Duva fhusti? E nenta, non stissi tanto bonu. Avia u fjiatu curtu e eppi a stara a lu dispenzariu.
Erano notizie tristi, un tempo. Apprendere che l’assenza di qualche amico o parente fosse dipesa da malattie polmonari e rincontrarli dopo settimane o mesi era sì un piacere ma adombrato da probabili strascici a carico del sistema polmonare.
La tubercolosi è stata una malattia importante che mieteva vittime nelle fasce sociali deboli. Era una piaga sociale e per combatterla furono istituiti dei centri sanitari appositi.
In Catanzaro il nosocomio più conosciuto era situato nella periferia nord, nel quartiere Pontepiccolo. All’epoca la struttura era stata edificata in piena campagna, tra una vegetazione lussureggiante e con una pineta adatta all’ossigenazione naturale degli ospiti.
Il luogo è stato conservato nella parte alta della città, ristrutturato e ampliato con nuove tecnologie e servizi. Purtroppo, pur rimanendo immerso nella natura, non è più un’isola circondata dalla natura. Il cemento dell’edilizia abitativa e commerciale accerchia il nosocomio. Che rimane comunque una eccellenza nel campo della sanità regionale.
Nessun commento:
Posta un commento
LA PAROLA AI LETTORI.
I commenti sono abilitati per chiunque passa da qui, si sofferma, legge e vuole lasciare un contributo all'autore del post.
ATTENZIONE! Chi commenta i post del blog è responsabile di quanto scrive. Pertanto non è prevista nessuna moderazione o censura ai commenti salvo evidenti illiceità.