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Natuzza i carismi e l'aldilà

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Natuzza, secondo me, è stata un gran mistero per quanti non credono nel sovrumano. Nel trascendente! Le persone razionali preferiscono avere a che fare con episodi tangibili e fatti concreti riscontrabili realmente e motivati scientificamente. Ma i poteri della mente non sembrano essere appannaggio totale della scienza. La creatività, ad esempio, si manifesta allorché la parte destra del cervello è libera; affrancata dalla logica e dal potere raziocinante, che risiede nella parte sinistra del cervello, trova soluzioni inaspettati a problemi difficili da districare seguendo filologie e teoremi scientifici. La scienza stessa afferma che le potenzialità della mente umana non è completamente sfruttata e che le arti, la creatività, sfugge ai canoni comuni. Si deve possedere una visione incontaminata, ingenua e pronta all'entusiasmo, essere aperti all'imprevisto e accettarlo per potere viaggiare nelle correnti mistiche che scorrono dentro e fuori di noi. Natuzza ...

Mamma Natuzza, secondo me

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Tra non molto si celebrerà la ricorrenza della morte di Natuzza Evolo di Paravati. La signora Fortunata, conosciuta come Natuzza che è il diminutivo nell'idioma locale, era una donna dalle umili origini. Non andò a scuola e non sapeva leggere e scrivere. La madre la mandò a servizio nella casa dei Colloca fin dalla giovane età. Era lei che si prendeva cura dei fratelli e quando mendicava il pane faceva finta di mangiarlo ma in verità lo portava intero a casa per dividerlo coi fratellini. Fin da piccola ebbe gli angeli dei defunti affianco. Parlava con loro come se fossero persone in carne e ossa. Per questa sua stramberia fu attenzionata dai medici e fu persino internata in manicomio. In seguito formò famiglia con un giovane del luogo. Ebbe figli e nipoti ma fu mamma per una folla oceanica. Non fu lei a cercare la notorietà. Furono le parole dettate dalle entità, invisibili a noi comuni mortali, a portare al suo cospetto la fiumana inarrestabile che ancora oggi si reca a...

Lettera a Papa Francesco

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Ho cercato l'indirizzo e-mail di Papa Francesco ma comunicare con Lui telematicamente sembra impossibile. Il suo ufficio fa sapere che non ha un indirizzo di posta elettronica. Sua Santità scrive e riceve lettere secondo i canali consolidati. Le missive arrivano alla sua segreteria che le vaglia e dopo le trasmette, non tutte naturalmente, a Sua Santità. Deduco, quindi, che Francesco non leggerà personalmente la presente lettera aperta, però, non si sa mai... confido nel le vie infinite del Signore. E … scrivo al Santo Padre: Carissimo Papa Francesco, non so se sei al corrente della diatriba, inutile e dannosa, aperta dal vescovo di Vibo-Nicotera-Mileto mons. Renzo inerente la fondazione “C uore Immacolato di Maria rifugio delle anime ”. Fondazione e complesso edificati per volere della Madre SS, in Paravati, così da alleviare i disagi dei pellegrini, come asseriva Natuzza dopo le “visioni” e i dialoghi con Gesù e sua Madre. Dialoghi che prima di essere resi pubblici...

Il cemento della 'ndrangheta

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UN GIORNO MI FARAI UNA GRANDE CHIESA  Così disse la Madonna, durante una visione, a mamma Natuzza. Costruire una chiesa o una casa religiosa, una visione di Natuzza Evolo suggeritale dalla Madonna e impiegare persone del luogo che secondo alcune indiscrezioni sono stati indicati da qualcuno in odore di 'ndrangheta è una cosa brutta? È peccato? Oppure è una semplice notizia giornalistica da prendere così, senza tante preoccupazioni e lasciare che la costruzione dell'opera faccia il suo corso? La notizia ha fatto clamore. Ha avuto il suo bell'effetto. Ma se si valuta benevolmente nel suo insieme si arriva a concludere che non c'è lo zampino del diavolo. La sintesi dei fatti, (a disposizione in ogni momento nel web, sugli organi di stampa e altre fonti istituzionali giacché l'indagine non ha più i vincoli della segretezza) è questa: Dopo che la Regione Calabria diede il via libera ai cantieri di ampliamento della struttura e assicurando un fi...

Natuzza Evolo, la Mamma di tutti

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Il primo novembre del 2009 moriva Fortunata Evolo , conosciuta come Natuzza da Paravati, Mamma Natuzza per quanti l'hanno incontrata e amata. Natuzza non sapeva leggere e scrivere e neanche parlare in italiano correttamente ma in compenso sapeva leggere nell'animo di quanti andavano da Lei dapprima per scaricare drammi insopportabili e poi per affetto e amore. Mamma Natuzza conosceva le angosce dei suoi ospiti e sapeva come lenire le loro pene.  Lei, donna umile, si trincerava dietro l'Angelo. A Lui assegnava l'arduo compito di messaggero per suggerire e consegnare missive dall'aldilà. Le sue parole, suffragate da segreti insondabili per i comuni mortali che si recavano fiduciosi a Paravati per chiedere lumi su malattie o intense pene causate da lutti, sono ancora vive in quanti la conobbero. Tre anni sono trascorsi dalla sua morte e nel frattempo Paravati è diventato un luogo frequentatissimo dai numerosi figli conosciuti di persona o attrave...

Calabria, crocevia di storie

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Gente del sud. Ricordo chiaramente la sensazione di disagio che saliva quieta mentre mi accingevo a trascorrere un periodo della mia vita in luoghi sconosciuti. Luoghi che, a detta dei media, sono tutt'ora sinonimo di ‘ndrangheta, di malaffare e violenza. Se fosse dipeso da me avrei fatto volentieri a meno, e mentre preparavo le valigie immaginavo scene di sangue, aggressioni, arroganze … ma no! Ripetevo mentalmente per farmi coraggio. Eviterò i luoghi malfamati, le periferie e le persone rozze. Mi faccio i fatti miei e dopo il lavoro, una doccia e via su qualche spiaggetta dei mari del sud!, tra lo Jonio e il Tirreno c’è solo l’imbarazzo della scelta! Sì, mi faccio i fatti miei e mi godo il sole e il mare pulito della Calabria selvaggia. veduta sullo jonio Quant’è vero che la fantasia condiziona la realtà anche di noi calabresi cresciuti nelle città. A furia di sentire storie di cronaca nera, tutto diventa cattivo. È come un virus che penetra dentro il corpo buono e lo infett...

l'amore delle mamme

L’amore delle mamme è infinito. Nessun altro sentimento può essere paragonato alla forza che sprigiona un cuore di mamma. E non c’è bisogno di fare elenchi per avvalorare la forza e la passione delle donne fin dalla gravidanza, anzi, se tentassimo una sorta di classifica, rischieremmo di essere sdolcinatamente banali. Chiunque abbia avuto la fortuna di crescere in famiglia e vivere la presenza benevola di una donna e mamma custodisce dentro di sé episodi singolari di quotidiano amore, e quanti non hanno avuto questa possibilità, ma hanno conosciuto Natuzza, che ha incarnato tutto ciò, l’hanno compreso, perché lei ha saputo dissetare le anime in pena, dare conforto, accogliere e pregare insieme ai bisognosi; ha esortato genitori e educatori a comprendere e seguire i giovani, ha coccolato e spronato i giovani verso traguardi migliori spiritualmente e intellettualmente. Ha aiutato le anime a squarciare il velo d’isolamento che le imprigionava nelle tenebre. Ha ridato luce al mondo ...

come parlare ai figli

Suggerimenti di mamma Natuzza ai genitori nel rapporto coi figli: Con i figli non bisogna essere come i generali nazisti, implacabili, metterli sempre sull’attenti e impartire ordini. Sono sempre di un’altra generazione e non possono comprendere l’atteggiamento dei genitori né tantomeno comportarsi nell’identico modo di quando erano i genitori a essere figli. Poi se quando fanno uno sbaglio, i figli, vedono una reazione spropositata piena di eccessivo dolore o eccessiva collera, s’intimoriscono e non parlano più. Non si confidano con i genitori e non ammettono, anzi, nascondono i loro errori proprio per paura delle reazioni. Perciò, quando si deve rimproverare un figlio, bisogna pesare le parole, altrimenti si ottiene l’effetto contrario; o comunque si spingono al silenzio. Da qui la solitudine e la tristezza dei ragazzi.

Gli insegnamenti del Divino attraverso Mamma Natuzza

È trascorso un anno da quando Natuzza ha cessato di vivere la sua vita terrena e in questo giorno molte sono le iniziative: è ricordata dai media e nelle confraternite, nei gruppi di preghiera sorte attorno alla sua opera. L'esortazione ricorrente di Mamma Natuzza era: Gesù e la Madonna vogliono cenacoli di preghiere. Pregate sempre e guardate ai giovani con benevolenza... Pregate per i preti che sbagliano affinché si ravvedano e compiano le funzioni sacerdotali secondo la volontà di Dio.

vivere e rappresentare Cristo

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Attorno alle figure carismatiche, inevitabilmente, si stringono adepti, sorgono movimenti, fondazioni e filosofie di vita. In Calabria le figure carismatiche conosciute dalle grandi masse sono Natuzza Evolo di Paravati e Cosimo Fragomeni di Placanica . Paravati e Placanica , paesi sperduti nell’entroterra calabrese, oggi, sono divenuti luoghi frequentatissimi da fedeli cristiani e semplici curiosi. Tra il popolo di fedeli che vede in Natuzza e Cosimo Fragomeni l’estensione dell’amore di Gesù Salvatore, Crocefisso dalla cattiveria dell’uomo, e Maria, sua Madre, c’è chi è angosciato da drammi fisici o mentali di qualche congiunto e prega per la sua guarigione. A tal proposito c’è da dire che molti ex voto testimoniano miracolose guarigioni. Ciò non mette al riparo da cattiverie gratuite e da maldicenze i luoghi e la missione delle persone che vi operano. Malvagità che fa riaffiorare alla mente la stessa crudeltà incontrata sul calvario da Gesù Nazareno. Una meschinità, quella perpe...

nel ricordo di mamma Natuzza: le apparizioni

È passato un anno dalla scomparsa terrena di Mamma Natuzza e sembra ieri. La sua presenza è costante. La si invoca o ne parli con quanti l’hanno conosciuta e sono divenuti figli spirituali e la si sente vicina. Il suo umile insegnamento è più che mai attuale! Ed è per questo che propongo e pubblico il documento dell’apparizione dell’Assunta dell’agosto 2008. Non c’è nulla di miracoloso, il dialogo tra Natuzza e la Mdonna mi è comparso stamane mentre riordinavo i file del mio pc e mi è sembrato un “segno”, un segnale da inviare a quanti avranno voglia di “perdere" qualche importante minuto della loro importante attività terrena protesa a tessere strategie di dominio… Sila - 14 agosto 2008 (circa le ore 2) Stavo molto male e pensavo di non farcela, quando mi appare la Madonna: Natuzza: Madonna mia, un giorno prima? Madonna: E’ sempre il momento giusto. Stai soffrendo? Natuzza: Sì, non ce la faccio più, non ho la forza. Madonna: La sofferenza è un dono di Dio. Chi ...

Natuzza Evolo: il miracolo di una vita

“…su ‘na grasta rutta!”… A cosa o a chi può servire un vaso rotto? Al massimo, frantumato del tutto può essere usato come ciottolame per drenaggio e a nient’altro! Eppure, la “grasta”, il vaso di fiori rotto al quale Mamma Natuzza, la Mistica di Paravati, si paragonava nella sua infinita umile bontà dava conforto a ricchi, potenti e povera gente. Natuzza iniziò da bambina a manifestare le qualità medianiche di conoscenza e visione del mondo ultraterreno; con semplicità dialogava e vedeva gli angeli e gli spiriti dei defunti come se fossero ancora in vita; non si sa come, ma lei aveva accesso a quei canali misteriosi che collegano il nostro mondo a quello dell’aldilà e ciò la fece soffrire perché non tutti, ancora oggi, nonostante gli innumerevoli episodi documentati, comprendono e sanno accogliere pacatamente i misteri dell’anima. Natuzza soffrì per la diffidenza e l’egoismo umano di quanti osteggiavano il suo essere Mezzo di contatto tra le due realtà e quanti arrivavano da lei c...

nel ricordo di mamma Natuzza

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Per Mamma Natuzza Ho voluto dedicare un’opera a Natuzza, la mistica di Paravati. La Donna, la  Mamma che aveva il dono di parlare con le Entità Spirituali e che tanto ha fatto per alleviare le pene di quanti si rivolgevano a Lei. Lei che già aveva la sua di Croce da portare, paziente e umile serva del Signore, anzi Umile Verme di terra; come ripeteva spesso per autodefinirsi, si accollava anche le pene di: politici, manager e innumerevoli persone comuni. Il suo monito, ma più che monito era un pensiero costante quello rivolto ai giovani, ai preti che sbagliano, alla società malata che per ricchezze materiali inquina e uccide; avvelena, falsa la verità e spaccia morte specie nei giovani quando questi diventano vittime di malaffare o droga. Ecco, in sintesi, una scarna figurazione pittorica che non vuole essere semplice retorica celebrativa ma testimonianza, atto d’amore filiale per una donna che fino alla fine dei suoi giorni terreni ha elargito amore incondizionato a...

la magia dei colori, omaggio alle mamme

La magia dei colori: alchimie cromatiche per un futuro migliore. Le novità inattese ma anche quelle prevedibili se vissute con armonia e gioia, assaporate senza sentirsi addosso il peso oppressivo delle attese personali o altrui, oltre a suscitare stupore, inducono attori e spettatori a osare di più e quest’osare conduce i giocatori, grandi o piccoli che siano, alla ricerca. Una ricerca ludica fine a se stessa, almeno all’inizio dei “giochi creativi” che contempla sperimentazioni, osservazioni riflessive e studi. L’azione culturale, condotta negli spazi creativi della parrocchia di Squillace lido, ha dato i suoi frutti e l’esposizione delle “magie cromatiche” aperta al pubblico dall’otto maggio in poi, che i partecipanti hanno voluto dedicare alla mamma terrena Natuzza Evolo, la mistica di Paravati, in rappresentanza di tutte, in quanto umile e compassionevole espressione pro-creativa per antonomasia e da lei risalire alla Madre Celeste, è la testimonianza di un percorso educativ...

manipolazione genetica o procreazione naturale?

La nascita è il minimo comune denominatore biologico che accomuna esseri umani, animali, vegetali e persino minerali nell’attimo della loro alterazione formale o biologica. All’inizio, la vita è una sorta di pasta informe che assume segni e peculiarità nel tempo, fino a disegnare fattezze consone al modello corporeo conosciuto. Insomma, qualsiasi forma di vita, nel nascere si manifesta come una sorta di semilavorato che prende sembianze ben definite nel tempo, in ossequio al suo dna. Non basta nascere, dunque, per avere un corpo, un’origine, intesa come posizione sociale o geografica; è necessario costruire, conformare all'idea di corpo quel processo genetico conosciuto cui, infine s’impone un nome ben definito. Nei vari linguaggi conosciuti dall’uomo, l’origine della vita risiede nella “madre”. Madre intesa come natura, prodiga nell’elargire una moltitudine di frutti. Donna, madre di famiglia, incline ad accudire i figli, educarli, anche se non necessariamente o espressamen...

il mondo è mamma

Sulle mamme esiste un’ampissima letteratura che abbraccia storia, poesia e realtà, per cui, ogni altra dissertazione può sembrare superflua; ma, la possibilità di analizzare a fondo la figura materna attraverso le allegorie della figurazione pittorica è talmente avvincente da indurre artisti e neofiti a cimentarsi con le realtà eroiche intrinseche nella figura della donna e, in senso lato, dell’uomo che sente dentro di sé, forte, le pulsioni che solitamente si addensano nell’essere femmineo materno in quanto a sensibilità affettive, esternate senza inibizioni. In alcune persone, siano esse donne o uomini, sembrano annullarsi le peculiarità affettive; come se avessero timore o vergogna di esternare emozioni; impulsi emotivi che i puri di spirito compiono con estrema naturalezza. È normale osservare una madre che ciba il figlio al seno ed è altrettanto abituale la mano che accarezza amorevolmente il volto. È, altresì, naturale la dolcezza che accompagna le parole rivolte ai figli; l...

ultimo saluto a Natuzza Evolo, Mamma di tutti.

Solitamente, gli avvenimenti importanti, quelli che segnano i destini dell’uomo in generale e anche individuali non sono mai recepiti come tali nell’immediatezza. Al momento, l’evento è vissuto nella normalità più assoluta. Semmai, dopo qualche tempo s’inizia a meditare sull’accaduto e accorgersi del cambiamento epocale. Nel caso della morte di Natuzza, la cognizione dell’enorme perdita è avvenuta nell’immediatezza, anche se, pur conoscendo le sue precarie condizioni di salute, nell’immaginario collettivo si credeva immune; erroneamente, molti hanno creduto che lei fosse tutelata dal rapporto privilegiato con l’Amore Infinito o volutamente, spinti dall’egoismo umano di cui siamo toccati, abbiamo voluto esorcizzare la sua dipartita. Le indicibili sofferenze non le hanno impedito di accogliere e consolare i suoi figli spirituali. E infine, il suo corpo, minato da lunghe malattie, non ha retto nonostante le amorevoli cure. Lei, mamma di tutti, non faceva distinzioni, accoglieva chiunque...

Natuzza Evolo non c'è più, rimane il suo esempio

Alcuni fenomeni sono impenetrabili dalla ragione umana. Tra questi, è totalmente insondabile il Mistero Natuzza Evolo: mamma moglie e mistica; persona semplice, che nella completa umiltà si dichiara verme di terra, peccatrice. Una peccatrice singolare che, alla stregua dei bambini in quanto a genuinità d’animo, dice di parlare con la Mamma Celeste e col suo figliolo Gesù. I messaggi divulgati dopo la Quaresima e l’Assunta durante i quali soffriva e riviveva la Passione di Cristo, sono la testimonianza dei colloqui; ma la testimonianza, non si limitava al messaggio scritto, era suffragata da stimmate e ferite che comparivano sul suo corpo dolorante. Sofferenza e preghiera, questo il suo modo di mondare i peccati degli uomini sulla terra. E, non a caso, tutti i messaggi concludevano il dialogo con una riflessione rivolta ai giovani, al loro malessere, alla droga, alla strumentalizzazione della loro debolezza da parte dei potenti, all’accorata esortazione alla preghiera, ai cenacoli f...

Mamma Natuzza è andata nella casa del Padre

Mamma Natuzza è andata nella casa del Padre Ieri sera, il tgr3 ha diffuso una sintetica notizia: Natuzza Evolo, la Mistica di Paravati è stata dimessa da una casa di cura privata perché le sue gravi condizioni di salute non consentivano ulteriori cure cliniche. Trasportata nella casa di riposo, fondata dalla Mistica, dove risiedeva abitualmente, Mamma Natuzza ha lasciato il corpo dolorante della materia per risorgere nello Spirito di Luce, quale sempre è stata. A noi,che siamo stati testimoni della sua grande umiltà, non resta che perseguire i suoi insegnamenti trasformandoci in fiammelle sempre accese per essere degni agli occhi di Colui cui nulla è impossibile. Essere consapevoli che il nostro riferimento terreno non c’è più ci addolora molto ma la fede ci conduce lontano lì dove tutto è pace, dove non esiste la notte, il dolore, dove l’amore e la preghiera sono il cibo di tutte le anime, che finito il percorso terreno, vivono in comunione con il Padre Celeste. Cara Mamma Natu...

come incontrare Natuzza Evolo, la mistica calabrese

L’assillo di arrivare presto a una meta prefissata da noi stessi o dalla società è l’elemento fuorviante comune al modello di vita attuale. Ormai siamo educati a ottenere risultati immediati in quasi tutti i campi d’azione: nel lavoro, nelle comunicazioni e nei desideri. Cosicché per pianificare gli ostacoli e raggiungere quanto programmato in tutta tranquillità, ovviamente, essendo noi italiani diseducati ai bisogni degli altri, escogitiamo ogni piano disponibile pur di percorrere la via più breve, che, tradotta in conoscenze personali, potere economico o politico, specie quando si è costretti a ricorrere alle cure mediche presso le strutture pubbliche, deve toglierci dall’ambage. In effetti, se si ha la disgrazia di trovarsi in uno dei pronto soccorso nostrani, la sensazione immediata è quella di trovarsi in un girone dell’inferno dantesco tant’è la gente sofferente che li affolla sdraiata nelle barelle, carrozzine, sedie, in piedi, mentre i familiari non sanno a quale santo rivol...

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L’artista è testimone del presente. È coscienza, non ornamento.

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