che si ispirano a Vasco Rossi, il rocker italiano amatissimo per le sue “osservazioni esistenziali” tradotte in musica. Una musica forte a tratti dolce, mai sdolcinata o ambigua. È rock allo stato puro! Che mette a nudo l'animo contemporaneo di giovani e meno giovani affannati dalla quotidianità, dal sesso, dalla vita!

Il 28 aprile alle ore 23 e 30 due grandi “vecchi”, storici compagni di viaggio di Vasco, Claudio Golinelli, detto il gallo e Alberto Rocchetti, porteranno la loro prorompente musica a Catanzaro; suoneranno le più belle canzoni di Vasco Rossi insieme alla tribute band catanzarese nell'unico evento in Calabria.

Appuntamento imperdibile quello di sabato prossimo al people disco club di Catanzaro con la Vasco Rock Show - Tribute Band che regalerà 2 ore di puro Rock'n & Roll: un repertorio da ascoltare, cantare e ballare.


Insieme a:

MASSIMILIANO IANNINO: Voce.
GIANLUCA ROSSIELLO: Pianoforte e Tastiere.
CHRISTIAN MUCCARI: Chitarre.
FRANCESCO MERANTE: Chitarre.
RAFFAELE TRAPASSO: Basso.
RAFFAELE POSCA: Batteria.

mercoledì 15 febbraio 2012

Sanremo, Celentano ha deluso

Celentano ha deluso. Non è stato rivoluzionario o profeta come qualche anno addietro. L'atteso intervento, tra l'altro pompato eccessivamente dai media, non ha aggiunto niente di nuovo a quanto ha fatto l'ultima volta che si è visto in televisione. Non è stato in grado di stupire, superare le aspettative di quanti attendevano il suo messianico intervento sanremese. Ha ripetuto le stesse scene apocalittiche di una guerra poco convincente anche dal punto di vista cinematografico data la staticità della finzione visiva che collegava il tutto ad un gioco preordinato e lo rendeva simile alle guerre messe in scena dai nostalgici storici.

Il suo intervento è risultato sfuocato, traballante e antidemocratico con qualche punta polemica resa granitica dall'esternazione di voler eliminare le testate giornalistiche vicine al Vaticano: Avvenire e Famiglia Cristiana, rei di non predicare il Vangelo, la Parola, ma interessati ai temi della politica.
Qualcun altro potrebbe invece obiettare che non è tanto l'indirizzo ideologico a infastidire il mondo cristiano, quanto la poca incisività dei giornali nei confronti di una classe dirigente insignificante, inadatta alle esigenze del Paese.
Adriano Celentano, nella sua “ingenua esternazione” ha sottovalutato l'importanza della pluralità intellettuale. E se ha ricordato la “Sovranità del Popolo” ha dimenticato di rispettare “La Libertà di Pensiero”. Magari, avrebbe potuto infilare il coltello nella piaga del Libero Arbitrio condizionato dai cattivi maestri, dalle necessità imposte, dalla mancata crescita culturale di quel largo strato sociale drogato dai sogni effimeri enfatizzati da certa comunicazione.
A parte qualche blasfemia inutile, lo spettacolo del palinsesto, non ha offerto altre novità. Tutto come da copione.

sabato 11 febbraio 2012

Politeama di Catanzaro, enigma firmato Rai 2

Il cittadino comune può tranquillamente ignorare i legami che ci possono essere tra i vari soggetti che governano gli affari della musica, anzi, li ignora perché non li conosce!, non può ignorarlo, invece, l'amministratore, il politico, il manager che organizza un evento così importante come quello andato in onda su RAI 2 il 29 dicembre 2010 al teatro Politeama di Catanzaro dal titolo “Canzoni e Sfide” condotto da Lorena Bianchetti.

Per la città di Catanzaro significava essere protagonista di un evento mediatico importante per l'immagine del territorio ma, anche stavolta, complice la leggerezza di certi personaggi, si è dimostrato un boomerang.
Non ci sono scuse valide per quanto accaduto!, anche se la maggior parte del pubblico e dei cittadini catanzaresi erano all'oscuro delle vicende inerenti la partecipazione della piccola cantante e il ruolo del padre nei vertici della malavita napoletana.
Se non fosse stato per Roberto Saviano, che dopo un anno abbondante dall'evento scrive sulla sua pagina facebook, come mai “un camorrista è su rai2?” circostanziando i fatti, e di conseguenza il nome dei Marino, che per i catanzaresi sarebbe rimasto legato ad un momento d'intensa commozione, un atto d'amore inscindibile tra padre e figlia testimoniato dalla canzone che Mary, la figlia, canta in pubblico e la dedica a chi le ha donato la vita, assume valenze inaspettatamente grottesche; anche per quel signore seduto al fianco di Gaetano Marino in prima fila nel teatro Politeama di Catanzaro e senz'altro così! Ma che dire della "carrambata" della conduttrice? Lorena Bianchetti, si abbassa e chiede alla piccola: vuoi dare un bacio al tuo papà? signor papà dov'è? e la accompagna dal padre per fortificare l'attimo d'intensa commozione creatasi.
Lei, Lorena, probabilmente ha sfruttato l'attimo, ignara della storia che aleggiava attorno al personaggio in questione. E la produzione dello spettacolo, la Rai?, visto che era un suo programma catapultato nel teatro della fondazione Politeama di Catanzaro?

martedì 20 settembre 2011

è calabrese miss Italia 2011

Nonostante tutto lo spettacolo continua! Eppure si è visto che le maggiori preoccupazioni odierne riguardanti la credibilità del Paese sono strettamente connaturate ad una concezione culturale improntata sulla mascolinità degli attori principali che rappresentano l'Italia nel mondo. Una concezione che basa le radici sulla donna in quanto oggetto di desiderio sessuale asservita alla supremazia del maschio voglioso piuttosto che compagna di vita, sorella, figlia e madre.

In questo clima si è consumata la gara che proclama fin dagli anni '50 la signorina più bella d'Italia e quest'anno la più bella è una calabrese di Sinopoli in provincia di Reggio Calabria: Stefania Bivone, 18 anni, studentessa del quinto anno al liceo scientifico di Palmi, con la passione del canto, alta, magra e bella quanto basta per essere proclamata miss 2011.

Ovviamente, da calabrese, sono contento per la corona che si presuppone porti in Calabria un po' di luce sviluppata dai riflettori mediatici attenti al gossip. Certo, sarei più contento se non avessi assistito alla mercificazione di esili ragazze e ragazzine pronte a tutto, anche ad andare con «vecchietti», pur di entrare nello showbiz che conta.
Ma la nostra Stefania dice convinta che non si presterebbe mai a porcherie simili, e ci dobbiamo credere! Lo dimostra l'atteggiamento col quale ha accolto la notizia: senza lacrime ma comunque stupita per essere stata proclamata reginetta di bellezza italiana 2011.
Un sentito complimento alla nostra Stefania e un “in bocca al lupo” per il suo futuro di donna.

mercoledì 15 dicembre 2010

michael jackson, qualche anno dopo la morte

Michael Joseph Jackson qualche anno dopo.
(Gary, 29 agosto 1958 – Los Angeles, 25 giugno 2009)

È passato più di un anno dalla sua morte per avvelenamento da farmaci ma lo spettacolo continua.
La stringa del sottopancia scorre sotto le immagini di un efebo nascosto dietro quintali di cerone: capelli riccioluti; nasino microscopico; labbra ben disegnate... colore ceruleo;
la rock star americana... parla romano!? È uno scherzo!... no, non lo è: la giornalista sta intervistando un fan che, pur di somigliare alla perfezione a Michael Jackson , si è sottoposto a diversi interventi di chirurgia plastica come ha fatto, d'altronde, il suo idolo quando era in vita. Una vita protesa a rincorrere fama, successo, soldi. Michael Jackson è stato davvero un mito per moltissimi ragazzi. Sì, è stato un bravo showman; un vero perfezionista; un innovatore estetico, se vogliamo, anche musicale. Peccato che sia morto a soli cinquantanni, se no chissà quante altre novità avrebbe offerto al mondo dello spettacolo, alcuni dicono a causa dei continui interventi chirurgici che lo hanno indotto a assumere frequenti dosi di antidolorifici sempre più forti.
Jako è morto il 25 giugno del 2009 ma, è di questi giorni che un suo inedito si trova nelle alte vette della classifica musicale. Una canzoncina orecchiabile che dà l'opportunità ai suoi innumerevoli fans di sentirlo ancora vivo e acquistare il gadget per le feste di Natale, regalarlo o regalarselo. Piuttosto, chissà come si sentirà tra 20, 30 anni, il clone di Jako, con qualche kg in più e qualche capello in meno, trasformazioni, queste, imposte dalla genetica; quando il ricordo dell'idolo sarà cancellato definitivamente dalla memoria collettiva e lui non vivrà di luce riflessa , salvo eventuali revival, operazioni di mercato, interessi discografici e tutto ciò che il business industriale creato attorno alla persona di M. J. escogita ed offre attraverso i mass media al grande pubblico, d'altronde pare che abbia lasciato un hard disk con incise un centinaio di canzoni. Una vera e propria miniera d'oro per gli eredi se la sua ascesa rimane irresistibile nel mondo della canzoncina e dello show business.

giovedì 23 settembre 2010

Tv, Sandra e Raimondo, la storia, dal bianco e nero al colore

Un altro pezzo di società va via. Sandra Mondani va in un luogo sconosciuto ma, stando a quanto si dice, popolato dalle anime di quanti ci hanno preceduto. È da pochi mesi che è andato lì, Raimondo Vinello, il marito. E a noi piace pensare che le sia andata incontro con il solito sorrisetto goliardico e che non sia passato oltre, glissandola per un'altra donna o abbia sbattuto la testa a un ramo, come nello sketch in b. e n. , girato per la rai, negli anni 70.

Insieme hanno fatto sorridere diverse generazioni, elargito compagnia e portato una ventata d’allegria alle persone che avevano come unica amica la tv in bianco e nero.

Indubbiamente il loro lavoro è stato ben remunerato, e chi non vorrebbe entrare in quel mondo magico!, ma loro, hanno saputo starci con leggerezza e umiltà.
Per ultimo, mi hanno colpito le parole della signora filippina adottata insieme a tutta la famiglia dalla coppia Vianello: “Il signor Raimondo mi ha detto di stare tranquilla, di sorridere e di non preoccuparmi”. Forse iniziano le beghe legali per l’eredità?
Se così è, l’ombra zozza dei soldi ammorba le intenzioni e la vita di due persone buone che hanno deciso, in vita, di garantire un futuro migliore ad una famiglia filippina, giacché loro, i Vianello, non hanno avuto il piacere di vedere nascere e crescere figli propri.

giovedì 10 settembre 2009

catanzaro aspettando la notte piccante


A spulciare le notizie inerenti alle attività culturali del territorio calabrese sembra che tutto vada per il verso giusto e che si viva nel paese di Bengodi. Nel frattempo usciamo da una stagione estiva disastrosa per quanto concerne i km di costa insozzate da liquami e petrolio.
La risposta dei sindaci interessati al problema è la seguente: gli impianti sono insufficienti, non ci sono fondi…
Non scrivo ciò per mera polemica, tutt’altro!, da calabrese che ama la sua terra, gradirei non sentire scuse infantili, pur comprendendo le difficoltà degli amministratori; alcuni bravi a inventare fonti di guadagno extra per impinguare le casse comunali , tipo le zone blu, gialle o l’incentivo alle multe, la tassa sul soggiorno ecc. e altri a favorire la fabbrica dello spettacolo.
L’effetto diseducativo che detti programmi/escamotage sortiscono in quanti, e sono ormai la stragrande maggioranza di giovani e meno giovani, sperano in un fortunoso inserimento nel mondo del lavoro per risolvere impellenti problemi di tranquillità economica, è politicamente irrilevante per chi guarda al proprio gradimento popolare; mentre, per fronteggiare seriamente la disoccupazione, non si programma nulla di concreto. Di fatto le realtà produttive artigiane, commerciali e dei piccoli imprenditori languono. È vero! Non c’è ricambio generazionale del sarto, calzolaio, fabbro… insomma quelle categorie produttive importanti per il sostentamento e la crescita comunitaria di piccoli e grandi insediamenti urbani, anche perché sul mercato esistono prodotti di pessima qualità a prezzi bassissimi; dette problematiche riempiono i tavoli di lavoro di dirigenti e uomini politici di tutto il mondo; gestioni di mercato ignorate dall’uomo della strada, ai quali, però, l’uomo qualunque guarda con apprensione e aspetta speranzoso soluzioni immediate.
Al momento l’unica programmazione certa è la nota divulgata dal comune di Catanzaro connessa alla notte piccante del 26 c.m. riportata di seguito con l’auspicio di ulteriori positivi sviluppi occupazionali e culturali per il territorio calabrese.

“Mentre prosegue il conto alla rovescia per la terza edizione de “la Notte Piccante” (Catanzaro, 26 settembre 2009), è ormai pronta
la nuova grafica del prossimo manifesto ufficiale della manifestazione, che nella sua veste rinnovata, trova nella splendida modella catanzarese Isabella Tassoni, il suo volto ufficiale. Venticinquenne mora e naturalmente elegante, Isabella è stata la prima vincitrice del concorso di bellezza indetto dalla città Capoluogo. Proprio con la fascia di Miss Catanzaro in valigia è partita alla volta delle prefinali di Salsomaggiore, per il concorso di bellezza per antonomasia, quello di Miss Italia. Doverosa, quindi, l’accoppiata con la notte più ammirata dell’anno: nello scatto che la ritrae di profilo in una posa sospesa tra finezza e sensualità. Insomma,la nuova veste grafica dell’evento settembrino vuole esternare l’essenza de “La Notte Piccante”, accostando alla bellezza femminile, la bellezza della manifestazione e del centro storico di Catanzaro. Quindi, in “Un sogno lungo una notte” – nuovo slogan de “La Notte Piccante” 2009 – si potranno vivere le variegate e molteplici emozioni di una manifestazione sempre più attesa e importante. Una kermesse che, nonostante la “giovane età”, si sta ritagliando spazi di rilevanza nazionale. “La Notte Piccante” è quindi un’occasione unica per promuovere il patrimonio storico, artistico e ambientale di Catanzaro. Ma anche un momento di crescita economica per le attività del centro storico catanzarese. Uno strumento per veicolare ciò che di bello ed importante esiste nel Capoluogo Calabrese, ad iniziare dalla sua bellissima gioventù della quale Isabella Tassoni ne è autentica e verace espressione.”

E il sindaco di Catanzaro, Rosario Olivo, così si è espresso per l’edizione dello scorso anno:
“Ritorna, a distanza di un anno, la Notte Piccante, la bella manifestazione ideata dall’Assessorato al turismo del Comune di Catanzaro.
E’ ancora fresco il ricordo dello straordinario successo della prima edizione: decine di migliaia di persone – non solo catanzaresi, molti venuti dai Comuni della provincia – animarono corso Mazzini e l’intero centro storico fino all’alba.
Fu una grande occasione di incontro e di socializzazione, ma soprattutto un modo originale per conoscere e fare conoscere gli angoli più suggestivi della nostra Catanzaro.
Oggi la Notte Piccante – dopo la positiva parentesi della Notte Marina a Lido, anch’essa caratterizzata da una straordinaria partecipazione popolare – si inserisce in un quadro positivo che vede il completamento delle opere di riqualificazione del corso e delle piazze.
Piazza Prefettura, il cuore pulsante della città, non è più un cantiere, ma è tornata ad essere uno spazio vitale e pienamente fruibile dai cittadini.
L’esperimento della “zona a traffico limitato” (Ztl) su corso Mazzini si può ormai considerare una scommessa vinta. Quando, tra alcune settimane, entrerà in funzione il sistema di videosorveglianza, i cittadini potranno passeggiare nel “salotto” principale in condizioni di massima sicurezza.
La Notte Piccante rappresenta un messaggio per testimoniare la grande attenzione che il Comune riserva al centro storico, sede privilegiata per il tempo libero, la cultura, l’istruzione, lo spettacolo.
Teatri e musei aperti, vetrine illuminate fino all’alba, decine di iniziative per trascorrere in allegria la notte: questa è la Notte Piccante.
Più in profondità, c’è il grande lavoro che stiamo sviluppando per tornare a fare rivivere il centro storico: il ritorno dell’Università, l’insediamento del Conservatorio nell’edificio dell’ex Rossi, le attività del Politeama, del San Giovanni, dell’Accademia di Belle Arti, del Centro di aggregazione di via Fontana Vecchia.
C’è la consapevolezza che il rilancio di Catanzaro quale autentico Capoluogo di Regione dipenda anche dalla ripresa del centro storico, ovviamente in un disegno armonico che comprenda la Marina, i quartieri, il polo direzionale di Germaneto.
Ecco perché l’appuntamento della Notte Piccante diventa, al di là degli aspetti meramente spettacolari, commerciali e turistici, un momento di grande coinvolgimento popolare, un contributo a ritrovare l’identità della nostra Comunità, ma anche uno sprone a fare sempre meglio.”

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