film anti Islam, libertà d'espressione o blasfemia?
Dopo l'assalto al consolato Usa di Bengasi, costato la vita all'ambasciatore Chris Stevens e ad altre tre americani, di cui due marines, gli Stati Uniti temono nuovi disordini e scelgono di far sentire la propria presenza in Libia con determinazione. Duecento marines e due navi da guerra pronti a partire per la Libia insieme ad un numero imprecisato di droni americani, aerei senza pilota, che potrebbero sorvolare Bengasi e altre località nell'est della Libia pronti a colpire ipotetici focolai di ribelli. Anche stavolta gli americani mostrano i muscoli. Dopo che, bando alle ciance sulla libertà d'espressione, intanto, il film blasfemo su Maometto sta infiammando Nord Africa e Medio Oriente, se per molti musulmani qualsiasi raffigurazione del profeta è proibita e blasfema, perchè innescare micce religiose proprio laddove i tafferugli sono all'ordine del giorno e le forze oltranziste non aspettano altro per spargere terrore e sovvertire l'ordine? ...