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martedì 24 giugno 2025

Dittature mascherate da democrazie

 

Facciamo il punto:

Il termine "dittatura degli ayatollah" si riferisce al regime teocratico instaurato in Iran dopo la rivoluzione del 1979, guidata dall'ayatollah Ruhollah Khomeini. Da allora, il potere supremo è detenuto dalla Guida Suprema, una figura religiosa sciita che esercita un controllo esteso su politica, giustizia, esercito e media.

giovedì 18 marzo 2021

Appunti, per non dimenticare

Davanti a certi crimini rimanere in silenzio equivale a essere complici!

Sembra che la storia non abbia insegnato niente. Eppure usciamo da certi episodi che ne hanno fatto di vittime. In Europa. America. Oriente. Sono state e, in certi casi, lo sono tutt'ora, teatri di crimini contro l'umanità inammissibili

Nessuna parte del mondo o porzione di territorio ne è indenne. Ancora i misfatti e le crudeltà inferte e subite bruciano sulla carne viva delle vittime. Eppure per alcune menti cementate nella materia e prigioniere del potere economico la storia, i misfatti crudeli testimoniati in essa, a guardare e leggere la cronaca contemporanea del pianeta terra, sono sciocchezze. E nonostante le testimonianze negano i loro crimini.

Patrick Zaki: Giulio Regeni. Questi alcuni ragazzi vittime di un potere forte, ottuso e totalitario impensabile per i giorni che si sono susseguiti dopo la caduta del nazismo, del muro di Berlino e della politica di Gorbaciov, Leck Walesa.

Egitto, Siria, Cina, Russia, Birmania, Sud Africa sono scenari dell'orrore che i tg mostrano spesso a testimonianza della stupidità dei regimi totalitari.

È una stupidità che fa presa!, pilotata dalla vanità e dall'ingordigia, elementi subdoli della psiche umana che fanno assurgere a verità di Stato i personalismi famelici dei dittatori con criterio scientifico.

Stupidità che fa breccia sui seguaci, e anche da noi, in Italia non mancano. È la condizione del branco senza cervello privo di discernimento che segue il leader confidando nella sua buona fede.

Comitati politici, comitati scientifici, oratoria e citazioni supportati da promesse che la platea acefala vuole sentirsi dire, notizie gettate a valanga nelle teste attraverso i media alla fine diventano verità inoppugnabili. Teorie facili da inculcare. E mentre il “popolo” segue fiducioso il pastore qualcuno soffre la perdita della libertà e le torture in qualche prigione nascosta...


venerdì 21 ottobre 2011

gheddafi: epilogo di un dittatore

Libia: epilogo di una dittatura durata 42 anni!

La fine di ogni regime ottenuta con la violenza non può essere idilliaca per chi ha governato e nel caso della Libia che stava sotto il giogo di un despota paranoico e megalomane non poteva essere da meno.

Per Gheddafi e i suoi è giunta la fine. Eliminati fisicamente, trucidati dalla stessa violenza che il regime del colonnello usava nei confronti dei dissidenti, contrariamente ai programmi che si era fatto il rais e cioè morire da martire,  una nuova pagina politica si apre in medio oriente. Qualcuno pensa che da oggi in poi sarà peggio perché la Libia cadrà in mano agli integralisti ma dimentica la fine che Gheddafi riservava ai suoi nemici, probabilmente gli stessi che chiamava “ratti da sterminare” durante la rivoluzione che lo ha spodestato.

Questo non giustifica la violenza o la guerra e le ritorsioni sui vinti. E neanche le prese di posizioni giornalistiche che tendono a fuorviare le menti.
Gheddafi non è stato “assassinato” come titola polemicamente “Il Giornale” di oggi! Gheddafi è andato incontro al suo destino. Un destino che diventa, purtroppo, l’epilogo naturale dei despoti che hanno seminato odio e violenza mentre tengono per loro gli agi del potere.

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