EMERGENZA PROCESSIONARIA.
Nel quartiere Corvo di Catanzaro, il polmone verde rischia
di collassare a causa della invasione di un parassita che colonizza i rami dei
pini e se ne ciba: la processionaria! Succhia la linfa e indebolisce gli alberi
fino a farli morire.
La lotta a questa forma parassitaria, pericolosa tra l’altro per le persone e gli animali contaminati dalla peluria di detti lombrichi, è una questione d’igiene sociale demandata per legge ai sindaci dei comuni infestati o agli amministratori condominiali se gli alberi contaminati ricadono in spazi condominiali.
Corvo, è in una fase emergenziale! Quasi la totalità degli
alberi è corredata dalle trappole alla base dei tronchi ma questa non è una
soluzione per la salute dei cittadini. È vero che le trappole impediscono la
discesa delle larve al suolo e impediscono il lro interramento nell’attesa
della trasformazione in falene, ma nel frattempo il vento scuote le fronde e
porta con sé le pericolosissime pelurie urticanti.
È necessaria l’asportazione dei nidi e la disinfestazione
con pesticidi:
Occorre distribuire il pesticida sulle larve, sulle foglie
dell’albero e anche alla radice, in modo che il sistema linfatico porti il
veleno fino all’infestante, che si protegge molto efficacemente con i nidi
dalle aggressioni esterne. Una volta che le larve sono morte, devono essere
aasportate e bruciate con grande attenzione perché la larva è urticante anche
carbonizzata.
La disinfestazione mediante lotta guidata, svolta con l’uso
di feromoni, per catturare in massa le processionarie e altri infestanti, è
obbligatoria per legge.
L’uso della trappole sessuali, o a feromoni è efficace
perché permette di disorientare e catturare molti esemplari maschi. E’ una
tecnica abbastanza semplice che consiste nel posizionare le trappole fra giugno
e luglio, periodo di sfarfallamento degli esemplari adulti, però, è necessario
cambiare la pastiglia del principio attivo ogni 3-4 settimane. E in seguito va effettuata
una regolare pulizia delle trappole. Ma quando le colonie sono numerosissime e
l’albero è quasi secco, è logico operare un intervento drastico! E tagliare le
parti secche con la speranza che l’albero riprenda forze e vegeti nuovamente.
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