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mercoledì 8 febbraio 2023

Sanremo e gli ideali dell'Italia libera e democratica

 

Sanremo, la finestra socialpopolare spalanca le imposte e si affaccia Benigni per declamare la bellezza della Costituzione Italiana anche se ai tempi di Renzi ha perorato la causa dell'allora primo ministro per modificarla.

"contraddizioni, pop-go"
Simile a quei pupazzetti a molla costretti nelle scatole che sbucano all'improvviso, Roberto Benigni è stato un fiume in piena. Un novello maestro Manzi che elargisce sapienza e scolarizza gli italiani come negli anni '50-60. E se è lasciato al teatro della canzone popolare il compito di divulgare i diritti e doveri sanciti nella Costituzione e non agli organi preposti alla scolarizzazione e alla divulgazione dei saperi quali le scuole, bèh, significa che ancora c'è molto da lavorare.

Il tempo cambia molte cose, pure le menti. Meno male!

La 73ma edizione del festival della canzone popolare italiana ha aperto col botto!

Non c'è stato momento che nella tv di Stato non si vedesse uno spot che lo pubblicizzasse. 

Da Fiorello allo stesso conduttore pluridecorato e onnipresente sulle reti rai, Amadeus, le spinte non sono mancate, da quelle leggere e pruriginose alle incursioni nell'attualità dei tg hanno fatto sì che l'interesse montasse .

lunedì 15 marzo 2021

Dpcm, chiusure divieti e affari

La

Costituzione ammette la limitazione della libertà personale per interessi pubblici come la salute o la sicurezza, anche se disposte con una normale legge. Lo dice l’articolo 16.

Ma come ha detto il tribunale di Roma, né il Governo né il Parlamento possono delegare un’autorità amministrativa, come il presidente del Consiglio, a legiferare con così tale pienezza di poteri in materia di libertà personali protette dalla Costituzione.

Ora, Leggi a parte, sulla base di quanto siamo stati costretti a vivere e considerato che tra divieti e restrizioni nulla è mutato nella trasmissione del virus, voglio fare il punto su una questione che potremmo definire di buon senso.

Sorvolo anche sulla perplessità scientifica degli immunologi circa la “velocità” della somministrazione dei vaccini e sugli effetti collaterali. E persino sulle imposizioni santificate e perciò salvifiche dei virologi sull'utilizzo manicheo della mascherina, propagandata a tal punto da farla assurgere a prevenzione miracolosa. Non mi soffermo neppure sull'enorme !affare” che ruota attorno alla gigantesca megagalattica giostra del business che macina soldi, produce e magnifica professionalità a servizio degli affari e forse incomprensibili strategie che, purtroppo, lasciano enormi spiragli alla contaminazione virale.

È vero! C'è un virus che sembra essere più scaltro degli scienziati e che riesce a prevenire ogni mossa e azione messa in campo dall'intelligenza umana. Lontano da me il pensiero della manipolazione all'origine delle varianti del virus. M a dopo un anno di parole, canti, auguri scritti e dipinti da dietro i vetri e persino gli abbracci con le barriere di plexiglas e sempre con la famigerata mascherina incollata sulle vie respiratorie è più che naturale chiedersi se non abbiamo sbagliato qualche passaggio.

Indubbiamente i morti e l'impossibilità tutta umana della scienza si prestano a congetture popolari differenti, magari supportate da interessi personali e strumentali che non fanno altro di aumentare la confusione generale. E gli interessi politici delle lobby con a seguito uomini e donne hanno fatto sì che la confusione e il terrore facessero il resto.



Potrei suggerire o urlare il disappunto per l'orrore provocato dalle guerre intestine che le fabbriche delle armi aiutano a moltiplicare coi conflitti mondiali, e le innumerevoli positività che una semplicissima riconversione strategica produttiva dell'industria bellica a favore di operazioni umanitarie apporterebbe nella qualità della VITA..  Ma sarebbe come dire "risparmiate gli agnelli dal macello pasquale" e non sarei certo un genio visto che altre eminenti personalità lo vanno dicendo da tempo. Quindi? ... meditate gente meditate 🙌

lunedì 5 dicembre 2016

Referendum, gli italiani hanno detto NO

Renzi ha perso!


Ha perso l'ultima occasione per dimostrare umiltà nella gestione del governo. Il 70% degli italiani con diritto di voto si è recato alle urne.
Il 60% circa ha deciso di votare No alla riforma rabberciata che avrebbe mortificato la democrazia garantita dalla Costituzione checché ne dicevano i sostenitori del Sì che si sono attestati al 40%.

I motivi sono noti e dibattuti ampiamente anche sulle pagine di questo blog.
Qualcuno sostiene che le clientele politiche abbiano giocato un ruolo importante nel determinare la sconfitta del Sì e di Renzi.
Non è così!
Stando tra la gente viene fuori il vero motivo del NO.
Molti cittadini sono stanchi di essere trattati come merce o numeri che servono ai mercati e agli imprenditori attenti ai guadagni facili.

sabato 29 ottobre 2016

Nell'attesa di un Parlamento credibile

4 dicembre 2016, DOMENICA
si vota per il referendum e modificare, se vince il Sì, la Costituzione.

Non so se andrò a votare. L'indecisione nasce dalle troppe inutili primogeniture politiche appioppate alle decisioni post voto: se vince il Sì diventiamo una nazione al passo coi tempi, decisionista, veloce, intraprendente, affidabile per i mercati e i mercanti di anime. Gl'imprenditori internazionali investiranno in Italia (dicono quelli del sì).
Non è sufficiente la macelleria sociale fatta fin qui dai governi attenti alle necessità delle aziende. Non è sufficiente l'abolizione dell'art.18. E delle tutele contemplate nello Statuto dei Lavoratori. Non sono bastate le decisioni del governo Renzi tese a favorire gl'imprenditori.

mercoledì 29 gennaio 2014

Imu, Bank italia, legge elettorale è ora di chiudere le danze

Mentre divampa la guerra sulla legge elettorale la banca d'Italia fa trapelare una notizia per niente positiva per
i contribuenti: se il governo non fa passare il decreto sull'IMU si dovrà pagare anche la seconda rata che dovrebbe essere coperta attraverso un intervento fiscale su banche e assicurazioni.

Siamo alle solite! Questi sciagurati che sono al governo sanno solo parlare e approvare i decreti che interessano a loro.

Sia chiaro, non mi riferisco alla rata IMU ma alla serietà e competenza che li contraddistingue dal resto dei dirigenti degli altri Paesi.
Qui da noi le lobby, le amicizie particolari sono al di sopra del bene comune. E il dibattito sulla legge elettorale ne è la prova certa.

È chiaro a chiunque: si tratta di riformare una legge dello Stato, buona o cattiva ma pur sempre legge che ha lasciato governare cittadini di dubbia cultura politica.

Il dibattito è inesistente in Parlamento. Anzi è un out out di due signori che dicono di rappresentare la fetta più grossa delle poltrone di Montecitorio.
Che dire? Ottimo splendido esempio di democrazia!

Intanto esimi costituzionalisti affermano e sottoscrivono che:

«La proposta di riforma elettorale depositata alla Camera a seguito dell’accordo tra il segretario del Pd Matteo Renzi e il leader di FI Silvio Berlusconi consiste sostanzialmente, con pochi correttivi, in una riformulazione della vecchia legge elettorale – il cosiddetto Porcellum – e presenta perciò vizi analoghi a quelli che di questa hanno motivato la dichiarazione di incostituzionalità ad opera della recente sentenza della Corte costituzionale».

Firmatari dell'appello, insieme a Stefano Rodotà, sono Gaetano Azzariti, Mauro Barberis, Michelangelo Bovero, Ernesto Bettinelli, Francesco Bilancia, Lorenza Carlassare, Paolo Caretti, Giovanni Cocco, Claudio De Fiores, Mario Dogliani, Gianni Ferrara, Luigi Ferrajoli, Angela Musumeci, Alessandro Pace, Stefano Rodotà, Luigi Ventura, Massimo Villone, Ermanno Vitale.
E poi, Pietro Adami, Anna Falcone, Giovanni Incorvati, Raniero La Valle, Roberto La Macchia, Domenico Gallo, Fabio Marcelli, Valentina Pazè, Paolo Solimeno, Carlo Smuraglia e Felice Besostri.

I costituzionalisti ravvisano che l’enorme premio di maggioranza e la mancanza delle preferenze sono un altro fattore che compromette ulteriormente l’uguaglianza del voto e la rappresentatività del sistema politico, ben più di quanto non faccia il porcellum, legge appena dichiarata incostituzionale.
Infatti, la proposta di riforma prevede un innalzamento a più del doppio delle soglie di sbarramento.

Insomma, secondo i firmatari dell’appello, questa, è la riedizione della vecchia legge elettorale. Di conseguenza, i costituzionalisti «esprimono il loro sconcerto e la loro protesta» per una proposta di legge che rischia una «nuova pronuncia di illegittimità da parte della Corte costituzionale e, ancor prima, un rinvio della legge alle Camere da parte del Presidente della Repubblica».


Servirebbe per fare chiarezza e riconquistare l'attenzione e la fiducia dell'opinione pubblica.  

venerdì 13 settembre 2013

Caro Compagno Giorgio, ti scrivo

Molto si è detto sulle recenti nomine del Presidente. La più chiacchierata è quella di Giuliano Amato a giudice della corte costituzionale. Le chiacchiere sono circostanziate a tal punto da diventare termometro del malcontento popolare non perché pilotato dai giornalai partigiani ma dai fatti regressi del signor sottile.

Moltissimo si sta dicendo (non però sulla rottura di gabasisi di quanti hanno problemi più seri che stare ad ascoltare le cazzate politiche dell'affaire B&C, come direbbe Montalbano), con Vespa in prima serata, Porro e altri nuovi traghettati sulle reti televisive a dar man forte sulle questioni giudiziarie di uno a discapito dell'interesse di tutti gli italiani.

i deputati m5s sulla terrazza in difesa della Costituzione
Poco, si è detto sulla sospensione dei deputati grillini per aver manifestato e srotolato striscioni dalla terrazza di Montecitorio a sostegno della Costituzione. (ma questi, sono reazionari, lo fanno apposta (?) per creare casini e inzupparci il pane del malcontento popolare).

Chissà quanti non c'hanno capito una cippa di tutto 'sto casino!

E, io, tra questi, gradirei un po' di chiarimenti dal mio Presidente Giorgio.
Se potessi, gli chiederei come mai ha firmato un incarico così importante e prestigioso a Giuliano Amato e non ad un altra figura meno invisa agli italiani non certamente per ideologia ma per il suo passato alla guida delle sorti nazionali dai risultati, ahi noi, catastrofici.

Ma, al caro Comp. Giorgio, chiederei anche conto del governo Monti per aver tagliato il diritto alla dignità dei cittadini, alla protervia dei suoi tecnici che hanno operato tagli degni della più bieca macelleria sociale di tutti i tempi.

Tante altre cose vorrei chiedere a Napolitano, ma mi astengo.
Voglio credere che presto, le strategie, che sfuggono ai più, possano dare i frutti sperati e che le decisioni prese da re Giorgio, unico uomo al secondo mandato presidenziale, (chissà se il compianto Sandro Pertini avrebbe approvato o mandato a cag...re pd pdl e quanti stanno giocando sulla pelle degli italiani incolti e indifesi) siano quelle giuste.

martedì 18 dicembre 2012

Benigni magister

un sorriso vi sommergerà

aore12
roberto benigni spiega la costituzione
"la più bella del mondo"

quando la satira sale in cattedra


Roberto Benigni calza le vesti degli antichi oratori e fa della quotidianità evento indimenticabile. La sua verve trascina. Si commuove e commuove mentre “spiega” i principi fondanti della Repubblica Italia.

Personalmente non so se ridere o piangere nei momenti in cui legge i primi 5 articoli della Carta Costituzionale. Il primo impulso è senz'altro di rabbia a causa dello scempio che gli sciacalli faccendieri travestiti da Rappresentanti della Repubblica ne hanno fatto. Con i loro intrallazzi hanno reso legge le bugie. Certo, se solo avessero un briciolo di quei valori propositivi dei Padri Costituzionalisti e non avessero gestito così le alte questioni sociali adesso non staremmo a parlare di Politica e antipolitica. E non ci sarebbe stato bisogno che un comico come Benigni vestisse i panni del saggio e tenere una lezione magistrale sui principi fondamentali dello Stato italiano.

I banditi hanno isolato i giusti. Censurato la cultura. Inibito la satira fatta contro di loro anche se platealmente di una veridicità inoppugnabile. Ma forse non tutti sono così.
L'empatia trasmessa da Benigni ha mandato in visibilio la rete. Ed è di questi sentimenti che ancora vivono nelle coscienze dei cittadini che si deve discutere da ora in avanti!

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