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Visualizzazione dei post con l'etichetta natura

Sulle orme dei Pensatori

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Costa jonica, golfo di Squillace  scogliera di Cassiodoro Non so se davvero siamo il frutto di un Pensiero Trascendentale. So per certo che quando osservo la natura, la Bellezza emanata da ogni singolo barlume non contaminato dalle ambigue brame umane mi rigenera.

Processi naturali e cicli vitali

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 Strategie difensive per la sopravvivenza. Fingersi morti è un espediente adoperato in natura dagli esseri intelligenti, che spesso la fanno franca davanti ai nemici tranne davanti agli spazzini della morte che si cibano di carcasse. E anche queste figure contribuiscono a mantenere l’equilibrio naturale delle cose che attengono alla vita conosciuta.

Miracoli della natura

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 The show must go on. Lo spettacolo deve continuare. Perché  La vita continua! Nonostante noi. La natura è spettacolo di vita che si rigenera, ed ogni attimo che passa ce lo ricorda con i suoi molteplici miracoli. 

Riconoscenza e empatia

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  Nella nostra de-formazione mentale, fatta di sovrastrutture, spesso, superflue, siamo abituati a dare e trovare spiegazioni anche quando non servono.  Le sensazioni, cosiddette a pelle, sono, per la categoria degli scettici, inspiegabili. Al pari dei valori connaturati a fattori elementari, quali l'empatia immediata che connette due o più entità senza un motivo apparente, la genitorialità è,  tra questi,  da includere decisamente, nell'ordine naturale delle cose.  È sentimento spontaneo che accresce l’affettività tra consanguinei e anime affini.  E Oggi ho assistito a qualcosa che lascia senza parole e voglio rendervi partecipi:

Processionaria, risorsa o handicap

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  Dicasi processionaria la folta di lombrichi pelosi altamente urticante e pericolosi per la salute pubblica che trovano il loro habitat naturale tra gli aghi dei pini, nursery ottimale per le larve in attesa di scendere e interrarsi, per uscire nel periodo degli amori, e trasformarsi, nell’età adulta, in falene.

Ganoderma, cos'è

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 Il prato ricoperto di figlie secche veste i colori dell’autunno. Nel sottobosco, tra le felci, s'intravede una palluzza biancastra. Scostò con il bastone ricavato da un ramo di castagno le foglie secche e, l'ovulo, ancora chiuso, sembra essersi riparato sotto il cappello rosso, spuntato qualche ora prima. 

la vecchia quercia parla a chi sa ascoltare

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  La chioma maestosa della vecchia quercia trasmette quiete e serenità. Da sempre la ricordo lì. Piantata saldamente al terreno, con radici forti sembra proteggere in un abbraccio silente l’antico casolare di campagna. Rassicurante, sembrava in attesa degli ospiti, ed io tra questi, che, come sempre, arrivavamo negli afosi giorni d’estate.

Insoddisfatti, sempre!

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  Flot flot flot. A ritmo costante il rumore si ripete fastidiosamente. Le correnti ascensionali fanno girare le pale eoliche. Non che sia un rumore eccessivamente insopportabile ma lo è per quel tanto che basta per rovinare lo stato di quiete a cui anela l'essere allorché intende immergersi nella natura e assaporare le sfumature del vento e il battito delle ali degli uccelli. Da noi il vento non cessa mai di soffiare. Non a caso Catanzaro è detta la città dell 3 V.; Vitaliano ché il santo protettore; velluto per la sua antica e ormai persa tradizione della lavorazione del velluto e dei damaschi e dulcis in fundo: per il vento!

Eolico offshore in Calabria

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  "energia pulita? " La natura è forte. Caparbia. Laddove l’uomo ha cementificato e reso vivibile in maniera arbitraria luoghi incontaminati piegandoli al proprio uso e consumo sono accaduti i disastri peggiori. Gli eventi naturali hanno pianificato, resettato diremmo in gergo, e riportato allo stato originale i siti violentati dall'egoismo predatorio che caratterizza gli stilemi delle società consumistiche.

Ambiente e tutela preventiva del territorio

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  La storia si ripete. Ciclicamente, come se nulla fosse, le storie si ripetono! Gli errori umani che sfociano in delitti contro la natura e gli esseri viventi sono diabolici quando si ripropongono in fotocopia e sono uno lo specchio dell'altro perché, parafrasando l'ormai consacrato detto: errare è umano, continuare a sbagliare nello stesso modo è diabolico! Purtroppo Assistiamo impotenti all'ennesima aggressione dei prepotenti sul creato. Aggressioni condotte con la violenza delle armi sugli innocenti che diventano agnelli sacrificali sull'altare del dio denaro frutto delle fabbriche di armi. E aggressioni per indolenza nei confronti della natura presentati dai mezzi di comunicazione di massa come eventi catastrofici atmosferici quali terremoti, inondazioni, smottamenti. Tutte colpe altrui non dipendenti, appunto, dalla volontà umana! secondo le notizie logorroiche dei testimoni del tempo. Disgrazie contro cui l'uomo, per come narrate, non può fare altro che s...

Come pecore al pascolo

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  Economia solidale. E scelte personali. Nell'economia solidale i parametri tra profitto economico e etica assumono valenze differenti rispetto all'idea liberista-capitalista; si conferisce risalto alla qualità dei prodotti, del lavoro, dello stile di vita, dell'impatto ambientale e equo compenso. Il termine Solidale non deve trarre in inganno! Perché non si riferisce ad un tipo di economia povera. Al contrario, è un'economia ricca!, in cui la ricchezza è distribuita in modo equo, non basata sullo sfruttamento umano, e men che meno, animale o ambientale. Il “liberismo” percepito come un'economia ricca si è rivelato miserevolmente povero; secondo i principali teoremi di questa pseudo scienza economica che accentra le ricchezze nelle mani di pochi e non garantisce a miliardi di persone esistenze dignitose. Convenienza e risparmio estremi sono incompatibili con un sistema sociale equo attento alle esigenze dell'altro. Spesso quando l'attenzione di produ...

Ambiente, natura, economia solidale

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  Non è affar mio. Quante volte abbiamo girato la testa dall'altra parte e abbiamo detto non mi riguarda. Estraniarsi è una forma di autoconservazione e induce ad assumere un atteggiamento sociale semplicistico: “m'impiccio solo di ciò ch'è di mia competenza e apporta benefici alla mia cerchia familiare e o amicale”. Essere attenti al benessere del proprio territorio ritenendolo proprietà assoluta di una cerchia limitata non ci auto assolve dall'essere animali sociali e neppure portare a termine soluzioni ai problemi impellenti auto celebrando gli eventi e le pseudo-vittorie. Diritti negati pretesi con la forza si trasformano automaticamente in soprusi sociali. Non è la violenza l'atteggiamento adeguato per risolvere litigi che si trascinano nel tempo. E per violenza s'intende anche la pressione ostativa operata dalle forze di potere sull'opinione pubblica. Sovvertire la realtà. Fare apparire il lupo un agnello. Condizionare le menti semplici persuadend...

La bellezza salverà il mondo

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Considerato che siamo educati fin dalla nascita alla blanda idea di un capitalismo non ossessivo ma moderatamente rampante che lo rende quasi ideologicamente sano, fin da piccoli siamo indotti a dare forma ai desideri altrui e nostri. Rampanti esploratori partiamo alla conquista del mondo intenzionati a produrre e accumulare ricchezze materiali . Nei desideri culliamo tra gli altri quello di raggiungere uno status di benessere economico e agiatezza, che non guasta mai. Insomma siamo propensi, per educazione, ad un rampantismo cittadino, lindo e pulito con cravatta su camicia bianca, lontano mille miglia dal concetto di economia circolare solidale. Un concetto caro a quanti pensano ad uno stile di vita meno rissoso cadenzato dal ciclo delle stagioni produttive che dovrebbe prendere forma nei campi coltivati etnicamente. Chiedo:  E' possibile attuare una produzione virtuosa oppure è utopia allo stato puro pensare e parlare di una economia solidale in un mondo che sta dando il peggi...

Facili prede

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 Ambiente e natura Viaggio temporale tra i ricordi. L'evoluzione scientifica e tecnologica non è cattiva, spesso siamo noi a farne un cattivo uso. Non ci siamo lasciati prendere la mano dal consumismo; ce lo hanno imposto lentamente. E, noi, l'abbiamo accolto a braccia aperte attratti dalle novità perché comode e accattivanti, ci siamo lasciati sedurre. Lentamente, attraverso la televisione e le altre forme di comunicazione, le grandi aziende hanno veicolato scientificamente i nuovi prodotti industriali. Li hanno enfatizzati fino a farceli ritenere necessari: non più una semplice carta igienica adatta all'uopo ma un prodotto speciale, decorato, profumato lungo un tot piani di morbidezza. A tal proposito, non so voi, ma io, ricordo le scarrozzate in campagna e le scorpacciate di fichi appena staccati dall'albero, spellati, dolci, che andavano giù 'na meraviglia. E poi, immancabilmente … splasch, avveniva la naturale biologica trasformazione. Non c'erano i bag...

Risvegli

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 Anche la natura sembra indicare coi suoi colori la stagione delle rinascite. Dal punto di vista sportivo i colori giallo e rosso indicano due squadre: Roma e Catanzaro. Entrambe fregiano le società calcistiche con i colori caldi delle passioni umane. Il fuoco rosso dell'amore che permea gli esseri di passione e il giallo solare che simboleggia il nobile metallo degli dei col quale conferivano i meritati onori agli eroici vincitori di battaglie fratricida. Avvenimenti lontani. Eventi barbari che affidavano alla brutalità della guerra convinzioni costruite su equazioni rette esclusivamente dagli egoismi di Stato dei miseri rappresentanti del potere terreno. Lo sport è sì una sfida tra bandiere ma è un gioco! Che non ha bisogno di eroi e men che meno di vittime, dentro e fuori gli spalti dei campi di gioco.  

Opere pubbliche, strategie politiche e bisogni

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  Aspettando la buona sorte. Sempreché esistesse davvero, la buona sorte è la panacea dei deboli. Quanti nascondono la testa sotto la sabbia, imitando gli struzzi quando avvertono pericoli e nell'attesa che passi, sono di fatto sostenitori del tiriamo a campare! Attendisti e attendiste non sono categorie coniate adesso e neppure possibilità certe di promesse fatte in campagne elettorali. Anche se l'attendibilità si basa su motivi suffragati dalle circostanze possibiliste suffragate da possibilità quasi sicure di potere attuare un progetto, attendere onestà intellettuale in certi ambiti è mera illusione.

Natura in casa: tartaruga d'acqua e benessere

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  Sono trascorsi circa 4 anni e da quando è a casa le sue dimensioni sono aumentate notevolmente. Da un soldino di cacio che era adesso ha raggiunto dimensioni abbastanza ragguardevoli: è più grande del palmo della mano! La tartaruga è e rimane un animale timido e diffidente. Nonostante l'accudisca quotidianamente ancora non si fida di me. Eppure le cambio l'acqua ogni giorno, le do da mangiare, le pulisco il carapace. Stamane, con l'arrivo dei primi timidi freddi, sonnecchia. Che sia iniziato il periodo di letargo? D'altronde questo sarebbe il periodo. In effetti non l'ho trovata in acqua ma sull'isoletta che le ho costruito per stare un po' all'asciutto quando lo preferisce e per mettergli il mangime in pallet di gamberetti. E sì, perché, i granuli di mangime di gamberetti nell'acqua emana cattivo odore! Gli sticks vitaminizzati li alterno con della lattuga di cui è molto ghiotta per darle la possibilità di una alimentazione completa il più vici...

Per le vie della Calabria

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  La sua forma ricorda un calzino stropicciato appena sfilato, gettato a terra o adagiato nella cesta dei panni sporchi in attesa del lavaggio rigenerante, al termine di una lunga e intensa giornata di cammino. La Calabria è una terra stanca dal temperamento focoso a cui basta poco per riprendere energie. Sì la Calabria è una sferzata d'ossigeno puro! È uno spaccato di vita simile a quei momenti trascorsi in buona compagnia a scarpinare tra boschi in cerca di funghi o semplicemente a passeggiare e contemplare la natura immersi tra larici, abeti e pini della Sila attrezzata e pur selvaggia nella sua maestosità paesaggistica. Il viaggio in Sila, tra i boschi dell'entroterra calabrese, riserva sempre sorprese ai visitatori, siano essi indigeni o turisti forestieri. L'ospitalità è scontata al pari delle pietanze antiche proposte nei luoghi d'accoglienza. L'avventura inizia e si assapora già lungo i tragitti stradali che portano i viandanti nei luoghi di destina...

Vespe e Api. Ecco le differenze

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  Vi è una differenza fondamentale tra due insetti comuni anche negli agglomerati urbani: la vespa e l'ape. A primo acchito per molti la differenza è quasi nulla. Eppure se le osserviamo con un minimo di attenzione notiamo che le differenze ci sono e sono anche molto significative: Le vespe hanno un corpo snello mentre le api sono più tonde e sono molto più “buone” nel senso che attaccano solo ed esclusivamente per difesa estrema. Scopriamo i motivi: Le vespe hanno un pungiglione liscio e possono provocare punture ripetitive. Sono delle guerriere! Invece, il pungiglione delle api ha una forma ad uncino. Di conseguenza, una volta inflitta la puntura l’insetto non può più sfilarlo, perdendo così il pungiglione e le viscere andando incontro alla morte. Le api nel pungere l'eventuale nemico che si aggira nei pressi dell'alveare s' immolano. Il loro pungiglione è un'arma da usare per estrema ratio. E le api operaie a guardia dell'alveare sono pronte a offrire la ...

"Le montagne della Sila" tra riserva naturale e città.

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Le montagne della Sila , a cura di  Ross Earney, Angelo Pascuzzi  e  Simone Puleo , con Eugenio Attanasio (Cineteca della Calabria) , Carmelo Sanzi (Cultore della Sila),e Davide Scordato nel supporto e aiuto alla realizzazione del progetto. Nel documentario emerge in incipit il nesso, le differenze, la discrepanza e il rapporto tra la riserva naturale della Sila e la caoticità della città (Londra). Il rapporto tra ciò che l'individuo vuole (ossigeno, spazi vitali, quiete, escursioni) e  quello che vorrebbe accantonare (routine, stress, vita intensa e senza tempo della metropoli). Emerge quindi l'ambito sensoriale e quasi meditativo, la sintonia con sé stessi; la stretta connessione tra uomo e natura. Si rincorrono interviste , una dopo l'altra (Gregorio Ferrari, Carmelo Sanzi, Eugenio Attanasio, Lina Rotundo) in cui si dialoga circa le tematiche del rapporto economico-ambientale, la storia sul patrimonio boschivo di Taverna , la costruzione di villaggi e albe...

Manifesto dell'Arte Libera

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