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Dialettiche della libertà nell’arte contemporanea Libertà d’azione e linguaggi visivi: una riflessione critica Domande e risposte attorno al fare artistico degli operatori culturali: artisti, curatori, operatori del mercato dell'arte. Intro, riflessione iniziale che dà lo spunto per una serie di domande e risposte: Cos'è la politica se non prendersi cura del prossimo? persino respirare in un certo modo lo è! respirare senza dare fastidio a chi ti sta vicino e persino stare attenti a non emettere rumori molesti. avere rispetto per gli altri! insomma è fare politica. ed in questo modo di essere e rapportarsi è incluso pienamente il lavoro sociale , non mi riferisco al volontariato, quello è scontato. penso alle attività alte, come fare cultura, quindi: creare, ragionare attorno ai problemi sociali e farne arte. i linguaggi artistici tutti sono strumenti di emancipazione . Analisi, non risposta esaustiva, senza la presunzione di risolvere il quesito Hai espresso una visio...
emancipazione, sport Che momento epocale! Il millenovecentocinquanta! Il 25 agosto 1950, Althea Gibson non solo festeggiava il suo compleanno, ma infrangeva una barriera storica: diventava la prima donna afroamericana a competere nel Campionato Nazionale degli Stati Uniti, oggi noto come US Open. Forest Hills, New York, fu il palcoscenico di questo evento rivoluzionario, con una folla record pronta ad assistere a un cambiamento che andava ben oltre il tennis. Facciamo un parallelo tra il tennis di allora e quello di oggi :
Paragonare una faina a una personalità politica è un esercizio curioso e un po’ provocatorio — ma anche stimolante! La faina è astuta, elusiva, notturna, capace di infilarsi ovunque e di colpire con precisione. In senso metaforico, queste qualità possono ricordare certi politici noti per la loro abilità strategica, discrezione operativa e capacità di muoversi agilmente tra le pieghe del potere. 😇
Alla conquista delle Americhe. Potremmo titolare il post. Ma sappiamo bene che così non è! Anche per gli emigranti della prima ora, gli stoici pionieri che si son dovuti accollare i sacrifici maggiori poiché catapultatisi in una terra sconosciuta e lontana e fare da apripista alle famiglie rimaste in patria, ai parenti e ai conoscenti stanchi di patire la fame pur spaccandosi la schiena nei campi e nelle miniere. Ad essere onesti dobbiamo ricordare anche quanti non hanno dato notizie, forse perché morti o dispersi durante il lungo viaggio per mare, non un viaggio come quelli in cui si contano i morti per la malvagità delle leggi che gettano in mare i clandestini profughi dai territori in guerra e per sopravvivere alla fame.
Di Franco Cimino I BULLI CHE DOMINANO SULLA DEBOLEZZA E LA PAURA. E LA FORZA SEMPLICE CHE LI FARÀ SCAPPARE. Vi racconto una storia. Ascoltatemi. Anzi, leggetemi. Nella mia adolescenza e nella lunga giovinezza, tutte vissute a Marina, mi sono capitate situazioni come quelle che vi racconto. Sono simili a quelle di tanti miei coetanei. O direttamente. O per sentito dire. Ovvero, quali testimoni degli avvenimenti. La prima storiella, per nulla “fantasiata”, neppure nell’enfasi del racconto. Questa:
Lupo cattivo o buono? Lo stereotipo del lupo cattivo. Proviamo a sfatare il mito? Il lupo cattivo è uno degli archetipi più radicati nelle fiabe tradizionali, simbolo per eccellenza della malvagità e del pericolo.
L'ingenuità e la fiducia malriposta sono due facce della stessa medaglia: da un lato, la capacità di vedere il bene nelle persone e di credere nelle loro intenzioni; dall'altro, il rischio di essere traditi, delusi o manipolati.
"il vanesio, generato con AI" La vanagloria. Gli effetti dell'esposizione selvaggia associata all'uso dei mass-media si sono evoluti e, gli stati, da giochini innocenti tra conoscenti, hanno intrapreso strade a senso unico, sconnesse e pericolose che conducono ad un unico traguardo: la sovraesposizione patologica egocentrically.
Una favola senza tempo. La cornacchia e il pavone . “Krrrrrr sei bello bello bello ripetè la cornacchia. Il pavone, inorgoglito rispose al suo gracchiare in sintonia con la sua natura e come da copione: Aprì la bellissima coda e le piume vibrarono. I suoi innumerevoli occhi verdi dalle sfumature blu ammiccarono civettuole al gracchiare della cornacchia che sempre più incalzante ripeté: sei unico, bello bellissimo. Solo tu hai grazia …”.
di Franco Cimino OTTANTESIMO ANNO DALLA LIBERAZIONE. VENTICINQUE APRILE DI FESTA, CHE FESTA, OGGI, PIENAMENTE NON È. " Ph digit, m.iannino" È festa. Festa della Vita . Ogni giorno. Ma che festa è quando la Vita è violata, offesa, ingannata. Vivere è festa, ma che festa è se il vivere per milioni di essere umani è un morire quotidiano sotto atroci sofferenze.
Stereotipi. Femminicidio= violenza estrema usata dal maschio sulle femmine. Questo in sintesi il concetto che passa nella testa di quanti ascoltano le notizie inerenti agli eventi menzionati nelle cronache. E in funzione a tali equazioni, grossolanamente, si assiste alla separazione netta tra gli schieramenti composti da maschi e femmine. Raramente si sente parlare di parità tra i sessi. Amore e comprensione tra la donna e l’uomo, in funzione che ogni uomo nasce dal grembo di una donna.
Quale genitore non fantastica sul futuro dei figli? In Calabria, per esempio, c’è, tra le varie opzioni immaginabili, oltre alla carriera e alla buona salute, la cultura del mattone. Ovvero, i genitori pensano di lasciare una casa, specialmente se in famiglia ci sono figlie femmine come regalo supremo. E anche se negli ultimi tempi i costumi sociali hanno preso pieghe differenti rispetto a qualche anno addietro la mentalità tarda a modificarsi.
Certi vocaboli Usa ti con leggerezza non sono ammessi. È come essere costretti a mangiare con i porci, con tutto il riguardo per i maiali allevati per un fine nobile. E a proposito di pranzi e cene, qualcuno è trasceso rovinosamente per il resto del mondo civile ma non per i commensali presenti che gli hanno battuto pure le mani tra sorrisi e sghignazzi.
di mario iannino C'era una volta. Così iniziano le favole. Oggi, però, voglio parlare di uno spaccato di vita reale, non romanzata, forse un po', quel tanto che basta per riandare con la mente indietro nel tempo. Un'era non giurassica e neppure molto lontana, quando i valori, prima che sacramenti impartiti dagli officianti e dalle leggi, erano questioni morali cresciuti e alimentati con il latte materno. E le azioni, gravidi d'empatia forgiavano le menti di sentimenti sentiti quotidianamente. Esempi Granitici. Tenacemente vividi. Sentinelle che sapevano come squarciare le ragnatele intessute dal tarlo dubbioso e passare oltre. Camminare insieme, mano nella mano per alimentare la fiaccola e dissipare le ombre scaturite dalle inconsistenti gelosie patologiche che minano l'unione tra due persone e indiriźare i propri passi verso l'altare coerente dell'eterno: finché morte non separi, e anche oltre, rendendo l'unione un evento unico e indissolubile. Ecc...
Propriu a l'iniziu da scinduta de'bbarrakki, praticamenta, a lu barrakkuna, * duva mò fhiciaru a scinduteddha ppè i machini, na vota nc'eranu tri o quattru scaluni e ddàh si mintìa unu kku nu katu e nu panaru ku ficundiani e dintra. Avia i jiriti cu i caddhi tosti e i spini on nci facianu 'mbresca. Cu na manu ngguantava i fichiniani e nte l'atra avia u curteddhu. I tagghiava de' punti. Fhacia na spaccazza e na parta all'atra e u sphilava sanu sanu. 'Nci u porgìa a li perzuni: te mbuccatillu, è ducia!, provalu comu chissi on d'hai provatu mai. Tè mangia ca si on ti piacia u paghi u stesso. Mangiativi u gelatu ... decialiri, sulu decialiri ... Gelatiii, arrivaru i gialati decialiri una, veniti, mangiativi u gialatu… mangiati ca cu kissi 'on buddhati
E' tempo di cambiare. spostiamo le lancette avanti di un'ora nell'ultimo weekend di marzo, dalle 2 alle 3, tra la notte di sabato 29 e domenica 30. "il tempo è un battito d'ali. ©m.iannino" Ora legale . Eccoci di nuovo alle prese con i “problemi connessi al cambio dell’orario estivo”, chi ha orologi elettronici tarati similmente agli smartphone non deve fare nessun esercizio meccanico, le lancette scatteranno in avanti di una ora automaticamente nell’ultima domenica di marzo e si porteranno indietro nell’ultima domenica di ottobre 2025 tra le 2 e le tre di notte. mentre, chi possiede meccanismi manuali deve armarsi di pazienza e spostare le lancette degli orologi tra la notte si sabato e domenica nei mesi di marzo e ottobre , come già detto. Ma a chi e perché è venuto in mente questo esercizio, per certuni, fastidioso? L ’ora legale fu introdotta per la prima volta nel corso del 1900 in quasi tutti i Paesi occidentali. In Italia il cambio dell’ora...
Sanremo. Distrazione di massa. Troppi e enormi problemi gravano sulle nostre teste. Volenti o nolenti siamo interessati in prima persona. Dobbiamo rispondere alla deriva sociale voluta e imposta dai despoti dell'alta finanza che governano anche le democrazie.
Donazione, baratto, profitto? Raccolta indumenti usati. La scritta compare tra i disegni che li illustrano e gli altri indirizzi a cui fa capo il cassonetto della raccolta. Onlus. C’è scritto. Che tradotto significa: opera benefica. Quindi si presuppone una certa dignità anche in chi deposita vestiti, borse, scarpe e anche oggetti utili alla prima infanzia quali passeggini porta enfant e quant’altro. Anche giocattoli e libri. Onlus: organizzazione senza scopo di lucro di utilità sociale…
Pare che la natura abbia cancellato l'inverno. Il tempo degli straccioni, poveri e malvestiti non esiste più. E negli armadi, alleggeriti dagli ingombranti paltò di mezzo tempo, gli abiti leggeri soddisfano i primi tiepidi freddi del cambio stagione.
Il maltempo si sposta a sud. Anche la Calabria deve fare i conti con la mancata manutenzione dei corsi d'acqua. “Chjiovha Giuva’ cogghjia i fherri ca ppe’ oja fhinimmi e fhatigara jamma ja’ cca scapulamu…”. Con calma, sono abituati ai cambiamenti repentini del tempo, muratori, giardinieri e operai impegnati nei lavori esterni, mettono al riparo gli attrezzi e si rifugiano nei capanni.
Chi siamo
Abbiamo aperto questo blog nell’aprile del 2009 con il desiderio di creare una piazza virtuale: uno spazio libero, apolitico, ma profondamente attento ai fermenti sociali, alla cultura, agli artisti e ai cittadini qualunque che vivono la Calabria.
Tracciamo itinerari per riscoprire luoghi conosciuti, forse dimenticati.
Lo facciamo senza cattiveria, ma con determinazione. E a volte con un pizzico di indignazione, quando ci troviamo di fronte a fenomeni deleteri montati con cinismo da chi insozza la società con le proprie azioni.
Chi siamo nella vita reale non conta. È irrilevante.
Ciò che conta è la passione, l’amore, la sincerità con cui dedichiamo il nostro tempo a parlare ai cuori di chi passa da questo spazio virtuale.
Non cerchiamo visibilità, ma connessione. Non inseguiamo titoli, ma emozioni condivise.
Come quel piccolo battello di carta con una piuma per vela, poggiato su una tastiera: fragile, ma deciso. Simbolo di un viaggio fatto di parole, idee e bellezza.
Questo blog è nato per associare le positività esistenti in Calabria al resto del mondo, analizzarne pacatamente le criticità, e contribuire a sfatare quel luogo comune che lega la nostra terra alla ‘ndrangheta e al malaffare.
Ci auguriamo che questo spazio diventi un appuntamento fisso, atteso. Come il caffè del mattino, come il tramonto che consola.
Benvenuti e buon vento a quanti navigano ogni singola goccia di bellezza che alimenta serenamente l’oceano della vita. Qui si costruiscono ponti d’amore.