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martedì 19 gennaio 2021

Io sto con Conte

I più indignati. Quelli che usano parole offensive nei confronti dell'operazione del presidente del Consiglio Conte risultano essere, basta guardare ai loro misfatti recenti e quelli compiuti proprio quando erano loro alla guida del governo, i saltimbanchi di tutte le sponde governative.

"l'orgia del potere" courtesy M. Iannino-

L'orgia del potere non ha vergogna né confini. Questo, gli Italiani lo abbiamo capito. Noi, imprigionati spettatori, siamo indignati davvero!, e si fa più forte il senso del disgusto nei confronti di quanti usano la parola “in nome del Popolo Italiano!” per biechi scopi di squadra o personali.


Nella situazione attuale segnata da una pandemia che non risparmia nessuno ci saremmo aspettati ben altro da quanti gozzovigliano e dirottano i fondi per comprare e investire in diamanti. Ma anche di quelli che hanno giurato che “era la nipote di Mubarak”. Il partito di “Ruby e delle leggi ad personam” lancia parole di fuoco all'indirizzo del Presidente Conte, oggi!

Dignità! Dignità e onestà intellettuale, dove sono? O ormai sono dei disvalori che è meglio non possedere?


Non è vero che gli italiani non capiscono. Capiscono eccome!

Smettetela, smettetela smettetela smettetela SMETTETELA!!!!!!! siate Costruttori di benessere sociale altrimenti vergognatevi. Abbiate un minimo di pudore e lasciate gli uomini di buona volontà a lavorare per il bene comune!

mercoledì 13 gennaio 2021

il gioco delle tre carte

Ma che vuole sto tizio?

Che ci sia una pandemia ben più pericolosa del covid a minare le teste di certa gente avida? Personaggi aridi di cuore ma con menti finissime per tutelare interessi privati; gente che vuole piegare la politica a suo piacimento sfruttando gli uffici della democrazia?

Dopo Trump ecco l'azzeccagarbugli italiano, il toscanaccio a cui piace spararle grosse pur di portare acqua al suo mulino. Eppure è stato, nostro malgrado, segretario di un partito che ha distrutto dall'interno, una sorta di punteruolo rosso, e grazie sempre all'incarico di segretario di partito, presidente del consiglio.

Il suo modo di giocare sporco è noto. Dopo avere detto “stai sereno” ha defenestrato senza ritegno Enrico Letta! E ora, col suo piccolissimo potere riposto in due gatte osa ricattare il Governo Conte e sottomettere gli Italiani!

Alla luce di quanto sta accadendo anche da noi ci vorrebbe una riforma o semplicemente l'inserimento dei giusti requisiti per quanti intendono “scendere in campo!” perché non è un campo da coltivare per uso domestico e privato. In una democrazia è previsto il confronto! E non è detto che il confronto e le intenzioni di un arrampicatore e saltimbanco siano armoniosamente corrette e in sintonia con gli interessi nazionali.

In certi casi ci vorrebbe un tso immediato. Laddove risulta impossibile certificare la sana e robusta costituzione psicofisica dei candidati alla gestione della cosa pubblica una volta che questi hanno raggiunto e afferrato il potere.

Un semplice e chiaro certificato medico che dichiari l'assenza di malattie mentali e la messa in dimora di quanti manifestano tardivamente tali disturbi che nuocciono al benessere della collettività. Una sorta di 25°emendamento all'americana o una semplice atto di sfiducia immediato per chi non è degno di sedere e rappresentare in Parlamento le sorti della Nazione.


venerdì 1 maggio 2020

Santelli vs Conte e il lavoro come strategia che manca

Dpcm Conte vs decreto Santelli.


Si sta giocando una partita importante sulla pelle degli italiani.
Il momento è serio per non dire drammatico. Le voci messe in circolazione sono simili alle bandiere mosse dal vento. E anche in un momento delicato qual è l'attuale non mancano le strumentalizzazioni politiche che sembrano lisciare il pelo alle lobby.

Nei fatti c'è un dpcm governativo che, nolenti o volenti, è da tenere in mente. E poi ci sono i rumori strumentali periferici delle regioni e dei comuni.

Interessi economici. Strategie di parrocchia e quant'altro dovrebbero tacere non per puro moralismo o tensione emotiva che si sta diffondendo peggio del virus ma per non alimentare sospetti velenosi tra forze avverse e semplici cittadini.

L'isolamento ha creato voragini enormi negli strati sociali. Tra vecchi e nuovi problemi occupazionali. Ripensamenti e nuove forme di lavoro le povertà sono aumentate.

Povertà economiche costringono intere famiglie a cambiare le priorità del vivere quotidiano.
Senza menarla per le lunghe non si capisce la strategia della Santelli. Il suo remare contro.
Non si capisce la chiusura netta nei confronti di chi vuole per necessità rientrare in Calabria come previsto nell'ultimo dpcm del Governo e l'apertura delle strutture sociali locali destinate al commercio e all'inevitabile assembramento che potrebbe facilitare la trasmissione del virus.

L'ammiccamento ai proprietari di barche, bene non comune ai più; l'apertura dei locali pubblici … insomma scelte dal sapore e dal colore politico partigiano piuttosto che analisi oculata per il bene della collettività.
E poi l'app immunity che dovrebbe tracciare e conteggiare gli ipotetici contagiati che non fa altro che aumentare le paure e i sospetti. Senza contare il chiasso mediatico che sta impoverendo chiunque e le assurde misure poste a tutela della salute pubblica dopo gli scempi perpetrati nella spesa sanitaria nazionale e locale, gli insulsi tagli che hanno pregiudicato il diritto alla salute di un ampissimo ventaglio sociale. Senza dimenticare i ticket, le code interminabili davanti agli sportelli delle asp per le prenotazioni specialistiche che, se va bene, soddisfano le urgenze dei malati ad un passo dalla morte e oltre.

In sintesi si parla, anzi si litiga su tutto ma non si fa un piano strategico che risani i mali che hanno portato il servizio sanitario nazionale al collasso. Senza dimenticare i nervi scoperti resi ancora più sensibili dalla globalizzazione che ha portato le aziende e gli imprenditori avidi a delocalizzare intere fasi produttive in paesi dal fisco leggero e le criticità occupazionali prodotte dalla chiusura delle eccellenze made in italy.

I numeri sono chiari ma basta! Non servono! Serve un piano serio. Servono proposte incoraggianti che non stimolino ansie e sospetti ma speranze.

Serve il lavoro! Cultura del lavoro sostenibile! Serve  una nuova coscienza sociale che metta la persona al centro delle decisioni politiche e che guardi alle esigenze reali dei bisogni della collettività.

lunedì 27 aprile 2020

Isolamento. Fase 2 avanti con circospezione

Pandemia covid19. Fase 2.

Inesorabili come la morte arrivano i primi mugugni.

Arrivano da tutte le direzioni i se e i ma al dpcm che regolamenta la fase 2. il governo Conte, per arginare le falle e convivere coi problemi connessi al virus, ha dovuto trovare dei “compromessi” necessari e obbligati.

Qualcuno scrive sul suo contatto di facebook che dopo 45 giorni vuole tornare a uscire, lavorare e guadagnare (sic!). Qualcun altro invoca la libertà di culto.

A entrambi sento di dire che è meglio per tutti essere cauti! In quanto il primo pare non abbia mai lavorato davvero neanche un minuto fin ora in vita sua, se per lavoro intendiamo una forma di attività produttiva utile a sé e agli altri. E a chi invoca la libertà di culto, senza citare le innumerevoli funzioni religiose irradiate in tv e sul web, comunque contemplata dalla Costituzione e, per i cristiani, coi patti lateranensi, è opportuno ricordare che le persone convintamente devote pregano ovunque e in qualsiasi momento rivolgono pensieri positivi al proprio Dio chiedendogli sostegno e ringraziandolo, in sintonia con la propria cultura, per i doni ricevuti.

Ma veniamo alla cruda laicità del dpcm che deve guardare in ogni direzione e tutelare possibilmente tutti.

Via l'Iva sulle mascherine. Il prezzo è a 50 centesimi.

Interventi alle imprese.
Per chi ha avuto già il bonus da 600 euro si sta sperimentando la possibilità di un rinnovo automatico. “Nel prossimo decreto ci saranno più aiuti alle imprese, l'obiettivo non è avere più sussidiati ma più occupati”. Dice Conte.
  • Annullare il confino forzato a chi è fuori sede.
    Consentire il rientro nel proprio domicilio o residenza.
  • Riaprire ville e parchi pubblici nel rispetto delle distanze e delle prescrizioni di sicurezza.

    Dal 4 maggio via libera alla ristorazione con asporto.
  • Si entrerà uno alla volta e il cibo si deve consumare a casa.
  • La riapertura delle aziende interessate è consentita sul presupposto del rispetto dei protocolli di sicurezza. Ci sarà un protocollo di sicurezza anche per le aziende di trasporto, afferma il premier, annunciando per il 18 maggio la riapertura del commercio al dettaglio. Sempre il 18 maggio torneranno alla semi-normalità anche le mostre, l'accesso ai musei e persino gli allenamenti delle squadre.
Insomma, per il 4 maggio è previsto un allentamento delle misure restrittive . Le regioni dovranno informare lo Stato centrale sull'andamento della curva epidemiologica e sull'adeguatezza delle strutture.
Nel dpcm della fase 2 si dà il via libera a chi vuole rientrare nel proprio domicilio. Il premier precisa che rimarranno in vigore le autocertificazioni. Comunque sia - spiega - le nuove misure non rappresentano un "libera tutti".

Sulle messe e le cerimonie funebri c'è "stata, queste le parole di Conte, una fitta interlocuzioni con il comitato tecnico-scientifico che non ha nascosto la propria rigidità" ed ha sottolineato, spiegando la proroga delle restrizioni per le messe e l'apertura ad un massimo di quindici persone tra i congiunti, delle cerimonie funebri, possibilmente all'aperto e mantenendo il distanziamento sociale.

lunedì 23 marzo 2020

Musumeci tornare a casa è legittimo

Isteria collettiva.

L'ignoranza dei leader alimenta l'isteria collettiva,

ci sono momenti storici in cui tutti indistintamente devono abbandonare le proprie convinzioni e collaborare affinché il bene comune prevalga sugli egoismi individuali. E quello attuale è uno di quei momenti!

Evito di rispondere e commentare gli azzardi mentali vomitati sulle piattaforme del web perché le ritengo inutili e fuorvianti. A nulla varrebbe contestarle! Anche perché le reputo prive di fondamenta sane dal punto di vista mentale. C'è del livore sversato a piene mani da ipocondriaci e minorati mentali che si sentono vittime sacrificali. Individui che se la prendono con tutti, attenti alla propria salute e al benessere personalissimo.

Capipopolo che fanno il paio alimentandone le paure sono indegni della posizione che detengono!
Loro sono parte attiva del Governo Nazionale! Governatori! O presidenti di regione. Sindaci. Parlamentari. Onorevoli pochissimo onorevoli che giocano a rilanciare espedienti e soluzioni assurde pur di tenere alto il clima guerraiolo e aggiungere consensi con farneticanti teorie d'azioni contro il virus e nel contempo tenere alto il compito dell'economia e della finanza.

Dimenticano, i signori portatori d'acqua putrida, che al momento l'unica soluzione consiste nello stare ain stand-by. Sadd'ha sta' a casa! Lo dimostra la politica adottata dai Paesi che sono riusciti a contenere e bloccare i casi di covid-19. La Cina e il Sud Corea hanno adottato misure drastiche. Pur sapendo di subire un colpo d'arresto importante nell'economia nazionale non hanno esitato a mettere in quarantena le produzioni di fabbriche e altri prodotti non ritenuti di prima necessità.

Ma veniamo a noi. Nel nostro piccolo assistiamo all'isteria del presidente siciliano.

Musumeci urla contro il governo nazionale e calabrese perché i suoi corregionali, tutti siciliani che vogliono tornare in Sicilia per trascorrere il periodo di isolamento nelle vicinanze dei propri affetti, invadono l'invaso di Villa S.Giovanni per imbarcarsi e tornare a casa.

L'assalto all'ultimo traghetto per Messina! Non è problema suo. Musumeci se ne lava le mani. Tenta di urlare più forte e passare la palla a Conte, titolare del governo nazionale e Santelli, governatrice della Calabria.

No! decisamente abbiamo perso i lumi della ragione.

Tornare a casa è un atto d'amore legittimo. Tutelare sé stessi, familiari e conterranei è un obbligo morale da non dimenticare mai. La classe dirigente è tenuta a predisporne le strategie e svilupparne i mezzi affinché ciò avvenga nei modi urbani previsti dalla nostra cultura.

giovedì 5 marzo 2020

Corona virus. Pandemia? manteniamo la calma

Il paziente 1 di Monaco, 33 anni, aveva mostrato i primi sintomi il 24 gennaio, dopo aver incontrato una collega proveniente da Shangai, poi risultata positiva. Nei quattro giorni seguenti sono risultati positivi anche molti dipendenti della stessa azienda tedesca. Il caso, diventato noto a fine gennaio, è l'esempio della capacità del coronavirus di trasmettersi anche in assenza di sintomi.

I primi contagiati sono giovani! Sfatato perciò lo spauracchio che attanaglia gli anziani. Ovviamente gli over 65 devono stare in guardia specialmente se sono immunodepressi o hanno patologie serie tali da rendere le difese immunitarie deboli.

Ben ha fatto Conte e il governo nel rendere pubbliche le preoccupazioni avvalorate dagli studi scientifici e porre restrittive misure di socializzazione superflue, chiudere scuole, evitare manifestazioni ludiche, concerti e altre forme se pur più importanti quali sono le lezioni o le visite culturali in musei e siti istituzionali dedicati.
Anche il referendum del 29 marzo è rinviato!

In Calabria come in tutta Italia sono sospesi i concerti. Scuole chiuse. Ma, per una sorta di “contenimento emotivo” per evitare di fare la notte più buia di quanto non lo sia, restano aperti i super mercati, i mega agglomerati commerciali e la cittadella regionale che di per sé è una potenziale fucina batteriologica.


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